Trump on demand
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Trump on demand
intendiamoci, Obama non era e non è uno stinco di santo
del resto, se arrivi alla casa bianca, un po' di carattere lo devi avere
però ha fatto anche qualcosa per il popolo, Obama, per la prima volta dopo tanti anni
e ora questo idiota miliardario, in quanto tale voleva abolire quanto fatto di buono, permettendo che si possano curare solo i ricchi.
senza andare molto lontano, in Italia sta accadendo la stessa cosa.
passo dopo passo, la nostra sanità, invidiata in tutto il mondo, sta morendo sotto i colpi del governo, che preferisce buttare soldi per cose inutili e toglierli a sanità e istruzione
ossia, le basi della società
Trump on demand non funziona, è troppo diretto
la politica italiana è viscida e sottile, molto più efficace
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Re: Trump on demand
All’epoca il ministro della salute era Balduzzi e il risultato di questa manovra coinvolse naturalmente anche i sindacati. Con questa riforma di fatto, siamo noi a pagare le retribuzioni dei medici.
Poi ci sono stati altri governi, altri tagli e la sanità pubblica è stata in un certo qual modo “rottamata”, tanto è vero che la spesa sanitaria in Italia ha toccato minimi storici. I tempi di attesa si sono dilatati a tal punto che si è costretti a ricorrere al privato, anche se non tutti sono in grado di far fronte a una imprevista con ciò che ne consegue.
Le assicurazioni si stanno fregando le mani, perché le polizze sono in aumento e molti medici, alcuni dei quali indagati dai NAS, da tempo dirottano i pazienti verso le cliniche private.
Questa è la realtà del sistema sanitario italiano che nessun partito, ripeto, nessuno fino ad oggi ha cercato/voluto salvare dalla deriva.
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Re: Trump on demand
nessuno ci ha provato
e tanto meno ci proverà, purtroppo
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Re: Trump on demand
PS = Hai toccato un argomento che mi sta molto a cuore, perché sono ipocondriaca, vale a dire che piove sul bagnato
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Re: Trump on demand
Il " Pubblico " può fare grandi cose nella gestione degli ospedali, ma l'assistenza specialistica è un'altra cosa. Quel che si fa nel "Pubblico" nel mio settore sono otturazioni e estrazioni, ma se ti viene un ascesso e hai la faccia gonfia al pronto soccorso più di un antibiotico e un antidolorifico non possono farti e devi necessariamente ricorrere al " Privato ". Ovviamente il discorso protesico, impianti e protesi fisse, anche a volerlo fare porterebbe problemi legali molto gravi e anche se in qualche modo ci si sta provando rischia di essere, come la maggior parte degli enti pubblici, un'impresa in perdita. Sull'odontoiatria, in tutte le sue branche, ci sono in gioco interessi enormi che arricchiscono il settore con scoperte continue e metodiche entusiasmanti, ma questo e solo questo purtroppo, spinge avanti il progresso medico.
Ci sono novità tali nel mio settore che cose impossibili a farsi quando ho cominciato a lavorare, oggi sono all'ordine del giorno.
Questo mi fa piacere, ma sono sicuro che se la sanità fosse gestita da medici e non da politici le cose potrebbero essere diverse.
Personalmente investo moltissimo nel mio lavoro, quel che usavo due anni fa mi sembra preistoria e con trentacinque anni di lavoro sulle spalle mi duole vedere che si possa pensare a noi come degli assetati di soldi.
Non posso negare che nel settore ci siano parecchie pecore nere, e la nostra fama non è del tutto immeritata, ma tutto questo potrebbe essere molto diverso.
L'esercizio medico è complesso, nel " Pubblico " girano tanti soldi e fanno gola a molti. La distribuzione di quei soldi crea clientele e corruzione, il vero problema è solo quello, ma è sintomatico di uno stato che non funziona.
GrandPrix d'autunno 2023 - Giulia - e le altre poesie
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 59 - Siamo come ci vedono o come ci vediamo noi?
A cura di Alberto Tivoli.
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Gara d'inverno 2020-2021 - Una rampa per l'abisso, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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Metropolis
antologia di opere ispirate da un ambiente metropolitano
Cosa succede in città? - Sì, è il titolo di una nota canzone, ma è anche la piazza principale in cui gli autori, mossi dal flash-mob del nostro concorso letterario, si sono dati appuntamento per raccontarci le loro fantasie metropolitane.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Gianluigi Nardo, Andrea Pozzali, Antonella Jacoli, Roberto Virdo', Francesco Pino, Giulia Rosati, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Ibbor OB, Umberto Pasqui, Annamaria Ricco, Eliana Farotto, Maria Spanu, Eliseo Palumbo, Andrea Teodorani, Stefania Paganelli, Alessandro Mazzi, Lidia Napoli, F. T. Leo, Selene Barblan, Stefano Bovi, Alessia Piemonte, Ida Dainese, Giovanni Di Monte.
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La Paura fa 90
90 racconti da 666 parole
Questo libro è una raccolta dei migliori testi che hanno partecipato alla selezione per l'antologia La Paura fa 90. Ci sono 90 racconti da non più di 666 parole. A chiudere l'antologia c'è un bellissimo racconto del maestro dell'horror Danilo Arona. Leggete questa antologia con cautela e a piccole dosi, perché altrimenti correte il rischio di avere terribili incubi!
A cura di Alessandro Napolitano e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Maria Arca, Pia Barletta, Ariase Barretta, Cristiana Bartolini, Eva Bassa, Maria Cristina Biasoli, Patrizia Birtolo, Andrea Borla, Michele Campagna, Massimiliano Campo, Claudio Candia, Carmine Cantile, Riccardo Carli Ballola, Matteo Carriero, Polissena Cerolini, Tommaso Chimenti, Leonardo Colombi, Alessandro M. Colombo, Lorenzo Coltellacci, Lorenzo Crescentini, Igor De Amicis, Diego Di Dio, Angela Di Salvo, Stefano di Stasio, Bruno Elpis, Valeria Esposito, Dante Esti, Greta Fantini, Emilio Floretto Sergi, Caterina Franciosi, Mario Frigerio, Riccardo Fumagalli, Franco Fusè, Matteo Gambaro, Roberto Gatto, Gianluca Gendusa, Giorgia Rebecca Gironi, Vincenza Giubilei, Emiliano Gotelli, Fabio Granella, Mauro Gualtieri, Roberto Guarnieri, Giuseppe Guerrini, Joshi Spawnbrød, Margherita Lamatrice, Igor Lampis, Tania Maffei, Giuseppe Mallozzi, Stefano Mallus, Matteo Mancini, Claudia Mancosu, Azzurra Mangani, Andrea Marà, Manuela Mariani, Lorenzo Marone, Marco Marulli, Miriam Mastrovito, Elisa Matteini, Raffaella Munno, Alessandro Napolitano, Roberto Napolitano, Giuseppe Novellino, Sergio Oricci, Amigdala Pala, Alex Panigada, Federico Pergolini, Maria Lidia Petrulli, Daniele Picciuti, Sonia Piras, Gian Filippo Pizzo, Lorenzo Pompeo, Massimiliano Prandini, Marco Ricciardi, Tiziana Ritacco, Angelo Rosselli, Filippo Santaniello, Gianluca Santini, Emma Saponaro, Francesco Scardone, Giacomo Scotti, Ser Stefano, Antonella Spennacchio, Ilaria Spes, Antonietta Terzano, Angela Maria Tiberi, Anna Toro, Alberto Tristano, Giuseppe Troccoli, Cosimo Vitiello, Alain Voudì, Danilo Arona.
FEMILIA - abbiamo sufficienti riserve di sperma
In seguito a un'escalation di "femminicidi", in tutto il mondo nasce il movimento "SupraFem", ovvero: "ribellione delle femmine che ne hanno abbastanza delle violenze dei maschi". La scintilla che ha dato il via al movimento è scattata quando una giornalista ben informata, tale Tina Lagos, ha affermato senza mezzi termini che "nei laboratori criogenici di tutto il mondo ci sono sufficienti riserve di sperma da poter fare benissimo a meno dei maschi. Per sempre!". Le suprafem riescono ad avere un certo peso nella normale vita quotidiana; loro esponenti si sono infatti insediate in numerosi Palazzi, sia politici che economici, e sono arrivate al punto di avere sufficiente forza da poter pretendere Giustizia.
Copertina di Riccardo Simone
di Mary J. Stallone e Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.