Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Segnalate qui le vostre impressioni (positive e negative) o i vostri consigli su una recente lettura che vi ha particolarmente colpito, o anche per chiedere informazioni su libri et similia.
Per completezza, vi suggeriamo anche di compilare una scheda nei libri d'autore.
Erika
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Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da Erika »

Una mia amica mi ha regalato questo libro ieri sera dicendomi "Non puoi non conoscere Charles Bukowski!!!".
Sapeva che non sarebbe stato il mio genere di lettura... ma sono contenta che me lo abbia regalato ugualmente così, se qualcuno dovesse chiedermi un parere su questo scrittore, io potrò dire che:
Bukowski, in questo libro, nel primo racconto dimostra, a sprazi, che lui è un uomo colto e che sa scrivere, se volesse. Tutti i racconti seguenti, invece, sono scritti ... non ho un aggettivo per descriverlo in modo completo. Elude molte delle regole di scrittura (come la maiuscola dopo il punto) Ma fin qui nulla da ridire.. anche il grandissimo James Joyce utilizzò "il libero fluire della memoria". La cosa che mi ha dato più fastidio nel leggerlo è stato cogliere l'arroganza del suo "stile" palesemente provocatorio. Al di là del contenuto delle sue storie (che non posso giudicare visto che il mio animo di bimba non può essere obiettivo) i suoi continui "errori" distraggono il lettore (in questo caso me) e lo portano a non proseguire la lettura trovandolo noioso e deprimente.
:D chiedo perdono a tutti quelli che si sentiranno offesi dalle mie parole... dopotutto... è solo l'opinione di una su un miliardo :wink: Questo commento è servito solo a me per esprimermi.
ciao
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Massimo Baglione
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Re: "Storie di ordinaria follia" di Charles Bukowski FELTRINELLI

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Magari lui scrive bene ma fa pena il traduttore ehehe
Non ho mai letto nulla di suo, quindi non so dire altro.
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pia
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Re: "Storie di ordinaria follia" di Charles Bukowski FELTRINELLI

Messaggio da leggere da pia »

Erika, grazie per la "dritta", anche a me è stato detto "ma è possibile che non lo conosci", ho sempre risposto si e, dopo questa tua piacevole disquisizione informativa, continuerò a dare la stessa risposta, aggiungendo però che non mi frega niente di conoscerlo. Innervosisce anche me questa categoria di scrittori, considerando anche che i libri costano una cifra, mi hai fatto un bel favore. :wink:
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jormungaard
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Re: "Storie di ordinaria follia" di Charles Bukowski FELTRINELLI

Messaggio da leggere da jormungaard »

Ottimo sconsiglio di lettura, Erika :smt023
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PecoraNera
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Re: "Storie di ordinaria follia" di Charles Bukowski FELTRINELLI

Messaggio da leggere da PecoraNera »

Di Bukowski ho letto solo "Post Office" e l'ho trovato dissacrante, geniale nel suo genere...
a me è piaciuto e il suo stile ha lasciato un buon ricordo in me.
Mette in rilievo le contraddizioni e le ipocrisie delle regole civili e sociali...
mostra un modo di vivere strafottente, che a tutti è venuto in mente di poter mettere in atto, sfidando "la società moderna che ci vuole tutti omologati",
almeno lui con la penna ci prova, ma non solo...(leggendo la sua biografia) :wink:

Cmq io ve lo consiglio... ha un modo di scrivere diretto e immediato,
butta giù delle idee e dei pensieri che, seppur la forma lascia a desiderare, hanno un contenuto e un fondo di verità disarmante.
Erika
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Re: "Storie di ordinaria follia" di Charles Bukowski FELTRINELLI

Messaggio da leggere da Erika »

grazie per aver commentato numerosi....
sono contenta che chi lo conosce abbia scritto la sua... così chi non lo ha letto non viene condizionato solo dalle mie impressioni.
:smt006
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Macripa
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Re: "Storie di ordinaria follia" di Charles Bukowski FELTRINELLI

Messaggio da leggere da Macripa »

anche io adoro Bukowski!
è tutto quello che è stato detto: geniale, dissacrante, irriverente, ma capace anche di slanci a suo modo poetici come in quel racconto in cui c'è la ragazza che si accoppia con tutti gli animali e di cui non mi ricordo il titolo. detto così può sembrare raccapricciante, ma non lo è. io l'ho trovato addirittura struggente.
In girum imus nocte et consumimur igni

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Daniela kiss
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da Daniela kiss »

Charles Bukowski non è stato solo uno scrittore e poeta.Nato in Germania nel 1920,vissuto a Los Angeles dove poi è morto nel 1994,e stato soprattutto un artista anticonformista dominato da poche ma ferventi passioni:le donne,l'alcol,l'ozio.E' il simbolo dell'America decadente, di un anticonformismo profondo e dissacrante,specchio di un malessere che trae le sue radici da un incostante desiderio di vita e paradossalmente di autodistruzione.Un uomo che si nega ogni dignità rendendosi animale,con un potente senso della bellezza intellettuale,ama la musica classica,gli autori più profondi.Ama le parole e le rende libere,liberi i concetti,senza morale.Lo portano ad uno stile granffiante e impudico che segna nella letteratura Americana della prima metà dello scorso secolo,una nuova corrente.Crudo,come solo chi soffre sa essere,usa l'ironia e la sfrontatezza in modo tagliente e decostruito.Ha una sua profonda filosofia:la vita è un brutto momento da godere finchè non giunge la morte.Tutto è fondamentale,nulla lo è..solo i sensi riescono ad essere veri nell'analisi della vita.

Vermi

un tizio m'ha detto:
non devi preoccuparti dei vermi quando sarai
morto
non ti beccano mai
il corpo cambia aspetto in mille
modi...................(segue)

....buonanotte
e saltai in macchina per andare via

e i vermi risero
per tutta la strada.



La sua fantasia è senza briglie,vi invito a leggerlo.



http://www.youtube.com/watch?v=Y4enaH5wSrA
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Daniela kiss
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da Daniela kiss »

Chi non ama Bukowski è probabile non abbia mai veramente letto e capito quest' uomo, o chi lo ha letto si sia posto con dei pregiudizi di ordine morale, è impossibile per una persona intelligente non riconoscere la sua ineguagliata genialità. Chi non lo ama non conosce la disperazione,il dolore,il sentimento tragico del bisogno d'amore assoluto, la solitudine, il canto interiore di un'anima persa..Per leggerlo bisogna aver voglia di immedesimarsi in tutto questo e capire quanto grande era in lui la passione per lo scrivere.

Huk

Se nella vita
Fossi stata in grado
Di infischiarmene
di tutto

avrei sicuramente
cercato di somigliarti
un po’
senza mezzi termini
per pochezza e pienezza.

B.D. Rm 1 luglio 2001
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da Erika »

Daniela ha scritto:Chi non ama Bukowski è probabile non abbia mai veramente letto e capito quest' uomo, o chi lo ha letto si sia posto con dei pregiudizi di ordine morale, è impossibile per una persona intelligente non riconoscere la sua ineguagliata genialità. Chi non lo ama non conosce la disperazione,il dolore,il sentimento tragico del bisogno d'amore assoluto, la solitudine, il canto interiore di un'anima persa..Per leggerlo bisogna aver voglia di immedesimarsi in tutto questo e capire quanto grande era in lui la passione per lo scrivere.
Consentimi di dissentire...
posso ASSICURARTI che conosco benissimo disperazione, dolore e sentimenti come il bisogno d'amore, la solitudine e la perdizione. E sicuramente non è l'intelligenza che ti fa apprezzare uno scrittore piuttosto che un altro.
Ho espresso il mio giudizio negativo su Bukowski perché non è il mio genere di lettura.
È giusto che tu esprima il tuo dissenso sul mio giudizio, ognuno di noi ha le proprie preferenze letterarie, ma non si può pensare minimamente di additare la gente solo per queste preferenze. Forse è proprio perché conosco il dolore di cui parli che mi fa detestare il modo in cui lo esprime Bukowski.
Senza rancore, capisco che tu abbia voluto difendere il tuo beniamino, ma facciamo attenzione al modo in cui utilizziamo le parole.
Erika
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da Erika »

Necrophilia ha scritto:... però è anche vero che gli scrittori beat-generation non sono mai stati apprezzati più di tanto e, spesso e volentieri, non vengono nemmeno considerati come tali. Trovo questo ingiusto perché, sempre secondo mio personalissimo parere, è un genere di letteratura rispettabile quanto gli altri.
Su questo non ho nulla da ridire.. io rispetto tutti gli scrittori, in quanto tali, a prescindere dalle preferenze.
Quello che mi preme far capire è che è lecito esprimere il proprio parere (negativo o positivo ch'esso sia) su uno scrittore.. non è lecito, invece, giudicare le persone in base al parere espresso.
Tutto qui.. :wink:
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Daniela kiss
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da Daniela kiss »

Credevo fosse sottinteso che in un forum ognuno potesse esprimere il proprio parere,giusto o sbagliato che possa sembrare,la libertà di opinione è anche questo.Il mio parere, perchè non è di giudizio che si tratta(visto che non ti conosco..non mi azzardo a giudicare una persona che conosco bene, figuriamoci se lo faccio con una perfetta sconosciuta!!),è dato da certi atteggiamenti da me notati riguardo talune persone che rifiutano un certo autore solo in base a certi perbenismi che trovo limitanti e poco adatti a chi vuole conoscere un certo tipo di cultura.Bukowski non è il mio beniamino,ma gli riconosco una genialità che pochi hanno avuto.La mia è un'opinione soggettiva quando parlo di mio piacere personale nel leggerlo,opinione oggettiva quando lo leggo e riconosco il suo genio.Può non piacere,come chiunque altro alteri i termini della scrittura o per la sua ineguagliata volgarità...ma questo è un'altra storia.
pia
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da pia »

mi state mettendo una curiosità incredibile, ho un'amica che ha qualche testo, quasi quasi mi faccio prestare qualcosa :wink: e poi magari esprimerò anche il mio parere, a maggior ragione che sono rimasta senza niente da leggere a casa 8)
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da miriam »

Nulla da dire sull'uomo e sulla sua genialità/sensibilità, sicuramente sopra la norma.
Ho letto alcune delle sue opere. Nonostante tutto mi sento d'accordo con Erika.
Sarà perchè nutro un amore incondizionato per la parola, ma a me chi si fa beffe della grammatica e dei "codici di comunicazione" condivisi, non sta tanto simpatico.
Mi indfastidisce trovare le minuscole dopo i punti e leggere frasi sciatte nella forma.
Questa è una caratteristica che accomuna più o meno tutti gli esponenti della "beat generation" di vecchia e di nuova leva ed è il motivo per cui non apprezzo tanto questo genere letterario.
Non so, fatta eccezione per i grandi (di cui non discuto l'intenzionalità), ho la sensazione che molti scrittori in erba usino lo stendardo del flusso di coscienza e dello spirito di ribellione per mascehrare la loro ignoranza in fatto di grammatica. :smt048
Quanto ai contenuti il discorso è più soggettivo. Personalmente sono una persona solare e innamorata della vita. Il cinismo e la disperazione di cui le pagine di Bukowski sono intrise mi ricorda gli anni della mia adolescenza. All'epoca ci sono stati momenti in cui ho condiviso il suo stato d'animo. Oggi, per fortuna, riesco a pensarla molto diversamente. Un motivo in più per non gradire. :smt018
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Arditoeufemismo
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da Arditoeufemismo »

Mi meraviglio di Miriam e di Erika. Ma voi due signorine, non amate il rap? Se veramente comprendete la filosofia di vita hip hop non potete non amare Charles Bukowski come punto di rottura e di innovazione. Di anticonvenzionalità. E' come dire amo troppo Beethoven per apprezzare il buncia ! O mi piace Caravaggio e quindi non amo il Cubismo.
Fermo restando che de gustibus... e poi tanto il buon vecchio Charles sarebbe fiero di essere nel topic sconsigli di lettura ;)
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Scrivere: o è mescolare tutto in un viaggio che ha per destinazione la vanità e il vento, o non è niente.
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da miriam »

Arditoeufemismo ha scritto:Mi meraviglio di Miriam e di Erika. Ma voi due signorine, non amate il rap? Se veramente comprendete la filosofia di vita hip hop non potete non amare Charles Bukowski come punto di rottura e di innovazione. Di anticonvenzionalità. E' come dire amo troppo Beethoven per apprezzare il buncia ! O mi piace Caravaggio e quindi non amo il Cubismo.
Fermo restando che de gustibus... e poi tanto il buon vecchio Charles sarebbe fiero di essere nel topic sconsigli di lettura ;)
La mia idea sull'autore l'ho già espressa e non mi ripeto.
A titolo di curiosità, vorrei solo fare una precisazione sul rap.
Non è esatto dire che lo amo e non è neanche il mio genere di musica preferito (i generi con cui sono cresciuta e che più mi rappresentano sono il metal e il dark).
Certo, non disprezzo il rap, considero alcuni artisti (pochi per la verità) molto interessanti. Del rap mi intriga soprattuto l'uso del linguaggio nella composizione dei testi. Ho approfondito la questione ascoltando CD e leggendo libri sull'argomento hip-hop quando ho scritto il romanzo "L'ultimo rap" ma questo ha poco a che vedere con i miei gusti musicali :wink:
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da Arditoeufemismo »

miriam ha scritto: Del rap mi intriga soprattuto l'uso del linguaggio nella composizione dei testi. Ho approfondito la questione ascoltando CD e leggendo libri sull'argomento hip-hop quando ho scritto il romanzo "L'ultimo rap" ma questo ha poco a che vedere con i miei gusti musicali :wink:
Sono d'accordo con te sull'uso del linguaggio del rap. Io lo amo molto. E' pontenzialmente più forte di tutti i testi dei cantautori perchè in 3 minuti puoi esprimere 1000 concetti. Mi fanno impazzire le similitudini e i paragoni (figure retoriche di cui il rap è pieno) che spesso sono veramente geniali. Gli incastri arditi e la rima a forte effetto ed impatto. Trovo genialità in tutto dal raffinato Frankie che dice "rap: coacervo di metafore ad effetto per esprimere un concetto assoluto e perfetto" fino ai più prosaici tipo Saga er seccO "TU MADRE E' COME ER CORE, SE SMETTE DE BATTE, MORE". Sto attendendo nella catena di pensieri tatuati il tuo "Ultimo Rap". Scusate per l'off topic. Un sorriso Miriam :)
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da miriam »

Condivido il tuo pensiero ardito :D
Frankie è uno dei rapper che preferisco anche s epoteva risparmiarsi Sanremo :lol:
Trovo interessante anche Kaos con cui ho collaborato all'epoca della jam di presentazione de L'ultimo rap.
Saga mi convince un po' meno. Meglio il suo amico Rancore che inconsapevolmente ha prestato il nick al protagonista del mio romanzo :smt006
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da Erika »

Arditoeufemismo ha scritto:Mi meraviglio di Miriam e di Erika. Ma voi due signorine, non amate il rap?

Io no. :smt066
Arditoeufemismo ha scritto:Fermo restando che de gustibus... e poi tanto il buon vecchio Charles sarebbe fiero di essere nel topic sconsigli di lettura ;)
Su questo non ho alcun dubbio. :smt036
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da Erika »

Dma ha scritto:Prova a rileggerlo Bukowski perchè è tutto meno che poco scorrevole.
Grazie del consiglio, forse lo farò... :smt105 o forse no... :smt006
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrine

Messaggio da leggere da pia »

oddio Francè, stai bene? :cry: vieni a citare una mia affermazione fatta circa un anno fa e vuoi la risposta? :lol: dovrei andare prima a cercare in quale contesto l'ho detto, sai che a volte le frasi estrapolate possono dire tutto o niente, senza offesa naturalmente :wink: bentornata
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrine

Messaggio da leggere da pia »

scusa Francesca, in un primo momento non avevo realizzato che sei nuova, ti avevo scambiata per un'altra Francesca che a volte per lunghi periodi non viene. Ad ogni modo ribadisco quello che ho detto, infatti ho cercato la frase che tu hai citato e l'ho trovata in un contesto generale, mi sembrava strano, non è da me fare affermazioni così drastiche e saccenti :wink:
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrine

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Francesca ha scritto:. servirebbe l'audio :)
Giammai! :smt005
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrine

Messaggio da leggere da EdizioniLaGru »

Mmm... Parlare di Bukowski è sempre difficile. Consiglio di leggere la sua biografia scritta da Sounes prima di leggere i suoi scritti. Bisogna conoscere la sua vita.
E poi consiglio di leggere in primo luogo la poesia e poi la prosa di Hank.
Hank ha sempre pubblicato con la Black Sparrow Press, casa editrice messa in piedi da Martin per pubblicare proprio Charles. E Bukowski non ha mai abbandonato Martin. Mai. Nemmeno quando aveva una fama tale da poter firmare contratti mille volte più vantaggiosi.
Questo era Bukowski. Un uomo spaventosamente onesto e un poeta unico ed inimitabile.
Poi può piacere o no, ma la sua integrità morale spazza via tutto.
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrine

Messaggio da leggere da Semplicementesilvana »

La scrittura di Bukowski è scorrevole,divertente e dissacrante e sicuramente l'uso particolare della punteggiatura è un'ulteriore accento sulla sua capacità di narrare di quella società fasulla (specie quella americana) in cui si muovono i suoi personaggi.Quello che non mi piace di Bukowski è l'esasperazione delle situazioni che racconta e che mi porta ad abbandonare la lettura dei suoi libri.Salvo poi rileggerli,una volta passata l'indigestione. Senza dubbio un grande scrittore
Alessandro Carnier
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Re: Storie di ordinaria follia - Charles Bukowski - Feltrinelli

Messaggio da leggere da Alessandro Carnier »

Ho letto da giovane Bukowski, e mi è piaciuto. Se posso ti consiglio un film. Ovviamente può piacere, oppure no. Barfly - Moscone da bar (Barfly) è un film del 1987, scritto da Charles Bukowski e diretto dal regista francese Barbet Schroeder. Il film, prodotto da Francis Ford Coppola e dallo stesso Barbet Schroeder, vede la partecipazione di Mickey Rourke nel ruolo di Henry Chinaski, alter ego di Bukowski, di Faye Dunaway e dello stesso scrittore in un cameo come cliente di un bar.
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