Il mio cane ha i giorni contati

25/01/2011, 19:51

A me è successo lo scorso Maggio.

Arturo non era un gatto come altri, lui era speciale. Mi rendo conto che questa frase può sembrare banale, ma è effettivamente così. Io e lui siamo cresciuti insieme, abbiamo affrontato momenti tosti e nel terrazzo di casa, sotto le stelle, ci siamo ritrovati spesso a parlare. Era un fannullone, senza dubbio, ma era Arturo.
Lui non avrebbe meritato una vità a metà (o meno), non sarebbe stato giusto privarlo della fierazza da leone (mancato) che ha sempre dimostrato di avere.
Era arrivato il suo momento, sì l'aveva capito, e sono certo che è stato felice di aver barattato qualche giorno di vita, qualche sbirciata al giardino senza poterci correre più sopra, qualche carezza che gli avrebbe procurato dolore, qualche parola sussurrata, qualche croccantino che tanto non andava più giù, per andarsene senza vederci soffrire per lui.

Il mio non vuole essere un aiuto per affrontare quei quattro chilometri, sappiamo tutti che quel giorno troverete insieme la forza per farlo.

Angela Di Salvo · 25/01/2011, 19:55

Un animale, che vive per molti anni all'interno di una famiglia, diventa parte di quella famiglia. E' una presenza viva e costante, ci segue, ci osserva, fa le feste, mangia e dorme sotto il nostro stesso tetto, si accuccia ai nostri piedi, ci guarda con occhi umani e tira fuori la sua lingua in segno di deferenza e di fiducia totale nel suo padrone. Un cane è davvero un amico fedele, non ci lascerebbe mai , neppure per una casa più bella e un padrone più prodigo.
Ma anche un cane ha scritto, come noi, la sua fine nel suo DNA. E anche un cane non è immune da una malattia terribile e implacabile come è il cancro. Però, mentre un uomo che ne è affetto, deve patire fino alla fine, un cane può accedere all'eutanasia senza clamori e senza ostacoli. "In fondo, è solo un cane"- penserà qualcuno. Ma come si fa a scegliere il giorno, l'ora e il momento per trovare la forza e il coraggio di prendere quell'animale indifeso e malato, caricarlo decisamente nella propria auto e condurlo dal veterinario che non esiterà a fargli l'iniezione letale?
"Serve a non farlo più soffire", "non se ne accorgerà nemmeno", "libererà la famgilia dall'apprensione di vedere la cagnetta soffire senza la speranza di rivederla di nuovo giovane,sana e vispa come un tempo".
Questi sono i pensieri consolatori che si possono fare.
Ma di certo non vorrei mai essere nei tuoi panni, perchè quella cagnetta si porterà con sè qualcosa di te e ne sentirai la mancanza per molto tempo. Ma forse almeno potrà ispirarti un bel racconto che leggeremo con piacere. E' solo in questo modo che la renderai immortale.

pia · Messaggio da leggere da **pia** » 25/01/2011, 20:04

io mi sono trovata molto, troppo, spesso a portare un animale dal veterinario pe farlo addormentare, l'ultima volta è stata la settimana scorsa, una gatta di quasi 18 anni. Li porto quando ormai nemmeno abbiamo fatto tutto il possibile e anche l'impossibile e non mi sembra giusto farli soffrire inutilmente, dovrebbe essere così anche per gli esseri umani.
Non capirà, stai tranquillo, si addormenterà tranquilla mentre tu la carezza, sarai tu a stare peggio

ma va bene così, tu puoi razionalizzare

25/01/2011, 20:45

Se ci sono un paio di volte in cui ho davvero sofferto la mancanza di esseri viventi, è stato quando ho perso cani e gatti.
Ora il nostro Nerone, gatto di 16 anni, dà segni di cedimento, e penso che per la famiglia sarà una dura mazzata quando ci lascerà.

pia · Messaggio da leggere da **pia** » 26/01/2011, 11:50

chissà... di sicuro è il vostro affetto ad avere effetto terapeutico

jormungaard · 26/01/2011, 17:48

Da piccolo ho avuto prima un pastore tedesco, poi un collie (la razza di Lassie) e ancora, insieme, un pastore tedesco e una bastardina.
Ho rinunciato ad avere altri animali perchè quando muoiono è come se ti muore uno della famiglia e la sofferenza è notevole.
Due anni fa mia figlia di 7 anni si era affezionata ad un cane che si trovava giù in strada e il giorno che non l'ha visto più c'è rimasta veramente male e tutt'oggi, a distanza di due anni, ne parla ancora. Figuratevi se gli dicevo che quel cane l'avevo visto in fondo alla strada ormai morto, preso sotto da un'automobile.
E' vero che ti regalano tanta felicità quando sono in vita, ma la sofferenza di quando li perdi non la voglio più provare.