Intervista a Ferruccio Frontini
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Intervista a Ferruccio Frontini
L'autore di oggi è un personaggio particolare, prolifico, ogni giorno nasce un piccolo patrimonio da proteggere: i suoi tautogrammi, tanto tristi quanto teatrali.
Vi voglio presentare Ferruccio Frontini
Ciao Ferruccio, entriamo subito nell'energia pura delle tue poesie e/o filastrocche.
Questo modo di scrivere, intendo quando crei i tautogrammi, da cosa deriva?
Solitamente scrivevo storielle umoristiche e poesie classiche poi, un giorno, mi è frullata per la testa una frase composta da parole che iniziavano con la stessa lettera e, in poco tempo, di getto, terminai un raccontino surreale che mi divertì al punto che poi continuai con questo schema a scriverene degli altri.
Domandazza: se tu fossi una tavolozza quali colori poseresti su di essa?
Prediligo il bianco, il nero, il rosso, il grigio e il nero.
Sei un Artista con la A maiuscola, sei anche pittore. Sei sempre alla ricerca del tuo io, della
tua anima. Hai mai provato a condire le tue opere con i tuoi scritti?
Una volta, dopo aver dipinto un quadro che raffigurava una farfalla, ho avuto l'ispirazione di scrivere una breve poesia:
FARFALLA INFELICE
Farfalla infelice
tra fragili foglie
ferita dal fuoco
di fatue faville
finisce tra i fiori
sfioriti nel fango
frequenza finale
di ineffabili frasi.
Siamo nel 2019. Le tue scritture negli anni hanno subito delle variazioni, di stile e di (pdv) punti di vista?
Per quanto riguarda lo stile delle mie composizioni, più o meno sono rimasto fedele ai miei schemi iniziali.
Ora qualche domanda sui racconti.
Come definiresti le tue storie?
Forse più surreali i racconti e più introspettive le poesie (quelle serie).
Devi scegliere fra tre argomenti racconti, poesie, pittura. Cosa preferisci fare?
Alla domanda di cosa sceglierei tra poesia, prosa o pittura non potrei rispondere perché sono tutte parti di un unicum del mio carattere, del resto è come chiedere quale dei tuoi figli preferisci!
Domandazza: se tu fossi un tipo di carattere, quale preferiresti essere? (parlo del PC, quindi arial , times new roman, ecc)
l'Helvetica.
Ora, in conclusione, la domanda che pongo a tutti.
Arriva la fine del mondo e ti dicono di prendere solo alcune cose, cosa porteresti con te per sempre?
Cosa porterei via se venisse la fine del mondo? Certamente un giaccone pesante perché soffro il freddo, le canzoni di Lucio Battisti, il film (La banda degli onesti con Totò) e, per finire, i risotti di mia moglie.
Ti ringrazio Ferruccio per la tua pazienza e la tua disponibilità.
Alla prossima intervista
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Re: Intervista a Ferruccio Frontini
Perché Helvetica?
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Re: Intervista a Ferruccio Frontini
Ho iniziato di Giove....ed ho visto che l ispirazione è sempre quella giusta, almeno credo.Massimo Baglione ha scritto: ↑21/02/2019, 13:25 Ora a ogni nuova intervista mi ricordo che è giovedì
Perché Helvetica?
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Re: Intervista a Ferruccio Frontini
Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
Vedi ANTEPRIMA (941,40 KB scaricato 125 volte).
L'Animo spaziale
Tributo alla Space Opera
L'Animo Spaziale è un tributo alla space opera. Contiene una raccolta di racconti dell'autore Massimo Baglione, ambientati nella fantascienza spaziale. Un libro dove il concetto di fantascienza è quello classico, ispirato al Maestro Isaac Asimov. La trilogia de "L'Animo Spaziale" (Intrepida, Indomita e Impavida) è una storia ben raccontata con i giusti colpi di scena. Notevole la parentesi psicologica, in Indomita, che svela la complessa natura di Susan, elemento chiave dell'intera vicenda. "Intrepida", inoltre, ha vinto il primo premio nel concorso di letteratura fantascientifica "ApuliaCon 2006" (oggi "Giulio Verne"). I racconti brevi "Mr. Sgrultz", "La bottiglia di Sua Maestà" e "Noi, sorelle!" sono stati definiti dalla critica "piccoli capolavori di fantascienza da annoverare negli annali.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Non spingete quel bottone
antologia di racconti sull'ascensore
Hai mai pensato a cosa potrebbe accadere quando decidi di mettere piede in un ascensore? Hai immaginato per un attimo a un incontro fatale tra le fredde braccia della sua cabina? Hai temuto, per un solo istante, di rimanervi chiuso a causa di un imponderabile guasto? E se dietro a quel guasto ci fosse qualcosa o qualcuno?
Trentuno autori di questa antologia dedicata all\'ascensore, ideata e curata da Lorenzo Pompeo in collaborazione col sito BraviAutori.it, hanno provato a dare una risposta a queste domande.
A cura di Lorenzo Pompeo
Introduzione dell\'antropologo Vincenzo Bitti.
Illustrazioni interne di Furio Bomben e AA.VV.
Copertina di Roberta Guardascione.
Contiene opere di: Vincenzo Bitti, Luigi Dinardo, Beatrice Traversin, Paul Olden, Lodovico Ferrari, Maria Stella Rossi, Enrico Arlandini, Federico Pergolini, Emanuele Crocetti, Roberto Guarnieri, Andrea Leonelli, Tullio Aragona, Luigi Bonaro, Umberto Pasqui, Antonella Provenzano, Davide Manenti, Mara Bomben, Marco Montozzi, Stefano D'Angelo, Amos Manuel Laurent, Daniela Piccoli, Marco Vecchi, Claudio Lei, Luca Carmelo Carpita, Veronica Di Geronimo, Riccardo Sartori, Andrea Andolfatto, Armando d'Amaro, Concita Imperatrice, Severino Forini, Eliseo Palumbo, Diego Cocco, Roberta Eman.
La Gara 30 - La verità è là fuori
A cura di Diego Capani e Luigi Bonaro.
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La Gara 4 - Ciak, si gira!
A cura di DaFank.
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La Gara 47 - Virus
A cura di Patrizia Chini (con la supervisione di Lodovico).
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