Le nuove Gare e quei sospetti "non mi piace affatto"
Inviato: 16/08/2019, 23:05
Cari amici, mi appresto a condividere una considerazione personale che probabilmente farà storcere il naso a chi riterrà di essere chiamato in causa.
Al tempo stesso sono fiducioso di incontrare il consenso della maggioranza degli utenti, che rispetta i valori e lo spirito di Braviautori, e della totalità (o quasi) degli scrittori iscritti, che per vocazione genuina e con sacrificio instancabile compongono, pubblicano e si confrontano.
Premesse archiviate, vengo al dunque.
Se tanto mi dà tanto, temo che anche in questa edizione delle Nuove gare stagionali sarà difficile non essere infettati dalla piaga del “non mi piace affatto”.
Scusate il linguaggio colorito, ma è più forte di me: sia da autore direttamente coinvolto, sia da attento lettore delle opere altrui non accetto che qualcuno, sfruttando l’anonimato (da non confondersi con la privacy, preziosa tutela figlia della nostra democrazia), liquidi il sudore di stesure multiple, riletture e correzioni con un’arida e sterile valutazione numerica scevra di utilità, verosimilmente accompagnata da un’"analisi" frettolosa e incompleta - nella più ottimistica e clemente ipotesi - del testo di turno.
Che sia chiaro: ogni voto possibile deve essere accettato; ma mentre i voti medio-alti sono di per sé esaustivi sottintendendo un gradimento eloquente, quelli bassi (2 e in particolare 1) necessitano di una chiosa, nell’osservanza di alcuni degli scopi di questo portale: la presa di coscienza del valore delle opere che presentiamo, la nostra crescita artistica, il perfezionamento dei nostri stili.
Proporrei a Massimo – che non mi stancherò mai di ringraziare per il suo impegno a nostro favore – sensibile alle dinamiche delle iniziative e garante della loro conformità, di vagliare l'opportunità di una modifica del regolamento delle gare, per porre un argine a questa misera e avvilente tendenza, che si rinnova di stagione in stagione, da parte di una per fortuna trascurabile minoranza di utenti.
Nello specifico, abolirei l’anonimato del votante, affinché la sua condotta in termini valutativi fosse visibile a tutti; in alternativa, si potrebbe invalidare il voto “non mi piace affatto” (1) se non associato a un commento che ne sveli le motivazioni tecniche. In parole povere: se in un dato racconto, secondo qualcuno, non c’è niente da salvare, chi ne detiene la paternità ha il diritto sacrosanto di apprenderne il perché. Si tratterebbe di favorire una critica ragionata e costruttiva, inibendo la barbara opera di demolizione fine a se stessa.
Scusate se ho sottratto un po’ del vostro tempo per permettere al mio pensiero di manifestarsi mediante un intervento netto. Se urgeva l’opportunità di parteciparvi questa considerazione personale, adesso urge la necessità di conoscere la vostra opinione in merito.
Come già accennato, il confronto è per me determinante ed essenziale in Braviautori.
Vi sono grato per l’attenzione.
Buon lavoro a tutti.
Al tempo stesso sono fiducioso di incontrare il consenso della maggioranza degli utenti, che rispetta i valori e lo spirito di Braviautori, e della totalità (o quasi) degli scrittori iscritti, che per vocazione genuina e con sacrificio instancabile compongono, pubblicano e si confrontano.
Premesse archiviate, vengo al dunque.
Se tanto mi dà tanto, temo che anche in questa edizione delle Nuove gare stagionali sarà difficile non essere infettati dalla piaga del “non mi piace affatto”.
Scusate il linguaggio colorito, ma è più forte di me: sia da autore direttamente coinvolto, sia da attento lettore delle opere altrui non accetto che qualcuno, sfruttando l’anonimato (da non confondersi con la privacy, preziosa tutela figlia della nostra democrazia), liquidi il sudore di stesure multiple, riletture e correzioni con un’arida e sterile valutazione numerica scevra di utilità, verosimilmente accompagnata da un’"analisi" frettolosa e incompleta - nella più ottimistica e clemente ipotesi - del testo di turno.
Che sia chiaro: ogni voto possibile deve essere accettato; ma mentre i voti medio-alti sono di per sé esaustivi sottintendendo un gradimento eloquente, quelli bassi (2 e in particolare 1) necessitano di una chiosa, nell’osservanza di alcuni degli scopi di questo portale: la presa di coscienza del valore delle opere che presentiamo, la nostra crescita artistica, il perfezionamento dei nostri stili.
Proporrei a Massimo – che non mi stancherò mai di ringraziare per il suo impegno a nostro favore – sensibile alle dinamiche delle iniziative e garante della loro conformità, di vagliare l'opportunità di una modifica del regolamento delle gare, per porre un argine a questa misera e avvilente tendenza, che si rinnova di stagione in stagione, da parte di una per fortuna trascurabile minoranza di utenti.
Nello specifico, abolirei l’anonimato del votante, affinché la sua condotta in termini valutativi fosse visibile a tutti; in alternativa, si potrebbe invalidare il voto “non mi piace affatto” (1) se non associato a un commento che ne sveli le motivazioni tecniche. In parole povere: se in un dato racconto, secondo qualcuno, non c’è niente da salvare, chi ne detiene la paternità ha il diritto sacrosanto di apprenderne il perché. Si tratterebbe di favorire una critica ragionata e costruttiva, inibendo la barbara opera di demolizione fine a se stessa.
Scusate se ho sottratto un po’ del vostro tempo per permettere al mio pensiero di manifestarsi mediante un intervento netto. Se urgeva l’opportunità di parteciparvi questa considerazione personale, adesso urge la necessità di conoscere la vostra opinione in merito.
Come già accennato, il confronto è per me determinante ed essenziale in Braviautori.
Vi sono grato per l’attenzione.
Buon lavoro a tutti.