Storia di un cigno che imparò a volare lontano
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anche la punteggiatura è migliorata ma sarebbe ancoraa da rivedere.
per i dialoghi si usano o il trattino - o i caporali « » e attenzione alle maiuscole.
come nella versione precedente, non comprendo molto la suddivisione, ma è una scelta tua e quindi va bene.
la storia è comunque bella
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Re: Storia di un cigno che imparò a volare lontano
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Re: Storia di un cigno che imparò a volare lontano
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Ecco, forse questo è il problema principale del testo. Una favola ha vita breve, la fiaba può intrattenere e dilungarsi.
I tempi verbali sono corretti e anche la voce narrante funziona tranne che in un passaggio.
Per i discorsi diretti adopera i caporali (Alt 174 e 175 del tastierino numerico) ed eviterei di spezzettare visivamente la narrazione con l'inserimento di spazi vuoti.
Ti segnalo:<<Vedi >> disse uno dei fratelli << Quello lì non è come noi. Hai visto, sa già volare >> << Deve sicuramente essere uscito da un uovo di corvo. Hai visto che nere che sono le piume delle sue ali e che becco appuntito che si ritrova? >> << E non parliamo delle zampe, sembrano proprio quelle di una Gru >>
Separa i discorsi diretti che appartengono ai diversi protagonisti mandandoli a capo, e magari indicando chi è che parla.
Arturo era grande, Avrei messo era diventato grande.
Non è un male in sé amare la solitudine. In essa io trovo una parte di me stesso. Male sarebbe ammalarsi di amarezza restando fra chi non prova il nostro stesso sentire. Non voglio restar sempre solo, ma sento che ora il mio posto è anche questo nido davanti a questo meraviglioso panorama.
Ecco qui, come ti avevo anticipato, la voce narrante diventa un io narrante. Anzi sembra quasi che sia l'autore a intervenire con un suo giudizio.
Insomma, è un buon testo pure con i suoi limiti e necessita solo di un po' di lavoro.
Spero che non lo riproporrai per la terza volta.
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Ci sono alcune mancanze (un paio di accenti su passati remoti) e delle eccedenze: troppi avverbi in "mente", che appesantiscono il testo; troppi asterischi che spezzano il testo anche dove non è necessario; alcune ripetizioni di termini piuttosto ravvicinate; un punto di vista (io narrante) che si intromette nella storia.
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Bello.
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L'anno della Luce
antologia ispirata all'Anno della Luce proclamato dall'ONU
Il 2015 è stato proclamato dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce. Obiettivo dell'iniziativa adottata dall'ONU è promuovere la consapevolezza civile e politica del ruolo centrale svolto dalla luce nel mondo moderno. Noi di BraviAutori.it abbiamo pensato di abbracciare questa importante iniziativa proponendo agli autori di scrivere, disegnare o fotografare il loro personale legame con la luce, estendendo però la parola "luce" a tutti i suoi sinonimi, significati e scenari.
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Gara d'Estate 2018 - Incontri, e gli altri racconti
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Gara d'inverno 2019-2020 - La luce dell'Est, e gli altri racconti
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La Gara 47 - Virus
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