I nuovi amici di Clara
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A me è piaciuto molto.
Di solito non entro mai nel merito del testo dei racconti, ma questa volta voglio dire che la seguente parte del tuo racconto mi sembra inutile fuorviante:
"Si chiese come avesse fatto ad essere così ingenua, si era fidata e quello era il risultato: se l’era meritato! Ma anche questa volta ne era uscita indenne."
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povera Clara, fregata dall'inizio alla fine.
storia surreale ma possibilissima nel nostro mondo odierno (soprattutto dalle mie parti), scritta piuttosto bene.
buone le descrizioni, soprattutto quelle scenografiche.
un discreto lavoro.
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Idea discreta e anche il testo. Le descrizioni azzeccate e (a differenza mia ) la punteggiatura fanno scorrere il racconto come deve.
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Non ho capito come ha fatto la (falsa) infermiera a presentarsi a casa di Clara, se lei aveva telefonato alla sorella. Oppure se lo era solo immaginato?
Infine, il messaggio di Maria forse arrivava da Miami...
- Laura Traverso
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Re: commento
Macrelli Piero ha scritto: ↑28/09/2020, 12:43 Di solito non entro mai nel merito del testo dei racconti, ma questa volta voglio dire che la seguente parte del tuo racconto mi sembra inutile fuorviante:
"Si chiese come avesse fatto ad essere così ingenua, si era fidata e quello era il risultato: se l’era meritato! Ma anche questa volta ne era uscita indenne."
Re: Commento
grazie mille Fausto, sono contenta che tu abbia apprezzato il rqacconto.Fausto Scatoli ha scritto: ↑28/09/2020, 12:47 begli amici...
povera Clara, fregata dall'inizio alla fine.
storia surreale ma possibilissima nel nostro mondo odierno (soprattutto dalle mie parti), scritta piuttosto bene.
buone le descrizioni, soprattutto quelle scenografiche.
un discreto lavoro.
Re: Commento
grazie mille Mauro!Mauro Conti ha scritto: ↑28/09/2020, 13:26 Accidenti. Come si dice fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Si finisce sempre a essere fregati proprio nel momento in cui non ce lo si aspetta.
Idea discreta e anche il testo. Le descrizioni azzeccate e (a differenza mia ) la punteggiatura fanno scorrere il racconto come deve.
Re: Commento
Buongionro Andrea, Clara aveva il telefono fisso deviato, per cui non è la sorella a rispondere ma la figlia della coppia, Rachele, che poi si finge infermiera...Andr60 ha scritto: ↑28/09/2020, 13:40 Un racconto discreto, che si legge con piacere. Della serie: meglio soli che...
Non ho capito come ha fatto la (falsa) infermiera a presentarsi a casa di Clara, se lei aveva telefonato alla sorella. Oppure se lo era solo immaginato?
Infine, il messaggio di Maria forse arrivava da Miami...
Re: commento
grazie Laura per i commenti e per i suggerimenti, controllerò i troppi SI iniziali!Laura Traverso ha scritto: ↑28/09/2020, 18:01 Eh, che dire? Uno dei tanti lati umani-disumani che ci circondano, già, se ne sono sentiti di questi casi… Il racconto è scritto discretamente, all'inizio ci sono una sfilza di "SI" che si potevano evitare, mi spiego: "si sentiva meglio..." "si passò le mani…" "si chiese…" "si erano presentati…" Inoltre, credo, che durante una conversazione telefonica non si possano leggere contemporaneamente messaggi WhatsApp dallo stesso telefono (mi pare). Comunque pur nella sua drammaticità il racconto è carino e quasi divertente.
Re: Commento
Grazie Selene! purtroppo non sono riuscita a sviluppare un finale diverso nello spazio ristretto di battute previsto dal bando....Selene Barblan ha scritto: ↑28/09/2020, 19:30 Il racconto mi ha messo addosso una leggera angoscia, in special modo quando, al risveglio, si trova davanti la signora, seduta sul divano. Altro che gentilezza, mi sarei messa a urlare e le avrei tirato qualcosa in testa. Secondo me sei riuscita a creare tensione e il testo si legge volentieri. Non mi convince del tutto il finale, ma comunque lo trovo un buon lavoro.
Re: Commento
Grazie Marcello, l'idea è che abbiano svuotato il conto in banca e chissà cosa le abbiano fatto firmare sotto effetto dei farmaci per impossessarsi delle sue proprietà....Marcello Rizza ha scritto: ↑28/09/2020, 19:54 È un bel racconto, scorre liscio e negli ultimi frangenti riesce a creare l'atmosfera giusta. Poco credibile, però, che per 900 euro (limite massimo di prelievo col bancomat) una coppia di vicini organizzi tutto un ambarandan del genere che poi di avvocati gli costerebbe 10 volte di più.
Re: Commento
Ciao Francesco, il cellulare di casa era deviato, per cui a rispondere non è la sorella ma Rachele, figlia della coppia. Nel finale usa il cellulare di Rachele perchè è portata di mano, molto più vicino che il fisso. In questo caso la telefonata non viene deviata e scopre anche chi è veramente Rachele...Francesco Pino ha scritto: ↑28/09/2020, 22:19 C’è un po’ di confusione nel finale. Mi sembra d’aver capito che Rachele è la figlia di Maria, ma in che modo sia collegata alla presunta telefonata fatta alla sorella proprio non ci arrivo. Con chi ha parlato se non era la sorella? Anche il fatto di chiamare dal cellulare di Rachele pur avendo il fisso a casa non mi convince molto.
- Ida Daneri
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La storia in sè non è male ed è scritta abbastanza bene. Però l'ho trovata deludente nel finale. Diciamo che c'è una buona presentazione del mondo ordinario di Clara, poi c'è tutta la lunga parte centrale che fa capire che qualcosa non va, e infine c'è quel finale… in un certo senso banale, non perchè impossibile ma, al contrario, perchè è fin troppo possibile e normale, purtroppo.
Tutta la lunga e dettagliata costruzione della storia meritava qualcosa di più, secondo me, qualcosa che potessae sorprendere il lettore. Inoltre, la conclusione è molto rapida e poco spiegata: non sono sicura di aver compreso ogni cosa e, soprattutto, che le cose filino.
Inoltre, è importante sottolineare che, all'avvio della storia, è scritto "Si chiese come avesse fatto ad essere così ingenua, si era fidata e quello era il risultato: se l’era meritato! Ma anche questa volta ne era uscita indenne." Questa affermazione è fuorviante. Clara è uscita "viva" dalla storia, ma forse solo perchè nessuno ha realmente voluto attentare alla sua vita. Ma il suo conto corrente (e l'autore aveva sottolineato, con le sue descrizioni, che doveva essere un conto corrente appetibile) non è affatto passato indenne all'accaduto.
Commento di Ida
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Re: commento
Ho corretto io (anche altri 2 tuoi commenti precedenti ad altri racconti )
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Eliana
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Re: I nuovi amici di Clara
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Re: Commento
grazie mille per il commento, sono contenta che il racconto sia piaciuto!Anna Gri ha scritto: ↑07/10/2020, 9:36 Davvero forte la scena in cui Clara si trova la vicina in casa al risveglio, nonostante sia descritta con discrezione fa rabbrividire. Il racconto è coinvolgente. Secondo il mio modesto parere si percepisce pienamente il lato umano dei protagonisti; da una parte la freddezza dei vicini, dall’altra l’ingenuità di Clara. Complimenti!
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Re: I nuovi amici di Clara
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Re: I nuovi amici di Clara
L'affermazione iniziare potrebbe essere eliminata." Si chiese come avesse fatto ad essere così ingenua, si era fidata e quello era il risultato: se l’era meritato! Ma anche questa volta ne era uscita indenne" nulla cambierebbe al racconto.
Ma la donna è straniera, il cognato lo è. Il finale non mi è piaciuto molto troppo intriso di cronaca, comunque un buon racconto.
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
La Gara 64 - L'amore e le sue sfumature
A cura di Massimo Tivoli.
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La Gara 65 - Viaggi, amici, bagagli
A cura di Ida Dainese.
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La Gara 11 - Parole in padella
A cura di Pia.
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L'Altro
antologia AA.VV. sulle diversità del Genere Umano
Attraverso il concorso "L'Altro - antologia sulle diversità del Genere Umano", gli autori erano stati chiamati a esprimersi sulle contrapposizioni fra identità, in conflitto o meno, estendibili anche a quelle diversità in antitesi fra di loro come il terreste e l'alieno, l'Uomo e l'animale, l'Uomo e la macchina, il normale e il diversamente abile, il cristiano e il musulmano, l'uomo e la donna, il buono e il cattivo, il bianco e il nero eccetera. La redazione cercava testi provocatori (purché nei limiti etici del bando), senza falsi moralismi, variegati, indagatori e introspettivi. Ebbene, eccoli qua! La selezione è stata dura e laboriosa, ma alla fine il risultato è questo ottimo libro.
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Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
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