Conto alla rovescia
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Re: Commento
Ti ringrazio dell'apprezzamento, anche se Tarantino non è esattamente uno dei miei registi preferiti...Francesco Pino ha scritto: ↑03/01/2021, 8:19 Bravo. Appena iniziato a leggere il “meno due” si capisce che volevi arrivare da qualche strana parte e il finale mi è piaciuto molto. Un racconto breve e leggero che si fa apprezzare anche per questo è che per un attimo mi ha fatto pensare anche a Tarantino.
Re: Commento
Sì, è un argomento triste e non a tutti può piacere come viene trattato qui. Comunque, è ottimista a modo suo: il racconto immagina che anche i miliardari come il vegliardo protagonista possano morire, un giorno, come tutti i comuni mortali; Bill Gates & c. non sarebbero affatto d'accordo.Lucia De Falco ha scritto: ↑03/01/2021, 15:40 Il racconto è scorrevole e ha un ritmo serrato. Solo alla fine si comprende cosa lega tra loro le varie sequenze narrative. In realtà, non mi avvince, anche perché il finale tocca un tema molto triste, anche se lo fa con un tono leggero e ironico.
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Il terzo “film” è ovviamente un James Bond (non saprei dire quale, non sono un grande fan), mentre i primi due non li ho riconosciuti.
Il racconto mi piace, è rapido, ben scritto e con dialoghi azzeccati; ho trovato qualche imprecisione che ti segnalo: “Ormai il sole è alto nel cielo, arriveranno fra poco.”, “l'uomo ha tutte le caratteristiche di un pagliaccio”, la formattazione dei dialoghi è da uniformare, nella penultima frase manca anche il trattino quando il dottore ricomincia a parlare.
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Re: Commento
Corretti, grazie. In effetti, non ho pensato ad alcun film in particolare, solo a figure di eroi per antonomasia.Roberto Bonfanti ha scritto: ↑03/01/2021, 17:08 A un certo punto ho intuito che si trattasse di realtà virtuale o qualcosa del genere, il finale si rivela più amaro di quanto pensassi, anche se le ultime battute lo alleggeriscono.
Il terzo “film” è ovviamente un James Bond (non saprei dire quale, non sono un grande fan), mentre i primi due non li ho riconosciuti.
Il racconto mi piace, è rapido, ben scritto e con dialoghi azzeccati; ho trovato qualche imprecisione che ti segnalo: “Ormai il sole è alto nel cielo, arriveranno fra poco.”, “l'uomo ha tutte le caratteristiche di un pagliaccio”, la formattazione dei dialoghi è da uniformare, nella penultima frase manca anche il trattino quando il dottore ricomincia a parlare.
Grazie della lettura e alla prossima
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Già Platone si chiedeva se la nostra vita fosse reale o solo il sogno di un dio.
Rifugiarsi in una realtà onirica è un rifiutare la realtà e quindi arrendersi al nulla, alla morte che, non a caso, diventa Buonamorte.
Preferisco essere un perdente nella vita vera che un eroe in una di finzione.
Un buon racconto, Andr, ma qui sembra mancare una tesi da parte tua. La buonamorte è forse ciò a cui ci costringe il finanzcapitalismo di oggi, la società delle macchine in cui viviamo. Chiusi in casa a immaginare una vita vera.
Se è così, conoscendoti come ti conosco dai passati racconti, il nemico avresti dovuto farcelo vedere in faccia come in altre occasioni e non per via di similitudine o metafora.
Detto ciò, il racconto è un ottimo racconto.
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Re: Commento
Marcello Rizza ha scritto: ↑04/01/2021, 17:50 Si, un buon racconto. Le tre parti, raccontate in prima persona, sono meno efficaci rispetto a altri racconti qui letti. È molto difficile padroneggiare la prima persona. Quel "Ella" suona maluccio, al tuo posto la modificherei. Il primo racconto è Kill Bill, o quantomeno me lo ricorda molto. Il terzo è un 007 di cui non ricordo il titolo ma ricordo bene le scene. Come dicevo, un buon racconto ma in questa sessione invernale ci sono "raccontoni" notevoli e anche il voto deve essere commisurato. A rileggerti.
Sono d'accordo, i quattro racconti ai primi posti sono una spanna sopra gli altri. Nella Realtà Virtuale ho usato la prima persona poiché mi sembrava adatta per descrivere meglio l'esperienza soggettiva del protagonista. Quel "Ella", riletto, è inutile, quindi lo tolgo.
Grazie del commento e saluti
Re: Commento
Caro Namio, di solito la RV viene presentata come un divertente passatempo, fruibile da giovani o da ragazzini (o, al massimo, da amanti solitari). Quindi mi è sembrato ironico, e anche un po' inquietante, far vedere un'altra possibile applicazione. In questo caso il Nemico è implicito; il turbocapitalismo ingloba tutto e trasforma tutto in fonte di guadagno. Oggi è il vaccino somministrato a tre (quattro, cinque?) miliardi di persone, domani...Namio Intile ha scritto: ↑04/01/2021, 10:39 Ti segnalo: "M mi ha fatto una testa così. "
Già Platone si chiedeva se la nostra vita fosse reale o solo il sogno di un dio.
Rifugiarsi in una realtà onirica è un rifiutare la realtà e quindi arrendersi al nulla, alla morte che, non a caso, diventa Buonamorte.
Preferisco essere un perdente nella vita vera che un eroe in una di finzione.
Un buon racconto, Andr, ma qui sembra mancare una tesi da parte tua. La buonamorte è forse ciò a cui ci costringe il finanzcapitalismo di oggi, la società delle macchine in cui viviamo. Chiusi in casa a immaginare una vita vera.
Se è così, conoscendoti come ti conosco dai passati racconti, il nemico avresti dovuto farcelo vedere in faccia come in altre occasioni e non per via di similitudine o metafora.
Detto ciò, il racconto è un ottimo racconto.
Un saluto e ancora buon anno
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Re: Commento
Sì, a giudicare dai film americani. Il collegamento fra i tre episodi della Realtà Virtuale è il conto alla rovescia, che corrisponde ai battiti del cuore prima che il muscolo cardiaco si fermi (allo zero).
Secondo i ricercatori, la percezione del tempo nella RV è molto dilatata: 5 minuti nel mondo reale corrispondono a trenta minuti in RV. Forse, nei PC quantistici del futuro si potranno condensare esperienze in tempi molto più brevi, corrispondenti a un battito cardiaco.
Grazie della lettura
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Re: Commento
Nel terzo episodio ho usato il cliché dell'agente segreto che, tradizionalmente, è impersonato da 007; senza starci a pensare troppo su, ho citato i due con i quali Bond ha più a che fare nei film (oltre a Q).RobertoBecattini ha scritto: ↑07/01/2021, 2:28 Nel complesso mi è piaciuto, soprattutto per la scansione dei tre episodi. Non mi ha convinto del tutto il finale, che non mi ha spiazzato molto. Avevi creato delle aspettative molto alte con il rac-conto alla rovescia ). Non ho capito una cosa però; il terzo episodio dà dei riferimenti precisi alla figura di James Bond, mentre i primi due no, rimandano ai film di samurai e western, con tutti i clichés del caso, che ho trovato per altro deliziosi. Non so, forse non c'era bisogno di citare M, il genere spionistico ruota intorno all'agente 007 comunque.
Ho scritto il racconto di getto, e credo che si veda...
Grazie del commento
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Re: Commento
Il racconto voleva solo essere l'occasione per ipotizzare un uso un po' diverso della RV, come ho scritto nei commenti precedenti, e niente di più.Selene Barblan ha scritto: ↑09/01/2021, 5:48 Bello, mi è piaciuto; all’inizio pensavo che parlasse di reincarnazione o viaggi nel tempo, il finale è riuscito a sorprendermi. Le tre scene sono ben descritte e cinematografiche, ben rappresentano quello che potrebbe essere un ricordo/pensiero indotto. Anche l’idea del conto alla rovescia che lega tutto è ben studiata. La scena che mi ha coinvolto di più è quella western. Il finale serve a spiegare il resto però, almeno in me, ha smorzato leggermente la tensione. Buon racconto in ogni caso.
Ti ringrazio del giudizio e a rileggerti
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detto questo, la storia non è male e le descrizioni sono buone.
a un certo punto si intuisce che siamo nel virtuale e in effetti il finale lo conferma.
nel complesso direi che si lascia leggere senza problemi
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Re: Commento
Ti ringrazio del commento e del giudizio. A rileggertiLiliana Tuozzo ha scritto: ↑26/01/2021, 17:32 Un bel racconto che ci fa riflettere che il tempo a noi destinato è comunque poco e quel volerlo vivere secondo i propri desideri almeno negli ultimi istanti credo sia davvero un ottimo regalo. le varie parti ricordano film o fumetti, dove c'è il buono che sconfigge i cattivi se pure con spargimento di sangue. lo trovo ben scritto e piacevole e unico nel suo genere. Un ottimo testo.
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IperStore - il lato oscuro dello Shopping
È il giorno dell'inaugurazione di un supermercato, uno davvero grande, uno iper, uno dei tanti che avrete voi stessi frequentato e arricchito. Durante questa giornata di festa e di aggregazione sociale, qualcuno leggerà un dattiloscritto ancora inedito il cui contenuto trasformerà l'impossibile in normalità.
"...come se dal cielo fosse calata la mano divina di un Dio stanco e dispiaciuto dei propri errori, o come se tutte le altre grandi divinità finora inventate dal Genere umano per compensare la propria inconsapevole ignoranza tribale e medievale verso i misteri della Natura e della Vita, si rivoltassero ai propri Creatori e decidessero di governare le loro fantasie".
La storia è leggermente erotica, vagamente fantasy, macchiata di horror e forse un po' comica.
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (166,68 KB scaricato 64 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Dentro la birra
antologia di racconti luppolati
Complice di serate e di risate, veicolo per vecchie e nuove amicizie, la birra ci accompagna e ha accompagnato la nostra storia. "Dentro la birra", abbiamo scelto questo titolo perché crediamo sia interessante sapere che cosa ci sia di così attraente nella bevanda gialla, gasata e amarognola. Perchè piace così tanto? Che emozioni fa provare? Abbiamo affidato questa "indagine" a Braviautori, affinché trovasse, tramite l'associazione e il portale internet, scrittori capaci di esprimere tali sensazioni. E infatti sono arrivati numerosi racconti: la commissione ne ha scelti 33. Nemmeno a farlo apposta, 33 è la quantità di centilitri di un gran numero di bottiglie (e lattine) di birra; una misura nota a chi se n'intende.
A cura di Umberto Pasqui e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Andrea Andreoni, Tullio Aragona, Enrico Arlandini, Beril, Enrico Billi, Luigi Bonaro, Vittorio Cotronei, Emanuele Crocetti, Bruno Elpis, Daniela Esposito, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Livio Fortis, Valerio Franchina, Luisa Gasbarri, Oliviero Giberti, Elena Girotti, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Fabrizio Leo, Sandra Ludovici, Micaela Ivana Maccan, Cristina Marziali, Stefano Masetti, Maurizio Mequio, Simone Pelatti, Antonella Provenzano, Maria Stella Rossi, Giuseppe Sciara, Salvatore Stefanelli, Ser Stefano, SunThatSpeed, Marco Vignali.
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B.A.L.I.A.
Buona Alternativa alla Lunga e Illogica Anzianità
Siamo nel 2106. BALIA accudisce gli uomini con una logica precisa e spietata, in un mondo da lei plasmato in cui le persone nascono e crescono in un contesto utopico di spensieratezza e di bel vivere. BALIA decide sul controllo delle nascite e sulle misure sanitarie da adottare per mantenere azzerato l'incremento demografico e allungare inverosimilmente la vita di coloro che ha più a cuore: gli anziani.
Esiste tuttavia una fetta di Umanità che rifiuta questa utopia, in quanto la ritiene una distopia grave e pericolosa.
BALIA ha nascosto il Passato ai suoi Assistiti, ma qualcuno di questi ha conservato i propri ricordi in un diario e decide di trascriverli in una rischiosa autobiografia. Potranno, questi ricordi, ripristinare negli Assistiti quell'orgoglio di vivere ormai sopito? E a che prezzo?
Di Ida Dainese e Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.