Fotografia
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Come dicevo però è particolare e alcuni “scatti” sono davvero ben riusciti, ad esempio la casa palafitta. Voto 4.
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Commento a Fotografia
Alcuni esempi con un suggerimento, mi auguro ben accetto, che vorrebbe fornire all’autore un differente punto di vista.
Es. la prima frase:
“La polvere l’ha quasi completamente ricoperta: la macchina fotografica è in un angolo del ripostiglio.”
La polvere ha ricoperto la macchina fotografica, dimenticata (oppure abbandonata) in un angolo del ripostiglio.
Un’altra frase:
“Il ventilatore, non in funzione, sta sul tavolino di fianco al divano di pelle bianca.”
Il ventilatore, spento, sul tavolino accanto al divano in pelle bianca.
Mi fermo qui. Il riferimento al telefonino per me va bene.
L'idea è bella e merita di lavorarci su, preservando la sua caratteristica di "corto letterario"
Voto 4
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Re: Fotografia
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Un'ultima cosa:
"Troppi elementi insieme alimentano la confusione del mattino che non decolla."
Da una parte la frase è di troppo, dato che quella confusione sembri averla già presentata molto bene, dall'altra immagino che fosse un primo indizio dello stato interiore di Paola, e in tal caso è utile. Ma quel "troppi elementi insieme" sembra essere lì giusto per agganciarsi agli oggetti che vengono man mano descritti e credo che sia superfluo: sarebbe stato efficace parlare direttamente di "La confusione del mattino che non decolla ecc." come hai fatto poi per "la confidenza". Senza agganci. Ma in ogni caso non inficia la qualità dell'insieme, che più lo analizzo più risulta davvero ben pensato e costruito.
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Un tempo le foto raccontavano momenti particolari di vita: erano poche, quindi preziose.
Oggi raccontano il quotidiano: sono tante, troppe, quindi banali e superflue.
Anche una differenza marcata con anziani come il sottoscritto, che usano il telefonino per telefonare: un'abitudine arcaica.
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Col telefonino, a mio avviso, non si fanno fotografie, ma si raccolgono immagini, come quelle del tuo racconto. Immagini, istantanee, su cui l'autore non si dilunga più di tanto, quasi non senta la necessità di svelarsi.
Tranne che qui, in questo periodo.
"La confidenza assopisce, rende fiacco quel che tocca. Addormenta i sensi.
Li trasforma in realtà.
La confidenza uccide: troppa familiarità tiene lontano il genio."
Dove pare prendere forma una critica al mezzo telefonino che raccoglie immagini. L'autore ne fa una questione di confidenza. In realtà il fotografo era un artista, è un artista. Chi raccoglie immagini col telefonino non è spinto dal demone dell'arte, ma da una specie di compulsione di afferrare la realtà come se fosse una cosa e di rendere il pubblico partecipe di questa realtà afferrata, fatta cosa, postandola in qualche social.
Dal punto di vista formale:
Perché quel ventilatore non in funzione, spento non sarebbe stato più facile? E soprattutto, perché sottolinearne la funzione: acceso, spento.
"Ancora foto ai tre vetri sul porto, cui non si affacciano"
Avrei messo su cui.
E poco altro da segnalare.
Nel complesso è comunque un buon racconto
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forse è lo stile con cui è scritto, le volute ripetizioni, ma più di tanto non sono riuscito ad apprezzarlo.
c'è qualche refuso, ma nulla di grave.
è comunque scorrevole e si lascia leggere.
http://scrittoripersempre.forumfree.it/
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Re: Fotografia
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Re: Fotografia
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Sarà un problema mio non aver capito il tuo intento però non posso far finta che non sia così. L'idea è senza dubbio originale, ma non è bastata a farmi apprezzare il racconto. A rileggerti.
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Lo stile del testo è scorrevole, la lettura agile e anche la formattazione contribuisce al ritmo.
Si legge senza intoppi, proprio come sfogliando la galleria del cellulare.
Nel complesso, un racconto diverso.
Piacevole.
Gara d'Estate 2021 Sorriso di Rondine
Sono anche su Inchiostrodiverso!
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Illustrazioni: @novelle.vesperiane
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Re: Commento
Sono in dubbio tra due impressioni, molto personali; la prima è che la poesia dietro il racconto mi piace, anche più che abbastanza, e l’altra è un senso di insoddisfazione penso completamente legata all’aver esplicitato il legame col telefonino. Non so se mi spiego, immagino sia voluto, ma comunque me lo fa apprezzare un pochino meno, il racconto. Secondo me “non in funzione” non suona tanto bene, parere mio.
Come dicevo però è particolare e alcuni “scatti” sono davvero ben riusciti, ad esempio la casa palafitta. Voto 4.
Grazie! Leggere questi commenti fa bene. Selene (che nome poetico) hai colto i miei sforzi. Sto cercando, ancora, la mia dimensione e la ricerca non è finita. Mi piace che, in molti per la verità, ognuno a modo proprio, abbiate centrato il bersaglio e avvertito quel che ho voluto arrivasse. Chi scrive, nel caso del racconto, non deve esternare quello che è la sua opinione ma suscitare discussioni e riflessioni. Grazie anche per il voto!
Re: Commento
Un modo interessante di sfogliare la galleria del telefonino facendo rivivere pezzi di vita sparsi nel tempo e nello spazio. Non amo particolarmente questo genere di scrittura, ma il racconto mi piace abbastanza per le immagini che sa creare. Voto 4.
Grazie anche a te, per passaggio, lettura e voto!
Buondì.
Re: Commento a Fotografia
Se racconto poetico deve essere, questa è l’impressione, sarebbe utile “fotografare” con frasi e aggettivi più poetici le varie immagini.
Alcuni esempi con un suggerimento, mi auguro ben accetto, che vorrebbe fornire all’autore un differente punto di vista.
Es. la prima frase:
“La polvere l’ha quasi completamente ricoperta: la macchina fotografica è in un angolo del ripostiglio.”
La polvere ha ricoperto la macchina fotografica, dimenticata (oppure abbandonata) in un angolo del ripostiglio.
Un’altra frase:
“Il ventilatore, non in funzione, sta sul tavolino di fianco al divano di pelle bianca.”
Il ventilatore, spento, sul tavolino accanto al divano in pelle bianca.
Mi fermo qui. Il riferimento al telefonino per me va bene.
L'idea è bella e merita di lavorarci su, preservando la sua caratteristica di "corto letterario"
Voto
Un voto così alto, da te, non me lo sarei aspettato! Non è un racconto poetico. La mia passione, per la poesia appunto, forse mi ha influenzato. Sono contenta che questo corto ti sia piaciuto! Ci lavorerò. Grazie. Di tutto.
Re: Fotografia
L 'idea del tuo racconto è originale. Hai saputo tessere una storia carina sull'abitudine, quasi compulsiva, che oramai è di tutti noi, più o meno. Infatti le macchine fotografiche, come ben evidenzi, sono in disuso e giacciono polverose e dimenticate. Il telefonino la fa da padrone, nelle nostre vite, anche con il click, oltre che per il resto. Non ho trovato refusi a parte la composizione di alcune frasi, come è già stato fatto notare, che poteva essere diversa e più scorrevole. Ma ognuno ha il proprio stile e va bene così. Per me, il tuo scritto, si lascia leggere volentieri.
Nel racconto c'era di più del riferimento al cellulare, colpa mia che non ho saputo farlo arrivare.Il titolo, forse, andrebbe cambiato. Infatti concentra l'attenzione, così come un'altra frase, sulla macchina fotografica e sul telefonino. La forma non è piaciuta? Fa parte dei tentativi di offrire a chi legge un'opportunità diversa, Grazie anche a te per l'attenzione!
Re: Commento
Il racconto mi è piaciuto e secondo me funziona anche molto bene: non mi pare voglia essere un racconto poetico quanto "anti-poetico", vuole sottolineare il contrasto tra l'arte della fotografia di un certo livello e la fotografia compulsiva "da social" che la appiattisce e banalizza. Questo sentimento viene indubbiamente fotografato bene insiema all'accidia che lo accompagna, e si schiude gradualmente. Forse c'è però qualcosa che manca: una svolta, un moto. Arrivati alla fine sembra naturale aspettarsi che la protagonista abbia per lo meno il pensiero di farci qualcosa con quel telefonino, che so, proporsi di spegnerlo anche senza riuscirci, rimpiangendo la macchina fotografica. Ma va bene anche così in realtà, il cellulare rimane al centro della scena facendo da contrappeso alla macchina fotografica del primo rigo, a livello retorico è senza dubbio una buona pensata.
Un'ultima cosa:
"Troppi elementi insieme alimentano la confusione del mattino che non decolla."
Da una parte la frase è di troppo, dato che quella confusione sembri averla già presentata molto bene, dall'altra immagino che fosse un primo indizio dello stato interiore di Paola, e in tal caso è utile. Ma quel "troppi elementi insieme" sembra essere lì giusto per agganciarsi agli oggetti che vengono man mano descritti e credo che sia superfluo: sarebbe stato efficace parlare direttamente di "La confusione del mattino che non decolla ecc." come hai fatto poi per "la confidenza". Senza agganci. Ma in ogni caso non inficia la qualità dell'insieme, che più lo analizzo più risulta davvero ben pensato e costruito.
Grazie per l'attenta lettura, per il tempo dedicato e per il commento, produttivo e utile, a questo testo. E' stato davvero prezioso. Il tempo, che nessuno ci rimborsa e diviene una merce di scambio. Il tuo, di testo, denota una sensibilità invidiabile. Scusa per la digressione ma mi piaceva di specificarlo. A rileggerti
Re: Commento
L'ho letto con attenzione, per due motivi: il primo è che denota uno stile di scrittura molto personale, il secondo perché parla della tendenza a non staccarsi mai dal proprio smartphone, ormai un'appendice di se stessi.
Un tempo le foto raccontavano momenti particolari di vita: erano poche, quindi preziose.
Oggi raccontano il quotidiano: sono tante, troppe, quindi banali e superflue.
Anche una differenza marcata con anziani come il sottoscritto, che usano il telefonino per telefonare: un'abitudine arcaica.
Grazie anche a te dei complimenti e di tutto il resto. Unica precisazione: non è un'abitudine arcaica quella di servirsi del cellulare per telefonare! Ognuno lo usa come vuole e lì sta il bello!
Re: Commento
Un racconto che dice e che non dice, dove il protagonista, la protagonista non è in carne e ossa, Paola, ma ha un soffio digitale: la fotografia digitale, diversa da quella dove la luce e la materia interagivano nella pellicola secondo la sensibilità e l'arte del fotografo.
Col telefonino, a mio avviso, non si fanno fotografie, ma si raccolgono immagini, come quelle del tuo racconto. Immagini, istantanee, su cui l'autore non si dilunga più di tanto, quasi non senta la necessità di svelarsi.
Tranne che qui, in questo periodo.
"La confidenza assopisce, rende fiacco quel che tocca. Addormenta i sensi.
Li trasforma in realtà.
La confidenza uccide: troppa familiarità tiene lontano il genio."
Dove pare prendere forma una critica al mezzo telefonino che raccoglie immagini. L'autore ne fa una questione di confidenza. In realtà il fotografo era un artista, è un artista. Chi raccoglie immagini col telefonino non è spinto dal demone dell'arte, ma da una specie di compulsione di afferrare la realtà come se fosse una cosa e di rendere il pubblico partecipe di questa realtà afferrata, fatta cosa, postandola in qualche social.
Dal punto di vista formale:
Perché quel ventilatore non in funzione, spento non sarebbe stato più facile? E soprattutto, perché sottolinearne la funzione: acceso, spento.
"Ancora foto ai tre vetri sul porto, cui non si affacciano"
Avrei messo su cui.
E poco altro da segnalare.
Nel complesso è comunque un buon racconto
Grazie per il tuo tempo e per il commento articolato. Difficile trovare un autore del tuo calibro, da quel che vedo, che si prenda la briga di leggere, con passione, i testi degli altri come fatto da te. Alla prossima!
Re: Commento
Questo racconto è molto interessante perché la scrittura è fotografica: segue l'andamento degli scatti delle fotografie. Momenti di quotidianità, scatti di vita, emozioni fermate nel tempo che fugge. Ma il ricordo resta. Avrei sviluppato di più questo aspetto, ma è anche molto attuale la dipendenza dal cellulare.
Grazie, anche a te, per il bel commento. La scrittura è fotografica? Mi fa, naturalmente, molto piacere che tu lo abbia
segnalato. Attuale è un aggettivo che mi piace, visto che qualcuno mi accusa di non scrivere nulla di moderno. Piano piano e con i miei tempi, lunghi, vi leggo. A risentirci.
Re: Commento
L’impressione che mi ha dato questo racconto è quella di essere stato scritto d’impulso e ciò in se non è poi così male: la scrittura impulsiva a volte sa trasmettere qualcosa in più. Il problema è che secondo me qui, come qualcun altro ha già fatto notare, il linguaggio poetico che si vuole creare manchi un po’ di poesia: a questo elenco di immagini non ho trovato corrisposto un quadro di sensazioni e di emozioni adeguato; non so se ciò fosse voluto e se così dovesse essere non ho colto evidentemente il lato positivo di questa caratteristica. Ciò ha rallentato notevolmente la mia lettura. Comunque ho trovato affascinante il fatto che hai menzionato la fotocamera “ormai in disuso”, dipingendo poi uno scenario diverso, in cui il protagonista è il telefonino. Ciò può anche far riflettere su quanto oggi sia più importante immortalare un momento sullo schermo di un cellulare piuttosto che nel proprio cervello. Questi ultimi aspetti finali hanno migliorato il mio giudizio. Voto: 3
Tre è comunque un bel voto! Questo non voleva essere un testo poetico, anche se l'ho già detto. Elenco di immagini, come tu, hai fatto notare, in parole e non solo, doveva trasparire ma non riuscito. Grazie per l'attenzione dedicata al mio scritto. Buon pomeriggio.
Re: Commento
francamente non mi è piaciuto molto. originale, certo, ma non mi da o lascia sensazioni particolari.
forse è lo stile con cui è scritto, le volute ripetizioni, ma più di tanto non sono riuscito ad apprezzarlo.
c'è qualche refuso, ma nulla di grave.
è comunque scorrevole e si lascia leggere.
Mi dispiace che non ti sia piaciuto. Un testo non deve, per forza, far nascere emozioni, però deve arrivare, altrimenti l'autore ha fallito. Succede spesso, troppo spesso, che quel che scrivo non venga interpretato, e sono qui apposta per capire che cosa non funziona. Mi accorgo che qualcosa non va e da sola non lo trovo. MI serve l'aiuto di tutti, specialmente di chi scrive da tempo! Buona serata!
Re: Fotografia
Apprezzato più come poesia, spunti interessanti qua e là. disarticolato ma leggibile
grazie per il passaggio, la lettura, il giudizio e il voto.
Re: Commento
Mi spiace proprio, ma il racconto non mi è "arrivato". Questo stile insolito e forse un po' sperimentale mi ha affaticato. L'ho letto e poi l'ho riletto e solo dopo aver letto i commenti ho capito un po' di più.
Sarà un problema mio non aver capito il tuo intento però non posso far finta che non sia così. L'idea è senza dubbio originale, ma non è bastata a farmi apprezzare il racconto. A rileggerti.
Significa che non sono stata abbastanza brava a farlo arrivare! Lo stile insolito e forse un po' sperimentale appartiene ad un periodo particolare della mia vita, che va avanti. Scriverò altre cose che, spero, piacciano di più. Alla prossima!
Re: Commento
Originale lo è sicuramente, un racconto per scatti. Più una successione. Se una trama c'è, mi dispiace ma credo di essermela persa. In effetti, forse non deve esserci, le foto sono statiche a loro modo...
Lo stile del testo è scorrevole, la lettura agile e anche la formattazione contribuisce al ritmo.
Si legge senza intoppi, proprio come sfogliando la galleria del cellulare.
Nel complesso, un racconto diverso.
Piacevole.
Non c'era una trama quindi non ti sei perso niente! Grazie! Per il bel commento e tutto il resto. Ci incontreremo ancora! Magari sotto un tuo testo...
Mai Più
Antologia di opere grafiche e letterarie aventi per tema il concetto del MAI PIÙ in memoria del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, di AA.VV.
Nel 2018 cade il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, perciò abbiamo voluto celebrare quella follia del Genere umano con un'antologia di opere grafiche e letterarie di genere libero aventi per tema il concetto del "mai più".
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A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Alessandro Carnier, Romano Lenzi, Francesca Paolucci, Pasquale Aversano, Luisa Catapano, Massimo Melis, Alessandro Zanacchi, Furio Bomben, Pierluigi Sferrella, Enrico Teodorani, Laura Traverso, F. T. Leo, Cristina Giuntini, Gabriele Laghi e Mara Bomben.
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BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
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La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Daniele Missiroli, Fausto Scatoli, Angela Di Salvo, Francesco Gallina, Thomas M. Pitt, Milena Contini, Massimo Tivoli, Franca Scapellato, Vittorio Del Ponte, Enrico Teodorani, Umberto Pasqui, Selene Barblan, Antonella Jacoli, Renzo Maltoni, Giuseppe Gallato, Mirta D, Fabio Maltese, Francesca Paolucci, Marco Bertoli, Maria Rosaria Del Ciello, Alberto Tivoli, Debora Aprile, Giorgio Leone, Luca Valmont, Letteria Tomasello, Alberto Marcolli, Annamaria Vernuccio, Juri Zanin, Linda Fantoni, Federico Casadei, Giovanna Evangelista, Maria Elena Lorefice, Alessandro Faustini, Marilina Daniele, Francesco Zanni Bertelli, Annarita Petrino, Roberto Paradiso, Alessandro Dalla Lana, Laura Traverso, Antonio Mattera, Iunio Marcello Clementi, Federick Nowir, Sandra Ludovici.
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L'anno della Luce
antologia ispirata all'Anno della Luce proclamato dall'ONU
Il 2015 è stato proclamato dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce. Obiettivo dell'iniziativa adottata dall'ONU è promuovere la consapevolezza civile e politica del ruolo centrale svolto dalla luce nel mondo moderno. Noi di BraviAutori.it abbiamo pensato di abbracciare questa importante iniziativa proponendo agli autori di scrivere, disegnare o fotografare il loro personale legame con la luce, estendendo però la parola "luce" a tutti i suoi sinonimi, significati e scenari.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Carnier, Amelia Baldaro, Andrea Teodorani, Angelo Manarola, Anna Barzaghi, Annamaria Vernuccio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Camilla Pugno, Cinzia Colantoni, Claudia Cuomo, Daniela Rossi, Daniela Zampolli, Domenico Ciccarelli, Dora Addeo, Elena Foddai, Emilia Cinzia Perri, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Francesca Santucci, Furio Detti, Gilbert Paraschiva, Giorgio Billone, Greta Fantini, Ianni Liliana, Imma D'Aniello, Lucia Amorosi, Maria Rosaria Spirito, Maria Spanu, Marina Den Lille Havfrue, Marina Paolucci, Massimo Baglione, Mauro Cancian, Raffaella Ferrari, Rosanna Fontana, Salvatore Musmeci, Sandra Ludovici, Simone Pasini, Sonia Tortora, Sonja Radaelli, Stefania Fiorin, Umberto Pasqui.
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