Il regalo di Romualdo
Il regalo di Romualdo
- Alberto Marcolli
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 281
- Iscritto il: 08/05/2018, 18:06
-
Author's data
Commento Il regalo di Romualdo
Avrei anche dato 5, ma considerato il tutto, chiedendo perdono all’autore, darò 4.
Elenco dei suggerimenti che mi sento di proporre:
rivedere l’uso della d eufonica
Rivedrei la punteggiatura, in particolare le virgole
“esaltante” – propongo: eccitante
“affianco all’anziano” - propongo: accanto all’anziano
“magari ci saremmo rivisti dopo le feste natalizie, ecco il libro poteva portarlo con calma al mio rientro, magari l’avrei letto e poi glielo avrei reso.”
Ci sono due “magari” – uno è da sostituire. Propongo – probabilmente
“divenuta un punto di riferimento per i lettori della città, ed egli era diventato un libraio”
diventato - propongo – considerato
“in esso era contenuto un libro” – propongo – conteneva un libro
“ivi qui il tuo racconto...” presumo sia una frase importante, cosa significa?
Aspetto qualche tuo commento agli altri racconti, altrimenti non ti fanno partecipare.
Re: Il regalo di Romualdo
ok commento vedo di commentare altri racconti
- Alberto Marcolli
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 281
- Iscritto il: 08/05/2018, 18:06
-
Author's data
Re: Il regalo di Romualdo
Invece si può senza problemi sia al racconto che al commento relativo.
Buon lavoro.
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 141
- Iscritto il: 03/07/2021, 8:53
-
Author's data
Commento
La storia mi sembra alquanto scontata, con personaggi letti e riletti e una trama molto prevedibile.
La scrittura invece scorre bene e va a coprire le lacune (secondo me!) della narrazione.
Buona l'ambientazione.
Il mio voto è 3, ma mi piacerebbe leggerti in qualcosa di più 'originalè: sicuramente sarà molto migliore.
-
- rank (info):
- Pubblicista
- Messaggi: 63
- Iscritto il: 14/09/2021, 23:48
-
Author's data
Commento
Una sola domanda: come mai si usa il passato prossimo anziché il passato remoto?
- Roberto Bonfanti
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 782
- Iscritto il: 13/10/2013, 12:58
-
Author's data
Commento
Oltre alle cose già segnalate credo che ci sia qualcosa da sistemare nei tempi verbali (l'alternanza di passato e trapassato prossimo, per esempio), poi alcune cifre le avrei scritte in lettere piuttosto che in numeri.
Si parla di opere e autori che apprezzo molto e nel complesso l'ho trovata una lettura gradevole.
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Re: Commento Stefano
Stefano M. ha scritto: ↑05/10/2021, 11:29 Devo ammettere che, sarò sincero, la narrazione non mi ha fatto impazzire, specialmente per la parte centrale troppo lunga e un po' ripetitiva. Detto questo, però, ho trovato molto gradevole l'insieme in quanto la descrizione del bar e del personaggio riesce a mettere perfettamente a proprio agio nonostante lo squallore sostanziale che accompagna la sequenza.
Una sola domanda: come mai si usa il passato prossimo anziché il passato remoto?
Re: Commento
Roberto Bonfanti ha scritto: ↑05/10/2021, 18:49 Un racconto malinconico, una storia di solitudine dove spicca la figura del vecchio libraio e del suo regalo, una sorta di riconoscimento per aver trovato un'anima affine, in quella particolare sintonia che, talvolta, si instaura anche fra sconosciuti.
Oltre alle cose già segnalate credo che ci sia qualcosa da sistemare nei tempi verbali (l'alternanza di passato e trapassato prossimo, per esempio), poi alcune cifre le avrei scritte in lettere piuttosto che in numeri.
Si parla di opere e autori che apprezzo molto e nel complesso l'ho trovata una lettura gradevole.
Re: Commento
Temistocle ha scritto: ↑04/10/2021, 10:07 Divido in due il mio commento.
La storia mi sembra alquanto scontata, con personaggi letti e riletti e una trama molto prevedibile.
La scrittura invece scorre bene e va a coprire le lacune (secondo me!) della narrazione.
Buona l'ambientazione.
Il mio voto è 3, ma mi piacerebbe leggerti in qualcosa di più 'originalè: sicuramente sarà molto migliore.
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 737
- Iscritto il: 11/07/2016, 22:53
-
Author's data
Commento
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 189
- Iscritto il: 24/02/2020, 15:22
-
Author's data
commento
Poi il racconto l'ho letto e lo trovo lineare senza gloria e senza infamia come tutti i lavori ben svolti Il che significa che non è un capolavoro. E non è una colpa.
Quando leggo i racconti cerco sempre di applicare le teorie della scrittura immersiva, del flusso di coscienza, del "show don't tell", mostra non raccontare. Quindi pochi aggettivi, pochi. Dimenticarsi degli avverbi specialmente quelli che terminano in "mente". La teoria e bella, ma non so se funziona sempre; e poi a me aggettivare e avverbiare piace. Quindi? Non lo so. Però mi piacerebbe rileggere questa storia come se l'avesse scritta Carver.
-
- rank (info):
- Pubblicista
- Messaggi: 99
- Iscritto il: 25/11/2018, 0:46
-
Author's data
Commento
Commento
Come già rimarcato, attenzione a non mischiare i tempi verbali: io preferisco usare sempre il passato poiché l'uso del presente è insidioso, è molto facile volgere al passato delle frasi composte quasi senza accorgersene.
Re: Commento
RobertoBecattini ha scritto: ↑10/10/2021, 23:34 Storia malinconica, ben scritta, che coinvolge soprattutto nella seconda parte, proprio perché fa presagire un finale amaro. A suo modo commovente, l'incontro di due solitudini, una più giovane quindi ancora speranzosa, l'altra più in là con gli anni e inevitabilmente rassegnata. Niente male.
Re: Commento
Selene Barblan ha scritto: ↑07/10/2021, 13:03 A parere mio in questo racconto c’è un potenziale che non viene completamente espresso; la struttura/la trama ci sono ma nell’esposizione manca qualcosa che renda più partecipe il lettore. Provo a spiegarmi meglio, le descrizioni mi sembrano un po’ a “elenco”, “lui è così, così e così”, “è successo così, così e così”, e così via… A livello formale mi sembra che scorra abbastanza agevolmente, eviterei i numeri in cifre e alcune ripetizioni. Detto questo è una lettura che scorre ma che non mi ha coinvolto come il tema potrebbe far sperare. Voto 3 calante.
Re: commento
Macrelli Piero ha scritto: ↑08/10/2021, 18:49 Pensa che ho saltato più volte la lettura di questo racconto perché il nome Romualdo mi faceva pensare a un racconto sul calcio. Quindi io cambierei il nome del protagonista (risata allegra).
Poi il racconto l'ho letto e lo trovo lineare senza gloria e senza infamia come tutti i lavori ben svolti Il che significa che non è un capolavoro. E non è una colpa.
Quando leggo i racconti cerco sempre di applicare le teorie della scrittura immersiva, del flusso di coscienza, del "show don't tell", mostra non raccontare. Quindi pochi aggettivi, pochi. Dimenticarsi degli avverbi specialmente quelli che terminano in "mente". La teoria e bella, ma non so se funziona sempre; e poi a me aggettivare e avverbiare piace. Quindi? Non lo so. Però mi piacerebbe rileggere questa storia come se l'avesse scritta Carver.
Re: Commento
Andr60 ha scritto: ↑11/10/2021, 17:55 Un racconto malinconico che parla dell'incontro di due solitudini ma che diventa commovente nel finale, con l'ultimo regalo, postumo, del libraio che riconosce nell'avventore incontrato per caso in un bar una persona meritevole di condividere delle piacevoli letture.
Come già rimarcato, attenzione a non mischiare i tempi verbali: io preferisco usare sempre il passato poiché l'uso del presente è insidioso, è molto facile volgere al passato delle frasi composte quasi senza accorgersene.
-
- rank (info):
- Correttore di bozze
- Messaggi: 313
- Iscritto il: 13/10/2021, 17:38
-
Author's data
Commento
commento
Alcune cose sono inutili e appesantiscono, ad un esempio: "praticando una politica di sconti molto aggressiva", bastava dire che aveva aperto una libreria di catena senza aggiungere altro, chi legge sa sicuramente cosa succede ad una piccola libreria quando ne arriva una grande.
"per una malattia incurabile dal rapido decorso." lascerei malattia incurabile, il resto sa di necrologio.
Hai la tendenza a voler puntualizzare e descrivere ogni particolare, non è necessario, qualcosina il lettore dovrà immaginarsela. Taglia e sfoltisci e vedrai che alla fine filerà meglio.
Commento
- Marino Maiorino
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 726
- Iscritto il: 15/10/2012, 0:01
- Località: Barcellona
- Contatta:
-
Author's data
Commento
Sulla tecnica (punteggiatura, consecutio temporum, coerenza di stile), devo dire che va curata di più: stai raccontando un fatterello o narrando una storia? È un passato prossimo o remoto? E se prossimo, quanto prossimo? La coerenza dei tempi serve anche a dare un'idea del quando senza dover usare una sola volta un avverbio di tempo. Qui definisci date e luoghi "con precisione", ma ci si perde lo stesso! E virgolette, caporali o quel che sia, indicherebbero meglio i dialoghi. Tra l'altro, il regolamento dà suggerimenti su come organizzare questi dettagli puramente tecnici.
Però c'è sugo, c'è messaggio, e alla fine è questo che merita: anche i quadri non vanno giudicati dalla cornice.
Racconti alla Luce della Luna
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
- Fausto Scatoli
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 792
- Iscritto il: 26/11/2015, 11:04
- Contatta:
-
Author's data
Commento
tanti errori e refusicoronano un modo di esporre il testo che non mi prende.
la storia in sé, pur se trita e ritrita, potenzialmente è interessante, ma lo sviluppo lascia a desiderare.
rivedrei un poco anche i tempi verbali, che non mi sembrano del tutto corretti
http://scrittoripersempre.forumfree.it/
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 33
- Iscritto il: 10/11/2021, 12:25
-
Author's data
Commento
Personalmente avrei preferito entrare meglio nella psiche dei personaggi, percepire le loro intenzioni e i loro sentimenti per avere una maggiore possibilità di calarmi nella storia.
Sottolineo anche io che il discorso diretto senza virgolette o caporali che siano è meglio evitarlo o al massimo sostituirlo con un discorso indiretto, nel caso in cui non si vogliano usare segni di punteggiatura di quel tipo.
Penso però che la base sia buona, ritoccandolo con qualche accorgimento potrebbe essere molto promettente.
La Gara 9 - Un racconto per un cortometraggio
A cura di Alessandro Napolitano.
Scarica questo testo in formato PDF (456,32 KB) - scaricato 517 volte.
oppure in formato EPUB (343,81 KB) (vedi anteprima) - scaricato 238 volte..
Lascia un commento.
La Gara 59 - Siamo come ci vedono o come ci vediamo noi?
A cura di Alberto Tivoli.
Scarica questo testo in formato PDF (1,73 MB) - scaricato 233 volte.
oppure in formato EPUB (583,49 KB) (vedi anteprima) - scaricato 211 volte..
Lascia un commento.
La Gara 41 - Tutti a scuola!
A cura di Antonella Pighin.
Scarica questo testo in formato PDF (1,59 MB) - scaricato 242 volte..
Lascia un commento.
Gare letterarie stagionali - annuario n° 1 (2018 - 2019)
Le Gare letterarie stagionali sono concorsi a partecipazione libera, gratuiti, dove chiunque può mettersi alla prova nel forum di BraviAutori.it, divertirsi, conoscersi e, perché no, anche imparare qualcosa. I migliori testi delle Gare vengono pubblicati nei rispettivi ebook gratuiti i quali, a ogni ciclo di stagioni, diventano un'antologia annuale come questa che state per leggere.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Mazzi, Angelo Ciola, Aurora Gallo, Ida Dainese, Carlo Celenza, Carol Bi, Daniele Missiroli, Draper, Edoardo Prati, Fabrizio Bonati, Fausto Scatoli, Gabriele Ludovici, L.Grisolia, Laura Traverso, Liliana Tuozzo, Lodovico, Marco Daniele, Namio Intile, N.B. Panigale, Nunzio Campanelli, Pierluigi, Roberto Bonfanti, Seira Katsuto, Selene Barblan, SmilingRedSkeleton, Stefano Giraldi Ceneda, Teseo Tesei, Tiziano Legati, Tiziana Emanuele.
Vedi ANTEPRIMA (950,08 KB scaricato 67 volte).
Downgrade
Riduzione di complessità - il libro Downpunk
è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (2,50 MB scaricato 280 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
A cura di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (467,93 KB scaricato 232 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.