Un marito in città
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Un marito in città
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Commento Un marito in città
Scherzi a parte. Hai interpretato alla grande lo spirito "giusto" che secondo me dovrebbe animare i partecipanti a questa gara, ovvero: leggero e divertente.
Adesso sono di fretta. Ti prometto che in un secondo commento analizzerò a fondo anche il testo. Per adesso goditi questo bel 5!
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Fra battute da varietà e giochi di parole il racconto si fa leggere perché è leggero, nonostante la punteggiatura creativa e il balletto dei tempi verbali.
Fra i presenti al McDonald mi domando: chi è MacKey?
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Re: Un marito in città
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Re: Un marito in città
Nota: l’uso molto ridotto delle virgole di interpunzione è giustificato dalla necessità di sostenere il ritmo incalzante del testo.
In generale il punto esclamativo non deve essere preceduto da uno spazio.
la tartaruga --- virgola
depilato --- virgola
orrore !, --- basta il punto esclamativo, lo spazio non ci vuole.
Perlomeno – maiuscolo
sorpresa : -- lo spazio non ci vuole
mi dissi ! --- mi dico! ( tutto il racconto è al tempo presente)
mi dice che --- mi spiega che
un Cancro !... e aveva --- basta il punto esclamativo – E maiuscolo
nettuno è perfetto --- nettuno maiuscolo
mi aveva detto -- mi ha detto (tutto il racconto è al tempo presente)
vaffa..!! --- niente puntini – due punti esclamativi sono già troppi
Ne frattempo – Nel
mi era venuta fame – mi è venuta fame
dove si svolgeva – dove si svolge
Mi sparai – Mi sparo
mi sentivo già – mi sento già
così ho fatto – così faccio
ho vinto un mallop – vinco un mallop
ma son stato --- ma sono
ho perso di brut – perdo di brut
si son fatte le ott... – io il tempo di questo verbo lo lascerei così –ma forse qualche purista della lingua lo vorrebbe al presente
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Racconti alla Luce della Luna
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peccato, la storiella sarebbe divertente.
attenzione anche ai tempi verbali, mi raccomando.
e considera che prima di punto esclamativo o dei due punti non va mai lo spazio.
tra l'altro dell'esclamativo c'è un uso esagerato, cerca di ridurre.
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Re: Un marito in città
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A parte tutti i consigli che sono già stati dati circa i tempi verbali e l'errore di lasciare uno spazio prima della punteggiatura io vorrei soffermarmi su quest'ultima perché secondo me questo uso eccessivo di punti esclusivamente doppi rende il tutto molto meno raffinato. Capisco il fatto di dover enfatizzare e sottolineare certi passaggi ma secondo quella che è la mia opinione (e il mio gusto personale) un punto esclamativo solo è più che sufficiente, anzi. L'altra cosa che vorrei sottolineare sono i puntini di sospensione, di solito se ne usano sempre tre, è veramente brutto da vedere frasi dove ce ne sono due altre dove ce ne sono tre, per non parlare dei puntini attaccati alle parole successive. Questi però sono suggerimenti, ovviamente ognuno scrive come vuole, però il mio vuole essere un suggerimento soltanto per rendere qualcosa che è scritto bene, bello anche da un punto di vista estetico.
Per il resto rinnovo i miei complimenti. Un saluto.
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Arrivo tardi per segnalare refusi e inesattezze, ma l'hanno già fatto altri più quotati di me.
L'impegno nello scrivere c'è stato sicuramente, anche se il racconto si fa leggere più per la scrittura che per il contenuto; quindi il mio voto è 3.
- Maria Spanu
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Gara d'estate 2019 - La madre del prescelto, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 63 - Treni e stazioni
A cura di Ida Dainese.
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2019 - (a colori)
A cura di Tullio Aragona.
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Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
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Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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Antologia visual-letteraria (Volume tre)
Questa antologia a tema libero è stata ispirata dalle importanti parole di Sam L. Basie:
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello, che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che patiscono quell'arrogante formicolio che, dalle loro budella, striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani. A voi, astanti ed esteti dell'arte.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Iunio Marcello Clementi, Noemi Buiarelli, Marco Bertoli, Liliana Tuozzo, Alessandro Carnier, Martina Del Negro, Lodovico Ferrari, Francesca Gabriel, Pietro Rainero, Fausto Scatoli, Gianluigi Redaelli, Ilaria Motta, Laura Traverso, Pasquale Aversano, Giorgio Leone, Ida Dainese, Marino Maiorino.
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Vivere con 500 euro al mese nonostante Equitalia
la normale vita quotidiana cosí come dovrebbe essere
Vi voglio dimostrare come con un po' di umiltà, di fantasia e di buon senso si possa vivere in questa caotica società, senza possedere grandi stipendi e perfino con Equitalia alle calcagna. Credetemi: è possibile, ed è bellissimo!
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