Intendevo il 1000 per cento, W la matematicaSelene Barblan ha scritto: ↑31/10/2021, 19:55 Ciao Mariovaldo, grazie per la resilienza riguardo i neuroni non voglio contraddirti ma quelli che hai lavorano al 1000 per mille a giudicare da come scrivi! Tornando a ciò che ho scritto io sono felice già del fatto che non passi inosservato e che sia scritto bene. Grazie quindi per il commento e il bel voto!
Levare l'ancora
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Re: Levare l'ancora
- Marino Maiorino
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Crudo e diretto, mi pare contenga un elemento troppo discordante con la storia stessa: la signora (credo di capire) è la madre di qualche bambino che sarà iscritto a quella scuola. Sembra la presentazione di un corso di studi. Eppure, proprio in quel momento, quando la vita di su@ figli@ sta per cominciare una nuova tappa, lei preferisce abbandonare il mondo?
L'elemento discordante è proprio l'assenza di quest@ figli@: il racconto resta solo il ritorno di una persona a un ambiente nel quale è stata trattata da "diversa", e dal quale preferisce andar via (e dal resto del mondo). In altre parole, a me è mancato il richiamo terreno, il dissidio che la reale esistenza di un figli@ avrebbe causato, in chiunque, anche in un autistico estremo.
Racconti alla Luce della Luna
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Re: Commento
Ciao Marino; sono d’accordo, dà molto spazio all’interpretazione e dà molte poche risposte. È sicuramente rischioso perché può confondere le idee o lasciare insoddisfatti, però ha anche come effetto quello di ricevere commenti interessanti e pensati come il tuo. Non darò una vera e propria spiegazione ma ne terrò conto per ciò che scriverò in futuro. Intanto ti ringrazio per il tuo commento e per aver dedicato attenzione e tempo alla lettura.Marino Maiorino ha scritto: ↑03/11/2021, 8:03 Difficile, da seguire, da capire e da commentare, il che non è un male ma solo indice della profondità del racconto. Forse troppo difficile in uno spazio così ridotto: è come essere presi, ficcati a forza in una vita moooolto diversa dalla norma, e giungere all'epilogo in un pugno di righe.
Crudo e diretto, mi pare contenga un elemento troppo discordante con la storia stessa: la signora (credo di capire) è la madre di qualche bambino che sarà iscritto a quella scuola. Sembra la presentazione di un corso di studi. Eppure, proprio in quel momento, quando la vita di su@ figli@ sta per cominciare una nuova tappa, lei preferisce abbandonare il mondo?
L'elemento discordante è proprio l'assenza di quest@ figli@: il racconto resta solo il ritorno di una persona a un ambiente nel quale è stata trattata da "diversa", e dal quale preferisce andar via (e dal resto del mondo). In altre parole, a me è mancato il richiamo terreno, il dissidio che la reale esistenza di un figli@ avrebbe causato, in chiunque, anche in un autistico estremo.
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il racconto mi è piaciuto molto, solo, se posso, ho trovato il senso un po’ troppo criptico, ho dovuto anch’io, come qualcun altro che mi ha preceduto nei commenti, scervellarmi non poco per metterne insieme tutti i pezzi. Leggendo le tue risposte mi pare di capire che sia un po’ un tuo marchio di fabbrica. Allo stesso tempo questo genere di racconti, sospesi tra sogno e realtà, mi intrigano non poco, così come trovo interessante e soprattutto molto originale il tuo approccio narrativo, di sicuro andrò a leggermi presto qualche altra tua opera. Voto 4.
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E il cambiamento del punto di osservazione non avrebbe confuso il lettore anche senza bisogno di aggiungere ulteriori spiegazioni. Ma non è certo una mancanza tale da condizionare la valutazione.
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anche per me è piuttosto onirico, ma siccome ne ho scritti dello stesso genere sono entrato subito in sintonia.
l'unico appunto che faccio è il paragrafo finale.
certo, è chiaro che il passaggio dalla prima alla terza persona è obbligato, ma proprio per questo avrei messo in corsivo i pensieri della protagonista.
in goni caso lo trovo un ottimo lavoro.
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Re: Commento
Grazie mille Fausto per l'apprezzamento, penso sia buona l'idea di mettere in corsivo il finale. Adesso dedico un pò di tempo a commentare gli altri racconti, poi mi ci metterò anche con la revisione del testo secondo anche tutti gli altri commenti ricevuti.Fausto Scatoli ha scritto: ↑14/11/2021, 20:45 io l'ho letto con piacere ed è filato liscio come l'olio.
anche per me è piuttosto onirico, ma siccome ne ho scritti dello stesso genere sono entrato subito in sintonia.
l'unico appunto che faccio è il paragrafo finale.
certo, è chiaro che il passaggio dalla prima alla terza persona è obbligato, ma proprio per questo avrei messo in corsivo i pensieri della protagonista.
in goni caso lo trovo un ottimo lavoro.
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La Gara 29 - Storie parallele
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Le radici del Terrore
Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano
Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.
Contiene opere di: Silvano Calligari, Enrico Teodorani, Rona, Lellinux, Marcello Colombo, Sonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, Umberto Pasqui, Eliseo Palumbo, Carmine Cantile, Andrea Casella, Elena Giannottu, Andrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, Angela Catalini, Francesca Di Silvio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.
Vedi ANTEPRIMA (2,02 MB scaricato 239 volte).
Un passo indietro
Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (1,82 MB scaricato 478 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Carosello
antologia di opere ispirate dal concetto di Carosello e per ricordare il 40° anniversario della sua chiusura
Nel 1977 andava in onda l'ultima puntata del popolare spettacolo televisivo serale seguito da adulti e bambini. Carosello era una sorta di contenitore pubblicitario, dove cartoni animati e pupazzetti vari facevano da allegro contorno ai prodotti da reclamizzare. Dato che questo programma andava in onda di sera, Carosello rappresentò per molti bambini il segnale di "stop alle attività quotidiane". Infatti si diffuse presto la formula "E dopo il Carosello, tutti a nanna".
Per il 40° anniversario della sua chiusura, agli autori abbiamo chiesto opere di genere libero che tenessero conto della semplicità che ha caratterizzato Carosello nei vent'anni durante i quali è andato felicemente in onda. I dodici autori qui pubblicati hanno partecipato alle selezioni del concorso e sono stati selezionati per questo progetto letterario. Le loro opere sono degni omaggi ai nostri ricordi (un po' sbiaditi e in bianco e nero) di un modo di stare in famiglia ormai dimenticato.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Giorgio Leone, Enrico Teodorani, Cristina Giuntini, Maria Rosaria Spirito, Francesco Zanni Bertelli, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Laura Traverso, Enrico Arlandini, Francesca Rosaria Riso, Giovanni Teresi, Angela Catalini.
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