La poesia

[Roberto Bonfanti]

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voce:

(nessuna voce opzionale)

Talvolta la metrica è imperfetta

ma quel che conta è solo fare in fretta

per comunicare, gran bella parola

quelle emozioni che sono da moviola

con i suoi tempi, lunghi e dilatati

vantaggi che al poeta son negati

quindi del verso io mi faccio beffe

e questa strofa la chiudo con l'effe.

I contenuti: la base è il concetto

ah ah, farete voi, e io lo ammetto

di essere un poeta da strapazzo

ma questa volta non farò rima con cazzo

perché è volgare, anche se genuino

e non sta bene detto da un bambino

quale son'io, come direbbe Pascoli

il fanciullino che ama i fiori e i boccioli.

Tali licenze, da poeta vero

io me le prendo, anche se non son serio

e me n'approprio in barba alla poesia

tanto per questo c'è poi l'amnistia

sono ben altri i reati gravi

che fare finta di essere bravi

a definir che cosa sia lo scrivere

quando si piange e si vorrebbe ridere.

[Gabriele Pecci]

Ciao Roberto, complimenti per la poesia, hai usato passaggi al contempo interessanti e divertenti, il testo risulta molto scorrevole e piacevole alla lettura, questo è oggettivo dal mio punto di vista, soggettivamente però purtoppo non amando molto le poesie in rima, anche se di ottima fattura come la tua, non riesco ad apprezzarle fino in fondo e questo è solo un mio limite, limite che però influisce sul mio voto. Voto 3.

[Domenico Gigante]

Ciao Roberto! Ti adoro anche quando ci prendi in giro con una filastrocca. Io la proporrei ai bambini nonostante le parolacce. Il testo risulta al contempo divertente e amaro: la metrica, la rima, appaiono forse delle gabbie all'espressione, ma sono capaci di dare una musica al verso. Complimenti!

[Piramide]

Mi dispiace non aver apprezzato la poesia, veramente, perché ammetto di non riuscire a farmi trasportare anche da versi semplici o ironici. Comunque sia, le rime la rendono più una filastrocca e spesso le ho trovate poco azzeccate. Purtroppo non sono riuscito a farmi trasportare dall’ironia e me ne scuso. Sarà per la prossima volta. Un saluto!

[Roberto Bonfanti]

Ciao Roberto, complimenti per la poesia, hai usato passaggi al contempo interessanti e divertenti, il testo risulta molto scorrevole e piacevole alla lettura, questo è oggettivo dal mio punto di vista, soggettivamente però purtoppo non amando molto le poesie in rima, anche se di ottima fattura come la tua, non riesco ad apprezzarle fino in fondo e questo è solo un mio limite, limite che però influisce sul mio voto. Voto 3.

Ciao Gabriele, la cosa delle rime la so, la so, figurati, spesso risultano indigeste anche a me.
Ma in fondo questo è solo un divertissement e tu l'hai colto, perciò ti ringrazio molto.

[Roberto Bonfanti]

Ciao Roberto! Ti adoro anche quando ci prendi in giro con una filastrocca. Io la proporrei ai bambini nonostante le parolacce. Il testo risulta al contempo divertente e amaro: la metrica, la rima, appaiono forse delle gabbie all'espressione, ma sono capaci di dare una musica al verso. Complimenti!

Grazie per la stima e le belle parole, Domenico.
Ehi, che nessuno si senta preso in giro, eh! Io sto sempre con Palazzeschi: lasciatemi divertire.

[Roberto Bonfanti]

Una lirica ironica e autoironica (credo), che arriva fluida e simpatica, anche per le rime. Ma sono proprio queste che non me la fanno godere fino in fondo e non per tuo demerito, solo per la mia incapacità di amare la poesia in rima. Come ho scritto anche ad altri, è un mio limite o un mio gusto o un mio problema, boh. Comunque, che sia prosa, che sia poesia, ti leggo sempre con piacere!

Credi bene, Fra, ovviamente è autoironia.
Ora, se mi dici che mi leggi sempre con piacere mi fai salire la responsabilità.
Scherzo, un caro saluto, grazie.

[Roberto Bonfanti]

Mi dispiace non aver apprezzato la poesia, veramente, perché ammetto di non riuscire a farmi trasportare anche da versi semplici o ironici. Comunque sia, le rime la rendono più una filastrocca e spesso le ho trovate poco azzeccate. Purtroppo non sono riuscito a farmi trasportare dall’ironia e me ne scuso. Sarà per la prossima volta. Un saluto!

Non ti devi scusare, Piramide, è proprio una filastrocca autoironica senza pretese. Le critiche vanno sempre accettate di buon grado, è per questo che ci mettiamo in gioco.
Grazie del passaggio e del saluto, che ricambio.

[Nuovoautore]

A me è la tua autoironia è piciuta un sacco. Leggendola mi è sovvenuto (ma si può dire: sovvenuto?) Cirano: giusto alla fin della licenza... io tocco. Però non chiedermi perché, non te lo saprei dire. Ad ogni modo io, da non poeta che prova a cimentarsi con il verseggiare... ti assegno il massimo dei voti. 5. Ciao, Roberto.

[Roberto Bonfanti]

A me è la tua autoironia è piciuta un sacco. Leggendola mi è sovvenuto (ma si può dire: sovvenuto?) Cirano: giusto alla fin della licenza... io tocco. Però non chiedermi perché, non te lo saprei dire. Ad ogni modo io, da non poeta che prova a cimentarsi con il verseggiare... ti assegno il massimo dei voti. 5. Ciao, Roberto.

Il maestro Guccini, addirittura! Grazie mille.

[Eleonora2]

BRAVO! Complimenti. Sei l’unico – e mi ci metto anch’io – che si è messo davvero in gioco e, con umiltà, si è davvero divertito! E basta con queste poesie ! Non voglio offendere nessuno ma questo componimento merita il massimo dei voti per l’auto ironia. Prima hai dimostrato di esserne capace – di usare il verso – e poi hai preso in giro la poesia. Hai suscitato la mia risata. Il mio voto è un 5. Volevo solo segnalarti un refuso: dove hai scritto “approprio” aggiungerei un ”n’ “. Fai come vuoi.

[Roberto Bonfanti]

BRAVO! Complimenti. Sei l’unico – e mi ci metto anch’io – che si è messo davvero in gioco e, con umiltà, si è davvero divertito! E basta con queste poesie ! Non voglio offendere nessuno ma questo componimento merita il massimo dei voti per l’auto ironia. Prima hai dimostrato di esserne capace – di usare il verso – e poi hai preso in giro la poesia. Hai suscitato la mia risata. Il mio voto è un 5. Volevo solo segnalarti un refuso: dove hai scritto “approprio” aggiungerei un ”n’ “. Fai come vuoi.

Grazie Eleonora, strappare un sorriso era la mia massima aspirazione.
Sul refuso pensa te come funziona la mente (almeno la mia...): prima avevo scritto "me ne approprio", poi ho cambiato in "me n'approprio", alla fine l'ho tolto del tutto e non me ne sono neanche accorto! Grazie anche per la segnalazione, ora correggo.

[Laura Traverso]

Ti sto scoprendo come non ricordavo fossi: intendo dire molto ironico e divertente (anche con la bella letterina, a Babbo Natale, sull'altro concorso...). Quindi mi è piaciuta davvero la tua poesia un po' particolare e alternativa, senza i paroloni e i sensi strani che a volte si leggono... A me le rime non disturbano, anzi; stanno bene anche qui, danno armoniosità al testo. Sei riuscito a farmi sorridere, anzi a ridere di cuore, e come già detto per il tuo racconto in gara, non è cosa da poco, visto i tempi certo non allegri che siamo costretti a vivere. Bravo Roberto, massimo dei voi, ciao

[Roberto Bonfanti]

Ciao Laura, grazie mille!
In questa stagione l'ho buttata sullo scherzo, proprio perché là fuori c'è veramente poco da ridere...

[Fausto Scatoli]

filastrocca divertente che vuole strappare un sorriso e ci riesce.
non sono un amante delle rime, e del resto neppure sono un esperto di poesia, ma qui mi stanno bene proprio perché si tratta di una semplice filastrocca e non, a mio parere, una composizione lirica.
si legge con piacere.

[Giovanni p]

Come per rescissione di contratto l'ironia la fa da padrona in questa gare di primavera. Sinceramente ti ho dato il massimo dei voti anche per quello, mi sono piaciuti tutti e due.

Complimenti bel lavoro.

[Roberto Bonfanti]

Come per rescissione di contratto l'ironia la fa da padrona in questa gare di primavera. Sinceramente ti ho dato il massimo dei voti anche per quello, mi sono piaciuti tutti e due.

Complimenti bel lavoro.

Grazie Giovanni. Sì, in questa stagione ho privilegiato i toni leggeri.

[Myname]

Sfacciato...detto amichevolmente
La poesia si presta a questo ed altro però, secondo me, dovresti darle una ritmica e una metrica migliore.
Ciò ne farebbe una filastrocca canzonatoria un po' giullaresca, sfrontata.

[Liliana Tuozzo]

Anche tu hai usato le rime e il fare poesia come divertissement.
Hai fatto tutto nel modo giusto, con garbata ironia e ho notato anche un andamento armonico dei versi. Mi dispiace che questo genere non rientra nei miei gusti personali . Comunque ho apprezzato il tuo lavoro.

[Marino Maiorino]

Porto a casa le ultime righe. Me le porto e le vado a custodire ben gelosamente.
Ti presenti, ti nascondi, te ne vai di fiore in bocciolo, e poi affondi così?
Fatte accatta' 'a chi nun te sape!
Non lo fare più: al momento (non ho ancora finito di leggere tutti) quelle quattro righe finali sono le più dense di questa stagione, e non meritano il sarcasmo che le precede.

[Egidio]

Si tratta di una poesia in rima. Secondo me, è riuscita, ma con dei limiti. Pregevole l'ironia, discutibili le parolacce, che di solito si inseriscono secondo la moda oggi vigente . Sbavature nella forma. Certe rime sono quasi cacofoniche.