Per arrivare a domani

[Athosg]

Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

► ►|| || ■ ▼ ▲

voce:

(nessuna voce opzionale)

Questa notte

non ho sonno,

è un lungo viaggio

che attraversa territori sconosciuti.

È una strada,

un ponte,

una ferrovia,

un vicolo di campagna,

è l’ultima curva

prima che io veda la verità.

È la mia mano che si stringe

e diventa pugno,

un colpo secco

che spezza il legno

e frantuma il vetro.

Su questa mano

che bussa alla tua porta,

non c’è sangue,

solo polvere d’oro.

Questa notte

dopo tanti anni

rivedo il sorriso di mia madre,.

e sento la voce di un amico

che non vedo da tempo.

E tanti,

tanti,

tanti altri

vengono a cercarmi.

Questa notte sono i tuoi fianchi,

a cui mi aggrappo

come un naufrago,

per arrivare a domani.

[Gabriele Pecci]

Ciao Athosg, hai scritto una bella poesia, evoca molte immagini, suoni, situazioni differenti. Il lungo viaggio alla scoperta di se stessi, il viaggio dell'Io. Un viaggio che irrimediabilmente porta con sé ,per ognuno, un bagaglio di dolore e gioie che accompagneranno vicendevolmente l'incedere stesso. Non importa in fondo che le strade a venire siano completamente sconosciute o già state percorse, perché ad ogni modo, noi, non saremo comunque mai, gli stessi di un tempo. E qui che poi riaffiorano come istantanee i ricordi, i loro volti, le musiche, i profumi, le sensazioni, le emozioni già provate, di sollievo, di rinascita, di ritrovo, ma soprattutto, la sorpresa della consapevolezza, nel ritrovarsi e scoprirsi ancora una volta vivi, vivi e capaci di essere tali, nonostante il resto sempre comunque presente nel proprio passato. Non importa quanto tempo serva per questo, non basta mai, anche se fosse solo per un' altra notte, per un breve istante, esso, questo istante, farà e sarà sempre parte di un altro possibile viaggio di andata o di ritorno da sé, in sé. Viaggio, riposto poi, lasciato rimanere tale, solo sull'immaginazione possibile, di un nuovo possibile giorno, o sui fianchi di chi invece ora, come te, nella notte, continua a viaggiare.

voto 4.

[Domenico Gigante]

Ciao Athosg! I tuoi versi mi evocano un dolore molto intenso - la morte di qualcuno molto caro (il papà?) - ed un viaggio di ritorno ai luoghi natali, per questo triste evento. La rabbia trapela netta nei versi più crudi (il pugno chiuso sferrato contro la porta), ma è come repressa in parole d'affetto (non c’è sangue,/solo polvere d’oro). C'è, però, qualcuno a fianco a te (una donna? la mamma?), a cui aggrapparsi per non naufragare nel dolore. Non so se sono riuscito a cogliere il senso dei tuoi bei versi. Complimenti!

[Gabriele Pecci]

Potresti avere ragione Domenico, non avevo colto ad una prima letta questa possibile e direi probabile lettura della stessa.

[Piramide]

Ciao Athosg! Ho apprezzato la tua poesia, che ho trovato notevole sia sotto il punto di vista del ritmo, sia della forma, sia del contenuto. I versi nella loro disposizione sembrano accompagnare questo singhiozzo di parole, rimandando quindi al contenuto del componimento. Il significato forse è un po’ criptico, o comunque sono necessarie più letture per farsi un’idea ben definita sul testo. Condivido ciò che dici, seppur non troppo coinvolto emotivamente in quello che scrivi e reputo notevole lo stile con cui hai esternato ciò che provavi. Per queste motivazioni, ti ho dato 4. Un saluto!

[Cristiano Vaccarella]

Come per molti altri componimenti, mi è necessario leggerli più e più volte per comprendere e assimilare bene il messaggio trasmesso. In sostanza, è un ottimo lavoro, scorrevole, bello, coinvolgente in lettura e che lascia percepire il contenuto con ritmi sincopati molto interessanti. Voto 4.

[Giovanni p]

Buongiorno

Per prima cosa ho sbagliato a votare, riesci a mettere la modifica al voto?

La poesia è bella anche sembra più un racconto, ma ad ogno modo mi è piaciuta molto e ti faccio i miei complinenti.

A rileggerti.

[Roberto Bonfanti]

La notte è il regno di tante cose, anche dei ricordi e dei ripensamenti.
Trovo la tua poesia molto sincera, sofferta e istintiva, mi piace il ritmo un po' spezzettato, sincopato, guarda, anche poco poetico ma genuinamente concreto.