Silloge - Solo una parentesi

[Macrelli Piero]

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(nessuna voce opzionale)

SILLOGE

SOLO UNA PARENTESI

Quanto poco vale

la mia anima

se neppure il diavolo l'ha voluta

in cambio di una buona scusa

per chiamarti

Direi mezzo soprano

ma potrei sbagliarmi

che mai ti ho udita gridare

per poter dire

dovrei ascoltare

meglio

la tua voce

di nascosto

per ora

non ho che le tue vocali

ben rotonde

che ti risuonano nel naso

e sprizzano dagli occhi

All'ultimo momento

un ripensamento

mi vesto di corsa

mi lavo i denti

mentre infilo una calza

guardo l'orologio

tanto so dove trovarti:

alla sbarra

sulla spiaggia

dove ogni volta

cerco di baciarti

Ah, questa poi

non me l'aspettavo:

innamorarmi così

che poi è colpa mia:

mi son tuffato

in acque non tranquille

e ora vado alla deriva

che la vista della terra ferma

è andata persa

quasi da subito

Il mio cuore è blindato

dicevi allo specchio

mentre coloravi

le labbra

noi andiamo a passeggio

su strade sicure

mio caro Artù

il tuo cane sornione

pensava:

se sfidi la sorte

nemmeno Merlino

protezione darà

Ginevra, bada a te!

se ti innamorerai

Lasciamo che oggi l'amore

lo facciano le coppie senza fantasia

per noi una bella litigata

piuttosto

e vedere i tuoi occhi pieni d'ira

e rinfacciarci cose

ma pure un tè bollente

guardar la pioggia

e musica d'autore

con i biscotti Bucaneve

infilati nelle dita

Oggi

ho consumato tutto il mio rigore morale

per impedirmi di correre da te

però adesso non dire di no

voglio vederti

da me

da te

sotto la pioggia

dentro una cabina telefonica

esistono ancora le cabine telefoniche?

non importa

basta che ci vediamo

Tre sono i fili di perle

attorno al collo

più uno

che arriva fino ai seni

oppure son turchesi

o lapislazzuli

ma anche pietre di luna

o agate

o topazi

pendenti

che incorniciano

le labbra

serrate e rutilanti

tiene gli occhi chiusi

la mia amata

e tiene indosso i suoi gioielli

quando facciam l'amore

Solo una parentesi?

Come un paziente stratega

ho impiegato anni

a circondare il tuo cuore

con macchine d'assedio.

[Gabriele Pecci]

Una poesia a cuore aperto, metti a nudo le ambizioni racchiuse nei tuoi sentimenti con delicata irruenza, trovo alcuni dei versi molto eleganti nella loro semplicità, diretti e senza troppe metafore di contorno che andrebbero solo ad appesantire il testo. Già, l'amore è un assedio, a volte o per qualcuno, giocato solo sul momento, sul tempo di un lampo, di una folgore nel buio, a volte invece, o per qualcuno, bisogna prima metabolizzare, attendere, come quando si aspetta l'alba, si aspetta rintanati, racchiusi nel e dal freddo della notte per vedere, ma soprattutto sentire, la luce del giorno crescere e scaldare man mano. Voto 4.

[Giampiero]

Non sono riuscito a entrare nel contesto della poesia, mi sono perso nei vari passaggi discorsivi. La prima strofa non l’ho propria capita, ossia non colgo il nesso o la funzionalità di questo tentativo di vendere l’anima al diavolo in cambio di una buona scusa “per chiamarti”.

[Eleonora2]

La metrica zoppica non perché redatta in verso libero. Prova a rileggerla ad alta voce. A me è sembrato di leggere dei pezzi riuniti, diretti alla stessa persona - vedi titolo Silloge - ma senza averci lavorato. Per questo motivo ho dato 2.

[Federico]

Ciao, ciò che vuoi esprimere di per se arriva. Il testo è molto lungo e ci sono dei passaggi non ben definiti. Srconfo me hsi più propensione alla narrazione che alla poesia. Mi piace come scrivi e leggerei sicuramente un tuo libro. Nel complesso buon tentativo.

.

[Domenico Gigante]

Caro Piero! Questa per me è la stagione del bastian contrario. Quindi, al contrario degli altri, ti faccio i miei complimenti. Non è che il tuo componimento funzioni bene. Le prime 6 o sette strofe filano lisce in un linguaggio quotidiano, che non vuol dire che non sia poetico: talvolta la semplicità maschera una profondità di emozioni. Poi un po' ti perdi e parti a briglia sciolta, come a voler allungare il brodo. Mentre invece gli ingredienti c'erano già tutti e bastavano pochi versi per far comprendere la tua passione e il tuo tormento. A mio modestissimo giudizio mi sembra comunque un gran passo avanti. Devi un po' cercare la sintesi, il centro del tuo componimento, senza voler essere troppo "narratore". Un abbraccio!

[Paola Tassinari]

Non è una poesia è una ballata del Middle Age, alla Keats alla belle dame sans merci… sono di parte, assolutamente di parte la tua ballata mi piace da morire, mi hai quasi copiato nel sentimento, per anni ho cercato (nelle mie ballate, più brutte delle tua) Artù, non come Ginevra però, come Morgana… sono stata Morgana per anni ed ora che l'ho abbandonato e sono all'ultima poesia da commentare trovo questi versi… voto massimo ma avrei voluto dare 10 se ci fosse stato perché è la ballata che avrei voluto scrivere io… chapeau de cerises