E la chiamano estate...
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 16
- Iscritto il: 15/03/2023, 19:49
-
Author's data
E la chiamano estate...
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 696
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Commento
Per la sintassi ti segnalo solo: A tredici anni infatti, la maledizione delle donne della sua famiglia materna, aveva iniziato il suo lavoro con lei. Fino ad ora, gli sguardi della gente erano stati di discredito, di riprovazione, di ripulsa persino.
Separi il soggetto, la maledizione, dal predicato, aveva iniziato, ed è un errore. Dopo quel Fino ad ora lo vedrei più corretto con un Fino ad allora, dato che poi adoperi un trapassato.
Ho notato anche un ponzare adoperato correttamente, predicato certo non frequente, e un anodino riferito ai pensieri. Bello.
Quanto alla forma, alla struttura, il discorso è più complicato, la voce narrante si rivolge al lettore in seconda persona, pensavo di aver solo io la prerogativa, e invece... Il punto di vista è quello della protagonista, mentre la voce narrante rimane nell'ombra, distante, quasi nascosta.
La lunga sequenza iniziale è descrittiva, il ritmo quindi lento, solo con quel 6 agosto 1965 decidi di iniziare a narrare e a farci sapere qualcosa, qualcosa che è avvenuto. Non un'analessi, ma un ricordo. E qui hai forse perso l'occasione per spiegare, per far sapere al lettore in modo meno sibillino. Il titolo è evocativo, e rimanda all'immortale titolo del brano di Bruno Martino, ma rimane sospeso, non si aggancia al racconto, non dice poi nulla al lettore. Evocativi come anche il Gassman e Trintignant del Sorpasso, le spiagge non meglio localizzate del 1965.
Ma il lettore, anzi il lettore che sono io, si domanda della necessità di quel rimando al 6 agosto 1945 e alla madre morta e al suo essere contro la guerra, senza spiegare ulteriormente, dando il là a un'analessi esplicativa. Solo un'evocazione, fine a se stessa? Come l'essere Heiko una mezza orientale, si desume dalla lettura. Qual è il fine? A proposito, ma perché proprio Heiko, che è un prenome maschile tedesco, l'abbreviazione del tedesco Heinrich, un po' come il nostro Francesco e Franco?
Anche il luogo, lo scrivi tu stesso nel tuo incipit, sembra una location, non un luogo vero, e infatti non lo precisi ulteriormente come fosse un'astrazione rammemorante.
Alla fine la sequenza dialogica segna l'incontro scontro tra Heiko e il ragazzo dall'accento meridionale. Ma il contrasto tra i due è poco accentuato, non si capisce in cosa Heiko sia diversa dagli altri, se non, per forza di cose, nelle fattezze fisiche. Quale sia insomma la peculiarità di Heiko tale da farla sentire diversa rispetto agli altri. E dal racconto non si evince alcun altra diversità, se non quella geografica unita a una certa asperità del carattere. Appunto, una contrapposizione debole, a mio avviso, che indebolisce il discorso narrativo.
Un racconto insomma capace di evocare moltissimo, promettere molto, restituire, ahimè, poco.
La scrittura è matura, generosa, a tratti bella, segno che chi scrive non è certo un foglio bianco come pretende l'epigrafe.
Credo che tu abbia molti altri racconti da mostrare, e di sicuro hai iniziato solo a scaldarti o a sondare il terreno.
A rileggerti
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 16
- Iscritto il: 15/03/2023, 19:49
-
Author's data
Re: E la chiamano estate...
Per quel che riguarda la descrizione iniziale, devo confessarlo: mi divertito l'idea di un personaggio, non certo di buonumore, perché sinceramente inorridita da ciò che è accaduto venti anni prima, che senta una certa affinità più con "il sorpasso", piuttosto che con i filmetti in voga in quegli anni, sai appunto quelli con i cantanti, li ho visti in tv all'inizio degli anni '80, e , lo confesso di nuovo, in una sorta di immedesimazione, ho dato al personaggio la mia idea: cioè che di buono ci fossero solo le "spalle" comiche, soprattutto Franco e Ciccio e Nino Taranto - Heiko non lo dice apertamente, ma la pensa così, del resto basti pensare a quale sono i suoi gusti musicali, Bob Dylan e i Rolling Stones, e cinematografici, "la trilogia del dollaro" di Sergio Leone, ovviamente non solo quello, ma anche quello.
Riguardo al titolo, certo il riferimento è alla canzone, ma soprattutto in quanto mi sembra evidenzi simbolicamente cosa si rivela quella che dovrebbe essere l'estate della vita del personaggio, i suoi venti anni.
Commento
- Alberto Marcolli
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 281
- Iscritto il: 08/05/2018, 18:06
-
Author's data
commento E la chiamano estate...
Refuso – “che Heiko con era una delle normali” - - non
“materna, aveva iniziato” - - la virgola non ci vuole
“Quasi subito però si bloccò e alzò” -- non saprei, ma queste tre ò ravvicinate sarebbero da evitare.
“Fino ad ora, gli sguardi della gente” - - preferisco: “Finora gli sguardi della gente”
“ad una ragazza… Ovviamente non ad una ragazza” – meglio: a una ragazza… Ovviamente non a una ragazza”
“i suoi capelli bruni” e più avanti “i suoi capelli neri” - - neri o bruni?
La distribuzione dei “che” a mio parere sarebbe migliorabile. Qualche esempio:
““E adesso in che modo ne veniva fuori?” proposta - E adesso come ne veniva fuori?
“Sferrò un’occhiata al giovane moro che sembrava presa da uno di quei film di Sergio Leone con quell’americano biondo che lei vedeva al cinema d’essai…” -- Proposta - - Sferrò un’occhiata al giovane moro che sembrava rubata da uno di quei film di Sergio Leone con quell’americano biondo, visti al cinema d’essai…
“Si voltò rapida come una volpe che pensa al da farsi.” Proposta - - Si voltò rapida. Come una volpe pensava al da farsi.
Considerazione.
Non vorrei non aver ben capito ma Heiko è nata in Italia? E la mamma è italiana? La mamma è uccisa da chi? Chi era il padre e dov’è? Morto anche lui?
La storia è una di quelle da me preferite. Mi ricorda quel libro di Simona Vinci "Dei bambini non si sa niente", trovato su una bancarella un mese fa.
-
- rank (info):
- Pubblicista
- Messaggi: 60
- Iscritto il: 17/10/2021, 14:16
-
Author's data
COMMENTO
Qualche dettaglio in più sul personaggio e sul luogo, forse, ci stava, ma anche così il racconto è venuto bene comunque.
Voto 4.
Ciao e alla prossima !
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 16
- Iscritto il: 15/03/2023, 19:49
-
Author's data
Re: E la chiamano estate...
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 16
- Iscritto il: 15/03/2023, 19:49
-
Author's data
Re: COMMENTO
Grazie per il commento! Spero di leggere presto qualcosa di tuo...Roberto Di Lauro ha scritto: ↑20/05/2023, 17:12 Bel racconto. Nello spazio di poco tempo, hai narrato una mattinata sulla spiaggia di una giovane nippo-italiana nei nostri anni '60.
Qualche dettaglio in più sul personaggio e sul luogo, forse, ci stava, ma anche così il racconto è venuto bene comunque.
Voto 4.
Ciao e alla prossima !
- Laura Traverso
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 938
- Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
- Località: GENOVA
- Contatta:
-
Author's data
Commento
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 16
- Iscritto il: 15/03/2023, 19:49
-
Author's data
Re: E la chiamano estate...
Commento
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 16
- Iscritto il: 15/03/2023, 19:49
-
Author's data
Re: E la chiamano estate...
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 16
- Iscritto il: 15/03/2023, 19:49
-
Author's data
Re: E la chiamano estate...
La Gara 16 - Cinque personaggi in cerca di storie
A cura di Manuela.
Scarica questo testo in formato PDF (842,16 KB) - scaricato 490 volte.
oppure in formato EPUB (475,57 KB) (vedi anteprima) - scaricato 236 volte..
Lascia un commento.
La Gara 67 - Cavalieri di ieri, di oggi e di domani
A cura di Ida Dainese.
Scarica questo testo in formato PDF (736,36 KB) - scaricato 119 volte.
oppure in formato EPUB (907,03 KB) (vedi anteprima) - scaricato 108 volte..
Lascia un commento.
La Gara 64 - L'amore e le sue sfumature
A cura di Massimo Tivoli.
Scarica questo testo in formato PDF (924,70 KB) - scaricato 144 volte.
oppure in formato EPUB (826,28 KB) (vedi anteprima) - scaricato 113 volte..
Lascia un commento.
BReVI AUTORI - volume 5
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Marco Bertoli, Angela Catalini, Francesco Gallina, Liliana Tuozzo, Roberto Bonfanti, Enrico Teodorani, Laura Traverso, Antonio Mattera, Beno Franceschini, F. T. Leo, Fausto Scatoli, Alessandro Chiesurin, Selene Barblan, Giovanni Teresi, Noemi Buiarelli, Maria Rupolo, Alessio Del Debbio, Francesca Gabriel, Gabriele Iacono, Marco Vecchi, SmilingRedSkeleton, Alessandro Pesaresi, Gabriele Iacono, Gabriele Laghi, Ilaria Motta.
Vedi ANTEPRIMA (263,51 KB scaricato 75 volte).
BReVI AUTORI - volume 1
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Fausto Scatoli. Giorgio Leone, Annamaria Vernuccio, Luca Franceschini, Alphaorg, Daniel Carrubba, Francesco Gallina, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Giuseppe C. Budetta, Luca Volpi, Teresa Regna, Brenda Bonomelli, Liliana Tuozzo, Daniela Rossi, Tania Mignani, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Umberto Pasqui, Ida Dainese, Marco Bertoli, Eliseo Palumbo, Francesco Zanni Bertelli, Isabella Galeotti, Sandra Ludovici, Thomas M. Pitt, Stefania Fiorin, Cristina Giuntini, Giuseppe Gallato, Marco Vecchi, Maria Lipartiti, Roberta Eman, Lucia Amorosi, Salvatore Di Sante, Valentina Iuvara, Renzo Maltoni, Andrea Casella.
Il Bene o il Male
Trenta modi di intendere il Bene, il Male e l'interazione tra essi.
Dodici donne e diciotto uomini hanno tentato di far prevalere la propria posizione, tuttavia la Vita ci insegna che il vincitore non è mai scontato. La Natura ci dimostra infatti che dopo un temporale spunta il sole, ma ci insegna altresì che non sempre un temporale è il Male, e che non sempre il sole è il Bene.
A cura di Massimo Baglione
Copertine di Giuliana Ricci.
Contiene opere di: Antonella Cavallo, Michele Scuotto, Nunzio Campanelli, Rosanna Fontana, Giorgio Leone, Ida Dainese, Angelo Manarola, Anna Rita Foschini, Angela Aniello, Maria Rosaria Del Ciello, Fausto Scatoli, Marcello Nucciarelli, Silvia Torre, Alessandro Borghesi, Umberto Pasqui, Lucia Amorosi, Eliseo Palumbo, Riccardo Carli Ballola, Maria Rosaria Spirito, Andrea Calcagnile, Greta Fantini, Pasquale Aversano, Fabiola Vicari, Antonio Mattera, Andrea Spoto, Gianluigi Redaelli, Luca Volpi, Pietro Rainero, Marcello Colombo, Cristina Giuntini.
Vedi ANTEPRIMA (455,65 KB scaricato 175 volte).