Per l'ultimo respiro
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Per l'ultimo respiro
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Commento
Sembra una storia da clickbait, tipo quelle che si vedono su youtube, con racconti strappalacrime (e, per favore, clicca sulla campanella delle notifiche e iscriviti al canale) e presentatore/trice che piange. Solo che questo non è nemmeno fatto bene: alla fine, si chiedono voti pro o contro l'eutanasia per gli umani?
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Re: Commento
Mamma mia che pochezza che contengono i tuoi commenti. Li trovo veramente penosi, mal pensanti,Xarabass ha scritto: ↑08/04/2023, 18:16 Racconto un po' sconclusionato che cerca la pietà nel lettore. Non mi piace, prima di tutto perché si accosta la morte di un animale a quella di un uomo (ho sette gatti), secondo perché il problema dell'eutanasia viene trattato in modo superficiale e ridicolo.
Per quanto riguarda il racconto, la frase: "Era il 10 luglio del 2015 quando divenne luce, quando raggiunse le stelle dove tutti andremo e ci ritroveremo" è patetica, una sorta di finta poesia inserita per colorare il triste racconto.
La frase: "E proprio in considerazione del fatto che della veterinaria mi fidavo, sapendo con certezza che mai avrebbe consigliato l’eutanasia se non fosse stato davvero necessario" è un'accusa verso veterinari che uccidono senza motivo?
La frase: "Per gli animali è legale e consentito sottrarli alla sofferenza senza alcuna burocrazia", è frutto di trascuratezza vedi ex lege Regionale della Lombardia del 30 dicembre 2009 n. 33, all’art. 109, “Eutanasia”.
"Mi riferisco al problema etico". In Italia, l'eutanasia è un problema RELIGIOSO e POLITICO, non certamente etico. Il caso Elara con Berlusconi che dichiara che può far ancora figli nonostante sia un vegetale è emblematico.
Gli stati che accettano l'eutanasia sono: Svizzera, Spagna, Olanda, Lussemburgo, Belgio, Canada, Colombia, in alcuni stati USA, India, Messico, Australia ect.
Documento fine vita. Dato che io l'ho compilato ti racconto come funziona:
Per legge non esistono moduli da compilare! Per legge la PA non può suggerirti cosa scrivere! Questa è l'email ricevuta dal comune: "L'Ufficiale di Stato Civile non può partecipare alla redazione della DAT, né può fornire informazioni od avvisi in merito al contenuto, limitandosi a verificare i presupposti della consegna (cioè l'identità del disponente e la sua residenza anagrafica nel Comune) e a riceverla, come disposto dal Ministero dell'Interno, d'intesa con il Ministero della Salute, con Circolare dell'8.2.2018, n. 1, a registrarla ed eventualmente, previo consenso, depositarla, come disposto dal Ministero dell'Interno con la Circolare del 31.1.2020, n. 2."
Le associazioni cattoliche si rifiutano di aiutarti. Il documento di cui parli me lo ha fornito la comunità Valdese.
Al Comune devi comunicare che in caso di malattia allo stato terminale ect cito: "Richiedo espressamente inoltre che non vengano intraprese nei miei confronti misure di prolungamento artificiale della vita se, secondo la migliore scienza e conoscenza medica, è constatato che tali misure possano solamente dilazionare la mia morte."
Altra cosa: non esite nessun "tutore" come scrivi tu. Il tutore rappresenta l'interdetto nello svolgere le seguenti attività: Atti di ordinaria amministrazione. Direi che la morte non è un atto di ordinaria amministrazione. Chi controfirma è il "fiduciario" che si accerta che vengano rispettate le volontà del de cuius.
Garante è una qualifica fuori luogo, meglio fiduciario come indicato nel testamento biologico.
"La Svizzera non sarà contenta…": battuta veramente stupida.
Voto: 1
cattivi e pieni di arroganza.
Intanto dal mio punto di vista la vita di un animale non è meno importante della vita di un umano (ma cosa ti credi di essere? Basta leggere il tuo commento e c'è da veramente da vergognarsi ad appartenere alla categoria, degli umani intendo).
Circa il testamento biologico a me non risultano le cose che hai elencato e si, circa il fiduciario che precisi è più corretto che dire il garante, ma i due termini non si discostano poi di molto. Il fiduciario o garante, deve assicurare che vengano rispettate le volontà di chi ha redatto il testamento qualora quest'ultimo si trovasse nell' impossibilità di intendere e di volere. Ma ribadisco, per poter depositare in Comune detto documento occorrono le DUE firme. E lo so con assoluta certezza perché, guarda caso, anche io l'ho compilato...
Circa il definire il mio racconto che "cerca pietà nel lettore" ti dico che sei veramente fuori strada e mi chiedo come ti permetti a commentare lo scritto altrui con dei termini così di basso livello. E poi intravedi nelle mie parole un'accusa verso i veterinari che uccidono anche quando non ce ne sarebbe bisogno? Ma ci sei o non ci sei? Di nuovo ti dico che sei una persona in cattiva fede verso tutto. Mi verrebbe da aggiungere altro ma mi fermo qui, non ne vale la pena...
Della tua valutazione non mi importa niente, mi fa solo dispiacere osservare che qui, in questo bel sito chiamato "Bravi Autori" siano arrivati personaggi del tuo stampo.
E circa la Svizzera che non sarebbe contenta se dovesse perdere i "clienti", lo ribadisco NON sarebbe certamente contenta. Hai definito il mio dire una frase stupida? di frasi stupide è pieno il tuo commento così come tanto furbo non è neppure la tua denominazione: Xarabass, ma per favore...Xarabass...fa venire in mente i Tre Moschettieri...
Mah!
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Re: Commento
Salve Babbano, pazienza se non ti è piaciuto il mio racconto. Hai inteso che il racconto chiedesse voti PORO o contro l'eutanasia? Pensa come meglio credi, ci mancherebbe altro, BabbanoIl_Babbano ha scritto: ↑08/04/2023, 23:05 Mah.
Sembra una storia da clickbait, tipo quelle che si vedono su youtube, con racconti strappalacrime (e, per favore, clicca sulla campanella delle notifiche e iscriviti al canale) e presentatore/trice che piange. Solo che questo non è nemmeno fatto bene: alla fine, si chiedono voti poro o contro l'eutanasia per gli umani?
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Re: Per l'ultimo respiro
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Re: Per l'ultimo respiro
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commento Per l'ultimo respiro
Sarebbe sempre meglio condensare il proprio pensiero in frasi dirette allo scopo senza troppo tergiversare e insistere in spiegazioni che possono annoiare il lettore, o peggio infastidirlo. Facile vero? Ma alla fine noi “bravi autori” ci caschiamo tutti.
Mi ricordo bene quanto insisteva il mio “pseudo boss”: i romanzi vanno asciugati!
In passato abbiamo avuto una “peste” di beagle e quando si è dovuto cambiare casa e sarebbe stato impossibile rinchiuderlo in un appartamento, siamo impazziti per trovare qualcuno che lo volesse, ma ci siamo riusciti ed è stato un sollievo vederlo felice con i suoi nuovi padroni.
Refuso - - addottasi - - o adottassi
Refuso - - potuto ne saputo - - potuto né saputo
“E’ un documento” - - meglio - - È un documento
In merito all’argomento trattato nel racconto, posso solo dire di aver assistito un caro amico, malato terminale, nel reparto Hospice, dove l’hanno accompagnato con un trattamento continuo di morfina fino alla fine inevitabile.
L’argomento trattato è molto spinoso. Discuterne fa sempre bene e tu hai il merito di averne parlato con coraggio.
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Re: Commento
Grazie per il tuo rispettoso e delicato commento e per la valutazione e l'attenzione al mio racconto. Come hai ben detto fa parte del mio vissuto... CiaoLetylety ha scritto: ↑09/04/2023, 21:18 penso sia un racconto atipico molto personale, che al termine si fa spiegazione della difficile questione riguardante l'eutanasia. E' un monologo dove hai utilizzato termini molto dolci e sognanti che vanno rispettati in quanto fanno parte di un vissuto. A mio modo di vedere hai fatto bene a seguire il consiglio della dottoressa e a vivere serenamente il tuo dolore.
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Re: commento Per l'ultimo respiro
Ciao Alberto, grazie per il tuo utile commento con ì consigli di cui sempre tengo conto. Se ne hai voglia, guarda un po'... e poi fammi sapere, se puoi. Un caro saluto, e anche se in ritardo perché ormai è andata, buona Pasqua e, per domani buona pasquetta.Alberto Marcolli ha scritto: ↑09/04/2023, 10:02 Trovo il testo un po’ verboso e ricco di particolari da “infodump” (scusa l’inglese, ma i testi italiani lo chiamano così).
Sarebbe sempre meglio condensare il proprio pensiero in frasi dirette allo scopo senza troppo tergiversare e insistere in spiegazioni che possono annoiare il lettore, o peggio infastidirlo. Facile vero? Ma alla fine noi “bravi autori” ci caschiamo tutti.
Mi ricordo bene quanto insisteva il mio “pseudo boss”: i romanzi vanno asciugati!
In passato abbiamo avuto una “peste” di beagle e quando si è dovuto cambiare casa e sarebbe stato impossibile rinchiuderlo in un appartamento, siamo impazziti per trovare qualcuno che lo volesse, ma ci siamo riusciti ed è stato un sollievo vederlo felice con i suoi nuovi padroni.
Refuso - - addottasi - - o adottassi
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In merito all’argomento trattato nel racconto, posso solo dire di aver assistito un caro amico, malato terminale, nel reparto Hospice, dove l’hanno accompagnato con un trattamento continuo di morfina fino alla fine inevitabile.
L’argomento trattato è molto spinoso. Discuterne fa sempre bene e tu hai il merito di averne parlato con coraggio.
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Re: Per l'ultimo respiro
Tranquillo Massimo. Il mio motto è "non ti curar di loro ma..." dopo però!Massimo Baglione ha scritto: ↑09/04/2023, 2:23 Laura, Xarabass, fermate qui le polemiche o ci roviniamo la Pasqua.
Buona Pasquetta, ciao
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Re: commento Per l'ultimo respiro
Ho riletto. Meglio direi.Laura Traverso ha scritto: ↑09/04/2023, 21:51 Se ne hai voglia, guarda un po'... e poi fammi sapere.
Il tuo sentire nei confronti di una creatura vissuta in casa per anni è molto umano e lodevole. La tua sensibilità femminile ti ha portato a esprimerti nei modi tuoi personali e forse solo un'altra donna può veramente capirli fino in fondo.
C'è molta partecipazione anche quando parli dello spinoso problema dell'eutanasia.
Mi dispiace che altri "Bravi autori" non abbiano colto questo tuo tormento, e accettato le tue “descrizioni”, probabilmente non in linea con le leggi della Repubblica (mi astengo da altre valutazioni, non essendo laureato in Legge), ma comunque meritevoli di comprensione, se non altro per il coinvolgimento emotivo che esprimono.
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Re: Per l'ultimo respiro
Va bene tutto, ma se un racconto deve essere valutato per la sofferenza dell'autore e non per come è scritto e per cosa suscita nel lettore, allora ti scrivo un racconto brutto (e con una sintassi dubbia, oppure anche perfetta, ma con incongruenze logiche e refusi sparsi) su qualche argomento anche emozionale e dibattuto (tipo l'aborto o la tratta dei bambini o la condizione degli orfani), magari prendendo spunto dalla dipartita della gatta che avevo in casa da piccolo, orfana davvero, o sterilizzata, o con una cucciolata nata morta. E tu mi dai 4 su 5 a prescindere, perché mi ha procurato tanta sofferenza ai tempi, e poi ne ho approfittato per parlare di argomenti spinosi e dibattuti ancora oggi, pure che il racconto lasci parecchio a desiderare e che la seconda parte sembri più una crociata informativa senza un vero obiettivo.Mi dispiace che altri "Bravi autori" non abbiano colto questo tuo tormento
Ti pare un criterio valido? Se poi imbroccassi anche il partito politico giusto, dovrei vincere il concorso?
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Re: Per l'ultimo respiro
Concordo con la tua opinione.Il_Babbano ha scritto: ↑10/04/2023, 14:56 Ti pare un criterio valido? Se poi imboccassi anche il partito politico giusto, dovrei vincere il concorso?
Questa volta, conoscendo un po' Laura, attraverso i suoi racconti, ho letto molto più con il cuore che con il cervello. Succede, non ti pare?
In fin dei conti mica stava facendo l'editor per un libro destinato alle stampe, magari scritto da un ghostwriter per un personaggio famoso.
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Re: Per l'ultimo respiro
Ci sta, sono il primo ad ammetterlo.Alberto Marcolli ha scritto: ↑10/04/2023, 17:02 Questa volta, conoscendo un po' Laura, attraverso i suoi racconti, ho letto molto più con il cuore che con il cervello. Succede, non ti pare?
Questo però un po' meno: è un concorso o una gara, mi pare. Sarà anche come quello della sagra delle castagne a Frittole, con in palio una pacca sulla spalla, ma sempre un concorso o una gara rimane. O no?In fin dei conti mica stava facendo l'editor per un libro destinato alle stampe, magari scritto da un ghostwriter per un personaggio famoso.
(edit: a scanso di equivoci, ciascuno dà il voto che ritiene giusto, e non sono qui a dire che per forza tutti debbano trovare inadeguato - o, all'opposto, bello - un racconto solo perché io lo vedo così o cosà)
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essere stati indotti a dare la "dolce morte" a quell'amico a quattro zampe.
Da qui non banali le riflessioni e le considerazioni portate sul piano umano che portano poi a lasciare aperto il giudizio personale
sugli aspetti etici e morali della eutanasia. Voto 3.
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Re: Commento
Grazie Giuseppe per la precisione con cui hai descritto il senso del mio racconto. Hai colto proprio ciò che volevo trasmettere. Buona serataGiuseppe Gianpaolo Casarini ha scritto: ↑11/04/2023, 18:13 Ben descritta la prima parte con gli stati d'animo, la sofferenza e le successive riflessioni e considerazioni che ne derivano dopo
essere stati indotti a dare la "dolce morte" a quell'amico a quattro zampe.
Da qui non banali le riflessioni e le considerazioni portate sul piano umano che portano poi a lasciare aperto il giudizio personale
sugli aspetti etici e morali della eutanasia. Voto 3.
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Quanto alla Svizzera, può stare tranquilla: finché il Vaticano avrà un briciolo di potere, l'eutanasia in Italia non ci sarà MAI.
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Re: Commento
Ciao Andr e si la Svizzera potrà stare tranquilla, per le ragioni che hai citato e che, certamente, condivido.Andr60 ha scritto: ↑13/04/2023, 19:26 Un racconto delicato sull'ultimo addio dato a un membro della famiglia; ormai gli animali domestici sono definiti così, e i loro padroni lo sottoscriverebbero, visto che gli amici a quattro zampe ne condividono gioie e dolori, e spesso sono una presenza che ne stempera le tensioni, tra i componenti umani. Tuttavia, il finale con le considerazioni sull'eutanasia umana mi sembra posticcio e appare un po' forzato.
Quanto alla Svizzera, può stare tranquilla: finché il Vaticano avrà un briciolo di potere, l'eutanasia in Italia non ci sarà MAI.
Grazie per aver apprezzato la prima parte del mio racconto: per me gli animali fanno parte della famiglia e quando se ne vanno provocano tantissimo dolore. E la seconda parte, sì, può essere come dici tu, ma mi è parso importante parlarne, facendo anche una comparazione con le leggi che regolano la fine degli animali. Grazie per l'attenzione, la valutazione e il commento.
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Il tuo racconto mi fa riflettere, soprattutto sulla valutazione. Non posso valutarlo come racconto, ma lo valuterò (positivamente) come diario o traccia personale. Sul discorso eutanasia ho le idee abbastanza chiare avendo visto soffrire dei cari affetti da mali irreversibili.
Per me voto 4.
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Ciao Giovanni, buongiorno,Giovanni p ha scritto: ↑20/05/2023, 12:28 Buongiorno, Laura
Il tuo racconto mi fa riflettere, soprattutto sulla valutazione. Non posso valutarlo come racconto, ma lo valuterò (positivamente) come diario o traccia personale. Sul discorso eutanasia ho le idee abbastanza chiare avendo visto soffrire dei cari affetti da mali irreversibili.
Per me voto 4.
hai ben inteso nella tua valutazione in quanto lo scritto va letto come traccia personale, perché di ciò si tratta. Ti ringrazio moltissimo per averlo apprezzato per quello che è. Circa l'eutanasia anche io ho le idee piuttosto chiare e come te ho visto soffrire in maniera inaccettabile dei miei cari, colpiti da mali inesorabili e ridotti in zombie prima di, finalmente, andare altrove... Ancora grazie molte per aver letto e valutato positivamente il mio scritto. Ciao
La Gara 9 - Un racconto per un cortometraggio
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Downgrade
Riduzione di complessità - il libro Downpunk
è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
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Vedi ANTEPRIMA (2,50 MB scaricato 280 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.