Descrizione: Una donna è preda dei soliti e logoranti pensieri sul lavoro che non riesce a trovare, sulla banca che esige il suo sangue, su suo (quasi ex) marito partito per chissà dove fregandosene dei suoi doveri, e su sua figlia che, in balia delle tempeste ormonali, esce troppo spesso e non sa quando torna. Pensieri di questo genere, insomma. E così, una mattina, la donna decide di dover dare uno scossone alla propria vita e lo fa nel modo più assurdo, senza rifletterci troppo: afferra dalla mensola un enorme sasso (raccolto da chissà chi a causa della sua strana forma) e lo getta con rabbia dalla finestra fregandosene di cosa vi sia sotto. Quell'oggetto potrebbe cadere sul cofano di un'auto, o in testa a qualcuno che non doveva trovarsi lì proprio in quel momento, o semplicemente spaccarsi a terra senza fare danni. Per come si sente la protagonista, tutte quelle possibilità hanno lo stesso valore assoluto, non le importa. Come andrà a finire?
Prenotatevi per la stesura di questo racconto lungo. Nella bacheca all'interno del progetto possiamo intanto discuterne tra noi prima dell'inizio dei lavori.
Obiettivo: scrivere una storia di Narrativa di 200,000 battute, a turni ciclici di 48 ore a testa, ma gli autori possono mettersi d'accordo tra loro e definire parametri più congegnali alla storia.
Questo è il secondo progetto a più mani tramite il sistema delle Staffette letterarie.
Il primo esperimento era andato a buon fine ed ha portato alla creazione del libro Fungo più, fungo meno.
In quell'occasione ci siamo divertiti
<<< io ero nel Club dei Recensori di BraviAutori.it.
Il "cubo sognatore" su Titano aveva rivelato una verità sconvolgente sull'Umanità, sulla Galassia e, in definitiva, sull'intero Universo, una verità capace di suscitare interrogativi sufficienti per una vita intera. Come poteva essere bonariamente digerito il concetto che la nostra civiltà, la nostra tecnologia e tutto ciò che riguardava l'Umanità… non esisteva? "Siamo solo… i sogni di Titano", aveva riportato il comandante Sylvia Harrison dopo il primo contatto col cubo, ma in che modo avrebbe potuto l'orgoglio dell'Uomo accettarlo? Ovviamente, l'insaziabile sete di conoscenza dell'Essere umano anelava delle risposte, e la sua naturale curiosità non poteva che spingerlo alla ricerca dell'origine del cubo e delle ragioni della sua peculiare funzione. Gli autori GLAUCO De BONA (vincitore del Premio Urania 2013) e MASSIMO BAGLIONE (amministratore di BraviAutori.it) vi presentano una versione alternativa del "Tutto" che vi lascerà senza parole. Di Glauco De Bona e Massimo Baglione.
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo. Di Mario Stallone A cura di Massimo Baglione.
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