Al Cinema (...ti odio)
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- Fausto Scatoli
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la storia in sé non mi piace più di tanto, vista la follia della protagonista (che ovviamente non condivido, sebbene possa quasi comprendere).
però è piuttosto coinvolgente, e questo è un bel punto a favore.
meglio che non mi esprima su determinati comportamenti, potrei creare discussioni spiacevoli
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Re: Commento
Grazie Fausto. Vero, è un po' anomalo. Questo è un vecchio racconto che ho scritto diverso tempo fa in un periodo particolare della mia vita e che ho riesumato e modificato per renderlo un po' più leggero (l'originale era ancora più pesante) per questa gara.Fausto Scatoli ha scritto: ↑05/07/2019, 23:10 racconto anomalo, carico di tensione e di aspettative, con una chiusa tremenda.
la storia in sé non mi piace più di tanto, vista la follia della protagonista (che ovviamente non condivido, sebbene possa quasi comprendere).
però è piuttosto coinvolgente, e questo è un bel punto a favore.
meglio che non mi esprima su determinati comportamenti, potrei creare discussioni spiacevoli
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Ripeto, per quanto il genere sia lontano dalle mie corde quando non trattato esattamente come voglio io (questione di gusti/esigenze, ovviamente, non si tratta di altro), è un testo che porta un po' di brezza nuova, soprattutto perchè se la prossima volta mi capita a tiro un altro testo a tema bellico (l'ennesimo), sarà la volta buona che ci resto secco. Penso che se non si abbia qualcosa di originale da proporre agli altri, in queste gare, credo sia più che giusto desistere e aspettare di avere un racconto che sia nuovo - o comunque un minimo diverso - come è stato nel tuo caso. E' un buon lavoro, curioso di leggere altro
A rileggerti!
Re: Commento
Ti ringrazio. Sapevo che era un azzardo trattare questo tema e che ci sarebbero state delle critiche. Come già scritto ho fatto diversi tagli per renderlo "digeribile". Sicuramente se lasciato intonso il finale avrebbe avuto un impatto diverso. Comunque sono molto felice degli apprezzamenti, pensavo ci sarebbero state solo critiche negative.Draper ha scritto: ↑06/07/2019, 18:59 Lessi questo racconto tempo fa, infatti sono tornato a leggerlo perché mi sembrava fin troppo familiare. Io non apprezzo il genere, purtroppo, e come hanno già segnalato prima di me, il finale avrebbe bisogno di una revisione completa. Ho trovato abbastanza ben delineati i personaggi però, e la situazione, per quanto anomala o forse poco realistica. Se non altro il pezzo scivola via bene, ma il pregio migliore penso sia quello di aver "rotto" un muro importante, a livello di temi.
Ripeto, per quanto il genere sia lontano dalle mie corde quando non trattato esattamente come voglio io (questione di gusti/esigenze, ovviamente, non si tratta di altro), è un testo che porta un po' di brezza nuova, soprattutto perchè se la prossima volta mi capita a tiro un altro testo a tema bellico (l'ennesimo), sarà la volta buona che ci resto secco. Penso che se non si abbia qualcosa di originale da proporre agli altri, in queste gare, credo sia più che giusto desistere e aspettare di avere un racconto che sia nuovo - o comunque un minimo diverso - come è stato nel tuo caso. E' un buon lavoro, curioso di leggere altro
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Re: Commento
Per mia parte, ce ne sarebbero state se il pezzo fosse stato trattato come tanta letteratura di questo tipo che trovo in giro - ma per fortuna non è accaduto. Io ho apprezzato maggiormente la versione che non hai tagliato, ma devo dire che questa è più allusiva e forse lo rende persino migliore. Non tanto perché lo hai alleggerito a livello "visivo", ma perché sono convinto che l'erotismo vada trattato e comunicato in un certo modo, quasi subliminale. Renderlo triviale lo avvilisce. Poi per carità, il tipo di registro dipende sempre dalla situazione. Se in un noir mi trovassi una scena erotica densa di lirismo mi sentirei tirato fuori dalla storia in un batter d'occhio, in effettiCarol Bi ha scritto: ↑06/07/2019, 19:17 Ti ringrazio. Sapevo che era un azzardo trattare questo tema e che ci sarebbero state delle critiche. Come già scritto ho fatto diversi tagli per renderlo "digeribile". Sicuramente se lasciato intonso il finale avrebbe avuto un impatto diverso. Comunque sono molto felice degli apprezzamenti, pensavo ci sarebbero state solo critiche negative.
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Ti segnalo un refuso: frugari al posto di frugai. Colossalità, invece, non sarà ortodosso ma come neologismo funziona, rende l’idea.
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Avevo avuto l'idea che la sala fosse vuota o semivuota, e invece… E poi quel colossalità, seppur richiami la colossalità dell'inganno patito da Iris, proprio non si può sentire e chiude proprio male.
Per conto mio, obiettivo centrato a metà.
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Trama: una donna ha delle aspettative, che però vengono deluse in modo atroce.
Personaggi: buona la caratterizzazione di lei, ci si immedesima nel suo comportamento e nella sua mentalità. Sarebbe stato interessante tratteggiare un po' anche lui per dare al lettore un labile indizio del finale. Il racconto però si allungava.
Argomento: una storia d'amore senza finale lieto - originale.
Lettura: coinvolgente, scorrevole.
Grammatica e Sintassi: alcuni suggerimenti:
ad ingoiare -> a ingoiare
ed angoscianti -> e angoscianti
Inspirai profondamente catturando -> Inspirai profondamente, catturando
La radiosveglia gracchiò all'improvviso facendomi sobbalzare e scivolare il cellulare dalle mani.
La radiosveglia gracchiò all'improvviso, facendomi sobbalzare. Il cellulare mi scivolò dalle mani.
Lo recuperai velocemente e senza altre esitazioni premetti l'icona della bustina e lessi il messaggio:
Lo recuperai velocemente e, senza altre esitazioni, premetti l'icona della bustina:
ed ordinata -> e ordinata
Uscii dall'ufficio alle 17.10 e mi precipitai a casa di mia madre e frugari nel suo armadio in cerca di una camicetta bianca, la gonna già ce l'avevo.
Uscii dall'ufficio alle 17.10 e mi precipitai a casa di mia madre. Volevo frugare nel suo armadio in cerca di una camicetta bianca, la gonna già ce l'avevo.
Poi davanti allo specchio mi acconciai i capelli
Poi, davanti allo specchio, mi acconciai i capelli
corsi fuori dalla sala inciampando più volte
corsi fuori dalla sala, inciampando più volte
Il caldo era opprimente, insopportabile, mi strappai i primi tre bottoni
Il caldo era opprimente, insopportabile. Mi strappai i primi tre bottoni
mi feci scivolare -> scivolai
premiò la pellicola e la colossalità del film.
non è chiaro il significato di colossalità (sì, alcuni film sono dei Colossal, ma non ho trovato questo termine nel dizionario).
Giudizio: positivo, la sensazione è che manchi qualcosa. Infatti, ho letto nei commenti che è stato tagliato. Credo che un 12/15 mila caratteri questa storia se li meriti. Una buona prova.
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Ci sono sicuramente delle cose da rivedere, come: il finale e qualche imperfezione grammaticale, ma il racconto è davvero molto bello.
Voto 5.
I sogni di Titano
Il "cubo sognatore" su Titano aveva rivelato una verità sconvolgente sull'Umanità, sulla Galassia e, in definitiva, sull'intero Universo, una verità capace di suscitare interrogativi sufficienti per una vita intera. Come poteva essere bonariamente digerito il concetto che la nostra civiltà, la nostra tecnologia e tutto ciò che riguardava l'Umanità… non esisteva?
"Siamo solo… i sogni di Titano", aveva riportato il comandante Sylvia Harrison dopo il primo contatto col cubo, ma in che modo avrebbe potuto l'orgoglio dell'Uomo accettarlo? Ovviamente, l'insaziabile sete di conoscenza dell'Essere umano anelava delle risposte, e la sua naturale curiosità non poteva che spingerlo alla ricerca dell'origine del cubo e delle ragioni della sua peculiare funzione.
Gli autori GLAUCO De BONA (vincitore del Premio Urania 2013) e MASSIMO BAGLIONE (amministratore di BraviAutori.it) vi presentano una versione alternativa del "Tutto" che vi lascerà senza parole. Di Glauco De Bona e Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (203,77 KB scaricato 83 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
A Quattro mani
antologia di opere scritte a più mani
Una collaborazione, di qualunque natura essa sia, diventa uno stimolo, la fusione di peculiarità ben definite, la concretizzazione di un'intesa, la meraviglia di scoprire quel qualcosa che individualmente non si sarebbe mai potuta fare. È una prova, una necessità di miglioramento, il superamento dei propri limiti stilistici o di quei blocchi creativi che sovente ci pongono di fronte a un disarmante "foglio bianco". Gli autori di questa antologia ci hanno voluto provare.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Antonio Abbruzzese.
Contiene opere di: Chiara Masiero, Mauro Cancian, Stefania Fiorin, Anna Rita Foschini, Ida Dainese, Alberto Tivoli, Marina Paolucci, Maria Rosaria Spirito, Marina Den Lille Havfrue, Cristina Giuntini, David Bergamaschi, Giuseppe Gallato, Maria Elena Lorefice.
Vedi ANTEPRIMA (802,46 KB scaricato 168 volte).
Mai Più
Antologia di opere grafiche e letterarie aventi per tema il concetto del MAI PIÙ in memoria del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, di AA.VV.
Nel 2018 cade il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, perciò abbiamo voluto celebrare quella follia del Genere umano con un'antologia di opere grafiche e letterarie di genere libero aventi per tema il concetto del "mai più".
Copertina di Pierluigi Sferrella.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Alessandro Carnier, Romano Lenzi, Francesca Paolucci, Pasquale Aversano, Luisa Catapano, Massimo Melis, Alessandro Zanacchi, Furio Bomben, Pierluigi Sferrella, Enrico Teodorani, Laura Traverso, F. T. Leo, Cristina Giuntini, Gabriele Laghi e Mara Bomben.
La Gara 57 - Imbranati
A cura di Carlocelenza.
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La Gara 39 - Le nostre scelte generano molti mondi
A cura di Nunzio Campanelli.
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La Gara 4 - Ciak, si gira!
A cura di DaFank.
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