La danza dei feticci

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'estate 2019.

Sondaggio

Sondaggio concluso il 21/09/2019, 0:00

1 - non mi piace affatto
2
12%
2 - mi piace pochino
6
35%
3 - si lascia leggere
3
18%
4 - è bello
2
12%
5 - mi piace tantissimo
4
24%
 
Voti totali: 17

GiacomoJack
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 1
Iscritto il: 13/11/2015, 14:06

Author's data

La danza dei feticci

Messaggio da leggere da GiacomoJack »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Corpi avvinghiati, membra gigantesche intrecciate, un tempo si potevano sentire grida, ora solo rantoli e sospiri. Non si può discernere l'offensore dal difensore, ogni attacco sembra una difesa, un vano tentativo di spingere l'avversario a desistere per evitare il prossimo colpo, il prossimo morso. Nessuna delle due creature sembra possedere in quel corpo tanto possente quanto fragile la volontà di persistere, eppure la strenua lotta continua; evidentemente spossati i due Colossi continuano a danzare questo brutale ballo di San Vito. Una danza eterna, nessuno dei due sa quando tutto è cominciato ne tanto meno perché, allora per quale motivo proseguono questo scontro pregno di sofferenza e disperazione?

L'umanità è sempre stata una abile creatrice di feticci, e si è servita di essi per i più vari scopi. Il giorno che furono creati i Colossi il mondo intero gioiva, una sensazione di leggerezza invadeva gli spiriti, come quando l'anima viene liberata da un peso enorme e soffocante che si era appollaiato su di essa per molto tempo. In effetti gli uomini si erano tolti un peso, uno dei più primordiali, uno dei più radicati nel loro animo. Quei due giganti erano pronti a sobbarcarsi il destino dell'umanità, erano pronti a combattere e sacrificarsi per i loro creatori in una umida grotta per sempre, lasciando l'uomo libero dalla violenza.

Il sollievo iniziale si tramutò presto in sconforto. Capita spesso di rendersi conto troppo tardi che a volte il peso che grava sul nostro cuore è quello che ci da equilibrio, che ci impedisce di volare ma ci salva dal cadere. I primi uomini che cominciarono a volare vennero chiamati angeli, ma più il tempo scorreva più il numero degli angeli che spiccava il volo aumentava, affollando il cielo, oscurandolo. Il malessere di coloro ancora ancorati al terreno come vermi, incapaci di trovare in loro lo stimolo per elevarsi, rese la Terra un luogo infimo e melmoso. La situazione degenerò ulteriormente quando gli angeli iniziarono a cadere, luminosi come stelle cadenti che non offrono nessun desiderio precipitavano rovinosamente sul suolo fangoso. E gli angeli caduti portarono caos e distruzione, una distruzione che andava oltre il mero istinto di violenza, ma che affondava le sue radici nella pura e semplice malvagità.

Con il Mondo che stava navigando in acque putride diretto verso il baratro, l'ultimo disperato tentativo degli uomini fu quello di un ritorno alle origini. Era necessario riprendersi ciò che avevano scaricato sulla schiena curva dei Colossi, volevano indietro la loro parte animale, la loro ferocia; se non fosse stato troppo tardi forse tutto sarebbe tornato come prima. Ma una volta arrivati nella grotta scoprirono con sgomento che le due creature non erano più li, che la loro animalesca lotta li aveva spinti sempre più giù, verso le profondità della Terra, ormai irraggiungibili da occhi mortali. Così mentre i due feticci si straziano nelle profondità come due enormi cervi, la superficie è ormai diventata un crogiolo di malignità, dove angeli con ali spezzate passeggiano su tappeti di vermi e ridono, cercando un nuovo modo per volare ancora.

L'uomo è in parte animale e in parte dio. Entrambe le parti sono indispensabili per l'animo umano; senza la divinità siamo bestie, senza l'animale siamo demoni.

[size=85][attachment=0]15510582403fd901440184681219.jpg[/attachment][/size]
Allegati
15510582403fd901440184681219.jpg
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Ho sempre un po’ di difficoltà nel valutare questo tipo di racconto a tema metafisico bene/male, luce/tenebra, angeli/demoni, almeno per quanto riguarda la valenza filosofica.
Dal punto di vista narrativo è ben scritto e contiene delle immagini molto efficaci, ho solo un dubbio riguardo all’uso del termine feticci riferito ai colossi in lotta fra loro.
Ti segnalo un “né” e un “dà” senza accento.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Isabella Galeotti
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 291
Iscritto il: 29/12/2011, 18:08
Contatta:

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Isabella Galeotti »

La scrittura è potente, vivave, fluida. Nonostante tutto ciò, questi racconti non sono "nelle mie corde".
Mi piacerebbe leggere altro, per gustarne meglio la tua scrittura. Un abile- Un'abile creatrice.
Immagine
Selene Barblan
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 737
Iscritto il: 11/07/2016, 22:53

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Selene Barblan »

Il racconto mi è piaciuto, pur essendo complesso e intrecciato come la lotta dei due giganti. La lettura infatti non è immediata ma mi ha catturata. Anche l’immagine suscita emozioni e trovo che in questo caso sia stato un bene metterla alla fine per lasciare la possibilità al lettore di crearsi una propria immagine.
Namio Intile
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 694
Iscritto il: 07/03/2019, 11:31

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Namio Intile »

Ma il racconto dov'è? Dove la storia, dove i personaggi?
Ho trovato soltanto una voce narrante, al tempo passato, e l'autore, al tempo presente.
Il finale "L'uomo è in parte animale e in parte dio. Entrambe le parti sono indispensabili per l'animo umano; senza la divinità siamo bestie, senza l'animale siamo demoni", è, a mio modo di vedere, quasi umoristico.
Sottolineo il quasi. Siamo uomini, animali, divinità, demoni o bestie?
Immagine
Avatar utente
Laura Traverso
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 934
Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
Località: GENOVA
Contatta:

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Ho trovato il racconto scritto bene ma un po' tortuoso per i miei gusti. L'argomento è complesso e non si capisce bene, almeno io non ho capito bene perché volessero, gli uomini, riprendersi la loro parte animale, la loro ferocia... Mah! Trovo che il mondo, così come è, sia già zeppo di ferocia, purtroppo, senza doverne aggiungere ancora.
Avatar utente
Angelo Ciola
rank (info):
Apprendista
Messaggi: 130
Iscritto il: 04/01/2019, 11:58
Località: Borgo Valsugana (TN)
Contatta:

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Angelo Ciola »

Sicuramente il testo è scritto bene, con immagini efficaci e ben descritte ma non mi ha coinvolto molto. Non esiste una trama a sostenerlo e le argomentazioni para-filosofiche non sono sufficienti a rendere il racconto più coinvolgente.
www.ciola.it
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Intervista:
https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5455
Lorenzo Scattini
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 6
Iscritto il: 06/07/2019, 14:39

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Lorenzo Scattini »

La mancanza di una trama si fa sentire, a mio avviso finisce per mettere troppo al centro un messaggio che per quanto interessante risulta "pesante" in quella forma. Nulla da dire sulla forma e la grammatica, invece.
Avatar utente
Massimo Baglione
rank (info):
Site Admin
Messaggi: 9558
Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
Località: Belluno
Contatta:

Author's data

Re: La danza dei feticci

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ricordatevi di specificare "Commento" come titolo del messaggio usato per commentare le opere in Gara, altrimenti non verranno conteggiati dal sistema, grazie!
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
Immagine

Immagine <<< io ero nel Club dei Recensori di BraviAutori.it.

Immagine

www.massimobaglione.org
Avatar utente
Marco Daniele
rank (info):
Pubblicista
Messaggi: 81
Iscritto il: 03/03/2019, 15:32
Località: Taranto

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Marco Daniele »

Se dovessi giudicare solo la trama, beh, non troverei nulla da giudicare. Ma mi piacciono lo stile e le immagini utilizzate, di un lirismo oscuro e cupo. Però mi lascia perplesso la chiusa: in che modo la nostra parte animale (che poi cosa si intende? la componente animalesca nel senso di bestiale o semplicemente il lato più primitivo?) dovrebbe impedirci di diventare demoni?
Immagine

Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine


Immagine

Il mio blog personale: Lo scrittoio di Marco Daniele
Avatar utente
Teseo Tesei
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 207
Iscritto il: 03/02/2019, 19:35

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Teseo Tesei »

A dire il vero l’eterna lotta tra Bene e male è indispensabile all’evoluzione del genere umano.
E’ questo un combattimento da condurre sempre in modo leale e per intero, scorciatoie non sono consentite né ammesse.
I feticci sono sempre inganni, al pari degli spaventapasseri.
Addossare il nostro combattimento a degli spaventapasseri è sciocco, pericoloso e stolto, specie quando in tal modo pensiamo di ingannare, oltre naturalmente noi stessi, lo stesso male.
Verissimo, senza Dio siamo bestie.
L’essere umano senza Amore, Verità e Giustizia diventa simile ad una bestia.
Quanto all’animale che vive in noi val forse la pena ricordare la nota leggenda del lupo bianco e del lupo nero che in noi convivono più o meno bellicosamente.
Entrambi utili.
Il lupo bianco: buono, gentile e innocuo. Vive in armonia con ciò che lo circonda e non arreca offesa quando non lo si offende. Il lupo buono, ben ancorato e forte nella comprensione di chi è e di cosa è capace, combatte solo quando è necessario, e quando deve proteggere sé stesso e la sua famiglia. Anche in questo caso lo fa nel modo giusto. Sta molto attento a tutti gli altri lupi del suo branco e non devia mai dalla propria natura.

Il lupo nero: rumoroso, arrabbiato, scontento, geloso e pauroso. Le più piccole cose gli provocano eccessi di rabbia. Litiga con chiunque, continuamente, senza ragione. Non riesce a pensare con chiarezza poiché avidità, rabbia e odio in lui sono troppo grandi. Ma la sua è rabbia impotente, poiché non riesce a cambiare niente. Quel lupo cerca guai ovunque vada, e li trova facilmente. Non si fida di nessuno, quindi non ha veri amici.

Vivere con questi due lupi dentro di sé non è semplice perché entrambi lottano strenuamente per dominare l'anima. L’essere umano più saggio riconosce la presenza di queste due diverse forze animali riuscendo a mantenerle in equilibrio.

Entrambe sono necessarie in questo mondo.
Per capirci cominciando dal lupo che meglio conosco: Il lupo nero ha molte importanti qualità di cui possiamo aver bisogno in certe circostanze. E' temerario, determinato e non cede mai. E' intelligente, astuto e capace di pensieri e strategie tortuose. Sono caratteristiche importanti in tempo di guerra. Ha sensi molto acuti e affinati che soltanto chi guarda con gli occhi delle tenebre può valorizzare. Nel caso di un attacco, può essere il nostro miglior alleato.
In pratica per combattere il male è spesso necessario servirci del lupo nero.
Il lupo bianco va bene in tutti gli altri casi oltre che per tenere sempre d’occhio il lupo nero.

Si potrà pensare che anche questi sono feticci.
In realtà sono semplici allegorie, figure retoriche che esplicitano meglio la nostra stessa natura terrena suggerendo che l’equilibrio della nostra componente animale è necessaria così come in questo mondo a volte è necessario anche il servigio della bestia che è in noi per tenere a bada il caos.

Oltre a questa leggenda attribuita ai nativi d’America, a tal riguardo è bene dare un’occhiata anche al mito della caverna di Platone.

Comunque non è corretto sostenere che senza l’animale siamo demoni.
Ma è pur vero che senza l’aiuto degli animali (lupo bianco e nero), dei quali il buon Dio ha dotato il nostro equipaggiamento prima di paracadutarci su questa terra, il male avrebbe davvero gioco facile.

Non dimentichiamo che davanti ad un’Anima forte, il diavolo trema.
Ed un Anima senza Dio non potrà mai essere forte, al di là di tutto, feticci compresi.
Le stelle brillano soltanto in notte oscura.
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk

Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine
Immagine
Rispondi

Torna a “Gara d'estate, 2019”


Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


La Gara 59 - Siamo come ci vedono o come ci vediamo noi?

La Gara 59 - Siamo come ci vedono o come ci vediamo noi?

(giugno/luglio 2016, 35 pagine, 1,73 MB)

Autori partecipanti: nwLodovico, nwNunzio Campanelli, Massimo Tivoli, nwCarlocelenza, nwStefania Di Giannantonio, nwMirtalastrega, nwSkyla74, nwPatrizia Chini, nwGabriele Ludovici, nwGiorgio Leone,
A cura di Alberto Tivoli.
Scarica questo testo in formato PDF (1,73 MB) - scaricato 231 volte.
oppure in formato EPUB (583,49 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 209 volte..
nwLascia un commento.

Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2018 - (in bianco e nero)

Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2018 - (in bianco e nero)

(edizione 2018, 4,37 MB)

Autori partecipanti: (vedi sopra),
A cura di Tullio Aragona.
Scarica questo testo in formato PDF (4,37 MB) - scaricato 115 volte..

Calendario BraviAutori.it 2012 - (in bianco e nero)

Calendario BraviAutori.it 2012 - (in bianco e nero)

(edizione 2012, 3,74 MB)

Autori partecipanti: (vedi sopra),
A cura di Tullio Aragona.
Scarica questo testo in formato PDF (3,74 MB) - scaricato 345 volte..




Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


Antologia visual-letteraria (Volume tre)

Antologia visual-letteraria (Volume tre)

Questa antologia a tema libero è stata ispirata dalle importanti parole di Sam L. Basie:
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello, che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che patiscono quell'arrogante formicolio che, dalle loro budella, striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani. A voi, astanti ed esteti dell'arte.
A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwIunio Marcello Clementi, Noemi Buiarelli, nwMarco Bertoli, nwLiliana Tuozzo, nwAlessandro Carnier, Martina Del Negro, Lodovico Ferrari, Francesca Gabriel, nwPietro Rainero, nwFausto Scatoli, nwGianluigi Redaelli, nwIlaria Motta, nwLaura Traverso, Pasquale Aversano, nwGiorgio Leone, nwIda Dainese, nwMarino Maiorino.

Vedi nwANTEPRIMA (921,21 KB scaricato 76 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



A Quattro mani

A Quattro mani

antologia di opere scritte a più mani

Una collaborazione, di qualunque natura essa sia, diventa uno stimolo, la fusione di peculiarità ben definite, la concretizzazione di un'intesa, la meraviglia di scoprire quel qualcosa che individualmente non si sarebbe mai potuta fare. È una prova, una necessità di miglioramento, il superamento dei propri limiti stilistici o di quei blocchi creativi che sovente ci pongono di fronte a un disarmante "foglio bianco". Gli autori di questa antologia ci hanno voluto provare.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Antonio Abbruzzese.

Contiene opere di: Chiara Masiero, Mauro Cancian, nwStefania Fiorin, nwAnna Rita Foschini, nwIda Dainese, nwAlberto Tivoli, nwMarina Paolucci, nwMaria Rosaria Spirito, nwMarina Den Lille Havfrue, nwCristina Giuntini, David Bergamaschi, nwGiuseppe Gallato, nwMaria Elena Lorefice.

Vedi nwANTEPRIMA (802,46 KB scaricato 167 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



L'arca di Noel

L'arca di Noel

Da decenni proviamo a metterci al riparo dagli impatti meteoritici di livello estintivo, ma cosa accadrebbe se invece scoprissimo che è addirittura un altro mondo a venirci addosso? Come ci comporteremmo in attesa della catastrofe? Potremmo scappare sulla Luna? Su Marte? Oppure dove?
E chi? E come?
L'avventura post-apocalittica ad alta tensione qui narrata proverà a rispondere a questi interrogativi.
Di Massimo Baglione.

Vedi nwANTEPRIMA (188,99 KB scaricato 45 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon

Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.