Il volo del Gabbiano

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Roberto Paradiso
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Il volo del Gabbiano

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leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Era la trentesima orbita della sua Missione. Valentina Vladimorovna Tereskhova, prima donna ad andare nello spazio con la Vostock 6, aveva la nausea.
Non si sentiva bene da un po': dolori fortissimi alle gambe e mal di testa aggravati dalla condizione di costrizione in un angusto abitacolo legata a uno stretto sediolino.
Una spia si accese e alla radio le dissero che la sua orbita si stava pericolosamente alzando. La traiettoria la stava portando fuori dall'attrazione terrestre, a perdersi nello spazio.
Ebbe una fitta alla testa. Cercò di fare qualcosa, ma la Vostock non aveva comandi per mutare la sua rotta. Irrigidita e impotente perse i sensi, o forse fu quello che le sembrò.
Pochi secondi dopo riuscì ad aprire gli occhi: davanti a lei non c'era la Terra ma un bellissimo pianeta verde e blu con un sottile anello. La spia di allarme era spenta e un senso di pace e di serenità la avvolse mentre, stupita, guardava quel bellissimo mondo alieno.
- Zarya, qui Cjaika, rispondete. Passo!
Cercò di chiamare il controllo a Terra, ma nessuno era all'ascolto. Dalla radio solo scariche.
"Dove mi trovo?" pensò "Questa non è la Terra!"
Era un mondo bellissimo e selvaggio, le sarebbe piaciuto scendere e camminare su quelle praterie infinite.
Di nuovo la fitta alla testa, di nuovo la sensazione di perdita di sensi.
- Cjaika! Qui Zarya. Rispondi, passo!
- Zarya qui Cjaika. Avanti.
- Abbiamo corretto la traiettoria. Stai tornando a casa!
Si preparò alla discesa pensando a quel mondo bellissimo in cui il suo gabbiano avrebbe potuto volare.
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Re: Il volo del Gabbiano

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E' un po' confusa Cjaika/Valentina. Chissà quale sarà il mondo vero.
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Re: Il volo del Gabbiano

Messaggio da leggere da Roberto Paradiso »

Massimo Baglione ha scritto: 10/10/2019, 12:46 E' un po' confusa Cjaika/Valentina. Chissà quale sarà il mondo vero.
Cjaika (Gabbiano in Russo) era l'identificativo radio della Tereshkova nella missione Vostock 6. Che abbia avuto dei malori forti e che la Vostock stesse alzandosi pericolosamente nell'orbita sono particolari emersi pochi anni fa, ma realmente accaduti.
Ho voluto sfruttare questa situazione come suggestione per il racconto... :D :D
Ultima modifica di Roberto Paradiso il 10/10/2019, 14:00, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il volo del Gabbiano

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ah bravo! Non conoscevo i fatti, hai fatto bene a chiarirmeli.
Comunque funziona bene anche senza conoscerli, vai tranquillo. :-)
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Re: Il volo del Gabbiano

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Bravo, mi è piaciuto, ho capito che gli eventi sono accaduti davvero, ma l'allucinazione del pianeta alieno lo ha raccontato lei o lo hai inventato tu?
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Re: Il volo del Gabbiano

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No… è una mia invenzione…
Mi piaceva l'idea da tempo di un racconto su di una cosmonauta perduta. La gara me ne ha data l'occasione!
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Re: Il volo del Gabbiano

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Per essere precisi, il "deputato" Tereshkova (è deputato alla Duma Russa), ha pochi anni fa rivelato l'episodio tenuto segreto fino alla morte del responsabile dell'errore.
Per un errore di traiettoria, la Vostock 6, che volò in coppia con la 5 ai comandi di Valerji Bykovskji, si era immessa in orbita con una velocità orbitale troppo elevata. Alla trentesima orbita, appunto, si accorsero che rischiava di raggiungere la velocità di fuga e di perdersi nello spazio. Inoltre la Tereshkova, che non era un pilota ma una civile appassionata di paracadutismo sportivo, era da qualche ora in preda a fortissimi malori. Lo stesso Bykovskji cercò di chiamarla per sentire le sue condizioni, ma la Cosmonauta gli rispose con un flebile lamento. Solo dopo qualche tempo, il controllo di volo (con l'identificativo "Zarya" che significa in russo Alba), riuscì a correggere i dati ed a far scendere la Cosmonave che, come tutte le Vostock, non poteva essere pilotata dal Cosmonauta se non per semplici correzioni di inclinazione. La Tereshkova giurò di non rivelare l'accaduto se non, come avvenne, dopo la morte del responsabile dell'errore di programmazione. Al rientro rischiò di cadere in un lago e sbattè su di una roccia così forte che ebbe il volto tumefatto per due giorni. Per questo motivo, la propaganda Sovietica le fece girare un video del "rientro", con una tuta pulita (la sua era sporca di sangue e vomito…) e senza lividi.
La cosmonautica è un mondo da scoprire, pieno di aneddoti di rara umanità. Per questo motivo ho un canale Toutube dove curo una serie che ne racconta gli episodi.
Se vi interessa, questo è l'indirizzo: https://www.youtube.com/channel/UC5f4Mf ... subscriber
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"- Abbiamo corretto la traiettoria. Stai tornando a casa!
Si preparò alla discesa pensando a quel mondo bellissimo in cui il suo gabbiano avrebbe potuto volare."
Se fossi Valentina Vladimorovna Tereskhova non mi deprimerei troppo per l'occasione mancata e il paradiso perduto. Secondo me - il lettore è autorizzato a interpretare e immaginare - quel mondo bellissimo era una trappola, una versione fantascentifica delle sirene di Ulisse e il gabbiano sarebbe finito arrosto. Scherzi a parte, ho trovato il il racconto semplice e piacevole.
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Roberto Paradiso
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Re: Commento

Messaggio da leggere da Roberto Paradiso »

Giorgio Leone ha scritto: 12/10/2019, 19:12 "- Abbiamo corretto la traiettoria. Stai tornando a casa!
Si preparò alla discesa pensando a quel mondo bellissimo in cui il suo gabbiano avrebbe potuto volare."
Se fossi Valentina Vladimorovna Tereskhova non mi deprimerei troppo per l'occasione mancata e il paradiso perduto. Secondo me - il lettore è autorizzato a interpretare e immaginare - quel mondo bellissimo era una trappola, una versione fantascentifica delle sirene di Ulisse e il gabbiano sarebbe finito arrosto. Scherzi a parte, ho trovato il il racconto semplice e piacevole.
Interessante... per un eventuale seguito!😊
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Déjà vu - il rivissuto mancato

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