Cronaca di una notte di mezza estate
Cronaca di una notte di mezza estate
- Giorgio Leone
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Un'osservazione di minima importanza: personalmente, in frasi come questa (ce ne sono parecchie) "Il battito del cuore accelerò inconsultamente, pensò che le sarebbe scoppiato nel petto." sostituirei la virgola con una "e".
Questa frase non funziona: "Fu strattonata con maggiore violenza facendola cadere e battere violentemente l’anca." Se avessi scritto "Qualcuno la strattonò.. facendola.." sarebbe andato tutto bene, ma scrivendo come hai scritto, quale è il soggetto di "facendola"?
Per il resto non posso che ripetere quando ha detto Diego sulle domande senza risposta. E ci aggiungo anche lo strano scricchiolio e l'odore di benzina che prima non c'era. Non è che la bruceranno nel prossimo episodio?
Riassumendo, un racconto scritto molto bene che lascia a bocca asciutta.
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Sembra che tu abbia preso una pagina di un tuo racconto, molto più ampio, e l'abbia incollata qui. Comunque a discapito del finale è carino. Voto 3
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Re: Cronaca di una notte di mezza estate
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Riesci a trasmettere l'incertezza e l'angoscia della protagonista, legata e imbavagliata, meno l'offesa per la violenza subita, che solo lasci immaginare - è una tua legittima scelta, dato che i fatti avvengono sempre in moment di incoscienza indotti da un qualche anestetico- quindi l'obiettivo è centrato da parte mia. Il finale, con il temporale cessato e il cielo che si apre la notte, lascia ben sperare sull'epilogo. Ma anche questa è una sensazione, perché l'orrore potrebbe ricominciare.
Beh, forse sul finale potevi essere più esplicita.
Non mi è piaciuto quell'inconsultamente, ma da dove ti è venuto? E quel silenziosamente dopo pianse non serve a nulla. La protagonista era imbavagliata, o sbaglio?
Re: Commento
Grazie. Nemmeno io so da dove mi sia uscito "inconsultamente", è davvero brutto e credimi se ti dico che mi sono soffermata molto su questo termine, ma non ne ho trovato nessuno che potesse sostituirlo. La protagonista era imbavagliata, ma "pianse in silenzio" ha un significato evidente (per via dell'impossibilità a causa del nastro adesivo ) e inoltre, come hai sottolineato tu, perché ognuno ha un suo modo personale di reagire alla paura, sull'esprimere e il non esprimere.Namio Intile ha scritto: ↑12/11/2019, 11:29 Non ho trovato strappi logici nel racconto. Il come e il perché sono spiegati bene. La protagonista aveva un appuntamento e si trovava in quel posto per quel motivo. Quel che succede dopo va da sé.
Riesci a trasmettere l'incertezza e l'angoscia della protagonista, legata e imbavagliata, meno l'offesa per la violenza subita, che solo lasci immaginare - è una tua legittima scelta, dato che i fatti avvengono sempre in moment di incoscienza indotti da un qualche anestetico- quindi l'obiettivo è centrato da parte mia. Il finale, con il temporale cessato e il cielo che si apre la notte, lascia ben sperare sull'epilogo. Ma anche questa è una sensazione, perché l'orrore potrebbe ricominciare.
Beh, forse sul finale potevi essere più esplicita.
Non mi è piaciuto quell'inconsultamente, ma da dove ti è venuto? E quel silenziosamente dopo pianse non serve a nulla. La protagonista era imbavagliata, o sbaglio?
A proposito di questo hai perfettamente ragione, avrei dovuto approfondire di più il suo stato d'animo per l'offesa subita.
Re: Commento
Grazie Diego. In realtà questo è un racconto che ho scritto qualche anno fa. L'ho ripreso, ho fatto un taglia e cuci...ho tolto di qua, ho aggiunto di là e voilà, il risultato è questo.Diego.G ha scritto: ↑03/11/2019, 18:44 Il racconto è scritto davvero molto bene, descrizioni belle, veloci e coinvolgenti. Rappresenta proprio la cronaca di un avvenimento da film horror (del tipo "Non aprite quella porta") e per questo mi piace anche di più… purtroppo non capisco il finale, la ragazza si risveglia con gli abiti asciugati, va bene, ma perchè? Cosa le succede? Sembra quasi ci debba essere un prosieguo, se così fosse lo aspetto volentieri.
Buona scrittura.
Diego. G
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Re: Cronaca di una notte di mezza estate
Io ho apprezzato i "buchi" lasciati di proposito, ho volato con la fantasia, mi sono sentito coinvolto perché ho potuto cercare e immaginare i motivi.
Scritto molto bene.
Massimo punteggio
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Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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Le radici del Terrore
Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano
Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.
Contiene opere di: Silvano Calligari, Enrico Teodorani, Rona, Lellinux, Marcello Colombo, Sonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, Umberto Pasqui, Eliseo Palumbo, Carmine Cantile, Andrea Casella, Elena Giannottu, Andrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, Angela Catalini, Francesca Di Silvio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.
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Bagliori Cosmici
la Poesia nella Fantascienza
Il sonetto "Aspettativa" di H. P. Lovecraft è stato il faro che ha guidato decine di autori nella composizioni delle loro poesie fantascientifiche pubblicate in questo libro. Scoprirete che quel faro ha condotto i nostri poeti in molteplici luoghi; ognuno degli autori ha infatti accettato e interpretato quel punto fermo tracciando la propria rotta verso confini inimmaginabili.
A cura di Alessandro Napolitano e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Sandro Battisti, Meth Sambiase, Antonella Taravella, Tullio Aragona, Serena M. Barbacetto, Francesco Bellia, Gabriele Beltrame, Mara Bomben, Luigi Brasili, Antonio Ciervo, Iunio Marcello Clementi, Diego Cocco, Vittorio Cotronei, Lorenzo Crescentini, Lorenzo Davia, Angela Di Salvo, Bruno Elpis, Carla de Falco, Claudio Fallani, Marco Ferrari, Antonella Jacoli, Maurizio Landini, Andrea Leonelli, Paolo Leoni, Lia Lo Bue, Sandra Ludovici, Matteo Mancini, Domenico Mastrapasqua, Roberto Monti, Daniele Moretti, Tamara Muresu, Alessandro Napolitano, Alex Panigada, Umberto Pasqui, Simone Pelatti, Alessandro Pedretta, Mattia Nicolò Scavo, Ser Stefano, Marco Signorelli, Salvatore Stefanelli, Alex Tonelli, Francesco Omar Zamboni.
Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2019 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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La Gara 65 - Viaggi, amici, bagagli
A cura di Ida Dainese.
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La Gara 48 - Stelle
A cura di Marina Paolucci (con la supervisione di Lodovico Ferrari).
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