Alì il terribile
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" ma la risposta che ottenne fu solo sguardi cupi e un tiepido vociare" plurale singolare da sistemare.
Ad un corso di scrittura, alla quale ho partecipato tempo fa, mi han ripetuto fino alla nausea di usare il meno possibile avverbi in ...mente, in effetti ho notato che cercare alternative a volte rende più fluida la frase.
Qualche virgola mancante, anche se questo lo devo dire a bassa voce perchè la punteggiatura è un mio punto debole.
Per il resto i racconti tesi a delineare i personaggi mi piacciono sempre molto. Non so che voto dare perchè il racconto mi è piaciuto, lo stile un po' meno.
Re: Alì il terribile
Commento: Alì il terribile
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Mi è tornato in mente (dopo una vita) il romanzo di Salgari "Le pantere di Algeri"...
Voto 4.
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il problema è che ci sono molti errori, sia di tempi verbali che di punteggiatura, e questo fatto rende negativo l'impatto del lettore.
le descrizioni sono piuttosto buone, riesci a far vedere molte delle scene narrate, però mi permetto di consigliare una bella revisione generale, così da sistemare refusi ed errori.
alla fine diverrebbe gradevole di sicuro.
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La usano i credenti per manifestare la speranza che un evento possa realizzarsi.
I cristiani si rivolgono a Dio con la preghiera: Sia fatta la Tua Volontà.
Deus vult! Gridavano invece i crociati, certissimi che il loro agire, corrispondesse appieno alla reale volontà di Dio.
Inshallah, sintetizza la fede musulmana:
Una totale sottomissione dell'uomo a Dio, l'affidarsi alla Sua Volontà in ogni momento e circostanza della vita.
L’espressione “Inshallah” è tipica del convinto credente mussulmano.
Non molto distante, in fondo, dalla speranza del convinto credente cristiano.
Non serve dire che Dio è lo stesso per entrambi.
Il comandante predone ed assassino Alì è un credente convinto, questo concetto viene ribadito anche alla fine del racconto.
Tuttavia è un credente che non prega.
Pur essendo cosciente delle sue mancanze verso Dio, la sua fede sembra salda ... ma non prega.
Questa mancanza probabilmente è alla base della sua efferatezza inumana.
Può essere che i doveri del comando in quel momento non consentissero la preghiera, ma questo suo fare incuriosisce. Non prega, tuttavia spera che la sua volontà sia conforme alla Volontà di Dio.
Un po' come i crociati, insomma.
Cosa voglia Dio, non è un mistero, né per cristiani né per mussulmani.
Le differenze tra religioni non dovrebbero mai spaventare.
Quel che dovrebbe preoccupare è invece la mancanza di fraternità tra le creature di Dio.
Troppo spesso il nome di Dio è stato usato, ed ancor oggi, purtroppo viene usato per dividere.
Perfino a livelli bassissimi da chi aspira a detenere o detiene una carica elettiva negli organismi statali. Siamo all'apoteosi della demenza.
Il racconto mi è piaciuto parecchio per quel che trasmette ed anche per come scritto.
Ho visto Alì su quel' isolata unità navale “da corsa”, rischiare grosso attaccando la fortezza.
Come noto chi non risica non rosica, ma per contro, chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova, anche perché in fondo: la verità non potrà mai contraddire la Verità.
Massimo voto, è un ottimo spunto su cui riflettere, attualissimo, oggi come ieri.
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk
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Il difetto principale di questo tuo racconto, e non solo di questo, consiste nel non rispettare la concordanza dei tempi verbali.
Come regola generale, quando scrivi un racconto al passato (imperfetto, passato remoto e così via) per indicare un'azione avvenuta nel passato rispetto al momento in cui si svolge l'azione narrata, devi adoperare i trapassati e non il semplice passato remoto.
In modo analogo, quando scegli il tempo presente, per descrivere un'azione passata devi ricorrere al passato prossimo.
Re: Alì il terribile
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Sui difetti del racconto (tempi verbali e punteggiatura) ti hanno già detto, quindi non mi dilungo ulteriormente.
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Nonostante la brevità l'ho trovato personalmente pesante da leggere per via di punteggiatura e concordanze verbali, tuttavia il capitano Alì-Simone è sicuramente un personaggio interessante, sul quale mi piacerebbe sapere di più e leggere qualcosa in futuro, anche del continuo di questa storia magari.
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Quindi non “attese irrequieto il rientro della lancia che ore prima mandò in perlustrazione”, ma “attese irrequieto il rientro della lancia che ore prima aveva mandato in perlustrazione”. A sua volta l’imperfetto descrive eventi ripetuti o continuati nel tempo. Quindi non ”Quello stato di fastidio fu figlio del loro essere. Troppo tempo passò dall’ultima volta”, ma “Quello stato di fastidio era figlio del loro essere. Troppo tempo era passato dall’ultima volta”.
Poi ci sono alcune frasi non corrette o mal costruite: non “Inveì male parole ad alcuni uomini appoggiati ai loro remi ordinandogli”, ma “Inveì con male parole contro alcuni uomini appoggiati ai loro remi ordinando loro”, a meno che tu invece di “inveì” volessi dire “inviò”. Come pure, non “la risposta che ottenne fu solo sguardi cupi e un tiepido vociare”, ma “come risposta ottenne solo sguardi cupi e un tiepido vociare”. Non “Una pazzia pensò attaccare la fortezza”, ma “Una pazzia - pensò - attaccare la fortezza”.
Scusa la pedanteria, l’intento è solo quello di esserti utile.
Gara d'Estate 2018 - Incontri, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione e Laura Ruggeri.
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Dentro la birra
antologia di racconti luppolati
Complice di serate e di risate, veicolo per vecchie e nuove amicizie, la birra ci accompagna e ha accompagnato la nostra storia. "Dentro la birra", abbiamo scelto questo titolo perché crediamo sia interessante sapere che cosa ci sia di così attraente nella bevanda gialla, gasata e amarognola. Perchè piace così tanto? Che emozioni fa provare? Abbiamo affidato questa "indagine" a Braviautori, affinché trovasse, tramite l'associazione e il portale internet, scrittori capaci di esprimere tali sensazioni. E infatti sono arrivati numerosi racconti: la commissione ne ha scelti 33. Nemmeno a farlo apposta, 33 è la quantità di centilitri di un gran numero di bottiglie (e lattine) di birra; una misura nota a chi se n'intende.
A cura di Umberto Pasqui e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Andrea Andreoni, Tullio Aragona, Enrico Arlandini, Beril, Enrico Billi, Luigi Bonaro, Vittorio Cotronei, Emanuele Crocetti, Bruno Elpis, Daniela Esposito, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Livio Fortis, Valerio Franchina, Luisa Gasbarri, Oliviero Giberti, Elena Girotti, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Fabrizio Leo, Sandra Ludovici, Micaela Ivana Maccan, Cristina Marziali, Stefano Masetti, Maurizio Mequio, Simone Pelatti, Antonella Provenzano, Maria Stella Rossi, Giuseppe Sciara, Salvatore Stefanelli, Ser Stefano, SunThatSpeed, Marco Vignali.
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La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Il sole è nudo
Antologia di opere che mettono a nudo la pratica del nudismo.
Questo libro non vuole essere un dibattito pro o contro; non ci riguarda, abbiamo solo avuto il desiderio di spogliarci con voi.
A cura di Angelo Manarola e Massimo Baglione.
Copertina di Roberta Guardascione.
Contiene opere di: Concita Imperatrice, M. C, Gianni Veggi, 1 s3mpl1c3 nud1sta, Paolo De Andreis, Mario Stallone, Leonardo Rosso, Iconat, Sergio Bartolacelli, Donatella Ariotti, Franca Riso, Lodovico Ferrari, Goldchair60, Emanuele Cinelli, Vittoria Tomasi, Simone Pasini, Anna Rita Foschini, Matteone, Galiano Rossi, Franca Mercadante, Massimo Lanari, Francesco Paolo Catanzaro, Francesco Guagliardo, Giacobsi, Bayron, Marina Paolucci, Guglielmo A. Ferrando, Stefano Bozzato, Marco Murara, Francesca Miori, Lorenzo Moimare, Vincenzo Barone, Rupert Mantovani, Domenico Ciccarelli, Siman, Roberto Gianolio, Francesco Marcone, utente anonimo, Jole Gallo, Giovanni Altieri, Daniela Zampolli, Robi Nood, Mauro Sighicelli, Lucica Talianu, Giovanni Minutello, Naturizia, Serena Carnemolla, Carla Bessi.
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