Domani
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Domani
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“Ricominciato e non riconciato”, dell’altro me non l’altro me dentro me, non capisco la frase “aspettare prima di farmi il coccodrillo “, ma forse è un problema mio.
Andrebbe riletto e revisionato secondo me.
Anche la punteggiatura sarebbe da rivedere.
Questi aspetti hanno, come ho detto prima, reso di difficile lettura un racconto che potrebbe essere invece interessante, facendolo risultare ai miei occhi poco coinvolgente. Per questi motivi mi piace pochino.
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in ogni caso, se ben scritti a livello lessicale, grammaticale e descrittivo, li apprezzo comunque.
in questo caso trovo qualche carenza.
le descrizioni ci sono, ma paiono fini a se stesse, non mi dicono molto.
la stesura invece è buona, nonostante qualche ripetizione.
rimane il fatto che non recepisco il messaggio, ma questo può tranquillamente essere un limite mio.
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Però… manca la storia. I vaghi indizi: “l’altro me dentro di me”, “non parlo della morte”, “non so se sia vero oppure no”, fanno intuire sviluppi possibili e interessanti ma che rimangono ipotetici.
Probabilmente è un buon incipit per un racconto più lungo e articolato.
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Il racconto va rivisto dal punto di vista della punteggiatura, per quanto rigurada la brevità, l'intensità e il "mistero" delle cose non dette doveva essere scritto così visto la natura.
Detto ciò, la frase che mi fa riflettere è la seguente: "Forse sarà anche per questo che scrivo qui, perché so che nessuno di quelli che conosco verrà mai a leggere ciò che sto vivendo." Mi fa riflettere perché per un istante ho avuto come la sensazione che questo racconto sia autobiografico, spero di sbagliarmi, ma nel momento in cui lo fosse il mio consiglio è quello di parlarne proprio con le persone che ti conoscono e di affidarti nuovamente a chi in passato ti aiutato: famigli, amici, personale sanitario, è dura da accettare, lo capisco benissimo, ho lavorato nella neuropsichiatria infantile per tre anni, ma è l'unica soluzione, chiudersi in sé non è mai la migliore cosa da fare.
In bocca al lupo per tutto
- Giorgio Leone
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Potremmo scoprire un mondo tutto nuovo.
Magari anche cambiare punto di osservazione ed ascolto è cosa consigliabile, quando ci poniamo certe domande.
Perchè sono malato?
Di chi è la colpa?
La sofferenza e lo smarrimento inflitta al corpo, ed in alcuni di noi all'anima, da un male grave sono terribili al punto che vorremmo rifiutarli o scacciarli via.
Eppure ... eppure, nulla accade mai per caso a questo mondo.
Tutto è per il nostro bene ... paradossalmente anche ciò che noi identifichiamo come male sovente agisce per un nostro bene migliore.
Qualora ci troviamo di fronte ad un problema che riteniamo insormontabile urge una seria disamina.
Nel caso specifico quale è lo smarrimento e la sofferenza per noi più deleteria?
Quella del corpo o quella dell' Anima?
A ben vedere la prima da sanare è la sofferenza e lo smarrimento dell'Anima.
Infatti quando la sofferenza, attraverso la grazia di Dio, si toglie la maschera scopre un volto di gioia. Una gioia che si concretizza spesso nei nostri cari, nel personale medico ed in tutto il mondo che ci circonda.
Dunque perché rifiutare tutto ciò?
Per una paura irrazionale ed errata?
Per una colpa scaricata su altri ma che dovremmo invero ricercare dentro noi stessi?
Quando la vita riserva sofferenze e difficoltà è istintivo per ogni essere umano volerne ricercare le cause.
Trovare un colpevole su cui scaricare le nostre ansie spesso è per noi la "soluzione" più comoda.
In alcuni questo percorso porta perfino ad “incolpare” Dio, o peggio a sentirsi da Lui traditi ed abbandonati.
Questo è l'errore più grave nel quale potremmo cadere.
Malattia e morte, fanno parte della vita, ci ricordano che siamo imperfetti, ma sopratutto siamo bisognosi dell’amore del Padre nostro che è nei Cieli.
Talvolta potremmo scoprire un bene più grande che con gli occhiali della rabbia e della paura non saremmo mai riusciti a vedere.
Nulla accade per caso, tutto ha un senso in questo mondo.
Non sprechiamo la nostra malattia, anzi, preghiamo Dio affinché ci conceda il dono della Fede in modo che nostra visione sia molto più nitida ed obbiettiva.
Voto 4 di incoraggiamento, ma potrebbe diventare un cinque qualora la vista del protagonista dovesse migliorare.
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk
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Il racconto mi ha evocato atmosfere Ballardiane che purtroppo non si sono poi concretizzate, ma ci si può lavorare sopra.
Hikikomori è la parola che mi ha evocato questo racconto e che potrebbe essere uno spunto (se non il titolo) per una elaborazione ulteriore.
Bene per la mancanza del colpo di scena finale che mi sembra più fuori modo di un assolo di basso, mentre, quando indovinato, il finale sospeso è sempre elegante. Il alternativa è bello anche la ripresa dell' incipit ("ho ripreso a sudare durante la notte...") che crea un "loop" ossessivo in linea con il tema del racconto.
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Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
Vedi ANTEPRIMA (941,40 KB scaricato 125 volte).
Le radici del Terrore
Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano
Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.
Contiene opere di: Silvano Calligari, Enrico Teodorani, Rona, Lellinux, Marcello Colombo, Sonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, Umberto Pasqui, Eliseo Palumbo, Carmine Cantile, Andrea Casella, Elena Giannottu, Andrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, Angela Catalini, Francesca Di Silvio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.
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Bagliori Cosmici
la Poesia nella Fantascienza
Il sonetto "Aspettativa" di H. P. Lovecraft è stato il faro che ha guidato decine di autori nella composizioni delle loro poesie fantascientifiche pubblicate in questo libro. Scoprirete che quel faro ha condotto i nostri poeti in molteplici luoghi; ognuno degli autori ha infatti accettato e interpretato quel punto fermo tracciando la propria rotta verso confini inimmaginabili.
A cura di Alessandro Napolitano e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Sandro Battisti, Meth Sambiase, Antonella Taravella, Tullio Aragona, Serena M. Barbacetto, Francesco Bellia, Gabriele Beltrame, Mara Bomben, Luigi Brasili, Antonio Ciervo, Iunio Marcello Clementi, Diego Cocco, Vittorio Cotronei, Lorenzo Crescentini, Lorenzo Davia, Angela Di Salvo, Bruno Elpis, Carla de Falco, Claudio Fallani, Marco Ferrari, Antonella Jacoli, Maurizio Landini, Andrea Leonelli, Paolo Leoni, Lia Lo Bue, Sandra Ludovici, Matteo Mancini, Domenico Mastrapasqua, Roberto Monti, Daniele Moretti, Tamara Muresu, Alessandro Napolitano, Alex Panigada, Umberto Pasqui, Simone Pelatti, Alessandro Pedretta, Mattia Nicolò Scavo, Ser Stefano, Marco Signorelli, Salvatore Stefanelli, Alex Tonelli, Francesco Omar Zamboni.