Il combattimento
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Il combattimento
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Quando per l'età lasciò perdere la professione, in campagna, in pace, ritrovò la tranquillità notturna.
Quanto ai medici, l'unica cosa che seppero fare era di prescrivere farmaci che lo spegnevano di giorno ma neanche un po' la notte.
Scusa per la lunga diversione.
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Re: Commento
Scherzi! Anzi ti ringrazio. Mi fa piacere che alla fine tuo padre ha ritrovato tranquillità. Le parasonnie possono essere davvero una misteriosa e brutta bestia (come spero si intuisca dal racconto, che è un po' spinto agli estremi ma ha una base di realismo).
- Eliseo Palumbo
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Ho solo alcune annotazioni da fare: 1.Ovale di sabbia e arena, non ho capito cosa intendessi dire.
2. Credo che Corso vada scritto minuscolo, a meno che tu non l'abbia fatto di proposito
3. Bull and Terrier Bull-Terrier: la prima definizione è ok, nella seconda non credo vada il trattino.
4. Più pesanti di lui, credo sia meglio scrivere di lei, perché nel periodo precedente l'avevi descritta come una belva, poi magari ti riferivi al cane in generale e quindi va bene anche lui, considerando che subito dopo specifici sia una lei, non so se vada rivisto.
5. I cani vengono di (n)uovo, è saltata una n durante la battitura.
Per il resto onestamente non ho nulla da dire, veramente fantastico il modo in cui l'autore/trice ha trattato un argomento, forse conosciuto ai pochi, e la fatale tragica conseguenza che può avere, mi sono piaciuti i nomi nel sogno e l'accostamento poi ai personaggi reali.
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Re: Commento
Grazie Eliseo. A questo punto però metterò minuscolo anche "bull terrier". Ottime annotazioni, grazie!Eliseo Palumbo ha scritto: ↑10/02/2020, 16:25 Il racconto a me è piaciuto, la cronaca di un omicidio in forma onirica.
Ho solo alcune annotazioni da fare: .......
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Re: COMMENTO
Grazie mille. Valuterò la tua idea di modificare la seconda parte, non hai tutti i torti.Giampiero ha scritto: ↑10/02/2020, 17:18 Storia da incubo, è proprio il caso di dirlo, merito di questa scrittura efficace in cui ogni termine sta al posto giusto, rilevando in poche battute un ottimo contesto dinamico raccapricciante. Il finale, perlopiù relegato ai dialoghi, a mio giudizio perde qualcosa: la tensione cala di botto, laddove a mio giudizio anche lì ci stava una “bella” scena (di sangue) mostrata. Do comunque voto pieno, allorché mi piace premiare la scrittura – ripeto, molto incisiva e soprattutto plastica – della prima parte.
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Il combattimento in sé è fantastico. Ricco di particolari e di virtuosismi immaginifici aggiunti quali la figura del nano\pupazzo e del gigante\ventriloquo. Brutale ed efferato ma senza mai sbandare nell'ostentazione facile. Sanguinario e scabroso oltre misura, ma senza perdere mai il suo carattere implicito di denuncia. A questo proposito, nei film di un grande narratore dei nostri tempi quale a mio avviso è Mr Tarantino, a volte ho riscontrato uno sconfinamento nell'autocompiacimento, nell'orrore fine a sé stesso, per intenderci. Ma è un'opinione personale eh, non si inviperiscano eventuali fan o detrattori. Tornando a questo racconto, il ritmo rimane serrato e non perde veramente un colpo fino alla fine (io tendo certo a divagare di più).
E dunque la fine.
Mi ha un po' deluso, lo ammetto. Un po' perché scegliere a mio avviso l'opzione onirica, smorza quella bellissima tensione accumulata fin lì, e un po' perché mi sono sentito strappato da quel bellissimo scenario per ritrovarmi di colpo in uno molto più banale. Questo non è un problema in sé, e io mi sento aperto a qualsiasi opzione valida. Il problema è che il nesso tra il combattimento e l'uxoricidio io non lo vedo (il che non significa che non ci sia, ovviamente). Forse il matrimonio è un combattimento così efferato? Può darsi, non ricordo bene visto che dall'ultimo è passato un po' di tempo.
Comunque, concludendo e riassumendo: applausi! Un lavoro ottimo che a mio parere non può prendere meno di 4, ma che al mio 5 ci è andato molto molto vicino, per quel che può valere.
PS. Ci tengo a dire che a livello di sensazione mi ha ricordato un altro bel racconto un po' bistrattato di questa gara, che a me è piaciuto molto, ovvero "La combinazione del peyote." Stesse luci calde e fumose, stesse ombre scure, stesso giallo\follia. Così per dire.
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stesura più che buona, con pochissimi refusi. riesci a mostrare le scene al lettore, e questo è molto positivo.
bello anche il finale a sorpresa, che cambia tutta la storia.
complimenti
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Bello lo stile narrativo, anche se mi permetto di fare delle considerazioni su alcuni punti:
“Qui è stato realizzato un ovale di sabbia e arena, lungo sei metri e largo quattro”, mi suonerebbe meglio “Qui è stata realizzata un’arena, un ovale di sabbia lungo sei metri e largo quattro”;
“Di fianco a me uno sconosciuto mi da di gomito”, dà vuole l’accento;
I molossi sarebbero una razza di cani ben precisa, ma su questo si può anche sorvolare, in fondo sia il corso italiano che il bull terrier sono molossoidi.
Volendo fare i pignoli una femmina di bull terrier raramente arriva a pesare poco più della metà di un corso adulto maschio, anche considerandola come un “bull and terrier”, ibrido progenitore della razza attuale e oggi praticamente estinto.
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Re: Commento
Grazie mille, ottimi suggerimenti.Eliseo Palumbo ha scritto: ↑10/02/2020, 16:25 Il racconto a me è piaciuto,[...] mi sono piaciuti i nomi nel sogno e l'accostamento poi ai personaggi reali.
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Re: Commento
Grazie delle bellissime parole.Roberto Ballardini ha scritto: ↑11/02/2020, 8:41 Wow. Racconto per me non facile da commentare, [...] Così per dire.
Il finale in effetti presenta un salto e un cambio di registro che può spiazzare, penserò se modificarlo ma al momento non trovo un modo migliore. Del resto non mi dispace il contrasto tra la realtà (banale e malvagia) che è nel finale, e tutto il resto che è una versione onirica della realtà stessa.Grazie ancora.
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Re: Commento
Grazie mille. Terrò conto delle tue giuste osservazioni! GrazieRoberto Bonfanti ha scritto: ↑11/02/2020, 21:58 Buon racconto, [...] anche se mi permetto di fare delle considerazioni su alcuni punti:
[...] oggi praticamente estinto.
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Re: Il combattimento
commento: Il combattimento
Altra riflessione riguarda il femminicidio: se non sbaglio ci sono almeno tre racconti in gara dove le vittime sono mogli/compagne/femmine, che vorrà dire?
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Comunque, sia ben chiaro che tutte queste considerazioni personali non inficiano per nulla ciò che ho provato leggendo la prima parte, che resta la più importante, fantastica e degna di un lusinghiero giudizio.
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Re: Commento
Grazie Giorgio.Giorgio Leone ha scritto: ↑14/02/2020, 13:27 La prima parte [...] fantastica e degna di un lusinghiero giudizio.
In effetti "mi aiuti ad aiutarla" non si può sentire, lo cambio
Sul resto è più complicato, ma grazie delle osservazioni certamente ci rifletterò sopra!
La Gara 4 - Ciak, si gira!
A cura di DaFank.
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La Gara 43 - Cantami, o diva...
A cura di Antonella Pighin.
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Gara d'estate 2019 - La madre del prescelto, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero
antologia di opere ispirate alla paura dell'ignoto
Nella ricerca di un tema che potesse risultare gradito a più autori, ci è sembrato infine appropriato proporre un'antologia di opere il cui fattor comune fosse il brivido. Un termine per molti versi ingannevole, almeno quanto lo sono certe credenze e immagini che la ragione volutamente ignora, o perfino deride. Eppure, l'ignoto ci aspetta al varco, silenzioso e paziente, per catapultarci nello strapiombo degli incubi o nel vortice di ansie e desideri repressi.
A cura di Roberto Virdo'.
Contiene opere di: Ida Dainese, Francesca Paolucci, Marcello Rizza, Fausto Scatoli, Annamaria Ricco, Francesco Cau, Valentino Poppi, Mario Flammia, Essea, Umberto Pasqui, Enrico Teodorani, Roberto Masini, Maria Perrella, Giacomo Baù, Eliseo Palumbo, Selene Barblan, Stefano Bovi, Ibbor OB, Andrea Teodorani, Simona Geninazza, Lidia Napoli, Mario Malgieri, Michele Silvi, Ida Daneri, Alessandro Mazzi.
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Fungo più, fungo meno...
Nessuno li ha mai raccontati in maniera avvincente.
Cosa può accadere se una élite di persone geneticamente Migliore si accorge di non essere così perfetta come crede?
Una breve storia di Fantascienza scritta da Carlo Celenza, Ida Dainese, Lodovico Ferrari, Massimo Baglione e Tullio Aragona.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
I sogni di Titano
Il "cubo sognatore" su Titano aveva rivelato una verità sconvolgente sull'Umanità, sulla Galassia e, in definitiva, sull'intero Universo, una verità capace di suscitare interrogativi sufficienti per una vita intera. Come poteva essere bonariamente digerito il concetto che la nostra civiltà, la nostra tecnologia e tutto ciò che riguardava l'Umanità… non esisteva?
"Siamo solo… i sogni di Titano", aveva riportato il comandante Sylvia Harrison dopo il primo contatto col cubo, ma in che modo avrebbe potuto l'orgoglio dell'Uomo accettarlo? Ovviamente, l'insaziabile sete di conoscenza dell'Essere umano anelava delle risposte, e la sua naturale curiosità non poteva che spingerlo alla ricerca dell'origine del cubo e delle ragioni della sua peculiare funzione.
Gli autori GLAUCO De BONA (vincitore del Premio Urania 2013) e MASSIMO BAGLIONE (amministratore di BraviAutori.it) vi presentano una versione alternativa del "Tutto" che vi lascerà senza parole. Di Glauco De Bona e Massimo Baglione.
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