Il mago

Spazio dedicato alla Gara stagionale di primavera 2020.

Sondaggio

Sondaggio concluso il 20/06/2020, 1:00

1 - non mi piace affatto
0
Nessun voto
2 - mi piace pochino
1
5%
3 - si lascia leggere
1
5%
4 - è bello
12
55%
5 - mi piace tantissimo
8
36%
 
Voti totali: 22

Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Il mago

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Il mago capitava in paese un paio di volte alla settimana.
Gli sfaccendati che passavano le loro giornate alla stazione lo vedevano scendere puntuale dall’accelerato delle 8:07, con la sua valigia di pelle marrone. Puntuale, in realtà, quasi mai, da molto tempo i treni non arrivavano più in orario.
Il mercoledì era un appuntamento fisso: il giorno di mercato gli garantiva di fare buoni affari. La clientela era costituita da gente di campagna che veniva in paese per fare compere e, già che c’era, coglieva l’occasione per trovare soluzione a qualche problema.
L’ufficio del mago era un piccolo appartamento: un ingresso che fungeva da sala d’aspetto, un gabinetto e un salottino trasformato in studio, arredato con una scrivania e delle poltroncine. In quei giorni l’anticamera si riempiva rapidamente di persone, accolte dal suo aiutante, il signor Wong.
Il signor Wong era un ometto minuto e magrissimo, dai vaghi tratti orientali. Molti pensavano che fosse cinese, altri tibetano, i più informati, quelli che sanno tutto di tutti, sostenevano con decisione che era malese, forse perché suonava più esotico o, forse, suggestionati da certi romanzi letti in gioventù. La sua origine rimaneva avvolta nel mistero, come pure altri aspetti della sua vita. Nessuno, in paese, lo vedeva se non nello studio del mago, né a fare compere né occupato in altre attività. C’era chi diceva che vivesse in quell’appartamento come un recluso, senza mai uscirne, mentre qualcun’altro aveva messo in giro la voce che fosse uno spiritello evocato dal mago, diceria che alimentava l’ilarità dei paesani più scettici.
Il signor Wong non parlava mai, si limitava a ricevere i clienti con dei semplici gesti di formale cortesia e un’espressione enigmatica e immutabile dipinta in volto. La sua silenziosa presenza bastava a creare fin da subito un’atmosfera di sacralità e rispetto nei clienti che, appena entrati nell’ingresso dello studio, azzittivano le loro chiacchiere e rimanevano in paziente attesa del loro turno.
Nei giorni di mercato i casi erano perlopiù questioni ordinarie, il mago le trattava con professionalità e modi spicci, da dentista della magia. L’estrazione di un malocchio, l’otturazione di una carie amorosa, la devitalizzazione di una sfortuna cronica, di solito ogni operazione si risolveva in pochi minuti.
Una volta terminata la seduta il mago accompagnava alla porta il cliente, sussurrandogli le ultime raccomandazioni, poi si rivolgeva al suo aiutante: “Signor Wong, chi è il prossimo?”
L’ometto si avvicinava all’avventore di turno e, con un inchino appena accennato e un gesto della mano, lo indirizzava verso il salottino.
L’altro giorno, dedicato perlopiù alla clientela del paese, era talvolta il lunedì, oppure il martedì, più spesso il venerdì; la cadenza con cui riceveva era indicata da un cartello che l’aiutante si premurava di appendere alla porta d’ingresso.
Fu proprio un venerdì, nel pomeriggio, che il signor Wong accompagnò, questa volta quasi sospingendola fino alla poltroncina davanti alla scrivania, come se avesse percepito la particolarità della sua vicenda, una signorina. Il mago aspettò in silenzio, come suo solito, che cominciasse lei a esporre il perché della sua visita.
Era una giovane donna, doveva avere poco più di vent’anni, bella, di quella bellezza ingenua che al giorno d’oggi non va più di moda, vestita con abiti modesti ma che addosso a lei parevano quasi eleganti.
“Lei non sembra un mago”, esordì la ragazza, dopo averlo studiato per qualche secondo.
Lui non rispose, si limitò a sorridere, ammiccando, come per invitarla a proseguire.
“Intendo dire che non è come mi ero immaginata. Cioè, pensavo lei fosse un po’ più… appariscente”.
“Capisco, si aspettava che portassi un cappello azzurro a punta, con le stelline?”
La giovane sorrise a sua volta, mostrando fossette e una dentatura candida.
“Mi scusi, non mi fraintenda, è colpa mia. Lei ha un aspetto normale, mentre io… oh, ma che sciocca che sono, mi prenderà per una stupida”.
“No, non mi permetterei mai. Ora, se vogliamo passare al motivo per il quale è venuta…”
La fanciulla, ignorando la richiesta del mago, riprese: “Sa cosa si dice di lei in paese?”
“So molte cose, ma non posso sapere tutto. Me lo dica lei”.
“Si dice che… ecco, che lei è un ciarlatano. Oh, non tutti, a dir la verità, ma qualcuno lo pensa, anzi, lo afferma a voce alta”.
L’uomo per nulla turbato da quella confidenza, fece solo una pausa, prima di replicare.
“Signorina Viviana, lei non crede a queste calunnie, vero? Altrimenti non sarebbe qui”.
“Come sa il mio nome?”, esclamò sorpresa.
“Come le ho detto poco fa, non posso sapere tutto, ma so molte cose”.
“Eh già, fa parte del suo mestiere. Perdoni la domanda”, fece, sporgendosi in avanti e abbassando la voce, “ma quello di là, il cinese, non parla mai, è muto?”
“Il signor Wong, intende? Diciamo che è una persona molto riservata”.
“Ah, una persona riservata…”, sottolineò le sue parole con un’espressione seria e muovendo la testa su e giù, come se avesse compreso la risposta. Poi riprese a divagare: “Sa, anche mia madre dice che…”
All’improvviso il mago alzò la mano sinistra e, tenendola ben aperta attirò su di essa lo sguardo della donna, che si zittì di colpo. Era ormai aprile inoltrato, ma nella stanza sembrò calare di nuovo l’inverno, accompagnato da un’aria nebbiosa e umida che penetrava nelle ossa, facendo rabbrividire Viviana, proprio come quel pomeriggio di un dicembre di parecchi anni prima, il giorno del suo compleanno.

Fin da quando, molto piccola, aveva cominciato ad avere coscienza di sé e del mondo dove viveva, l’unica presenza costante nella sua vita era stata quella di sua madre, il padre non l’aveva mai conosciuto. Spesso aveva cercato spiegazioni per quell’assenza, ma le sue domande non avevano mai avuto risposte chiare e, presto, aveva smesso di farle.
Crescendo era diventata una bambina seria e taciturna, a scuola andava abbastanza bene, senza eccellere in niente, era una di quelle alunne che gli insegnati liquidano spesso con: “È brava, ma se si applicasse potrebbe fare di più”.
Quei pochi soldi che la madre portava a casa non bastavano mai, i regali erano stati rari nella sua infanzia, quell’orsetto di pezza per i suoi dieci anni fu una piacevole eccezione. Aveva la pelliccia marrone scuro e la pancia color panna, fu quasi automatico per Viviana dargli il nome di Bruno. Quel pomeriggio era felice quando, dopo aver fatto i compiti, si mise il cappotto e uscì di casa con il suo nuovo compagno per andare a giocare con le amiche.
“Fammelo vedere!”, ogni richiesta suonava come un ordine se veniva da Elisabetta, l’indiscussa condottiera del suo piccolo gruppo. Lei obbedì e le consegnò l’orsetto.
“Che bello”, disse la ragazzina accarezzando la testa del pupazzo. Poi prese a buttarlo per aria e riprenderlo al volo.
Viviana, temendo che cadesse a terra e si sporcasse la implorò: “Ridammelo, ti prego”.
“Fammici giocare ancora un po’, non te lo sciupo mica”.
“No, è mio, ridammelo!”
“Prova a prenderlo”, la schernì l’altra, lanciandolo a una delle sue accolite, una bambina dai capelli rossi raccolti in una treccia.
Così cominciò un dispettoso gioco di rilanci con le altre in cerchio e Bruno che passava di mano in mano, sempre un po’ troppo lontano da quelle di Viviana, finché un tiro più goffo degli altri non le permise di afferrarlo. Elisabetta non si dette per vinta e cercò di riprenderlo di nuovo.
“Lascialo!”, urlò Viviana, tirandolo con tutte le forze che aveva, ma la sua avversaria non mollò la presa e, con un rumore lacerante, lei si ritrovò in mano un braccino di pezza strappato.
“Hai visto cos’hai fatto!”, singhiozzò disperata.
“Quante storie per uno stupido pupazzo”, rispose l’altra sprezzante, buttandole l’orsetto rovinato ai piedi.
In preda a una furia cieca Viviana le urlò in faccia: “Ti odio! Spero che tu muoia!” E le diede una spinta. Elisabetta non se l’aspettava e, scivolando sul selciato reso viscido dall’umidità, cadde pesantemente all’indietro, battendo la testa.
Le altre bambine si misero a strillare, ben presto le loro grida richiamarono l’attenzione di alcune persone che accorsero sulla scena. La ragazzina giaceva per terra, priva di sensi, un uomo la prese in braccio e la trasportò dentro il portone di un’abitazione vicina. Qualcuno andò a chiamare il dottore. Mentre gli adulti ascoltavano il racconto concitato di quanto era successo Viviana raccolse l’orsetto mutilato e scappò piangendo verso casa.
Sua madre la rimproverò con asprezza, non volle sentire le sue ragioni e, preoccupata, andò a informarsi sulle condizioni di Elisabetta.
Nei giorni seguenti venne a sapere che la sua ormai ex-amica era rimasta incosciente per alcune ore, poi si era ripresa, ma una febbre persistente l’aveva costretta a letto per quasi una settimana. Lei non provava rimorso, pensava che se lo fosse meritato.
Quel banco vuoto, a scuola, non le faceva effetto, come la lasciavano indifferente gli sguardi dei suoi compagni, le frasi lasciate a metà quando si avvicinava, il vuoto che cresceva sempre di più intorno a lei. La maestra la prese da parte alla fine delle lezioni e le parlò brevemente, con un freddo tono di biasimo. Viviana ascoltò a capo basso le parole dell’insegnante, una ramanzina su come si sarebbe dovuta comportare. In un altro momento quel discorso l’avrebbe mortificata, ora non le faceva né caldo né freddo.
Non si sentiva in colpa per quello che era capitato a Elisabetta, lei non aveva fatto niente di male, era una fatalità, anzi, in fondo se l’era cercata. Quello che la feriva era il suo pupazzo sciupato e la sua felicità trasformata prima in disperazione e poi in rabbia. Dopo quel pomeriggio non aveva versato più una lacrima, aveva anche rinunciato a chiedere alla madre di ricucire l’orsetto di pezza, l’aveva messo da parte e si era chiusa in un cupo risentimento.
Mancavano ormai pochi giorni alle vacanze di Natale quando Elisabetta tornò a scuola. Le amiche la accolsero circondandola come uno sciame di vespe, a Viviana sembrava quasi di sentirne il ronzio in quelle voci festanti, lei cercò di ignorarla e ci riuscì per tutta la mattina, fino all’uscita alla fine delle lezioni.
Se la trovò davanti nel vialetto che portava al cancello della scuola, di nuovo alla testa del suo gruppetto fedele. Per un attimo si fermò esitante, ma non c’era un'altra strada dai cui passare, quindi, abbassando il capo, riprese il cammino, con la speranza di essere lasciata in pace.
Le cose, però, andarono in altro modo. Elisabetta le si mise davanti impedendole il passaggio.
“Dove credi di andare? Ti devi vergognare per quello che mi hai fatto!”
Viviana non rispose e si mosse a destra e a sinistra, l’unica cosa che voleva era andarsene, ma le altre le si strinsero intorno, chiudendole ogni via di fuga.
In breve si trovò a rivivere il crudele gioco che le bambine avevano riservato al suo orsetto di pezza, in un girotondo di spinte e strattoni.
“Sei una strega, come tua madre! È per questo che tuo padre se n’è andato!” Le urlava in faccia Elisabetta, mentre le altre ripetevano in coro la stessa invettiva: “Strega! Strega!”
Alla fine Viviana riuscì a divincolarsi e scappò mentre quella parola la inseguiva come un’eco, corse senza fermarsi fino a casa, dove si chiuse in bagno e si lavò la faccia arrossata con l’acqua fredda.
Dopo aver ripreso fiato alzò il capo per guardarsi, ma l’immagine che lo specchio le restituì non era la sua, vide una vecchia con la bocca sdentata e ghignante, un occhio velato e la testa avvolta in uno scialle nero.

La ragazza stava ancora urlando per lo spavento, mentre il mago, accanto a lei, schioccava le dita davanti alla sua faccia.
Sì guardò intorno, sorpresa di trovarsi in quel salottino, barcollò leggermente, sorretta dall’uomo, poi si afflosciò sulla sedia.
“Che cosa… cosa mi è successo? Perché mi sembrava di essere tornata bambina? Chi era quella vecchia? È stato lei? Mi ha fatto un incantesimo?”
La sua voce era rotta dai singhiozzi.
“Si calmi ora, è tutto passato, era solo un brutto ricordo. Vuole un bicchiere d’acqua?”
“Non voglio l’acqua! Io voglio sapere!”
“Certo, è venuta qui per questo. Lei vuol capire perché, ogni tanto, sente ancora bisbigliare alle sue spalle, quando pensano non li ascolti, quelli che la chiamano…”
“Strega! È questo quello che sono?”
Il mago tornò a sedersi dietro la scrivania e le sorrise, benevolo.
“Le streghe non esistono, signorina. Solo i creduloni e gli sciocchi pensano che siano reali”.
“E quella che ho visto nello specchio?”
L’uomo la guardò con attenzione, prima di rispondere.
“Era solo il riflesso della sua paura”.
Viviana sembrò soppesare quelle parole, poi si decise a fare un’ultima domanda, chinando il capo e prendendosi la faccia fra le mani.
“Cosa mi succederà ora?”
“Adesso dimenticherà tutto, quel ricordo che crede abbia segnato la sua vita, tutto quello che ha rivissuto oggi. Non ci sarà più quest’ombra sul suo futuro. Mi guardi attentamente. No, non si distragga”.
Viviana si sentì attrarre da quello sguardo, non riusciva a distogliere gli occhi da quelli del mago, dalle sue pupille nere che sembravano espandersi fino a riempire tutto lo spazio intorno a lei. Poi l’effetto svanì di colpo, lasciandola confusa e con la mente svuotata da ogni pensiero.
“Io… io devo andare”, mormorò, avviandosi verso l’uscita.
“Signorina Viviana?”
La ragazza si voltò. Il mago aveva tirato fuori, chissà da dove, un copricapo a punta, ornato da stelline gialle e se l’era sistemato in testa.
“Che gliene pare?”
Lei sorrise: “Mi piace, le sta bene”, poi, arrossendo, aggiunse “Oh, mi scusi. Quanto le devo? Non ho molti soldi, ma…”
“Tenga, questo è per lei”, le disse, ignorando la domanda. Si alzò dalla sua poltrona e le porse un orsetto di pezza, marrone con la pancia chiara.
Quel pupazzo le sembrò vagamente familiare. Lo prese, lo rigirò fra le mani, stupita da quel regalo, poi uscì, senza aggiungere altro, chiudendo la porta alle sua spalle.
Poco dopo l’orientale entrò nello studio e guardò il mago con la sua solita espressione indecifrabile, turbata, però, da una sfumatura di rimprovero. Quando parlò lo fece con una voce così bassa che, se qualcun’altro fosse stato lì ad ascoltare, avrebbe avuto difficoltà a intendere le sue parole.
“Perché non le hai detto la verità?”
“La verità? Signor Wong, la verità è sopravvalutata. La gente non la vuole sentire. Gli uomini vogliono sogni, speranze, hanno bisogno di credere in qualcosa. Lei sa bene che è la loro fede a tenere in vita quelli come noi”.
L’ometto ponderò un poco le parole del mago poi disse: “Sogni… sai cos’ho sognato stanotte?”
“Lei sogna, signor Wong?”
“Qualche volta. Ero in un campo di girasoli, al tramonto, inseguivo un cane, un piccolo bastardo bianco e nero, ogni tanto lo perdevo di vista, poi lo ritrovavo e lui ricominciava a correre davanti a me, come se mi volesse condurre da qualche parte”.
“E dove la voleva portare?”
“Non ne ho idea, a un certo punto non l’ho più visto e poi non ricordo altro”.
“Strana fantasia, signor Wong. Mi dica, prova qualcosa per la donna che è appena uscita, per questa gente?”
“Questione interessante, ogni tanto me lo chiedo anch’io. Mi domando a che scopo ci prendiamo gioco di loro”.
“Lei crede che sia nella nostra natura farci domande?”
“Direi di no. Eppure me ne faccio”.
“Signor Wong, mi sembra stanco, ha dubbi, non è da lei”.
“Forse hai ragione. Però, se penso che una volta eravamo temuti, idolatrati… e potremmo esserlo ancora”.
“Guardi, in fondo la capisco, ma i tempi cambiano. Non trova forse divertenti quelli che viviamo adesso? A proposito, ho un progetto per questo fine settimana”.
“No! La donna cannone non la faccio più!”
“Ma no, basta con i fenomeni da baraccone. Parlavo di un capatina a Montecarlo. Lei sarà una giovane e bella ereditiera, molto fortunata alla roulette, io il suo autista e guardia del corpo”.
“Beh, sembra interessante…”
“Sicuro. Oh, accidenti, si è fatto tardi. Signor Wong, è il momento di andare, si prepari”.
“Uffa, devo proprio?”
“Sì, lo sa che è necessario”.
L’ometto dall’aspetto asiatico si raggomitolò su se stesso, la sua già scarsa mole si ridusse ancora di più ed entrò nella valigetta.
Mentre il mago chiudeva la serratura, dall’interno il signor Wong disse: “Però sia chiaro, non vado a letto con nessuno!”
“Non ce n’è bisogno, basterà che lo faccia sembrare possibile”.
Il mago spense la luce dello studio, chiuse la porta a chiave e, con la valigia di pelle in mano, s’incamminò verso la stazione.
Ultima modifica di Roberto Bonfanti il 30/03/2020, 16:43, modificato 1 volta in totale.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Draper
rank (info):
Apprendista
Messaggi: 184
Iscritto il: 23/03/2015, 0:05

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Draper »

Ciao Roberto. Che dire, il racconto mi è piaciuto un sacco. Non ho trovato refusi e devo dire che lo scavo psicologico dei personaggi stavolta non ha proprio difetti, ma la cosa che ho trovato molto più rifinita sono i dialoghi. E' scivolato tutto via, in senso positivo, nonostante la lunghezza.

Alla prossima!
Immagine
Immagine
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Re: Il mago

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Grazie Draper, sono contento che tu abbia apprezzato il racconto e i progressi.
A presto.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Selene Barblan
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 737
Iscritto il: 11/07/2016, 22:53

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Selene Barblan »

Questo racconto mi ha davvero intrigato; scritto molto bene come di consueto, se dovesse esserci una continuazione lo leggerei molto volentieri. Bei personaggi, belle descrizioni, tutto molto efficace. Voto 5
Roberto Ballardini
rank (info):
Pubblicista
Messaggi: 88
Iscritto il: 22/12/2019, 10:58

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Roberto Ballardini »

Bello! Si legge che è un piacere. Forse in prima lettura mi ha deluso un filino il finale, ma solo perché tutto il resto ha generato aspettative molto alte. Mi aspettavo qualcosa più legato alla vicenda della ragazza, data la rilevanza che le hai dato, per chiudere il cerchio alla grande. Credo comunque che appena lo avrò assimilato mi piacerà in toto. Il momento topico, per quel che mi riguarda, è quello in cui la ragazza continua a divagare e il mago alza la mano. Dopodiché parte la digressione temporale. Magico, appunto.
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Re: Il mago

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Grazie mille Selene, in effetti il racconto è in qualche modo un prequel di un altro che si trova sulla mia pagina: "La strega".
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Re: Il mago

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Ti ringrazio molto, Roberto. La sorte della ragazza viene ripresa in un racconto ambientato molti anni dopo, "La strega", che si trova sulla mia pagina.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Laura Traverso
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 933
Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
Località: GENOVA
Contatta:

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Anche questa volta il tuo racconto mi è piaciuto molto, nonostante la lunghezza è risultato essere scorrevole e di facile lettura. Il tema "magico" e l'aspetto psicologico che lo ha accompagnato è molto profondo e vero. Molto coinvolgente è stato il tratto in cui hai descritto la vita di Viviana, evidenziando al meglio quanto fosse stata grande la sua sofferenza. Anche a me avrebbe fatto piacere non vederla scomparire dietro la porta chiusa, e proprio perché lei (dal mio punto di vista) è stata la parte più significativa del racconto. Ecco, sarebbe carino saperne di più... Bravo!
Mariovaldo
rank (info):
Apprendista
Messaggi: 130
Iscritto il: 16/12/2019, 7:27
Contatta:

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Mariovaldo »

Gran bel narrare. Trama originale e ben tessuta, la lunghezza non si sente, scorre che è un piacere sino al finale, inatteso. Forse, ma è una mia impressione soggettiva, qualche dettaglio in meno avrebbe ulteriormente migliorato la lettura,
ai miei sinceri complimenti!
Andr60
rank (info):
Correttore di bozze
Messaggi: 485
Iscritto il: 15/11/2019, 15:45

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Andr60 »

Bel racconto, interessante e coinvolgente, e dialoghi credibili. Confesso però che il finale mi ha lasciato perplesso: il mago è un vero mago, un ciarlatano, un telepate? E il signor Wong, che ruolo ha? Per caso, il vero mago è lui?
Avatar utente
Giorgio Leone
rank (info):
Apprendista
Messaggi: 189
Iscritto il: 08/11/2014, 13:14
Località: Bormio

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Giorgio Leone »

Si, scritto bene, cattura l'attenzione e si ha voglia di sapere come va a finire. Ma come va a finire? Il signor Wong accusa il mago di non avere detto a Viviana quale sia la verità, quindi loro due la sanno. Ma perché non la dobbiamo sapere anche noi? Non saperla sembra vanificare la lettura e la storia stessa, anche perché non ci sono elementi per immaginarla. Non posso credere che Viviana sia realmente una strega, altramenti la bulla e le sue amiche avrebbero fatto una fine ben diversa. Credevo che il sogno del signor Wong mi avrebbe fornito qualche indizio, ma così non è stato. Ma se così è e non ho inteso male io, perché glielo hai fatto raccontare? Poi fai chiedere dal mago a Wong se si senta in colpa per il fatto di prendere in giro la gente. Sembrerebbero quindi dei truffatori, ma la fine fa intendere che siano ben altro, con Wong che entra in una valigetta e si potrebbe trasformare in una gnocca a Montecarlo. Prima, però, il mago sembrava essere addirittura uno psicoterapeuta ipnotizzatore. Insomma, una girandola di affermazioni, poi contraddette, che mi ha lasciato un po' confuso. Se era questo lo scopo che ti eri prefisso, il mago sei tu e hai raggiunto il risultato. Se si tratta invece semplicemente di un finale aperto, allora va bene, anche se io ho simpatia solo per quelli che racchiudono le possibilità in un paio chiaramente indicate nel testo, o che possano venire in mente al lettore.
Infine, ti segnalo solo una frasetta che correggerei, perché tutto il resto è perfetto. “Che le ne pare?” proprio non mi piace, direi "Che gliene pare", o qualcosa del genere.
ImmagineImmagine
Immagine
Immagine

Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Re: Il mago

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Ciao Laura, ti ringrazio per il tuo commento, mi fa piacere che tu abbia colto i vari aspetti del racconto. Come ho risposto ad altri, sulla mia pagina c'è un racconto che riprende in qualche modo le sorti di Viviana. Grazie ancora.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Re: Il mago

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Grazie per l'apprezzamento, Mariovaldo.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Re: Il mago

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Ciao Giorgio, innanzitutto grazie per aver analizzato così a fondo il racconto, provo a rispondere ai tuoi quesiti, e un po’ anche a quelli di Andr60, che naturalmente ringrazio.
Per quanto riguarda la verità, questa risulterebbe più evidente leggendo il “sequel” (anzi, il racconto di cui questo è il “prequel”, considerando la tempistica con cui li ho scritti), ma considerandolo autoconclusivo pensavo che la “non-verità” detta dal mago fosse evidentemente la rassicurazione che fa a Viviana: quella di non essere una strega e che non sarà considerata tale in futuro, probabilmente hai ragione e non è sufficiente, è un po’ contorto ma non mi viene di spiegarlo meglio.
Per tutto il resto diciamo che ho preferito rimanere molto sul vago, lasciando indizi ma non certezze sulla natura dei due. Il sogno del signor Wong, leggendo qua e là di cabala (di cui non sono certo esperto), significa che ci sono dei cambiamenti da fare per preservare la tranquillità della famiglia.
Infine grazie per il suggerimento, hai ragione.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Giorgio Leone
rank (info):
Apprendista
Messaggi: 189
Iscritto il: 08/11/2014, 13:14
Località: Bormio

Author's data

Re: Il mago

Messaggio da leggere da Giorgio Leone »

Grazie, Roberto, aspetto di leggere il sequel. Quello che confonde è l'affermazione di Wong che contraddice quella del mago, così non si sa a chi credere. Però il principale deve aver sempre ragione.
ImmagineImmagine
Immagine
Immagine

Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Francesco Dell'Accio
rank (info):
Pubblicista
Messaggi: 67
Iscritto il: 15/05/2018, 0:11
Località: Recco

Author's data

COMMENTO

Messaggio da leggere da Francesco Dell'Accio »

Ciao Roberto
il racconto mi è piaciuto. L'ho trovato armonico nelle sue diverse parti: l'introduzione che descrive molto chiaramente i personaggi; i dialoghi centrali che accendono l'interesse del lettore accompagnandolo al finale. Ecco, il finale non mi è risultato chiaro. A un certo punto pensavo che il mago fosse il padre della ragazza. Poi mi sono chiesto chi fosse il signor Wong. Un dio o cosa?
Comunque bello. Forse hai proprio voluto lasciare il finale all'aperta interpretazione di ognuno.
Ciao
Francesco
Namio Intile
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 694
Iscritto il: 07/03/2019, 11:31

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Namio Intile »

Ciao, Roberto. Un racconto gradevole e davvero ben condotto, dall'inizio alla fine. Che il mago non sia solo un mago, ma qualcosa di più lo si evince proprio dalle battute finali del dialogo con Viviana con quel regalo, quel pupazzo che non può certo esser lì per caso e lascia intravedere la statura del protagonista.
Quanto all'ingresso di Viviana e alla sua uscita di scena li ho trovate ben inquadrate nel contesto generale, non si tratta di un incontro superfluo, ma funzionale al racconto; anzi il dialogo tra Viviana e il Mago a mio avviso è la parte più riuscita, più emotivamente stimolante e coinvolgente dell'intero racconto. Nel dialogo finale si ha poi la certezza che i due uomini non sono solo uomini, ma qualcosa di diverso. Cosa è lasciato all'immaginazione: dei, divinità, maghi, stregoni, diavoli, poco importa in definitiva.
Quel che conta è l'atmosfera un po' irreale che sei riuscito a disegnare man mano che il racconto è andato avanti verso la sua conclusione.
Un ottimo lavoro dunque.
Ti segnalo solo:“Sogni… sai cos’ho sognato stanotte?”
Qui Wong dà del tu al Mago, mentre in tutto il racconto gli dà del lei.
Per finire, un piccolo inciso:“La verità? Signor Wong, la verità è sopravvalutata. La gente non la vuole sentire. Gli uomini vogliono sogni, speranze, hanno bisogno di credere in qualcosa. Lei sa bene che è la loro fede a tenere in vita quelli come noi”.
Io credo che la verità esista, ma il relativismo scientifico l'ha resa mutevole, cangiante e perciò superflua. La verità è stata trasformata in una possibilità, un'ipotesi che oggi è valida e domani può essere confutata. E qui mi fermo perché sono già OT e qualcuno me ne dirà di tutti i colori.
A ogni modo, se ci si limita all'ovvio un forum non è tanto diverso da un blog.
A rileggerti
Immagine
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Re: Il mago

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Grazie francesco, sì, in effetti ho voluto lasciare un po' di mistero sulla vera natura dei personaggi, ho provato a lasciare un finale aperto.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Re: Il mago

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Ciao Namio, grazie per gli apprezzamenti, hai colto l'intenzione che volevo dare al mio racconto.
Il mago si rivolge sempre al signor Wong con il lei, mentre quest'ultimo ricambia con il tu, è un giochino che ho usato per accentuare la singolarità del rapporto che c'è fra loro due.
Interessante la tua analisi sulla verità, io non ho i mezzi per poterne discutere a livello filosofico, con quella frase volevo solo evidenziare come spesso si è portati a rifuggere da una scomoda verità per abbracciarne una versione improbabile ma più aderente al nostro gusto o bisogno.
Ultima modifica di Roberto Bonfanti il 21/04/2020, 11:34, modificato 1 volta in totale.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Teseo Tesei
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 207
Iscritto il: 03/02/2019, 19:35

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Teseo Tesei »

Roberto, decisamente mi è piaciuto. E'un racconto molto fantasioso, ma la descrizione di quanto accade è capace di attrarre e coinvolgere ... intrigante insomma. Mi hanno molto divertito personaggi e dialoghi nel contesto di tutto il racconto. Per me massimo voto, quindi cinque.
Le stelle brillano soltanto in notte oscura.
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk

Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine
Immagine
GioriF
rank (info):

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da GioriF »

La lunghezza non pesa, come hanno scritto prima di me. Riesci a coinvolgere il lettore nelle vicende che hanno segnato la fanciullezza della ragazza perché in ricordi come quelli ci possiamo ritrovare tutti. Ognuno di noi ha qualche episodio che lo ha segnato profondamente e se lo porta con sé perché e' come se fosse una componente stessa della sua persona. Il finale pero' e' il pezzo forte: dopo una narrazione "seria" stravolge tutto e fa sorridere il lettore, come un buon limoncino ammazza caffe'. Piaciuto. Voto top
Speranza
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 21
Iscritto il: 18/01/2020, 19:02

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Speranza »

Wow!!! Davvero intrigante. Riga dopo riga il racconto è scivolato via tenendomi incollata senza mai distrarmi. Scritto benissimo. Mi sono chiesta quale fosse la verità che il mago avrebbe dovuto dire a Viviana, ma poi leggendo i commenti e facendo alcuni collegamenti logici ho capito... e mi è piaciuto ancora di più.
10aprile1992
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 10
Iscritto il: 08/04/2020, 21:06

Author's data

Re: Il mago

Messaggio da leggere da 10aprile1992 »

Racconto interessante, scritto bene, con personaggi che in potenza, forse con altri racconti e un focus maggiore su di loro, potrebbero essere stimolanti. Mi sono, però, chiesto come si andasse ad intrecciare Viviana e la sua seppur molto interessante storia con il mago. Non ho propriamente compreso il legame. Ho poi letto che questo è un pre-quel, e quindi mi son detto che forse, leggendo il sequel contenuto nel tuo sito, questo racconto si può comprendere meglio. Penso che lo farò. Bravo comunque. Spero che possa scrivere altri racconti con gli stessi personaggi per approfondirne i connotati. :)
Avatar utente
Massimo Baglione
rank (info):
Site Admin
Messaggi: 9557
Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
Località: Belluno
Contatta:

Author's data

Re: Il mago

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ricordatevi di specificare esattamente "Commento" come titolo del messaggio usato per commentare le opere in Gara (senza prefissi come "Re:" o altri suffissi), altrimenti non verranno conteggiati dal sistema, grazie!
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
Immagine

Immagine <<< io ero nel Club dei Recensori di BraviAutori.it.

Immagine

www.massimobaglione.org
Stefyp
rank (info):
Correttore di bozze
Messaggi: 319
Iscritto il: 26/07/2019, 18:48

Author's data

commento

Messaggio da leggere da Stefyp »

Nonostante la lunghezza l'ho letto tutto d'un fiato e con molto interesse. Sono però rimasta un pochino delusa dal finale, mi sarei aspettata qualche particolare in più su Viviana e sugli altri due personaggi. Sarà che io non amo particolarmente i finali lasciati molti aperti, mi piace vedere tutti i cerchi chiudersi. Apprezzo molto il tuo stile: preciso, pulito e con ogni parola scelta con cura. Andrò sicuramente a cercare l'altro tuo racconto per conoscere meglio Viviana.
Avatar utente
Eliseo Palumbo
rank (info):
Correttore di bozze
Messaggi: 439
Iscritto il: 22/10/2011, 14:09
Contatta:

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Eliseo Palumbo »

Un racconto scritto magistralmente, da divorare paragrafo dopo paragrafo, frase dopo frase, parola dopo parola, carattere dopo carattere.
Un'opera d'arte, bello come un dipinto; con sagge e precise pennellate hai descritto una situazione, dato forma, oserei dire vita, a dei personaggi fantastici in tutti i sensi.
Una storia che ti lascia quel senso e quella sete di saperne di più. Quanto prima, se non oggi stesso, andrò a leggere il racconto "La strega"
Ottimo e sublime.
A presto, Roberto
Mostrare ad altri le proprie debolezze lo sconvolgeva assai più della morte

POSARE LA MIA PENNA E' TROPPO PERICOLOSO IO VIVO IO SCRIVO E QUANDO MUOIO MI RIPOSO


Immagine
Ida Dainese
rank (info):
Sommelier letterario
Messaggi: 426
Iscritto il: 28/07/2015, 23:57

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Ida Dainese »

All'inizio sembra così chiaro che il "mago" del titolo sia anche il protagonista, quest'uomo così misterioso, puntuale, con la sua valigetta e la fama di successo che lo precede. Ci si prepara quindi alle abilità di un comune ciarlatano, con doti da psicologo e forse da ipnotizzatore, soprattutto quando alza quella mano e cala il silenzio. Forse, però, viene da pensare che sia davvero un mago, quando "legge" così bene nell'animo della ragazza, con facilità risolve le cose, cambia i sentimenti. Quando poi parla con l'aiutante, in quell'insolito alternare di "tu" e "lei", il dubbio si sposta sul minuto, criptico essere. Alla fine, il lettore comprende che il "mago" è l'autore del racconto, che con le proprie parole l'ha trascinato di qua e di là, aiutandolo a immaginare le ambientazioni e l'atmosfera, l'ha trasportato indietro nel tempo e riportato, l'ha riempito di sospetti e affascinato con i suoi personaggi, lasciandogli le tracce per inseguire altre avventure.
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Teseo Tesei ha scritto: 02/04/2020, 23:21 Roberto, decisamente mi è piaciuto. E'un racconto molto fantasioso, ma la descrizione di quanto accade è capace di attrarre e coinvolgere… intrigante insomma. Mi hanno molto divertito personaggi e dialoghi nel contesto di tutto il racconto. Per me massimo voto, quindi cinque.
Grazie Teseo, sono contento ti abbia divertito.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Pepper ha scritto: 05/04/2020, 11:01 La lunghezza non pesa, come hanno scritto prima di me. Riesci a coinvolgere il lettore nelle vicende che hanno segnato la fanciullezza della ragazza perché in ricordi come quelli ci possiamo ritrovare tutti. Ognuno di noi ha qualche episodio che lo ha segnato profondamente e se lo porta con sé perché e' come se fosse una componente stessa della sua persona. Il finale pero' e' il pezzo forte: dopo una narrazione "seria" stravolge tutto e fa sorridere il lettore, come un buon limoncino ammazza caffe'. Piaciuto. Voto top
Ti ringrazio molto, mi piace la tua analisi.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Speranza ha scritto: 05/04/2020, 22:09 Wow!!! Davvero intrigante. Riga dopo riga il racconto è scivolato via tenendomi incollata senza mai distrarmi. Scritto benissimo. Mi sono chiesta quale fosse la verità che il mago avrebbe dovuto dire a Viviana, ma poi leggendo i commenti e facendo alcuni collegamenti logici ho capito... e mi è piaciuto ancora di più.
Apprezzamenti che mi fanno molto piacere, grazie tante Speranza!
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Rispondi

Torna a “Gara di primavera, 2020”


Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


La Gara 14 - Storie di Storia

La Gara 14 - Storie di Storia

(giugno 2010, 68 pagine, 1,17 MB)

Autori partecipanti: VecchiaZiaPatty, Hellies, nwMagasulla, Jane90, Muirne, nwLudo78, Gigliola, nwEnzo Milano, nwArianna, Robbstark85, nwManuela, nwTitty Terzano, Tetsu, nwGloria, nwArditoeufemismo, nwMichele, nwPamelas, nwStefy71, nwBludoor, nwVit, nwMastronxo, nwGiacomo mass, Barbara g,
A cura di Ser Stefano.
Scarica questo testo in formato PDF (1,17 MB) - scaricato 593 volte.
oppure in formato EPUB (759,29 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 266 volte..
nwLascia un commento.

La Gara 11 - Parole in padella

La Gara 11 - Parole in padella

(febbraio 2010, 50 pagine, 904,84 KB)

Autori partecipanti: nwAlessandro Napolitano, nwArditoeufemismo, Mario, Stefy, nwMassimo Baglione, Dino, nwCosimo Vitiello, Bonnie, nwNembo13, Giacomo Scotti, nwErika, nwManuela, nwCarlocelenza, nwCMT, nwSphinx, nwGiuseppe, Miriam, nwRita Di Sano, Abigail,
A cura di Pia.
Scarica questo testo in formato PDF (904,84 KB) - scaricato 539 volte..
nwLascia un commento.

La Gara 37 - Il trinomio Fantastico

La Gara 37 - Il trinomio Fantastico

(aprile/maggio 2013, 50 pagine, 1,25 MB)

Autori partecipanti: nwNunzio Campanelli, nwMarino Maiorino, nwLodovico, nwPatrizia Benetti, Antares, nwMonica Porta may bee, nwLicetti, nwYendis, nwCarlocelenza, Scrittore97, nwAnto Pigy, nwPardan, nwFreecora, nwLorella15, nwPolly Russell, nwLeggEri,
A cura di Mastronxo e Ser Stefano.
Scarica questo testo in formato PDF (1,25 MB) - scaricato 420 volte.
oppure in formato EPUB (1,30 MB) (nwvedi anteprima) - scaricato 242 volte..
nwLascia un commento.




Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


256K

256K

256 racconti da 1024 Karatteri

Raccolta delle migliori opere che hanno partecipato alla selezione per l'antologia 256K. Ci sono 256 racconti da non più di 1024 battute. A chiudere l'antologia c'è un bellissimo racconto del maestro della fantascienza italiana Valerio Evangelisti. Ogni pagina, è corredata da una cronologia dei vecchi computer dagli anni '50 agli '80. A ogni autore è stato inoltre assegnato un QR Code. Da non perdere!
A cura di Massimo Baglione e Massimo Fabrizi
con la partecipazione di: Alessandro Napolitano e Paolo Oddone.

Contiene opere di: Alberto Tristano, nwRoberto Guarnieri, Ramona Cannatelli, nwSer Stefano, Giorgio Aprile, Gianluca Santini, Matteo Mancini, Giorgia Rebecca Gironi, nwMariella Vallesi, Tommaso Chimenti, Diego Salvadori, Giulia Conti, Beatrice Traversin, Maria Cristina Biasoli, Massimiliano Campo, Il Cazzaro di 6502, Polissena Cerolini, Patrizia Birtolo, Paolo Capponi, Paolo Cavicchi, nwLuca Romanello, Igor Lampis, Diego Di Dio, Leonardo Boselli, David Parronchi, VS, Antonella Tissot, nwSam L. Basie, nwAnnamaria Trevale, Bruno Ugioli, Ilaria Spes, nwBruno Elpis, nwMassimiliano Prandini, Andrea Marà, Riccardo Fumagalli, Joshi Spawnbrød, Daniele Picciuti, Gian Filippo Pizzo, Flavio Valerio Nervi, Ermanno Volterrani, nwManuela Costantini, nwMatteo Carriero, Eva Bassa, nwLorenzo Pompeo, nwAndrea Andreoni, Valeria Esposito, Stefano Caranti, Riccardo Carli Ballola, Stefano Pierini, Giuseppe Troccoli, Francesco Scardone, Andrea Cavallini, Alice Chimera, nwCosimo Vitiello, Mariaeleonora Damato, Stefano Mallus, Sergio Oricci, Michele Pacillo, Matteo Gambaro, nwAngela Di Salvo, Marco Migliori, Pietro Chiappelloni, Sergio Donato, Ivan Visini, Ottavia Piccolo, Ester Mistò, Alessandro Mascherpa, Gianmarco Amici, Raffaella Munno, Michele Campagna, nwDiego Bortolozzo, Lorenzo Davia, Marco Solo, Gianluca Gendusa, Caterina Venturi, Lorenzo Crescentini, Silvia Tessa, Simona Aiuti, Chiara Micheli, nwAnna Tasinato, Valentina Giuliani, Giulio D'Antona, Maria Francesca Cupane, Veruska Vertuani, Giacomo Scotti, Chiara Zanini, nwLorenzo Fontana, Tiziana Ritacco, Margherita Lamatrice, Aurora Torchia, nwLuigi Milani, Maurizio Brancaleoni, Gloria Scaioli, Filomena, Piergiorgio Annicchiarico, Morik Chadid, Chiara Perseghin, Massimo Ferri, nwSimone Messeri, Davide Dotto, Serena M. Barbacetto, Roberto Bernocco, Anthony Strange, Cristian Leonardi, Fabiola Lucidi, nwRoberto Bommarito, Antonio Russo De Vivo, Giacomo Gailli, Giovanni Duminuco, Federico Pergolini, Fabrizio Leonardi, Amigdala Pala, Natale Figura, nwCeleste Borrelli, Francesca Panzacchi, Andrea Basso, nwGiacomo Inches, nwUmberto Pasqui, Mario Frigerio, nwLuigi Bonaro, nwLuca Romani, Anna Toro, Giuseppe Varriale, nwMaria Lipartiti, Marco Battaglia, Arturo Caissut, Stefano Milighetti, Davide Berardi, Paolo Secondini, nwSusanna Boccalari, Andrea Indiano, Alexia Bianchini, Penelope Mistras, Anna Grieco, Samantha Baldin, Serena Bertogliatti, nwValentina Carnevale, Gloria Rochel, nwAndrea Leonelli, James Carroll Wish, Marco Ferrari, Giovanni Ferrari, nwMew Notice, Maurizio Vicedomini, nwParide Bastuello, Alessandra Lusso, Mirko Giacchetti, Francesco Manarini, Massimo Rodighiero, nwDaniela Piccoli, Alessandro Trapletti, nwMarco Tomasetto, nwConrad, Giovanni Sferro, nwMorgana Bart, Omar Spoti, Massimo Conti, Andrea Donaera, Roberto Alba, Libeth Libet, Angela Rosa, Valentina Coscia, Antonio Matera, Fabio Brusa, nwStefano Olivieri, nwIsabella Galeotti, Chiara de Iure, Ilaria Ranieri, Lorenzo Valle, Francesco Fortunato, Valentina Tesio, Elena Pantano, Maria Basilicata, Antonio Costantini, Riccardo Delli Ponti, Giovanna Garofalo, nwEliseo Palumbo, Federica Neri, nwAlessandro Napolitano, Stefano Valente, Linda Bartalucci, nwLuisa Catapano, nwDiego Cocco, Riccardo Sartori, nwDario Degliuomini, nwGianni Giovannone, Nicola Fierro, Federico Marchionni, Romeo Mauro, Francesco Azzurli, Filippo Pirro, Luca Marinelli, Triptil Pazol, Marco Sartori, nwIunio Marcello Clementi, Maria Lucia Nosi, Valentina Vincenzini, Jacopo Mariani, Diletta Fabiani, Lodovico Ferrari, Paolo Franchini, nwTullio Aragona, Davide Corvaglia, Davide Figliolini, Beniamino Franceschini, Roberto Napolitano, Valeria Barbera, Federico Falcone, Stefano Meglioraldi, Eugenia Bartoccini, Andrea Gatto, Sonia Galdeman, Filomena Caddeo, Dario D'Alfonso, Chantal Frattini, Viola Cappelletti, Maria Stella Rossi, Serena Rosata, Francesco Di Mento, Giuseppe Sciara, Mario Calcagno, Tanja Sartori, Andrea Giansanti, Lorenzo Pedrazzi, Alessio Negri Zingg, Ester Trasforini, Daniele Miglio, Viola Killerqueen Lodato, Delos Veronesi, Giuseppe De Paolis, nwDiego Capani, Stefano Colombo, Aislinn, nwMarco Marulli, Sanrei, Emanuele Crocetti, Andrea Borla, Elena Noseda, Anna Notti, Andreea Elena Stanica, Marina Priorini, Lucia Coluccia, nwSimone Babini, Fiorenzo Catanzaro, Francesco Mastinu, Cristina Cornelio, nwRoberto Paradiso, Andrea Avvenengo, Maria Boffini, Mara Bomben, Alex Panigada, Federico Iarlori, Marika Bernard, Alessandra Ronconi, Francesco Danelli, Gabriele Nannetti, Salvatore Ingrosso, Paolo Oddone, Valerio Evangelisti.

Vedi nwANTEPRIMA (566,01 KB scaricato 919 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



I sette vizi capitali

I sette vizi capitali

antologia AA.VV. di opere ispirate alle inclinazioni profonde, morali e comportamentali dell'anima umana

A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwMarco Bertoli, Federico Mauri, nwEmilia Pietropaolo, nwFrancesca Paolucci, nwEnrico Teodorani, nwUmberto Pasqui, Lidia Napoli, nwAlessandro Mazzi, Monica Galli, nwAndrea Teodorani, nwLaura Traverso, nwNicolandrea Riccio, nwF. T. Leo, Francesco Pino, nwFranco Giori, Valentino Poppi, Stefania Paganelli, nwSelene Barblan, Caterina Petrini, nwFausto Scatoli, nwAndr60, Eliana Farotto.

Vedi nwANTEPRIMA (535,81 KB scaricato 95 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



Blue Bull

Blue Bull

Poliziesco ambientato a Chicago e Nuovo Messico

Un poliziesco vecchio stile, cazzuto, ambientato un po' a Chicago e un po' in New Mexico, dove un poliziotto scopre di avere un figlio già adulto e, una volta deciso di conoscerlo, si accorgerà che non sarà così semplice. Una storia dura e forse anche vera.
Frank Malick, attempato sergente della polizia di Chicago, posto finalmente di fronte alle conseguenze d'una sua mancanza commessa molti anni prima, intraprende un viaggio fino in Nuovo Messico alla ricerca di qualcosa a metà tra il perdono delle persone che aveva fatto soffrire e la speranza di un'improbabile redenzione.
Di Massimo Baglione e Cataldo Balducci.

Vedi nwANTEPRIMA (482,65 KB scaricato 262 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon

Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.