C'era una volta Arpanet

Qui è possibile discutere su problemi inerenti quell'affare costoso che ronza e lampeggia e che spesso ci fa impazzire di rabbia. Forse, e dico forse, qualcuno qui potrebbe aiutarti!
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Cazzaro
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C'era una volta Arpanet

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C'era una volta Arpanet, non si chiamava internet ma Arpanet ed era formata da un paio di universita' americane connesse via modem pardon :-D telefono. Poi divennero 3, poi 4, poi 5, poi la cosa crebbe con i soldi del pentagono e delle universita' americane.

Contemporaneamente nel mondo c'erano le BBS, proto embrioni di POP (point of presence) dove i Sysop gli amminstratori delle BBS (fidonet, amiganet...) la notte fonda si chiamavano al telefono connettendosi con i vari POP gerarchici per inoltrare e spedire la posta. Curavano i le bacheche di discussione ed i files da scaricare.

Internet crebbe e poi divento' commerciale e fu gestita per lo piu' da societa' telefoniche chiamate ISP (internet service provider), anche se in Italia varie BBS si trasformarono in ISP come ad es McLink.

In internet bisogna parlare o biascicare almeno un po' d'inglese in internet, altrimenti... obiettivamente non si va da nessuna parte.

La connessione internet puo' passare dal filo del telefono (di rame) e la linea telefonica puo' essere RTG e si possono usare modem. Oppure sullo stesso filo di rame i segnali possono portare protocolli digitali ISDN.Sempre in digitale il servizio xDSL che si appoggia sulle linee RTG perche' la tecnologia italiana scelta per le connessioni xDSL ha una banda di frequenze che e' condivisa con ISDN per cui solo in italia ISDN e xDSL sono alternativi. La connessione ad internet puo' avvenire con cellulari o telefoni mobili GPRS poi UMTS oppure sempre con onde radio ma di cui non si paga il servizio WiFi. Poi puo' avvenire dal filo della corrente Powerline (ma in italia tale tecnologia non e' usata). Oppure puo' avvenire con un sistema "ibrido" linea telefonica (da utente verso internet) e satellite/parabola (da internet verso l'utente). Ovviamente la connessione puo' avvenire con cavo coassiale (quello dell'antenna telefonica) congiunto a fibra ottica :-D ma entrambi vanno stesi e son soldi perche' c'e' da scavare. E gia' qui' di cose ce ne sarebbe da dire... :-D dato che sulla fibra ottica ci passa televisione e telefonia e rende inutile il DVB-T con il vecchio mpeg2 (mentre il buon vecchio DVB-S lavora sotto mpeg4 che e' compatibile con mpeg2).

La trasmissione internet funziona con lo standard OSI e deve esistere sempre un emittente ed un ricevente. L'OSI e' una sorta "di cipolla" in cui ogni strato esterno e' un protocollo che porta una serie di dati, il quale e' un altro strato di un protocollo di comunicazione che porta altri dati ecc... Allo stadio piu' alto (piu' interno) c'e' di solito il messaggio che l'utente ha spedito al destinatario. In internet tutto ha un numero, ma i numeri si ricordano male, mentre le parole si ricordano meglio, nacquero di DNS a cui ad ogni numero ip = nomi oppure domini. Org, com, net, it, fr, gb... poi info, tv e tanti altri. Sono talmente tanti gli utenti connessi al mondo che la numerazione delle "targhe" di internet xxx.yyy.zzz.www non basta piu' da anni, si e' passati ad un altro sistema di numerazione piu' ampio per far posto, mantenendo inalterato l'uso della numerazione precedente.

Furono sviluppati per internet tanti servizi. I Servizi sono processi = programmi che girano in multirasking (contemporaneamente ad altri programmi) e che offrono la possibilita' agli utenti di ammanaccare in rete facendo qualcosa. Telnet, ftp, news, http, pop/imap, icq, poi esplose il p2p e chi piu' ne ha piu' ne metta...

La posta elettronica info@miosito.net e' uno dei servizi piu' antichi (gia' c'era all'epoca di fidonet) ed e' come scrivere e spedire una cartolina cartacea :-D solo che 1-viene recapitata alla velocita' della luce, 2-ci si puo' mettere allegati.

L'ftp e' un servizio, anche questo e' antico, sostitui' nelle connessioni terminale i vari settaggi. Se smanettate con un sito dovrete averci a che fare, se avete computer multipiattaforma e' un ottimo mezzo per scambiare dati in LAN ecc...

C'era una volta il gopher... ora chissa'... bah! pure lui era un servizio, prima dell'avvento del web.

C'era una volta il telnet... anche lui puo' servire, magari per configurare un router o fare altro.

Tutti questi servizi hanno un processo (ossia un programma) che li governa, per vedere quanti processi girano contemporaneamente sul vostro computer premete CTRL+ALT+CANC e nella lista processi vedrete i nomi, quanta memoria occupano e quanto tempo della cpu usano.

Sicuramente il pezzo piu' vecchio di internet e' il servizio news ossia il mondo dei Gruppi di discussione. Usenet e' una comunita' di gruppi di discussione, praticamente bacheche dove si discute di qualcosa. Un po' come il vostro forum (non e' usenet ad aver copiato i forum sul web, ma quest'ultimi ad aver copiato usenet). Allora la comunita' Usenet e' una comunita' *tosta* :-D con i caxxi ed i :-D controcaxxi :-D ci si trova programmatori, hacker, cracker, prof universitari, professori assistenti, e tanti troll, lamer, roditori ed una marea incredibile di dementi :-D Peculiarita' di Usenet e' che in genere tutti usano un nickname e la prima cosa che s'impara in Usenet e' di non usare mai e poi mai il proprio nome e cognome in internet (se non in casi rari) perche' internet e' una finestra sul mondo e nel mondo ci sono un sacco di matti. In Usenet si discute, ci sono gruppi di scienza, di ufo, di misteri, di computer, di libri, di telecomunicazioni, di programmazione, di grafica, di sesso, di videogiochi, di partiti.... Non si puo' postare cose commerciali o pubblicita' SPAM che e' bandita. Tuttavia se si regala libri gratis, nessuno dice nulla. Usenet e' composta da gerarchie ossia da nomi e raggruppamenti di gruppi di discussione a seconda dei generi. La gerarchia piu' grande ed importante e' la it.* poi c'e' la it-alt.* poi c'e' anche la free.it.* e pure la italia.*
In pancia ad Usenet ci sono pure i gruppi di discussione *binari*, cioe' bacheche dove ci si puo' postare allegati. Tuttavia ci sono limiti. Il primo e'il codice penale :-D per cui si e' sempre responsabili di quello che si posta. Poi c'e' il filesize ossia quanto pesante puo' essere la risorsa da condividere. Sulla gerarchia it.binari.* i server accettano (codifica inclusa) file non superiori ai 2.9-3Mb oltre tale limite non si puo' postare (se non frammentando in multipart). Sulla gerarchia alt.binaries.* (fatta da comunita' anglofonone non necessariamente nord americane) il filesize e' molto piu' piccolo, mi pare non oltre i 2Mb.

Poi fu inventato il WEB, ossia l'html e suoi vari aggiornamenti. Il software capace di interpretare e mostrare a video i dati che via via arrivano dalla connessione si chiama browser. explorer rimase e netscape rispunto' con una sorta di firefox. Il web e' un servizio ed e' soltanto uno tra i molti modi di mostrare a video informazioni, mixando immagini e testo e suoni e quant'altro, navigando in quello che si dice ipertesto.

Altri modi di mischiare i contenuti sono il FLASH (che e' un linguaggio proprietario ossia di una societa', mentre l'html fu inventato da uno scienziato del CERN di Ginevra che poi ha fatto un consorzio che hanno diffuso a tutti la tecnologia), il PDF (pure quello linguaggio proprietario, ma diventato standard con le stampantine in PDF gratis che si trovano online), i formati audiovideo REAL e QuickTime e molti altri che via via vengono creati o modificati o migliorati.

Tucow e molti altri siti di software, sono siti web che regalano programmi e tanto software scritto da programmatori che regalano i loro prodotti oppure chiedono pochi euro.

Google e' il motore di ricerca in principio c'era altavista.it e c'era yahoo.it e pure hotbot e pure virgilio.it e pure arianna.it ora invece c'e' solo google ed altavista/yahoo e poco altro.

Poi vennero i software per chattare i messenger come ICQ e le sue innumerevoli varianti o software simili che spesso erano free e date dai portali per accalappiare traffico o spedire gratis anceh sms da internet sui cellulari e fare comunita' e raccattare pubblicita'.

Altra notiziona :-D e' che YOU.TUBE e' un sito web che mostra filmati audiovideo e gli utenti caricano e fruiscono e si sorbiscono pubblicita' . Ovviamente ogni utente e' direttamente responsabile penalmente e civilmente di quello che carica. Si capisce perche' le tv commerciali italiane ce l'abbiano con Google :-D dato che raccoglie pubblicita' come le tv (che sono offline mentre youtube e' in mondovisione)

Pure i BLOGS sono siti web, dove non serve sapere un cappero di html e javascript o merda ajax oppure roba flash.swf (tutti linguaggi di programmazione) per poter tirare su con pochi click, un quasi sito web.

Sono sicuro che sapete che FACEBOOK non e' internet :-D Facebook anche detto fe$$book e' soltanto un sito con tanti utenti che permette di... :-D non so a cosa serva :-D forse serve solo perche' e' gratis :-D nacque come la riproduzione dell'album di facce che le universita' americane stampano ogni anno, per mostrare nome e cognomi e volti degli iscritti alla facolta'.

TWITTER e' un sito web che fa il verso (emula) il funzionamento dei programmi messenger :-D gestendo una sorta di posta elettronica interna con caratteri limitati come un sms :-D

Poi c'e' il mondo del peer to peer con i vari muli, ed i vari client e server hotline o carracho e li' ci si puo' scambiare tranquillamente file pdf coperti da copyleft se l'amministratore del server te li fa uppare. Tali attivita' sono perfettamente legali se l'oggetto di scambio sono files di pubblico dominio, free, oppure risorse coperti da copyleft.

Poiche' internet e' concepibile come una grande edicola e non come una televisione o radio che pushano (spingono) contenuti, gli utenti potenzialmente interessati a qualcosa, te li devi andare a cercare e devi sfruttare il passaparola.

Per far questo il contenuto che vuoi proporre lo devi "ancorare" ad una stringa ossia ad una frase corta e semplice, assieme ad un dominio, e poi farti catalogare dai motori di ricerca. Ovviamente tanto piu' persone parlano di una stessa cosa, tanto piu' puo' capitare di non essere mostrati nei motori entro la terza pagina. Piu' l'argomento e' insolito, piu' si sale nelle classifiche (a patto che ovviamente si sia In Topic con la stringa e con il dominio proposto).

Se si vuol diffondere ebook la cosa e' piu' complicata, perche' l'ebook e' un file e non un sito web.

Innanzitutto c'e' il problema legale e della tutela. Per questo l'istituto del copyleft e' importante per autori squattrinati come me :-D Sarebbe bene che tutti quelli che decidono di scrivere qualcosa, fossero coscienti di cosa e' il diritto d'autore (massima tutela possibile) e cosa e' il pubblico dominio (zero e nessuna tutela). Ed in mezzo tra la massima tutela e nessuna tutela, c'e' l'istituto del copyleft che permette di fare tante cose.

In genere in internet la gente si pulla (si va a trovare) le informazioni che gli interessano, e cestina od ignora tutto il resto che non e' pertinente e/o che non gli interessa. I motori di ricerca servono a portare visite ed utenti interessati ma se si vuole diffondere un file in pdf, i motori servono a poco. Accalappiare utenti da facebook e' un utile strumento, ammesso che gli interessi dichiarati siano poi quelli veri.

Wikypedia e' un sito web, contiene sapere e conoscenza gratuita, essendo un'enciclopedia gratis, e' un ottimo catalizzatore di traffico. Non puo' essere usato per veicolare libri (che io sappia, :-D almeno per ora), salvo non trovare qualche pagine web in cui incastonare il sito di braviautori come risorsa esterna (sempre che i moderatori di wikypedia l'accettino come risorsa)

Come diffondere un file in pdf?

Averci un sito web e' gia' molto, ma non e' il solo mezzo. E' vero che si puo' essere indirizzati dai motori di ricerca. E' vero che e' importante avere uno spazio di download (per far prelevare solo quello che interessa, con pochi click), e' vero che e' importante che la gui del sito sia intuitiva e veloce. Secondo me queste peculiarita' permettono di sviluppare traffico perche' l'utente soddisfatto di solito allarga sempre l'uso dei servizi su un sito, se si trova bene. Il rovescio della medaglia e' che la banda e l'hosting ha un costo, tanto piu' il sito e' frequentato tanto piu' puo' essere lento e quindi puo' essere utile parcheggiare i files da scaricare altrove onde consumanre meno banda del server. Soluzione che si puo' usare per distribuire files in pdf, anche senza avere un sito web dedicato all'opera da diffondere.

Ci sono tanti siti web che sono specializzati solo nel permettere di "parcheggiare" files ed ammetterne il download gratis, lo fanno perche' campano con la pubblicita' (raggruppando per nazionalita' gli ip). Un esempio http://www.dafilehost.com oppure usaupload.net oppure sharebooks.com

Poi ci sono le comunita' dove si condividono libri. Pure questi sono siti web e tramite registrazione ci si puo' condividere risorse, un esempio e' http://www.scrib.com (ma a me non piacciono molto, la GUI pesante ed il sito e' troppo lento e complicato da navigare) comunque pare che sia molto frequentato ed e' certamente un altro buon posto dove parcheggiare libri e riviste per farsi leggere.

C'e' anche la comunita' wordpress.com che piu' o meno e' simile a scrib, ed e' valida e probabilmente altre comunita' ancora.

Poi c'e' il mondo del mobile internet, prima il wap poi abbandonato per approdare alle stesse tecnologie di una connessione internet fissa. Per analogia c'e' sempre piu' fusione con internet per i lettori di ebook, visori sempre piu' grandi, spesso a colori e sempre piu' prossimi al formato A4. :-D

Poi ci stannoi videobanner :-D non sono un gran smanettone di flash anzi ne so poco, ho comprato un paio di libri che devo ancora leggere :-D perche' ho avuto da fare... I videobanner sono filmati, praticamente dei piccoli video che promuovono un ebook, di solito c'hanno il pulsante da pigiare che porta direttamente alla risorsa da scaricare. Si possono mettere sui siti web oppure postare su Usenet. Sono utili quando l'ebook e' pesante e non puo' essere distribuito via i binari di Usenet e quindi al posto dell'ebook si posta il videobanner che dovrebbe interessare, incuriosire, intrattenere quel tanto che basta per poi indurre il fruitore a scaricare il file, cliccando alla fine del video.

Detto tutto?

No :-D bisognerebbe ragionare per almeno 10 anni di internet per capirne qualcosa e forse non basterebbe. Di certo si puo' dire che sin'ora in internet sono state riversate cose che gia' c'erano (ossia i giornali sono diventati siti web ed hanno smesso di stampare copie cartacee). Molte le radio che sono diventate webradio tematiche. La tv e' diventata qualcosa di sempre piu' personale e polverizzata a meta' strada tra you.tube e video on demand degli ISP/Sky e delle tonnellate di streaming server che offrono film porno con in 4:3 per pochi euro.

Tuttavia per ora nessun format ad hoc per internet e' stato proposto. Se vi fermate un attimo a riflettere, solo il concept della narrativa polidroma (libri, film, radiolibri) passa via internet, ma non puo' passare nel DVB-T oppure DVB-S :-D o via radio o sui giornali.

La prossima rivoluzione multimediale non e' il 3D :-D ma l'avvento del multitrama che marginalizzera' la televisione come noi oggi la conosciamo (e con essa tutti i media di trasmissione unidirezionali).

Come faccio a sapere una cosa simile? Facile, me lo ha detto la Claire Enden :-D
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Arditoeufemismo
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Re: C'era una volta Arpanet

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Caxxo che lezione! Me la stampo e me la studio
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Re: C'era una volta Arpanet

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:smt119 :smt120 :smt120 :smt119 :smt120
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Re: C'era una volta Arpanet

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Cazzaro, hai provato a cambiare spacciatore? :smt005
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Re: C'era una volta Arpanet

Messaggio da leggere da Alexmai »

Che ne pensi del futuro dei social network?
MySpace sembrava un successone e sta sparendo... qualcuno farà fuori Facebook?
Secondo me sì ;-)
Alessandro
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Re: C'era una volta Arpanet

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

A parte che la nuova versione di MySpace fa proprio pena. Lo preferivo mmoooolto prima!
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Re: C'era una volta Arpanet

Messaggio da leggere da Cazzaro »

Alexmai ha scritto:Che ne pensi del futuro dei social network?
MySpace sembrava un successone e sta sparendo... qualcuno farà fuori Facebook?
Secondo me sì ;-)
i social network probabilmente si evolveranno un po' tutti in gruppi di acquisto e saranno sempre piu' allettanti suppongo per le aziende, mandando in vacca il lavoro della pubblicita' e delle tv :-D che sono zecche intermediari il cui lavoro e' di difficile misurazione.

Fe$$book :-D si, secondo me non dura quanto dura Google ;-) ed il sorpasso ammesso che ci sia e' solo temporaneo
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Re: C'era una volta Arpanet

Messaggio da leggere da cosimo vitiello »

Credo che in realtà ARPANET sia nato per scopi militari, poi gli è scappato di mano perché si sono accorti che era troppo comodo collegarsi da casa anziché andare in ufficio.
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Re: C'era una volta Arpanet

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

ahahaha appoggio la tesi di Cosimo :)
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