Wikipedia chiude
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Re: Wikipedia chiude
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Re: Wikipedia chiude
Scusate, ma di 'ste cose ci capisco meno di una ceppa.
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Re: Wikipedia chiude
Non per polemizzare, ma se è così, mica ho capito perché non sia giusto una rettifica dell'interessato.
Se si può pubblicare qualsiasi cosa in nome della libertà di parola (compreso un "Paul Olden è uno demente che ciuccia viagra per andare a trans"), su tale principio (a meno che tale affermazione non sia vera e accettata dal Paul stesso) dovrebbe essere lecita e quanto meno permessa una sua rettifica, o no?
Scusa l'esempio, era per creare un esempio sentito e, in definitiva, che può succedere.
Io stesso sono due mesi che cerco di far togliere un post da un blog, molto lesivo sia della mia persona che di tutti voi iscritti a BraviAutori.it, eppure non ci riesco. Chi mi/ci difende?
E se disgraziatamente, in base a questa libertà assoluta di pubblicare qualsiasi cosa, io riuscissi nell'intento di far togliere quel post, passerei dunque automaticamente nel torto? Diventerei il cattivo che non accetta la libertà di parola? Diventereste tutti voi cattivi per avervi difeso?
Dovrei forse rinunciare a difendermi/ci in nome della libertà di scrivere liberamente stronzate?
A me, francamente, quella leggina mi farebbe un grandissimo piacere.
Tutto ciò, ovviamente, a patto che io non ci abbia nuovamente capito una mazza della faccenda.
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Re: Wikipedia chiude
Ero ben conscio che il regolamento vieta pubblicità eccetera, ma trattandosi di applicativi online e gratuiti e di pubblica utilità, il link mi è sembrato obbligatorio inserirlo.
Niente, il mio account è stato bannato e gli articoli rimossi, con la misera spiegazione che ho violato il regolamento. E come forse sai, non è che puoi contattare qualcuno e spiegare o tentare di spiegarti. E comunque, dato che sono così bravi a filtrare questo tipo di articoli, magari potevano essere un tantino più bravi nel vedere che ero al mio primo inserimento e magari mandarmi un avviso prima di stroncarmi di netto. Di norma (anche qui su braviautori) funziona così.
E poi, girando girando, pagine che contengono link a siti personali o di pubblica utilità ce ne sono tanti, su wikipedia, quindi non capisco questa disparità nei miei confronti... a proposito di libertà di espressione e uguaglianza.
Quindi, ecco che sono contento se wikipedia chiude, ma mi dispiace molto, ovviamente, per il suo valore mediatico e oggettivo.
Dici di no? Allora vaffanculo!Perchè c'è bisogno di difendersi dalle offese gratuite?
Io?!guarda sempre guadagno che ne hai.
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Re: Wikipedia chiude
Ma se uno non ti conosce e su google cerca "ciucciare viagra" ed esce "Paul Olden" tra i primi risultati, come può venire in mente a quel tizio che sia una falsità? Andrà a cliccare e leggerà l'articolo su Paul Olden che ciuccia viagra perché va con troppi trans, e magari condividerà l'articolo perché lo riterrà scandaloso e meritevole di gogna mediatica, e una volta condiviso... ciao ciao Paul e la sua serietà.
E' in definitiva ciò che rischia chiunque.
Anche questo post, entro domani penso sarà su google. Magari potrai cercare "ciucciare viagra" e uscirà davvero "Paul Olden".
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Re: Wikipedia chiude
Non esistendo un organo superiore che decide cosa è davvero offensivo e cosa no, io potrei importi di togliere più o meno quello che mi pare.
è ovvio che a noi comuni mortali questo interessa poco, ma pensando in grande la cosa cambia. Quante informazioni girano in rete non reperibili nell'editoria tradizionale? Quante di queste informazioni potrebbero indispettire qualche potente?
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Re: Wikipedia chiude
Comunque sono sicuro che la legge non passerà. Come migliaia di volte in passato, con qualsiasi Governo, questi spauracchi servono solo a deviare la nostra attenzione da cose più serie. E infatti ci sono riusciti alla grande, non trovate?
Meritano certamente un applauso.
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Re: Wikipedia chiude
ma per quello non si usavano il calcio, gli extracomunitari e i referendum?questi spauracchi servono solo a deviare la nostra attenzione da cose più serie. E infatti ci sono riusciti alla grande, non trovate?
Meritano certamente un applauso.
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Re: Wikipedia chiude
Certo, ammesso che chi cerca abbia voglia di girarseli tuttiPaul Olden ha scritto:Quando si cercherà su google uscirà la pagina contro di me e anche la pagina in cui sorrido di questa sciocchezza.
Poliss, anche, sì.
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Re: Wikipedia chiude
So che voi siete tanto belli carini e simpatici. Quindi DOVETE entrare in queste due pagine:
L'arte è il diritto dell'anima di respirare
Mao - Il Malefico Famiglio
e mettere un mi piace o commentare o chenesocosavolete fare.
Dato che ci sono tutti i miei disegni... insomma mi serve supporto!!
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Re: Wikipedia chiude
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
A parte l'iniquità, io ci leggo una contraddizione: come fa un periodico a rettificare entro 48 ore?
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Re: Wikipedia chiude
La mia vetrina autore: https://www.braviautori.it/vetrine/recenso/
Recensioni à Go Go: http://www.recensioniagogo.com
E adesso parlo io!: http://valeriabarbera.wordpress.com
Digital Foolish - Dementi Digitali: http://www.digitalfoolish.com
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Re: Wikipedia chiude
Re: Wikipedia chiude
Il mio è sempre spento ^__^;Massimo Baglione ha scritto:In effetti è come spegnere il cellulare
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Re: Wikipedia chiude
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Re: Wikipedia chiude
La Gara 57 - Imbranati
A cura di Carlocelenza.
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La Gara 39 - Le nostre scelte generano molti mondi
A cura di Nunzio Campanelli.
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La Gara 4 - Ciak, si gira!
A cura di DaFank.
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I sogni di Titano
Il "cubo sognatore" su Titano aveva rivelato una verità sconvolgente sull'Umanità, sulla Galassia e, in definitiva, sull'intero Universo, una verità capace di suscitare interrogativi sufficienti per una vita intera. Come poteva essere bonariamente digerito il concetto che la nostra civiltà, la nostra tecnologia e tutto ciò che riguardava l'Umanità… non esisteva?
"Siamo solo… i sogni di Titano", aveva riportato il comandante Sylvia Harrison dopo il primo contatto col cubo, ma in che modo avrebbe potuto l'orgoglio dell'Uomo accettarlo? Ovviamente, l'insaziabile sete di conoscenza dell'Essere umano anelava delle risposte, e la sua naturale curiosità non poteva che spingerlo alla ricerca dell'origine del cubo e delle ragioni della sua peculiare funzione.
Gli autori GLAUCO De BONA (vincitore del Premio Urania 2013) e MASSIMO BAGLIONE (amministratore di BraviAutori.it) vi presentano una versione alternativa del "Tutto" che vi lascerà senza parole. Di Glauco De Bona e Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
A Quattro mani
antologia di opere scritte a più mani
Una collaborazione, di qualunque natura essa sia, diventa uno stimolo, la fusione di peculiarità ben definite, la concretizzazione di un'intesa, la meraviglia di scoprire quel qualcosa che individualmente non si sarebbe mai potuta fare. È una prova, una necessità di miglioramento, il superamento dei propri limiti stilistici o di quei blocchi creativi che sovente ci pongono di fronte a un disarmante "foglio bianco". Gli autori di questa antologia ci hanno voluto provare.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Antonio Abbruzzese.
Contiene opere di: Chiara Masiero, Mauro Cancian, Stefania Fiorin, Anna Rita Foschini, Ida Dainese, Alberto Tivoli, Marina Paolucci, Maria Rosaria Spirito, Marina Den Lille Havfrue, Cristina Giuntini, David Bergamaschi, Giuseppe Gallato, Maria Elena Lorefice.
Vedi ANTEPRIMA (802,46 KB scaricato 168 volte).
Mai Più
Antologia di opere grafiche e letterarie aventi per tema il concetto del MAI PIÙ in memoria del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, di AA.VV.
Nel 2018 cade il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, perciò abbiamo voluto celebrare quella follia del Genere umano con un'antologia di opere grafiche e letterarie di genere libero aventi per tema il concetto del "mai più".
Copertina di Pierluigi Sferrella.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Alessandro Carnier, Romano Lenzi, Francesca Paolucci, Pasquale Aversano, Luisa Catapano, Massimo Melis, Alessandro Zanacchi, Furio Bomben, Pierluigi Sferrella, Enrico Teodorani, Laura Traverso, F. T. Leo, Cristina Giuntini, Gabriele Laghi e Mara Bomben.