Intervista a Enrico Teodorani
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Intervista a Enrico Teodorani
Come annunciato qualche giorno fa riprendono le interviste di braviautori.it
Molti di voi forse non sanno che tra i nostri utenti possiamo annoverare grandi artisti che in passato hanno avuto il loro successo e uno di questi è proprio il nostro Enrico Teodorani.
Prima di passare all'intervista però è doveroso qualche accenno biografico.
Ex autore di fumetti, dal 2013 comincia a dedicarsi alla narrativa, con una predilezione per i noir ambientati nella Romagna rurale del secolo scorso. Nel 2014 pubblica il suo primo romanzo, “Nero Romagnolo”, e una sua raccolta di racconti, “Romagna a mano armata”, entrambi con la EF Libri. Sempre per la EF Libri cura due antologie di racconti noir di autori italiani, “Ventidue Pallottole” e “Note in nero”, e una di racconti horror ispirati alle opere di H. P. Lovecraft, “I Figli di Cthulhu”. Suoi racconti sono apparsi nelle antologie “Kriminal.e” (BraviAutori), “Halloween all’italiana” (Ciesse Edizioni), “BiciAutori” (BraviAutori), “Sulla strada!” (Montegrappa Edizioni), “100 parole per raccontare” (Carta e Penna Editore), “Giallo d’arte 2013” (Malgradopoi), “N.A.S.F. 9” (AssoNuoviAutori), “Italian Noir 2” (I Sogni di Carmilla), “Viaggi e miraggi” (Edizioni Ensemble), “Oltre la paura” (EF Libri), “Mamma mia!” (Montegrappa Edizioni), “Costellazione 21” (EF Libri), “Che rumore fa la città” (Sensoinverso Edizioni), “La serra trema” (Dunwich Edizioni), “Oh babbo!” (Montegrappa Edizioni), “Dritto al cuore” (Galaad Edizioni), “L’Anno della Luce” (BraviAutori), “Storie di Halloween” (LopCom), “Figli miei!” (Montegrappa Edizioni), “N.A.S.F. 10” (AssoNuoviAutori), “Per le strade di Roma” (Edizioni Ensemble), “L’Universo di Lovecraft” (EseSciFi), “Back in Black” (SensoInverso Edizioni), “BR… Che inverno!” (Montegrappa Edizioni), “Racconti romagnoli” (Historica Edizioni), “Le radici del terrore” (BraviAutori), “Ah… Che primavera!” (Montegrappa Edizioni), “Delitti al sole” (Giallo Club), “Racconti inediti” (Pegasus), “Liquide suggestioni” (Sensoinverso Edizioni), “Racconti d’estate III” (Edizioni Ensemble), “Uau… Che estate!” (Montegrappa Edizioni), “Felicemente Horror” (Pegasus), “E’ già autunno!” (Montegrappa Edizioni) e “N.A.S.F. 11: Io, Alieno” (AssoNuoviAutori). Recentemente la EF Edizioni ha pubblicato una sua nuova raccolta di racconti intitolata “Incubi rurali”.
Adesso passiamo all'intervista.
D- Da quanto tempo è iscritto al forum di braviautori.it?
R- Dall’estate del 2013, più o meno quando ho deciso di dedicarmi alla narrativa.
D- Come ha conosciuto il nostro forum?
R- Cercando su internet concorsi letterari a cui partecipare.
D- Il genere letterario che ama leggere corrisponde a quello che ama scrivere?
R- Non sempre. Le mie passioni letterarie sono l’horror e il noir, ma mi piace leggere anche letteratura non “di genere”.
D- Perchè è innamorato del noir o hard-boiled (come lo chiamano in America) o meglio cosa l'affascina in particolare?
R- Prima di tutto l’hard-boiled e il noir non sono necessariamente la stessa cosa. Non tutto il noir è hard-boiled: uno scrittore come Cornell Woolrich è sicuramente noir, ma non fa parte della “Scuola dei Duri” dei vari Hammett o Chandler. Tra l’altro la definizione “noir” non nasce neanche per la letteratura, ma per il cinema, quando alcuni critici francesi, nel dopoguerra, videro per la prima volta film come “Il mistero del falco”, “Una pallottola per Roy”, “La fiamma del peccato”, “Vertigine”; poi, per estensione, si è cominciata ad usare anche per la letteratura di taglio “criminale”. Probabilmente mi sono innamorato definitivamente del genere quando da ragazzino ho letto “Milano Calibro 9” di Giorgio Scerbanenco, e ho scoperto che si potevano ambientare in Italia storie di malavita credibili quanto quelle degli autori hard-boiled americani.
D- Sul suo blog ho trovato un sottomenù dal titolo: ciclo di Durìn. Chi è Durìn?
R- Durìn è un personaggio ricorrente che uso per i miei racconti hard-boiled ambientati in Romagna, ed è in realtà basato su una persona davvero esistita, il mio prozio Teodoro Teodorani, che di soprannome veniva appunto chiamato “Durìn”.
D- Qualche tempo fa, grazie all'antologia “Le radici del terrore”, ho scoperto che è stato un grande fumettista e ha collaborato con autori di una certa caratura nel campo e che le sue storie sono state pubblicate anche all'estero. Le andrebbe di raccontarci qualcosa sulla sua esperienza nel mondo del fumetto, sul mondo del fumetto e qualche differenza tra il passato e oggi?
R- Come molti altri autori poi passati a cose più “nobili”, iniziai, giovanissimo, pubblicando sui fumetti tascabili per adulti, in particolare sulla serie “La Poliziotta”. All’inizio volevo fare l’autore completo, ma poi, per mancanza di tempo, ho smesso di disegnare e scrivevo sceneggiature per altri. Proprio il mio lavoro di sceneggiatore mi ha permesso di collaborare con alcuni dei più grandi nomi del fumetto internazionale come Jeff Austin, Luciano Bernasconi, Bill Black, Frank Brunner, Rich Buckler, Cristina Fabris, Alfonso Font, Sam Glanzman, Mark Heike, Mike Hoffman, Greg LaRocque, Don Marquez, Val Mayerik, John McCrea, Vladimiro Missaglia, Morrik, Marat Mychaels, Luca Raimondo, Enrique Badia Romero, Luigi Siniscalchi, Chaz Truog, Tim Tyler, Tim Vigil, Jason Waltrip, e tantissimi altri, facendo un po’ di tutto: fumetti di supereroi, d’avventura, horror e erotici. Fino a qualche anno fa il mercato ti consentiva di fare più cose. Ora come ora, invece, in Italia l’unico vero editore è Bonelli. E anche negli USA la situazione non è rosa e fiori.
D- Perchè ha smesso di disegnare?
R- Come dicevo, ho messo molto presto da parte le mie aspirazioni da disegnatore, ma per anni ho continuato a fare lo sceneggiatore. Poi, recentemente, è subentrata un po’ di stanchezza, non mi divertivo più. Inoltre, col mercato del fumetto a terra, diventava sempre più difficile farsi pagare dagli editori, che accampavano di sovente scuse quando gli si faceva notare il ritardo. Quindi ho deciso di smettere del tutto.
D- Nella vita a parte disegnare e scrivere di cosa si occupa?
R- Da quando ho smesso di fare fumetti lavoro come assistente amministrativo presso la segreteria di un Istituto Scolastico.
D- E' sposato? Ha figli? Se si, inculca loro l'arte, consiglia loro libri da leggere?
R- Sono sposato. Mia moglie, Francesca Paolucci, è anche lei un’ex-fumettista e ora scrive racconti. Ma prima suonava (a livello amatoriale) il sax contralto in un quartetto jazz, e ha fatto anche l’attrice in alcuni cortometraggi. Dopo aver fatto per un po’ fumetti erotici per vari editori, in particolare per la rivista “X Comics” della Coniglio Editore, ha smesso e si è dedicata soltanto alla narrativa. In famiglia è lei quella che legge più avidamente, soprattutto noir. Mio figlio Andrea, invece, preferisce la fantascienza. Anche lui ogni tanto partecipa a qualche concorso letterario. Spesso in famiglia ci consigliamo reciprocamente delle letture, ma non sempre i nostri gusti coincidono.
D- Progetti per il futuro?
R- Da poco è uscita per la EF Edizioni una mia raccolta di racconti condivisa con un altro autore, Andrea Cavaletto (conosciuto ai più perché fa lo sceneggiatore, oltre che di diverse pellicole horror, anche di serie a fumetti come “Dylan Dog” e “Martin Mystere”). Altri miei racconti usciranno presto sparsi su diverse antologie di svariati editori. Probabilmente, quando ne avrò scritti abbastanza, verranno raccolti in un nuovo libro.
Ringrazio vivamente Enrico per l'intervista rilasciata e per il tempo che ci ha dedicato e di seguito, per chiunque fosse interessato, posto i link della sua vetrina su braviuautori e del suo blog personale
https://www.braviautori.it/enrico-teodorani.htm
http://enricoteodorani.blogspot.it/
Grazie a tutti per l'attenzione e a risentirci!
Mi raccomando! state sintonizzati, le interviste dovrebbero avere cadenza bisettimanale
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Re: Intervista a Enrico Teodorani
Però ti odio, perché io non so disegnare e darei via 10 costole per saper illustrare i miei scritti, e tu che fai? Sai disegnare, sei bravo, eri molto apprezzato... e hai smesso!
Ti odio, ti odiooo!
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Re: Intervista a Enrico Teodorani
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Re: Intervista a Enrico Teodorani
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Re: Intervista a Enrico Teodorani
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Re: Intervista a Enrico Teodorani
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Re: Intervista a Enrico Teodorani
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Re: Intervista a Enrico Teodorani
Il link de mio messaggio precedente non funziona più; mando il link corretto: https://www.bombagiu.it/lhardboiled-rom ... teodorani/Enrico Teodorani ha scritto: ↑13/12/2020, 15:52 Un articolo su di me dove si cita anche questa intervista: https://www.bombagiu.it/hardboiled-roma ... teodorani/
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Re: Intervista a Enrico Teodorani
La Gara 49 - La contrapposizione
A cura di Maddalena Cafaro.
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Gara d'autunno 2020 - Beu, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 33 - Dica 33!
A cura di Ser Stefano.
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Se io fossi... scriverei!
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Ognuno di noi ha un proprio autore preferito.
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Tributo alla Space Opera
L'Animo Spaziale è un tributo alla space opera. Contiene una raccolta di racconti dell'autore Massimo Baglione, ambientati nella fantascienza spaziale. Un libro dove il concetto di fantascienza è quello classico, ispirato al Maestro Isaac Asimov. La trilogia de "L'Animo Spaziale" (Intrepida, Indomita e Impavida) è una storia ben raccontata con i giusti colpi di scena. Notevole la parentesi psicologica, in Indomita, che svela la complessa natura di Susan, elemento chiave dell'intera vicenda. "Intrepida", inoltre, ha vinto il primo premio nel concorso di letteratura fantascientifica "ApuliaCon 2006" (oggi "Giulio Verne"). I racconti brevi "Mr. Sgrultz", "La bottiglia di Sua Maestà" e "Noi, sorelle!" sono stati definiti dalla critica "piccoli capolavori di fantascienza da annoverare negli annali.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.