Maremma maiala, che bischeri
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Maremma maiala, che bischeri
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Re: Maremma maiala, che bischeri.
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Re: Maremma maiala, che bischeri.
Assunto che i nuovi mondi da ricercarsi sono all’interno dell’essere umano, il messaggio trasmesso non può che ricadere in quella disciplina votata all’ amore del sapere, detta filosofia.
Ethos e spiritualità divengono parte inscindibile ed integrante del messaggio.
Non poteva essere altrimenti, almeno da un punto di vista razionale.
Pertanto ce ne era bisogno eccome della seconda parte, essendo questa una continuazione della prima, con buona pace di tutti gli esseri umani che odiano morale o spiritualità.
Rammento a tal proposito le parole di un noto soggetto, nonché “politico” italiano: “Chi non persegue i propri interessi è un coglione”.
Ebbene, è mia profonda convinzione che gli interessi del genere umano coincidano con la ricerca di nuovi mondi al proprio interno. Chi siano poi oggi i “coglioni” o "bischeri" che dir si voglia lascio naturalmente valutarlo ad ognuno.
Potrebbe anche essere che “talvolta” il genere umano abbia sbagliato rotta.
Nel testo il genere umano nel suo complesso non riesce nemmeno a salpare.
Il nome della nave “Esoterikós”, associato alla grande massa del genere umano, è un voluto contrasto, al solitario contadino ben riparato dietro il suo scudo di fede.
In realtà è un doppio contrasto.
Una nave che simboleggia la conoscenza della Verità per soli pochi (ma oggi con uno stuolo di fans) poco convinti, non riesce neppure a salpare al contrario di un semplice uomo, col dono della fede, che immediatamente indica la rotta verso una Verità aperta a tutti ma solcata dalla sola sua imbarcazione.
Se dovessimo dare nome e cognome a quel contadino lo battezzeremmo Esso Terico, per contrapporlo ad esoterico. Cambia una sola “s” ma i due termini rappresentano situazioni diverse.
La conoscenza della Verità aperta a chiunque, nell'essoterismo, viene abbandonata e snobbata per inseguire e cercare mondi diversi. Così nave “Esoterikós” si fracassa volgendo la prua in senso sbagliato, pur convinta di cercare nuovi mondi all’interno dell’essere umano, si sfascia mentre invero si allontana da questo sbattendo violentemente contro l'ego umano.
Ognuno è libero di interpretare il messaggio come crede, ma però avverto che senza filosofia, ethos e spiritualità è facile finire attaccati agli scogli. Schettino docet.
Grazie ancora per lo stimolo alla riflessione.
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Re: Maremma maiala, che bischeri.
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La prima parte, che narra del disastro fisico della Esoterikós, mi è piaciuta molto perché è arguta e divertente. Complimenti.
Il problema della seconda parte, invece, al di là del contenuto filosofico, etico e spirituale che hai tenuto a sottolineare nel tuo controcommento, è illogicamente slegata dalla prima, ed è questo il suo difetto facilmente sanabile. Mi spiego meglio. queste frasi:
“Cercavano nuovi mondi, ma anche questa volta è stato un disastro!”
“E dove li cercavano?”
“Dentro loro stessi!”
Non rispecchiano la Verità che tanto ti piace, perché, come ho volutamente precisato prima, la ricerca di nuovi mondi non era certo mentale, ma assolutamente fisica.
Sarebbe stato sufficente scrivere qualcosa del genere per rendere compatibili e omogenei i due racconti e i due concetti:
Intanto in una località lì vicino, un contadino rientra dal lavoro nei campi.
Trova la famiglia distrutta dal dolore ed in lacrime.
“Che succede?”
“Cercavano nuovi mondi, ma anche questa volta è stato un disastro!”
“Avrebbero fatto meglio a cercarli dentro loro stessi” replica stupito il contadino “Se chiedevano a Dio, gli mandava un Angelo che li accompagnava. Maremma maiala che bischeri!”.
Spero che tu comprenda che le mie, più che critiche, vogliono essere un piccolo aiuto. Se no, pazienza.
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Re: Maremma maiala, che bischeri
Passando quindi alla mia preferita, ovvero la pars costruens, faccio notare che la ricerca dei nuovi mondi è spirituale tanto per gli storditi andati a sbattere contro il campo di forza del proprio ego, quanto per il contadino, che per quanto più avvezzo alla zappa tenta di riportare la mente umana a contatto con la realtà. Sempre spirituale.
D'altronde, come vediamo anche qui, questo ritorno alla realtà non sempre accade.
La ragione risiede nella errata confusione tra mondo materiale e spirituale.
Per farla corta nella bischerata qua sopra di materiale, a dir il vero, non c'è nulla ... e qui casca schettino.
Per codesto motivo nun se pole fa l'omogeneizzato, suvvia cannoni e betoniere mica van d'accordo.
Han la bocca tutte due ma l'uno serve per distruggere, quell'altro per costruire.
Il messaggio l'è come un tarlo, piano, piano, arriva.
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Re: Maremma maiala, che bischeri
Gara d'autunno 2023 - Cuore di mamma - e gli altri racconti
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La Gara 69 - Le parole che non ti ho mai detto
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La Gara 40 - La musica è letteratura
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BReVI AUTORI - volume 2
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Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
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L'arca di Noel
Da decenni proviamo a metterci al riparo dagli impatti meteoritici di livello estintivo, ma cosa accadrebbe se invece scoprissimo che è addirittura un altro mondo a venirci addosso? Come ci comporteremmo in attesa della catastrofe? Potremmo scappare sulla Luna? Su Marte? Oppure dove?
E chi? E come?
L'avventura post-apocalittica ad alta tensione qui narrata proverà a rispondere a questi interrogativi.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Non spingete quel bottone
antologia di racconti sull'ascensore
Hai mai pensato a cosa potrebbe accadere quando decidi di mettere piede in un ascensore? Hai immaginato per un attimo a un incontro fatale tra le fredde braccia della sua cabina? Hai temuto, per un solo istante, di rimanervi chiuso a causa di un imponderabile guasto? E se dietro a quel guasto ci fosse qualcosa o qualcuno?
Trentuno autori di questa antologia dedicata all\'ascensore, ideata e curata da Lorenzo Pompeo in collaborazione col sito BraviAutori.it, hanno provato a dare una risposta a queste domande.
A cura di Lorenzo Pompeo
Introduzione dell\'antropologo Vincenzo Bitti.
Illustrazioni interne di Furio Bomben e AA.VV.
Copertina di Roberta Guardascione.
Contiene opere di: Vincenzo Bitti, Luigi Dinardo, Beatrice Traversin, Paul Olden, Lodovico Ferrari, Maria Stella Rossi, Enrico Arlandini, Federico Pergolini, Emanuele Crocetti, Roberto Guarnieri, Andrea Leonelli, Tullio Aragona, Luigi Bonaro, Umberto Pasqui, Antonella Provenzano, Davide Manenti, Mara Bomben, Marco Montozzi, Stefano D'Angelo, Amos Manuel Laurent, Daniela Piccoli, Marco Vecchi, Claudio Lei, Luca Carmelo Carpita, Veronica Di Geronimo, Riccardo Sartori, Andrea Andolfatto, Armando d'Amaro, Concita Imperatrice, Severino Forini, Eliseo Palumbo, Diego Cocco, Roberta Eman.