La piccola Ella e gli esseri umani
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La piccola Ella e gli esseri umani
"Monkey Shines: an experiment in fear" è un film del 1988, diretto e sceneggiato da George Andrew Romero (ricorderete certamente "Night of the living dead", ovvero "La notte dei morti viventi" del 1968), tratto da un romanzo di Michael Stewart. Paragonato al successo dell’ apocalittico esordio, questo si potrebbe definire un film minore, ma del resto la produzione cinematografica di Romero è fatta anche di pellicole di questo tipo che spesso si sono rivelate economicamente parlando abbastanza deludenti.
Riassumo per quanto brevemente possibile la trama: Allan Mann è un comune studente alle soglie di una ancora più comune vita borghese all’americana, drasticamente stravolta da un incidente stradale che lo confina sopra una sedia a rotelle, paralizzato dal collo in giù con la provvidenziale eccezione di qualche dito della mano destra (provvidenziale perché con quelle dita, perlomeno, riesce ad agire sui comandi di una moderna sedia a rotelle). La normalità, data per scontata fino a quando tutto filava per il verso giusto, gli crolla intorno e la sfortuna sembra volersi accanire su di lui. La madre amorevolmente dispotica cerca di riprendere il controllo sulla sua vita. La fidanzata, mentre lui era in coma, ha intrapreso una relazione con il medico di fiducia e ora lo molla.
In suo soccorso giunge l’amico fidato Geoffrey, interessante figura di ricercatore iperattivo lanciato a palla sulla via dell’ereticità. L’uomo gli affida la scimmietta Ella, straordinariamente intelligente, affinché possa aiutarlo nello svolgimento delle normali mansioni quotidiane che ad Allan sono precluse, senza rivelargli che l’animale è in realtà la cavia di un azzardato esperimento scientifico, dopata con iniezioni di un siero ricavato dal tessuto cerebrale umano.
La qualità della vita del ragazzo migliora rapidamente, con grande disappunto della madre.
Il legame tra l’uomo e l’animale si rafforza sempre di più, anche a livello psichico, e tra i due si stabilisce un’ambigua connessione cerebrale. Ella diventa l’estensione fisica della mente di Allan. E’ così che attraverso di essa tutto il livore accumulato trova un’insperata valvola di sfogo.
Saltiamo i preliminari e andiamo direttamente alle battute finali, menzionando rapidamente en passant soltanto una graziosa scena di sesso orale tra il protagonista e la bella addestratrice bionda e gnocca che si è innamorata di lui (che c’è di strano, scusate? Queste sono cose che succedono a tutti i paraplegici, non lo sapevate?).
Scena finale: la madre giace fulminata nella vasca da bagno, l’ex fidanzata e il dottore fedifraghi carbonizzati nello chalet in cui erano andati a passare il fine settimana, Geoffrey spedito al creatore con l’iniezione letale destinata alla sua creatura, e tutto per opera della scimmietta. Non è finita qui: Ella ha tramortito l’addestratrice e ora si appresta a iniettarle il veleno, l’ago già appoggiato sulla guancia.
Pausa: hanno detto che il film tratta del labile confine tra uomo e animale, di come appena sotto la superficie della nostra coscienza civile, navighino i peggiori istinti ferini. Probabile che il regista pensasse di mostrare esattamente questo, anche se non è questo che io ci ho visto. E comunque la cosa non mi ha sorpreso. L’essere umano, si sa, deve rimanere comunque il protagonista indiscusso della vicenda, e ogni altra creatura deve ruotare per forza intorno a lui. Tutto accade o esiste in funzione del suo egocentrismo.
Andiamo avanti, fino all’epilogo. La necessità aguzza l’ingegno e Allan fa quello che realmente distingue l’essere umano. Non l’amore, non l’intelligenza, non la scienza. Tutto ciò che la piccola Ella ha perpetrato fin qui, in fondo, l’ha fatto per amore ed è stata capace di sbaragliare tutti gli avversari umani, scienziato compreso.
Ebbene, Allan mente.
Con parole dolci, facendole credere che lei è davvero molto importante per lui, attira la scimmietta e la induce ad abbracciarlo. Fin lì Ella non può arrivare e soccombe. Allan le affonda i denti nel collo e la sbatte da una parte e dall’altra, come una pezza, uccidendola. In questo modo, ma è soltanto una possibile chiave di lettura, Ella diventa la vera vittima di questa storia e a conferma dell’umano senso di superiorità nutrito nei confronti delle altre creature viventi, Wikipedia non cita neppure una volta il nome della piccola protagonista di questa bella storia.
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Re: La piccola Ella e gli esseri umani
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Re: La piccola Ella e gli esseri umani
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Re: La piccola Ella e gli esseri umani
Time City
amanti nel tempo
Con questo romanzo scopriremo in che modo un rivoluzionario viaggio nel Tempo darà il via a un innovativo sistema di colonizzare la Luna e, forse, l'intero Universo. Partendo dalla Terra con una macchina del Tempo, è possibile arrivare sulla Luna? In queste pagine vi sarà raccontato del lato "Tempo" di questa domanda. La parte "Luna" (qui solo accennata) verrà sviluppata più corposamente nel seguito di questo libro auto-conclusivo. L'autore ha cercato a lungo qualche riferimento a opere che narrassero di un crononauta che sfrutti il viaggio nel Tempo per raggiungere il nostro satellite naturale, ma non è riuscito a trovarne alcuna. Lo scrittore Giovanni Mongini (autore, tra le varie cose, dello splendido articolo "Viaggio al centro del tempo") lo ha confortato in tal senso, perciò si vuole concedere il lusso di indicare la sua persona come colei che ha inventato per prima questo tipo di viaggio Terra-Tempo-Luna. Concedeteglielo, vi prego, almeno per un po' di… tempo.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
BReVI AUTORI - volume 1
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Fausto Scatoli. Giorgio Leone, Annamaria Vernuccio, Luca Franceschini, Alphaorg, Daniel Carrubba, Francesco Gallina, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Giuseppe C. Budetta, Luca Volpi, Teresa Regna, Brenda Bonomelli, Liliana Tuozzo, Daniela Rossi, Tania Mignani, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Umberto Pasqui, Ida Dainese, Marco Bertoli, Eliseo Palumbo, Francesco Zanni Bertelli, Isabella Galeotti, Sandra Ludovici, Thomas M. Pitt, Stefania Fiorin, Cristina Giuntini, Giuseppe Gallato, Marco Vecchi, Maria Lipartiti, Roberta Eman, Lucia Amorosi, Salvatore Di Sante, Valentina Iuvara, Renzo Maltoni, Andrea Casella.
Ero sposata da poco e già mi stavo annoiando
(soprattutto a letto)
Marika è una giovane ragazza. Non ha avuto alcuna esperienza sessuale e sta per sposarsi. Essendo molto intelligente, si accorge presto di essere una bella donna e sente di non poter rinchiudersi per tutta la vita in un contesto matrimoniale forzato e prematuro. Conosce un uomo, il quale la porta per gradi a conoscere tutto ciò che c'è da sapere sul sesso. è un uomo speciale, totalmente diverso dal suo fidanzato e ne nasce una relazione molto particolare. Molto di quello che Marika impara può non corrispondere a quello che le donne desiderano, ma sono certa che, segretamente, prima o poi ci avranno pensato. è un racconto erotico, scritto però senza parole scurrili od offensive.
Copertina di Roberta Guardascione
di Mary J. Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 57 - Imbranati
A cura di Carlocelenza.
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La Gara 70 - Troppo tardi
A cura di Lodovico Ferrari.
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La Gara 62 - La famiglia
A cura di Massimo Tivoli.
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