Siamo tutti nelle Sue mani
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Siamo tutti nelle Sue mani
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Il finale anticlimatico ci sta, ma avrei preferito il lieto fine. E lieto fine o meno siamo nel Sue mani comunque. Però, considerato quel nome importante ed evocativo, Admeto, l'Ade era inevitabile fin dalle prime battute. Mi chiedo, Rosa sarà come Alcesti e si sacrificherà per lui?
Un buon lavoro, alla prossima
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Re: Siamo tutti nelle Sue mani.
Come da premessa è basato su fatti realmente accaduti ai quali ho partecipato in prima persona.
Per ragioni che non posso rendere note ho contratto il famoso virus e sono stato curato, o studiato come un furetto , presso un ospedale civile lombardo.
Premesso che per quanto mi riguarda il decorso della malattia è stato blando: ero clinicamente guarito dopo soli due giorni, devo dire che purtroppo non per tutti gli altri pazienti le cose sono andate nello stesso modo.
In cinque giorni di permanenza in reparto ho visto uscire dalla sola nostra camera allestita per 4 pazienti: 6 pazienti purtroppo deceduti, immediatamente rimpiazzati con altrettanti pazienti.
La storia di Admeto, nome di fantasia così come Lino, l'ho vista con i miei occhi.
Quanto descritto è una minima parte di quel che ho visto e sentito in quei giorni.
Don Lino, dopo aver dato sollievo e conforto a tanti, nonostante le sue condizioni, è deceduto, purtroppo, pochi giorni dopo di Admeto.
Quello che volevo far passare lo riassumo di seguito:
1) L'infinita pazienza, guidata generalmente da quel sentimento chiamato Amore di tutto il personale medico ed ospedaliero. Nonostante il superlavoro cui sono costretti.
2) L'empatia estremamente professionale delle infermiere e dei medici sia verso i pazienti che verso gli "impazienti".
3) La preoccupazione, l'apprensione e la sofferenza di tutto il personale medico quando conscio di trovarsi di fronte a casi disperati tenta il tutto per tutto fino all'ultimo mantenendo una parvenza di serenità, tutt'altro che reale.
4) L'impotenza di tutti di fronte al decesso.
5) La solidarietà, nel racconto attribuita al solo Don Lino, ma in realtà di tutti i malati tra loro in quelle circostanze.
6) La diversità nell' affrontare simili situazioni da parte di chi crede ed ha fede, sapendo di essere fin dalla venuta in questo mondo nelle mani di Dio, che prega chiedendo al Signore di rimanergli sempre vicino durante questa prova. E di aiutarlo a superarla con onore e disciplina, implorando al contempo perdono per tutte le volte che questo non è accaduto.
La diversità è lampante perché in genere chi crede è comunque sereno anche quando soffre o riesce a respirare a stento. Don Lino docet. Viceversa in molti altri il senso di smarrimento e paura è palpabile.
7) In ultimo, Admeto è morto perché al di la del racconto questo e quel che è realmente accaduto, ma anche perché è bene si capisca che con questo virus si muore realmente.
8 ) Voleva essere uno spaccato di quel accade dentro un reparto COVID dove tra l'altro i famigliari se il loro caro non è dotato di telefono portatile, e sono tanti, è impossibilitato a contattarlo, e tante volte, purtroppo, lo può rivedere solamente in forma di cenere dentro un urna, oppure dentro una bara di zinco sigillata. E' triste ma è reale. Qualcuno potrà dire si muore soli come cani allora: In realtà non siamo mai soli ... non lo siamo mai stati!
P.S. Non sono un medico, ho buone nozioni di "Combat Medic", più volte messe in pratica all'occorrenza. In ogni caso dopo qualche giorno in ospedale, termini simili vengono appresi ed assimilati dalla maggior parte dei malati.
Un consiglio per tutti: Qualora aveste sintomi quali tosse insistente, febbre oltre i 39 e difficoltà a respirare, non perdete tempo fatevi vedere subito, perché più i polmoni si riempono più sarà difficile uscirne. La terapia COVID-19 funziona ed è efficace solo che mediamente, dipende da tanti fattori,ci vogliono 4/5 giorni per produrre l'effetto di accoppare il virus ... il problema è che se in questo lasso di tempo non si riesce per qualsiasi ragione a respirare ... quell' effetto il paziente non riesce a vederlo.
Poi naturalmente, se le misure di contenimento vengono rispettate, evitiamo che il personale medico debba essere costretto a scegliere se salvare un anziano oppure un giovane. In tal caso la scelta è obbligata, ma non è sicuramente piacevole per nessuno.
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Re: Siamo tutti nelle Sue mani.
Qui da noi non c'è molto, anzi praticamente nulla, e speriamo che rimanga così; con l'augurio che alla prossima gara stagionale sia tutto alle spalle.
Un grande in bocca al lupo.
- Laura Traverso
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Inutile stare a dire che il racconto sia scritto bene, perché la tua bravura la conosciamo, quindi posso solo farti i complimenti per come tu sia riuscito a raccontare, in modo molto distaccato, uno spaccato della tua vita in maniera ottima.
Stammi bene e riguardati
A presto
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Non sono credente ma nonostante questo il racconto mi ha suscitato una forte empatia.
Sono contento che tu stia bene ora, in bocca al lupo per tutto.
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di contro, devo dire che la punteggiatura è completamente da rivedere e ci sono svariate d eufoniche da eliminare.
un altro particolare che segnalo è la lineetta a fine dialogo: se non c'è prosieguo di frase non serve assolutamente.
però la storia in sé è davvero piacevole, nonostante il tragico finale
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La tua storia, però, con me non ha raggiunto l'obiettivo perchè, a causa di numerose ripetizioni di fatti e di concetti (ripeti più volte, in modi diversi e tramite punti di vista/personaggi differenti, che cosa è successo la notte, quale è stata la diagnosi e quali le cure effettuate), è risultata noiosa e ho faticato ad arrivare alla fine, saltando qualche frase ogni tanto, proprio nel finale che, invece, era la parte più interessante, in cui non avrei dovuto distrarmi. Mi spiace, ma purtroppo non è scattata alcuna immedesimazione.
FEMILIA - abbiamo sufficienti riserve di sperma
In seguito a un'escalation di "femminicidi", in tutto il mondo nasce il movimento "SupraFem", ovvero: "ribellione delle femmine che ne hanno abbastanza delle violenze dei maschi". La scintilla che ha dato il via al movimento è scattata quando una giornalista ben informata, tale Tina Lagos, ha affermato senza mezzi termini che "nei laboratori criogenici di tutto il mondo ci sono sufficienti riserve di sperma da poter fare benissimo a meno dei maschi. Per sempre!". Le suprafem riescono ad avere un certo peso nella normale vita quotidiana; loro esponenti si sono infatti insediate in numerosi Palazzi, sia politici che economici, e sono arrivate al punto di avere sufficiente forza da poter pretendere Giustizia.
Copertina di Riccardo Simone
di Mary J. Stallone e Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero
antologia di opere ispirate alla paura dell'ignoto
Nella ricerca di un tema che potesse risultare gradito a più autori, ci è sembrato infine appropriato proporre un'antologia di opere il cui fattor comune fosse il brivido. Un termine per molti versi ingannevole, almeno quanto lo sono certe credenze e immagini che la ragione volutamente ignora, o perfino deride. Eppure, l'ignoto ci aspetta al varco, silenzioso e paziente, per catapultarci nello strapiombo degli incubi o nel vortice di ansie e desideri repressi.
A cura di Roberto Virdo'.
Contiene opere di: Ida Dainese, Francesca Paolucci, Marcello Rizza, Fausto Scatoli, Annamaria Ricco, Francesco Cau, Valentino Poppi, Mario Flammia, Essea, Umberto Pasqui, Enrico Teodorani, Roberto Masini, Maria Perrella, Giacomo Baù, Eliseo Palumbo, Selene Barblan, Stefano Bovi, Ibbor OB, Andrea Teodorani, Simona Geninazza, Lidia Napoli, Mario Malgieri, Michele Silvi, Ida Daneri, Alessandro Mazzi.
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A Quattro mani
antologia di opere scritte a più mani
Una collaborazione, di qualunque natura essa sia, diventa uno stimolo, la fusione di peculiarità ben definite, la concretizzazione di un'intesa, la meraviglia di scoprire quel qualcosa che individualmente non si sarebbe mai potuta fare. È una prova, una necessità di miglioramento, il superamento dei propri limiti stilistici o di quei blocchi creativi che sovente ci pongono di fronte a un disarmante "foglio bianco". Gli autori di questa antologia ci hanno voluto provare.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Antonio Abbruzzese.
Contiene opere di: Chiara Masiero, Mauro Cancian, Stefania Fiorin, Anna Rita Foschini, Ida Dainese, Alberto Tivoli, Marina Paolucci, Maria Rosaria Spirito, Marina Den Lille Havfrue, Cristina Giuntini, David Bergamaschi, Giuseppe Gallato, Maria Elena Lorefice.
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Gara d'Estate 2018 - Incontri, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione e Laura Ruggeri.
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La Gara 25 - Dietro la maschera!
A cura di Morgana Bart e Tullio Aragona.
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La Gara 27 - Io, frammenti di autobiografie
A cura di Ser Stefano.
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