Sorprese, stupore
Sorprese, stupore
Mia figlia che suona ancora e ancora, era tanto tempo che non lo faceva. Mi accorgo quanto mi è mancato il suo pianoforte che risuona nelle stanze, anche se siamo agli antipodi della casa.
I Prof che ce la mettono tutta per collegarsi ad allievi ridotti a quadratini su uno smartphone. Ma con i visi struccati, finalmente così diversi tra loro, le emozioni e la potenza nei loro occhi, i vestiti da casa a dare mille sfumature.
Io che compongo versi intrecciati alle note inventate da mia figlia… Proprio in questo momento, che non ce l’aspettavamo proprio di divenire una cosa sola in modo nuovo.
La spesa per i miei genitori, ben distanti, ma con una gran voglia di parlare in strada.
Mio padre che mi scrive su un foglio i baci che mi dà.
Le risate un po’ isteriche per i video di whatsapp, che comunque siamo davvero un popolo pieno di ironia!
Parole su un pianerottolo, perché non si può entrare. Il pensiero che rientrare sarà bello come non lo è stato mai.
La cura per i dettagli dei pasti, comunicare con gentilezza e riceverne altrettanta.
La tua mancanza ed il mio ripudiare nettamente pensieri che non servono a nulla. L’attenzione a te che mi racconti, con fatica, fragilità presenti contaminate da un passato senza mani.
Quegli “altri doveri” verso i quali Vittorini ci dichiarava pronti, che si impongono là dove la Legge diviene tutela e responsabilità.
Le mie amiche che assumono tutte le forme del caso, che sono pezzi di cuore, assenza e pienezza al contempo. Progettiamo e speriamo in quell’aperitivo sull’uscio, sulla soglia del possibile.
L’appuntamento che i musicisti si danno la sera alle diciotto sui balconi di tutta Italia.
Ancora i balconi, con la gente che applaude, la bimba con il tamburello, la coppia che si è abbracciata comunque, il cartellone infantile di un “andrà tutto bene”.
La Sanità Pubblica, che non si può neanche pensare a cosa accadrebbe, se non ci fosse.
L’estensione a tutti di un tempo lento, sperando che non collassi per i troppi fantasmi.
Giornate a fare nulla eppure piene di tutto, la scoperta degli ossimori per avvicinarmi a raccontare qualcosa.
La Cina odiata che ci aiuta e non l’hanno fatto i Paesi Europei.
Il pensiero fugace che invidia i conviventi per il loro stare vicini… E chissà se si rendono conto di quanto sia potenzialmente prezioso.
Il nostro amore sublimato nello spiegarci un libro difficile, le tue mani screpolate per far fare al corpo ciò che è precluso alla concentrazione.
Mia figlia stoica e responsabile, esiliata da un amore che vive in Provincia.
La primavera sugli alberi che non smette di promettere.
La vertigine di non immaginare le mappe future.
La lotta comune alla negazione, ogni linguaggio si spende a questo fine.
I dubbi angosciosi del mattino che si stemperano nello scegliere azioni che chiedono conto a me soltanto.
Il sogno di un’economia dei volti, delle relazioni e della coscienza.
Tutti, ma proprio tutti, che messaggiamo, mentre ascoltiamo in tv che l’Italia si ferma.
- Massimo Baglione
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Re: Sorprese, stupore
Bellissima questa parteParole su un pianerottolo, perché non si può entrare. Il pensiero che rientrare sarà bello come non lo è stato mai.
La Gara 37 - Il trinomio Fantastico
A cura di Mastronxo e Ser Stefano.
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GrandPrix d'autunno 2022 - Endecasillabo di un impostore - e le altre poesie
A cura di Massimo Baglione.
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Gara d'autunno 2023 - Cuore di mamma - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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Bagliori Cosmici
la Poesia nella Fantascienza
Il sonetto "Aspettativa" di H. P. Lovecraft è stato il faro che ha guidato decine di autori nella composizioni delle loro poesie fantascientifiche pubblicate in questo libro. Scoprirete che quel faro ha condotto i nostri poeti in molteplici luoghi; ognuno degli autori ha infatti accettato e interpretato quel punto fermo tracciando la propria rotta verso confini inimmaginabili.
A cura di Alessandro Napolitano e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Sandro Battisti, Meth Sambiase, Antonella Taravella, Tullio Aragona, Serena M. Barbacetto, Francesco Bellia, Gabriele Beltrame, Mara Bomben, Luigi Brasili, Antonio Ciervo, Iunio Marcello Clementi, Diego Cocco, Vittorio Cotronei, Lorenzo Crescentini, Lorenzo Davia, Angela Di Salvo, Bruno Elpis, Carla de Falco, Claudio Fallani, Marco Ferrari, Antonella Jacoli, Maurizio Landini, Andrea Leonelli, Paolo Leoni, Lia Lo Bue, Sandra Ludovici, Matteo Mancini, Domenico Mastrapasqua, Roberto Monti, Daniele Moretti, Tamara Muresu, Alessandro Napolitano, Alex Panigada, Umberto Pasqui, Simone Pelatti, Alessandro Pedretta, Mattia Nicolò Scavo, Ser Stefano, Marco Signorelli, Salvatore Stefanelli, Alex Tonelli, Francesco Omar Zamboni.
BReVI AUTORI - volume 4
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Angela Catalini, Mirta D, Umberto Pasqui, Verdiana Maggiorelli, Francesco Gallina, Francesca Santucci, Sandra Ludovici, Antonio Mattera, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Laura Traverso, Romina Bramanti, Alberto Tivoli, Fausto Scatoli, Cinzia Iacono, Marilina Daniele, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Isabella Galeotti, Arcangelo Galante, Massimo Tivoli, Giuseppe Patti, SmilingRedSkeleton, Alessio Del Debbio, Marco Bertoli, Simone Volponi, Tiziano Legati, Francesco Foddis, Maurizio Donazzon, Giovanni Teresi, Sandro Pellerito, Ilaria Motta.
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A Quattro mani
antologia di opere scritte a più mani
Una collaborazione, di qualunque natura essa sia, diventa uno stimolo, la fusione di peculiarità ben definite, la concretizzazione di un'intesa, la meraviglia di scoprire quel qualcosa che individualmente non si sarebbe mai potuta fare. È una prova, una necessità di miglioramento, il superamento dei propri limiti stilistici o di quei blocchi creativi che sovente ci pongono di fronte a un disarmante "foglio bianco". Gli autori di questa antologia ci hanno voluto provare.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Antonio Abbruzzese.
Contiene opere di: Chiara Masiero, Mauro Cancian, Stefania Fiorin, Anna Rita Foschini, Ida Dainese, Alberto Tivoli, Marina Paolucci, Maria Rosaria Spirito, Marina Den Lille Havfrue, Cristina Giuntini, David Bergamaschi, Giuseppe Gallato, Maria Elena Lorefice.
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