Storia di un cigno che imparò a volare lontano
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anche la punteggiatura è migliorata ma sarebbe ancoraa da rivedere.
per i dialoghi si usano o il trattino - o i caporali « » e attenzione alle maiuscole.
come nella versione precedente, non comprendo molto la suddivisione, ma è una scelta tua e quindi va bene.
la storia è comunque bella
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Re: Storia di un cigno che imparò a volare lontano
- Massimo Baglione
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Re: Storia di un cigno che imparò a volare lontano
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Ecco, forse questo è il problema principale del testo. Una favola ha vita breve, la fiaba può intrattenere e dilungarsi.
I tempi verbali sono corretti e anche la voce narrante funziona tranne che in un passaggio.
Per i discorsi diretti adopera i caporali (Alt 174 e 175 del tastierino numerico) ed eviterei di spezzettare visivamente la narrazione con l'inserimento di spazi vuoti.
Ti segnalo:<<Vedi >> disse uno dei fratelli << Quello lì non è come noi. Hai visto, sa già volare >> << Deve sicuramente essere uscito da un uovo di corvo. Hai visto che nere che sono le piume delle sue ali e che becco appuntito che si ritrova? >> << E non parliamo delle zampe, sembrano proprio quelle di una Gru >>
Separa i discorsi diretti che appartengono ai diversi protagonisti mandandoli a capo, e magari indicando chi è che parla.
Arturo era grande, Avrei messo era diventato grande.
Non è un male in sé amare la solitudine. In essa io trovo una parte di me stesso. Male sarebbe ammalarsi di amarezza restando fra chi non prova il nostro stesso sentire. Non voglio restar sempre solo, ma sento che ora il mio posto è anche questo nido davanti a questo meraviglioso panorama.
Ecco qui, come ti avevo anticipato, la voce narrante diventa un io narrante. Anzi sembra quasi che sia l'autore a intervenire con un suo giudizio.
Insomma, è un buon testo pure con i suoi limiti e necessita solo di un po' di lavoro.
Spero che non lo riproporrai per la terza volta.
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Ci sono alcune mancanze (un paio di accenti su passati remoti) e delle eccedenze: troppi avverbi in "mente", che appesantiscono il testo; troppi asterischi che spezzano il testo anche dove non è necessario; alcune ripetizioni di termini piuttosto ravvicinate; un punto di vista (io narrante) che si intromette nella storia.
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Bello.
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Le radici del Terrore
Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano
Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.
Contiene opere di: Silvano Calligari, Enrico Teodorani, Rona, Lellinux, Marcello Colombo, Sonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, Umberto Pasqui, Eliseo Palumbo, Carmine Cantile, Andrea Casella, Elena Giannottu, Andrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, Angela Catalini, Francesca Di Silvio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.
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Un passo indietro
Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Carosello
antologia di opere ispirate dal concetto di Carosello e per ricordare il 40° anniversario della sua chiusura
Nel 1977 andava in onda l'ultima puntata del popolare spettacolo televisivo serale seguito da adulti e bambini. Carosello era una sorta di contenitore pubblicitario, dove cartoni animati e pupazzetti vari facevano da allegro contorno ai prodotti da reclamizzare. Dato che questo programma andava in onda di sera, Carosello rappresentò per molti bambini il segnale di "stop alle attività quotidiane". Infatti si diffuse presto la formula "E dopo il Carosello, tutti a nanna".
Per il 40° anniversario della sua chiusura, agli autori abbiamo chiesto opere di genere libero che tenessero conto della semplicità che ha caratterizzato Carosello nei vent'anni durante i quali è andato felicemente in onda. I dodici autori qui pubblicati hanno partecipato alle selezioni del concorso e sono stati selezionati per questo progetto letterario. Le loro opere sono degni omaggi ai nostri ricordi (un po' sbiaditi e in bianco e nero) di un modo di stare in famiglia ormai dimenticato.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Giorgio Leone, Enrico Teodorani, Cristina Giuntini, Maria Rosaria Spirito, Francesco Zanni Bertelli, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Laura Traverso, Enrico Arlandini, Francesca Rosaria Riso, Giovanni Teresi, Angela Catalini.
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La Gara 29 - Storie parallele
A cura di Ser Stefano.
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La Gara 21 - Lasciate ogni speranza, oh voi ch'entrate.
A cura di Conrad.
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La Gara 35 - Zombie & Incipit
A cura di Ser Stefano.
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