La metrica del dolore
Re: La metrica del dolore
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Qui trovi un refuso: "senza, pezzi di ricambio," la virgola dell'inciso va prima di senza.
Questa frase certo colpisce: "ingredienti del caos di un connubio di disgrazie." ma scritta in questo modo che significa?
Attenzione a non farti trasportare dal suono delle parole. Io avrei messo una e dopo caos, o un in al posto di di.
Anche qui, "nella tela di una trama o nella trama di una tela," un gioco di parole efficace a prima facie, ma il senso? Il tessuto è composta da trama e ordito, ma la tela e il tessuto sono sinonimi?
"che sinceramente lieta e allo stesso tempo commossa, li aveva fatti entrare: tutti e tre."
Qui vi è un inciso e la virgola l'avrei messa dopo che.
Insomma, il racconto ha questo tipo di limite e qualche refuso di troppo.
Però è un buon racconto, gradevole, dalla struttura solida, e ti muovi bene tra i tempi verbali.
Le mie impressioni sono dunque positive.
Bello il titolo, ma perché metrica? Come il concetto di metrica, e pure associata al dolore, può giustificare la sua presenza dentro la narrazione?
Hai un orecchio musicale, ma attenta al significato delle parole anche in relazione al contenuto e al messaggio che vuoi veicolare con un racconto.
Re: La metrica del dolore
Si ho “toppato” molto nella punteggiatura e ringrazio tutti coloro che hanno sottolineato questa mia carenza non da poco, ho promesso che avrei corretto la punteggiatura del testo, ma al momento sono completamente assorbita da un altro racconto. Lo farò…
Nella tela di una trama - tela l’ho sottinteso come disegno e trama come copione.
Nella trama di una tela - trama sta per tessitura e tela per trappola.
Tela e trama sono due vocaboli che contemplano una quantità di sinonimi impressionante, pertanto le interpretazioni possono essere a discrezione del lettore.
Ingredienti del caos di un connubio di disgrazie - intendevo protagonisti di un’unione che si consolida tra due persone estremamente problematiche.
La parola metrica oltre ad avere un suono assai gradevole (a mio parere), l’ho presa in considerazione per anticipare la scissione del testo in periodi, che gradatamente alzano l’asticella del dolore fino a renderlo unico apice della vicenda.
Questa è la mia visione… Grazie per aver letto il mio testo con tanta attenzione.
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Re: La metrica del dolore
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Re: La metrica del dolore
Grazie di cuore per gli apprezzamenti e per i consigli. Tenterò di prenderne spunto.
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Re: La metrica del dolore
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È il giorno dell'inaugurazione di un supermercato, uno davvero grande, uno iper, uno dei tanti che avrete voi stessi frequentato e arricchito. Durante questa giornata di festa e di aggregazione sociale, qualcuno leggerà un dattiloscritto ancora inedito il cui contenuto trasformerà l'impossibile in normalità.
"...come se dal cielo fosse calata la mano divina di un Dio stanco e dispiaciuto dei propri errori, o come se tutte le altre grandi divinità finora inventate dal Genere umano per compensare la propria inconsapevole ignoranza tribale e medievale verso i misteri della Natura e della Vita, si rivoltassero ai propri Creatori e decidessero di governare le loro fantasie".
La storia è leggermente erotica, vagamente fantasy, macchiata di horror e forse un po' comica.
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