Diario di una paranoica
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Re: Commento
Ha ragione, sig. Marcello, in questo concordo con lei. Ma in realtà mi piace raccontarmi in questo modo un po' impersonale, una specie di brainstorming con me stessa, che nonostante tutto non porta altro che alla consapevolezza dei miei limiti. Una cosa un po' pirandelliana, in effetti, ora che ci penso. Questo sarebbe stato il mio modo di scrivere il diario, solo che queste pagine ho scelto di destinarle a questo sito. Un modo un po' strano di intendere il diario personale, ma io sono anni che lo scrivo così, ahimè, seppur consapevole della diversità delle regole di un diario.Marcello Rizza ha scritto: ↑23/11/2020, 14:14 Bello e scritto molto bene. Ma non concorda il titolo perché, a mio avviso, non sono pagine di diario. Puoi spiegarci il titolo? Aspetto a votare per capire meglio. Nel mio racconto, per esempio, il titolo l'ho modificato già a concorso avanzato. In ogni caso, con le spiegazioni che mi convincono sul titolo o con un altro titolo, è un racconto da 5.
Comunque, la ringrazio per il suo apprezzamento. Buona giornata!
- MattyManf
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L'angoscia, l'ansia ed il panico sono resi molto bene e ci sentiamo realente imprigionati in queste quattro mura da cui potremmo uscire in qualunque momento. Ho gradito molto la parte delle "mani plasmatrici", originale e ben scritta.
Mi sento però di fare un appunto (oltre a quello sul titolo già citato): non è un racconto vero e proprio. Nel senso che non c'è una vicenda che si svolge e la situazione è statica. Tutto avviene nella mente di un personaggio che agisce molto poco.
Non è un problema in sé: sarebbe un ottimo incipit per un romanzo. Il personaggio è delineato alla perfezione e non c'è nulla da ridire nè sullo stile nè sulla resa. Semplicemente, arrivato alla fine, ho avuto la sensazione che nulla fosse finito o cominciato. Un peccato, perchè ormai mi ero affezionato alla protagonista ed alla sua mente frizzante!
Darò comunque un buon voto perchè mi hai intrattenuto non poco e perchè trovo che il tuo stile sia originale. Ma quel senso di incompletezza, non so... non va via.
Complimenti, e spero di rileggerti ancora!
Gara d'Estate 2021 Sorriso di Rondine
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Illustrazioni: @novelle.vesperiane
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Qualche nota:
"Non ci credeva Lei non ci credeva." inserirei una virgola dopo credeva.
"Chissà per quanto, pensò." i pensieri li metterei a capo, dopo un punto fermo, per separarli dalla voce narrante in modo da porli in risalto e per non confondere il lettore quando sono lunghi e articolati.
"Una casa, 4 mura in cui si sentiva protetta e libera, 2 lavori, non troppo, il giusto."
I numeri vanno scritti in corsivo, solo le date sopportano e supportano le cifre.
"Se lo sentiva dentro, scorrere, come fosse un liquido caldo," una proposizione arzigogolata. Quel dentro è pleonastico, sgradevole la forma riflessiva e quello scorrere tra virgole.
"Le si leggeva nel volto," quel le è un errore. Il soggetto qui cessa di essere la protagonista e diventa l'amore. Io costruirei la frase in modo diverso.
"Considerate che per lei ogni cambiamento, in quella vita routinaria che con affanno si trascinava dietro, era da lei considerata come una minaccia alla sua incolumità. Si aggrappava ad una realtà che si era costruita, di cui non poteva fare a meno. Mi spiego meglio, non era folle. Al contrario, era completamente concreta. Vi starete chiedendo cosa può significare essere completamente concreti. Beh, non è poi così difficile. Basta cercare delle abitudini, delle attitudini, persino degli atteggiamenti, delle reazioni coerenti al contesto e all'immagine che si vuole dare."
In questo lungo periodo è l'autore che entra in scena e si rivolge ai suoi lettori cambiando tempo verbale, che dal passato vira al presente.
Quindi non solo abbandoni la voce narrante a se stessa, sostituendoti ad essa (come fosse cosa che riguarda l'autore in prima persona e non lei), ma lasci anche il tempo verbale scelto all'inizio della narrazione.
A mio avviso sono tutte cose da non fare. Dovresti fare in modo di lasciar sempre l'autore fuori la porta quando narri di modo che la voce narrante possa spiegare quanto si deve. Rivolgersi ai lettori è poi, per quanto mi riguarda, una pratica spiacevole perché sottintende una complicità, tra autore e lettore, che non esiste in realtà.
Insomma, spero tu abbia capito, e mi fermo qui.
Nel suo complesso questo flusso di coscienza, per esser tale, avrebbe bisogno di liberarsi da qualche incrostazione e, a mio avviso, dovrebbe rinunciare anche a quella forma metaforica che hai provato a dargli.
Spesso fuori dai giusti contesti le forme metaforiche si trasformano, si diluiscono e perdono efficacia, in lunghi periodi allusivi di cui il lettore farebbe volentieri a meno.
Mi pare però che tu abbia parecchia buona stoffa e ottime idee.
Re: Commento
Ti ringrazio, farò tesoro dei tuoi appunti. In realtà molta della punteggiatura non mi sono resa conto che sia stata spazzata via (forse non ho ottimizzato il testo in fase di inserimento dello stesso per la partecipazione della gara). La prossima volta sarà mia premura essere più attenta!Namio Intile ha scritto: ↑24/11/2020, 11:24 Benvenuta su Bravi Autori.
Qualche nota:
"Non ci credeva Lei non ci credeva." inserirei una virgola dopo credeva.
"Chissà per quanto, pensò." i pensieri li metterei a capo, dopo un punto fermo, per separarli dalla voce narrante in modo da porli in risalto e per non confondere il lettore quando sono lunghi e articolati.
"Una casa, 4 mura in cui si sentiva protetta e libera, 2 lavori, non troppo, il giusto."
I numeri vanno scritti in corsivo, solo le date sopportano e supportano le cifre.
"Se lo sentiva dentro, scorrere, come fosse un liquido caldo," una proposizione arzigogolata. Quel dentro è pleonastico, sgradevole la forma riflessiva e quello scorrere tra virgole.
"Le si leggeva nel volto," quel le è un errore. Il soggetto qui cessa di essere la protagonista e diventa l'amore. Io costruirei la frase in modo diverso.
"Considerate che per lei ogni cambiamento, in quella vita routinaria che con affanno si trascinava dietro, era da lei considerata come una minaccia alla sua incolumità. Si aggrappava ad una realtà che si era costruita, di cui non poteva fare a meno. Mi spiego meglio, non era folle. Al contrario, era completamente concreta. Vi starete chiedendo cosa può significare essere completamente concreti. Beh, non è poi così difficile. Basta cercare delle abitudini, delle attitudini, persino degli atteggiamenti, delle reazioni coerenti al contesto e all'immagine che si vuole dare."
In questo lungo periodo è l'autore che entra in scena e si rivolge ai suoi lettori cambiando tempo verbale, che dal passato vira al presente.
Quindi non solo abbandoni la voce narrante a se stessa, sostituendoti ad essa (come fosse cosa che riguarda l'autore in prima persona e non lei), ma lasci anche il tempo verbale scelto all'inizio della narrazione.
A mio avviso sono tutte cose da non fare. Dovresti fare in modo di lasciar sempre l'autore fuori la porta quando narri di modo che la voce narrante possa spiegare quanto si deve. Rivolgersi ai lettori è poi, per quanto mi riguarda, una pratica spiacevole perché sottintende una complicità, tra autore e lettore, che non esiste in realtà.
Insomma, spero tu abbia capito, e mi fermo qui.
Nel suo complesso questo flusso di coscienza, per esser tale, avrebbe bisogno di liberarsi da qualche incrostazione e, a mio avviso, dovrebbe rinunciare anche a quella forma metaforica che hai provato a dargli.
Spesso fuori dai giusti contesti le forme metaforiche si trasformano, si diluiscono e perdono efficacia, in lunghi periodi allusivi di cui il lettore farebbe volentieri a meno.
Mi pare però che tu abbia parecchia buona stoffa e ottime idee.
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- Massimo Baglione
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Re: Commento
Scusa, ma mi preme precisare che quello che si pubblica qui nel forum (e nel sito in generale) non viene in alcun modo modificato da nessuno. L'opzione di ottimizzazione del testo, qui, si limita a ottimizzare le spaziature e poco altro, e deve essere un'azione volontaria di chi pubblica il post.
Giusto per non lasciarti in testa dei fraintesi, dato che sei nuova
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l'idea è buona e lo svolgimento non è male, ma probabilmente sei alle prime armi e tanti particolari possono sfuggire.
le descrizioni sono buone, pur non eccellendo, ma nel complesso la storia si fa pesante.
la si legge senza problemi, però con alcune correzioni e modifiche diventerebbe molto più scorrevole.
http://scrittoripersempre.forumfree.it/
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BReVI AUTORI - volume 3
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Giorgio Leone, SmilingRedSkeleton, Francesco Gallina, Laura Traverso, Umberto Pasqui, Patrizia Benetti, Luca Valmont, Alessandra Leonardi, Mirta D, Pasquale Aversano, Gabriella Pison, Alessio Del Debbio, Alberto Tivoli, Angela Catalini, Marco Vecchi, Roberta Eman, Michele Botton, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Marco Bertoli, Fausto Scatoli, Massimo Tivoli, Laura Usai, Valentina Sfriso, Athos Ceppi, Francesca Santucci, Angela Di Salvo, Antonio Mattera, Daniela Zampolli, Annamaria Vernuccio, Giuseppe Patti, Dario Sbroggiò, Angelo Bindi, Giovanni Teresi, Marika Addolorata Carolla, Sonia Barsanti, Francesco Foddis, Debora Aprile, Alessandro Faustini, Martina Del Negro, Anita Veln, Alessandro Beriachetto, Vittorio Del Ponte.
Vedi ANTEPRIMA (215,03 KB scaricato 128 volte).
I sogni di Titano
Il "cubo sognatore" su Titano aveva rivelato una verità sconvolgente sull'Umanità, sulla Galassia e, in definitiva, sull'intero Universo, una verità capace di suscitare interrogativi sufficienti per una vita intera. Come poteva essere bonariamente digerito il concetto che la nostra civiltà, la nostra tecnologia e tutto ciò che riguardava l'Umanità… non esisteva?
"Siamo solo… i sogni di Titano", aveva riportato il comandante Sylvia Harrison dopo il primo contatto col cubo, ma in che modo avrebbe potuto l'orgoglio dell'Uomo accettarlo? Ovviamente, l'insaziabile sete di conoscenza dell'Essere umano anelava delle risposte, e la sua naturale curiosità non poteva che spingerlo alla ricerca dell'origine del cubo e delle ragioni della sua peculiare funzione.
Gli autori GLAUCO De BONA (vincitore del Premio Urania 2013) e MASSIMO BAGLIONE (amministratore di BraviAutori.it) vi presentano una versione alternativa del "Tutto" che vi lascerà senza parole. Di Glauco De Bona e Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (203,77 KB scaricato 83 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
69 Orizzontale: l'Antologia erotica
Oltre 300 pagine di ottimo erotismo sotto forma di racconti, poesie e illustrazioni. Contiene un racconto della scrittrice Valeria Ferracuti e disegni di Furio Bomben. Ogni testo è abbinato a una domanda in formato "settimana enigmistica" che testerà l'attenzione del lettore. La dura selezione alla quale sono stati sottoposti i partecipanti, garantisce al libro una qualità che raramente è stata raggiunta in passato.
A cura di Massimo Baglione, Angela Di Salvo e Alessandro Napolitano;
in collaborazione con Valeria Ferracuti di mysecretdiary.it;
copertina di Roberta Guardascione;
illustrazioni aggiuntive realizzate da Furio Bomben;
strisce enigmistiche di Diego Capani.
Contiene opere di: Allison Bersani, Gabriella Pison, Gianni Giovannone, Serena Rosata, Simone De Andreis Gerini, Thierry59, Grey Delacroix, Giovanni Altieri, Marina Priorini, Antonella Rita Provenzano, Furio Bomben, Alessandra Gaggioli, Marina Casali, Mew Notice, Enrica Restelli, Valter Padovani, Alessandro Moschini, Tullio Aragona, Elena Girotti, Edoardo Baietti, Gilbert Paraschiva, Gianluigi Redaelli, Connie Furnari, Flavia Ippolito, Mariella Scarano, Piergiorgio Annicchiarico, Poly, Alessio Boni, Carmine Rosano, Alberto Tristano, Barbara Bertucci, Armando D'Amaro, Livin Derevel, Stefano Masetti, Alfio Faedi, Giovanni Gentile, Bruno Elpis, Riccardo Carli Ballola, Roberta Eman, Anna Pisani, Ser Stefano, Riccardo Sartori, Giovanna Amoroso, Jen Ricci, Michele Cogni, Paolo Ferruccio Cuniberti, Claudio Gavina, Valeria Ferracuti.
Vedi ANTEPRIMA (298,69 KB scaricato 994 volte).
Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2018 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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Gara d'inverno 2019-2020 - La luce dell'Est, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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oppure in formato EPUB (351,88 KB) (vedi anteprima) - scaricato 53 volte..
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La Gara 40 - La musica è letteratura
A cura di Antonella Pighin.
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