Piangi per l'uomo che eri
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Ho visto anch'io degli anziani giocarsi la pensione alle slot machine o al Grattaevinci nelle tabaccherie. Comunque lo Stato ci guadagna: bene così, servirà per pagare i vaccini a BigPharma, visto che Lorsignori ci tengono molto, alla nostra salute.
Purtroppo la seconda vittima di questa storia è la famiglia del protagonista, e il racconto lo descrive in modo efficace. Voto alto
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Il racconto descrive bene tutti gli aspetti di questa malattia, la coscienza combattuta ma impotente del protagonista, gli effetti devastanti sulla famiglia, la subdola spirale che porta in questo inferno, spesso accompagnata dalla perdita o dalla precarietà del lavoro.
Ti segnalo solo un "perché", nel finale.
Un buon racconto e, curiosità, il secondo che leggo in questa gara che usa (in maniera efficace) la seconda persona, cosa non frequente.
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Re: Commento
Ti ringrazio per il tuo apprezzamento. È la prima volta che sperimento l'uso della seconda persona, non è facile ma mi sono divertita parecchio. Grazie ancoraLucia De Falco ha scritto: ↑29/12/2020, 13:58 Il vizio del gioco come una droga, come una malattia: questo è il tema al centro del racconto. Il testo ne illustra i meccanismi in modo efficace, così come lo stato d'animo del protagonista. Singolare è la scelta di raccontare usando la seconda persona, sembra quasi che a parlare sia lo stesso protagonista o qualcuno che gli è molto vicino.
Re: Commento
L'elemento a sorpresa non ce lo metto di proposito, a volte. Mi piace riprodurre la realtà per quella che è, e spesso nella vita l'elemento a sorpresa non c'è. Ci sono i fatti nudi e crudi. Ti ringrazio per i complimenti. Buon anno anche a te.Marcello Rizza ha scritto: ↑01/01/2021, 23:14 Un buon racconto, senza refusi, veloce, efficace nelle descrizioni e nel tratteggiare il personaggio e il suo dramma in crescendo, dalla perdita del lavoro alla speranza di risolvere col gioco e che da speranza diventa prigione per lui e per la sua famiglia. Eppure manca qualcosina, quel qualcosa che faccia alzare il sopracciglio, l'elemento sorpresa che fa restare impressa una buona storia. A rileggerti, volentieri, con la stessa forma e con uno spunto originale anche nel raccontare il quotidiano. Buon Anno nuovo!
Re: Commento
Refuso corretto. Che occhio! E si che lo riletto parecchie volte e non l'ho proprio notato.Roberto Bonfanti ha scritto: ↑01/01/2021, 17:05 La dipendenza da gioco, più frequente di quanto si pensi, spesso sottovalutata e che invece è una vera e propria piaga.
Il racconto descrive bene tutti gli aspetti di questa malattia, la coscienza combattuta ma impotente del protagonista, gli effetti devastanti sulla famiglia, la subdola spirale che porta in questo inferno, spesso accompagnata dalla perdita o dalla precarietà del lavoro.
Ti segnalo solo un "perché", nel finale.
Un buon racconto e, curiosità, il secondo che leggo in questa gara che usa (in maniera efficace) la seconda persona, cosa non frequente.
Grazie mille per le parole di apprezzamento e buon anno.
Re: Commento
Hai ragione è una malattia e come tale andrebbe curata. Ma ancora siamo lontani dalla presa di coscienza vera di questo. Figurati che c'è gente che davanti a una persona affetta da depressione liquida la cosa con un bel: alzati e vai a lavorare che è meglio... (Sentito con le mie orecchie). Grazie mille per il tuo commento.Francesco Pino ha scritto: ↑29/12/2020, 18:58 E' una malattia, tutte le dipendenze lo sono. Le dipendenze costano e questa puo' essere una rovina non solo per il soggetto in questione, ma per la sua intera famiglia. Questo è messo bene a fuoco nel racconto e siamo tutti d'accordo. C'è un altro dramma alla fonte pero': la disoccupazione. Scrivi bene di come il protagonista abbia provato e riprovato a inserirsi nel mondo del lavoro… ma niente. Chissà quanta gente crolla a furia di porte in faccia, e ne conosco di persone finite nel tunnel delle dipendenze a causa di cio'.
E' una malattia dicevamo. Quando si è malati si va dal medico, oppure ti ci portano. Troppe persone escludono ancora questa possibilità.
Re: Commento
In effetti è proprio questo il motivo per cui mi piace scrivere. Perché dietro ai "problemi" della società ci sono gli uomini che ne fanno parte e ogni uomo ha diritto di uscire dall'ombra. Quando scrivo una cosa parto sempre da una persona che in qualche modo ho incrociato sulla mia strada.Selene Barblan ha scritto: ↑30/12/2020, 17:13 Mi piace come ti approcci ai problemi della società, che possono essere di tutti, che spesso vengono “ignorati”, piuttosto nascosti o non sufficientemente considerati. Mi piace anche che non vedo giudizio ma piuttosto io bisogno di parlarne, proprio per togliere quell’ombra che cerca di nascondere tutto ciò che è difficile affrontare. Trovo più penetrante la prima parte, dove i sentimenti mi sono arrivati di più; globalmente lo trovo un bel racconto, ben scritto.
Grazie mille per le tue parole e buon anno
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e miseria.
conosco qualche persona, non molte, per fortuna, che ci si è trovata dentro.
e ancora ci sta.
problema notevole del nostro tempo, spesso sottovalutato, qui ben raccontato e presentato.
pochi i refusi, buone le descrizioni.
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Re: commento
Ti ringrazio per le tue parole; è vero, è una dipendenza atroce ed è più diffuso di quello che si pensi. A prestoLaura Traverso ha scritto: ↑05/01/2021, 16:50 E' davvero un bel racconto efficace in merito alla ludopatia e ai drammi che si porta appresso, coinvolgendo, prima di tutto, i parenti più prossimi. Lo hai scritto in modo corretto e molto realisticamente. Hai descritto al meglio la discesa nell'abisso del protagonista malato. E' triste sapere che ciò è una tragica realtà che riguarda molte persone, che con la speranza di un riscatto economico, economicamente, e non solo, si distruggono. E' una dipendenza atroce. Brava ad averne parlato.
Re: Commento
Ti ringrazio per il tuo commento. Avresti voglia di indicarmi i refusi? Mi sono sfuggiti e vorrei correggerli. Grazie ancora e a rileggerti.Fausto Scatoli ha scritto: ↑10/01/2021, 9:39 è una droga e, come tale, provoca dipendenza e crisi di astinenza micidiali.
e miseria.
conosco qualche persona, non molte, per fortuna, che ci si è trovata dentro.
e ancora ci sta.
problema notevole del nostro tempo, spesso sottovalutato, qui ben raccontato e presentato.
pochi i refusi, buone le descrizioni.
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Re: Commento
questo non è un vero e proprio refuso, ma c'è un CHE di troppo
"l’ansia che aumenta sempre di più e che non potrà essere placata"
"Lo faccio per loro non per me!" manca una virgola
"«tentaci ancora" o metti la maiuscola o usi il corsivo
"Non c’è problema smetto quando voglio" manca una virgola
"scorrere i numeri, le immagini sperando" o metti una virgola in più o togli quella che c'è inserendo una e
"ancora una volta, per l’ultima volta" ripetizione
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Re: Commento
Grazie per i tuoi preziosissimi consigli, soprattutto per la punteggiatura, bestia nera per me. Correggo subito.Fausto Scatoli ha scritto: ↑12/01/2021, 12:27 questo non è un vero e proprio refuso, ma c'è un CHE di troppo
"l’ansia che aumenta sempre di più e che non potrà essere placata"
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"«tentaci ancora" o metti la maiuscola o usi il corsivo
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Re: Piangi per l'uomo che eri
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
Re: Commento
Grazie di cuore per queste belle parole.
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Un ottimo lavoro.
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Il sole è nudo
Antologia di opere che mettono a nudo la pratica del nudismo.
Questo libro non vuole essere un dibattito pro o contro; non ci riguarda, abbiamo solo avuto il desiderio di spogliarci con voi.
A cura di Angelo Manarola e Massimo Baglione.
Copertina di Roberta Guardascione.
Contiene opere di: Concita Imperatrice, M. C, Gianni Veggi, 1 s3mpl1c3 nud1sta, Paolo De Andreis, Mario Stallone, Leonardo Rosso, Iconat, Sergio Bartolacelli, Donatella Ariotti, Franca Riso, Lodovico Ferrari, Goldchair60, Emanuele Cinelli, Vittoria Tomasi, Simone Pasini, Anna Rita Foschini, Matteone, Galiano Rossi, Franca Mercadante, Massimo Lanari, Francesco Paolo Catanzaro, Francesco Guagliardo, Giacobsi, Bayron, Marina Paolucci, Guglielmo A. Ferrando, Stefano Bozzato, Marco Murara, Francesca Miori, Lorenzo Moimare, Vincenzo Barone, Rupert Mantovani, Domenico Ciccarelli, Siman, Roberto Gianolio, Francesco Marcone, utente anonimo, Jole Gallo, Giovanni Altieri, Daniela Zampolli, Robi Nood, Mauro Sighicelli, Lucica Talianu, Giovanni Minutello, Naturizia, Serena Carnemolla, Carla Bessi.
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Scene da coronavirus
antologia di racconti, testi teatrali brevi e sceneggiature di cortometraggi di carattere umoristico e satirico che raccontano la permanenza in casa legata alla pandemia del Covid-19
A cura di Lorenzo Pompeo e Marco Belocchi.
Contiene opere di: Eliana Farotto, Stefano D'Angelo, Lidia Napoli, Alessandro Mazzi, Enrico Arlandini, Ida Dainese, Gabriella Pison, Gerardo Porciani, Mariana Ugrica, Lorenzo Pompeo.
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Antologia visual-letteraria (Volume uno)
Collage di opere grafiche e testuali pubblicate sul portale www.BraviAutori.it
Il libro è un collage di opere grafiche e testuali pubblicate sul portale www.BraviAutori.it e selezionate tenendo conto delle recensioni ricevute, del numero di visualizzazioni e, concedetecelo, il nostro gusto personale. L'antologia non segue un determinato filone letterario e le opere sono state pubblicate volutamente in ordine casuale.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Dino Licci, Annamaria Trevale, Sara Palladino, Filippo C. Battaglia, Gilbert Paraschiva, Luigi Torre, Francesco Vespa, Luciano Somma, Francesco Troccoli, Mitsu, Alda Visconti Tosco, Mauro Cancian, Dalila, Elisabetta Maltese, Daniela Tricarico, Antonella Iacoli, Jean Louis, Alessandro Napolitano, Daniela Cattani Rusich, Simona Livio, Michele Della Vecchia, Giovanni Saul Ferrara, Simone De Foix, Claudia Fanciullacci, Giorgio Burello, Antonia Tisoni, Carlo Trotta, Matteo Lorenzi, Massimo Baglione, Lorenzo Zanierato, Riccardo Simone, Monica Giussani, Annarita Petrino, Luigi Milani, Michele Nigro, Paolo Maccallini, Maria Antonietta Ricotti, Monica Bisin, Gianluca Gendusa, Cristiana, Simone Conti, Synafey, Cicobyo, Massimiliano Avi, Daniele Luciani, Cosimo Vitiello, Mauro Manzo.