La città di ottone, di S.A. Chakraborty
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La città di ottone, di S.A. Chakraborty
Il testo è scritto in maniera eccellente, scorre bene, c'è un ottimo equilibrio fra descrizioni, dialoghi, azione e pensieri interiori dei personaggi.
Le ambientazioni e le creature/entità sono affascinanti e soprattutto originali, dato che il tutto si svolge in Medio Oriente e dunque non vi troverete davanti i tipici elementi del fantasy "classico" (ad esempio castelli e villaggi medievaleggianti, elfi, nani, vampiri o licantropi).
Anche per quanto riguarda la storia in sé, non ho nulla di negativo da dire ma anzi essa mi aveva catturata ed incuriosita e nonostante qualche elemento prevedibile, i colpi di scena e gli intrecci erano abbastanza ben fatti da farmi divorare le pagine per scoprire dove avrebbero portato e cos'altro sarebbe accaduto.
Ma… qui arriva il grande MA.
I personaggi. Sono terribili. Alcuni fra i più scontati e prevedibili e stereotipati che io abbia mai incontrato nelle mie molte letture.
Hanno caratteri impossibili, tipici dello strano mix fra il desiderio di renderli realistici e il non riuscirci a causa di luoghi comuni da cui a quanto pare è difficile staccarsi…
La protagonista principale cambia umore e opinione in un vortice di lunaticità (?) da capogiro e gli altri la seguono a ruota, rendendo tutti i punti positivi sopra citati quasi vani e creando fra i personaggi dinamiche e legami fragili ed incoerenti.
Ti trovi davanti un interessante colpo di scena o un bel momento d'azione… ma poi eccoli, i personaggi cominciano a parlare o pensare e tutto crolla
Ho fatto davvero fatica a finire il primo libro con l'ammasso di pare e drammi più o meno sensati (più meno che più ) che erano concentrati nelle pagine finali e ora dovrebbe arrivarmi pure il secondo… avrò la forza?
Antologia visual-letteraria (Volume due)
Antologia dedicata agli animali
Questo libro è una raccolta dei migliori testi che hanno partecipato alla selezione per la seconda antologia di BraviAutori.it. I ricavati saranno interamente devoluti al sostentamento di una comunità felina abbandonata sita nei pressi del Nucleo industriale di Longarone, Belluno, a poche centinaia di metri dalla diga del Vajont.
A cura di Massimo Baglione e Alessandro Napolitano.
Contiene opere di: Paolo Maccallini, Gianluca Gendusa, Pia Barletta, Angela Di Salvo, Miriam Mastrovito, Alessandro Napolitano, Valentina Margio, Gilbert Paraschiva, Enrico Arlandini, Elena Piccinini, Stefano di Stasio, Eugenio De Medio, Celeste Borrelli, Luisa Catapano, Anna Maria Folchini Stabile, Giovanni Minio, Gemma Cenedese, Antonio Giordano, Rodolfo Vettorello, Cosimo Vitiello, Damiano Giuseppe Pepe, Patrizia Birtolo, Pietro Rainero, Roberto Stradiotti, Anna Giraldo, Maria Rizzi, Vittorio Scatizza, Paolo Frattini, Matteo Mancini, Piergiorgio Annicchiarico, Fabrizio Siclari, Emanuela Cinà, Laura Maria Rocchetti.
Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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L'Animo spaziale
Tributo alla Space Opera
L'Animo Spaziale è un tributo alla space opera. Contiene una raccolta di racconti dell'autore Massimo Baglione, ambientati nella fantascienza spaziale. Un libro dove il concetto di fantascienza è quello classico, ispirato al Maestro Isaac Asimov. La trilogia de "L'Animo Spaziale" (Intrepida, Indomita e Impavida) è una storia ben raccontata con i giusti colpi di scena. Notevole la parentesi psicologica, in Indomita, che svela la complessa natura di Susan, elemento chiave dell'intera vicenda. "Intrepida", inoltre, ha vinto il primo premio nel concorso di letteratura fantascientifica "ApuliaCon 2006" (oggi "Giulio Verne"). I racconti brevi "Mr. Sgrultz", "La bottiglia di Sua Maestà" e "Noi, sorelle!" sono stati definiti dalla critica "piccoli capolavori di fantascienza da annoverare negli annali.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2020 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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Gara d'autunno 2022 - La Méduse - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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GrandPrix d'estate 2023 - Neve (Searching for Life) - e le altre poesie
A cura di Massimo Baglione.
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