Le sorelle Macaluso
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 737
- Iscritto il: 11/07/2016, 22:53
-
Author's data
Le sorelle Macaluso
con Viola Pusatieri, Eleonora De Luca, Simona Malato, Susanna Piraino, Serena Barone, Maria Rosaria Alati, Anita Pomario, Donatella Finocchiaro, Ileana Rigano, Alissa Maria Orlando, Laura Giordani, Rosalba Bologna
Palermo
Tutto torna, i ricordi, i pensieri, le persone; i luoghi richiamano, i legami riportano indietro, al passato, a ciò che è stato e ciò che potrebbe essere stato. Come i piccioni viaggiatori che si innalzano in volo, liberi di andarsene via, ma in fondo legati dall’istinto.
Così è anche in questa storia, che inizia, volteggia e torna più e più volte in quell’appartamento, dove alla fine restano le ombre, le impressioni sui muri, e l’aria spostata da un battito d’ali.
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 696
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Re: Le sorelle Macaluso
E quel mare che è limpido solo a Mondello, al Charleston distante due ore di autobus dall'abitazione e quindi negato, mentre è sporco e inquinato dagli scarichi e dai depositi di carburante dove loro vivono e quindi ancora negato.
Palermo è l'unica città sul mare da cui il mare non si vede, è l'unica dittà di mare che non ha un lungomare. La negazione è la cifra di Palermo.
Una città miserabile china i munnizza e munnizzari cinquant'anni fa come adesso, abbandonata ieri come adesso.
Evito le invettive anti italiane, centosessant'anni di unità nazionale con la promessa di un progresso che non s'è mai visto. La responsabilità è solo dei palermitani? Di cinque generazioni di palermitani?
Vite piegate dalla miseria e dal dovere della sopravvivenza, sogni spezzati prima di nascere. Il finale restituisce speranza, perché se Antonella non fosse morta le loro vite avrebbero preso un'altra strada. Ma non sarebbero potute essere diverse, a mio modo di vedere.
Il mito del raggiungimento della felicità e dell'uomo che costruisce da solo la sua fortuna non sono siciliani.
E quei piccioni, viaggiatori solo nell'aggettivazione, sono la metafora dell'impossibilità del cambiamento, apparentemente liberi ma costretti a tornare, la loro libertà è soltanto quella di rimanere legati a loro stessi e alla loro condizione innata.
Natura è destino.
Una nota, nel film la macchina da presa di Emma Dante si sofferma sulla vasca, adoperata all'inizio non come vasca, ma come serbatoio d'acqua per gli scarichi del bagno. Negli anni Ottanta lo si faceva anche a casa mia, in quasi tutte le case palermitane e siciliane. L'acqua arrivava due ore ogni tre quattro giorni, a volte una settimana. E si usava tutto quello che si poteva per immagazinarla.
E non si adoperava lo sciacquone ma il vacile attinto dalla vasca.
Ho ricominciato a farmi il bagno negli anni novanta.
Ecco, questa era ed è Palermo, questa la Sicilia e questa è l'italia che considera e tratta ancora gli abitanti del Mezzogiorno come un qualcosa d'altro, d'estraneo, un fastidio, un accidente che continua a provocare dispiaceri, malumori e vergogna, come un figlio che non è all'altezza del padre.
Il dispiacere è comunque vicendevole e speriamo che prima o poi la natura cambi il destino.
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 737
- Iscritto il: 11/07/2016, 22:53
-
Author's data
Re: Le sorelle Macaluso
I sogni di Titano
Il "cubo sognatore" su Titano aveva rivelato una verità sconvolgente sull'Umanità, sulla Galassia e, in definitiva, sull'intero Universo, una verità capace di suscitare interrogativi sufficienti per una vita intera. Come poteva essere bonariamente digerito il concetto che la nostra civiltà, la nostra tecnologia e tutto ciò che riguardava l'Umanità… non esisteva?
"Siamo solo… i sogni di Titano", aveva riportato il comandante Sylvia Harrison dopo il primo contatto col cubo, ma in che modo avrebbe potuto l'orgoglio dell'Uomo accettarlo? Ovviamente, l'insaziabile sete di conoscenza dell'Essere umano anelava delle risposte, e la sua naturale curiosità non poteva che spingerlo alla ricerca dell'origine del cubo e delle ragioni della sua peculiare funzione.
Gli autori GLAUCO De BONA (vincitore del Premio Urania 2013) e MASSIMO BAGLIONE (amministratore di BraviAutori.it) vi presentano una versione alternativa del "Tutto" che vi lascerà senza parole. Di Glauco De Bona e Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (203,77 KB scaricato 83 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
A modo mio
antologia AA.VV. di opere ispirate a storie famose, ma rimaneggiate dai nostri autori
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Susanna Boccalari, Remo Badoer, Franco Giori, Ida Daneri, Enrico Teodorani, Il Babbano, Florindo Di Monaco, Xarabass, Andrea Perina, Stefania Paganelli, Mike Vignali, Mario Malgieri, Nicolandrea Riccio, Francesco Cau, Eliana Farotto.
Vedi ANTEPRIMA (1,22 MB scaricato 30 volte).
I sette vizi capitali
antologia AA.VV. di opere ispirate alle inclinazioni profonde, morali e comportamentali dell'anima umana
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Marco Bertoli, Federico Mauri, Emilia Pietropaolo, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Umberto Pasqui, Lidia Napoli, Alessandro Mazzi, Monica Galli, Andrea Teodorani, Laura Traverso, Nicolandrea Riccio, F. T. Leo, Francesco Pino, Franco Giori, Valentino Poppi, Stefania Paganelli, Selene Barblan, Caterina Petrini, Fausto Scatoli, Andr60, Eliana Farotto.
Vedi ANTEPRIMA (535,81 KB scaricato 102 volte).
La Gara 64 - L'amore e le sue sfumature
A cura di Massimo Tivoli.
Scarica questo testo in formato PDF (924,70 KB) - scaricato 144 volte.
oppure in formato EPUB (826,28 KB) (vedi anteprima) - scaricato 113 volte..
Lascia un commento.
La Gara 56 - Amicizia ritrovata
A cura di Ida Dainese.
Scarica questo testo in formato PDF (794,03 KB) - scaricato 461 volte.
oppure in formato EPUB (324,30 KB) (vedi anteprima) - scaricato 227 volte..
Lascia un commento.
La Gara 11 - Parole in padella
A cura di Pia.
Scarica questo testo in formato PDF (904,84 KB) - scaricato 540 volte..
Lascia un commento.