Io c'ho 'l scooter
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Re: Io c'ho 'l scooter
grazie di aver letto questo breve scritto e per le giuste critiche. Sono felice di trovare qualcuno che la pensa come te riguardo scooter e moto, purtroppo non è per tutti così.
Francesco Pino ha scritto: ↑26/06/2021, 18:05 Ci sono alcuni errori di forma (probabilmente dovuti al fatto di non aver riletto bene prima di pubblicare) e la premessa è del tutto superflua. Ho letto il racconto con un certo interesse perché ho sempre adorato le due ruote e volevo vedere come finiva la storia, che pero' ho trovato eccessivamente semplice, troppo in "stile diario" piuttosto che un racconto vero e proprio.
Opinione esterna al giudizio: secondo me anche chi gira col SI Piaggio è un motociclista.
Francesco Pino ha scritto: ↑26/06/2021, 18:05 Ci sono alcuni errori di forma (probabilmente dovuti al fatto di non aver riletto bene prima di pubblicare) e la premessa è del tutto superflua. Ho letto il racconto con un certo interesse perché ho sempre adorato le due ruote e volevo vedere come finiva la storia, che pero' ho trovato eccessivamente semplice, troppo in "stile diario" piuttosto che un racconto vero e proprio.
Opinione esterna al giudizio: secondo me anche chi gira col SI Piaggio è un motociclista.
Re: Commento
la ringrazio per aver letto il racconto e soprattutto per le critiche, che fanno sempre bene.
In effetti non sono riuscito a trasmettere il significato che volevo attribuirgli.
Selene Barblan ha scritto: ↑27/06/2021, 18:59 Dal racconto traspare la grande passione di chi scrive, ma, secondo me, questa non si trasforma in modo efficace per coinvolgere e catturare il lettore. Trovo il testo piuttosto ripetitivo e non trovo un significato a parte quello della "rivincita" finale. Per questo motivi mi è piaciuto pochino, voto 2.
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Re: Commento
grazie di aver letto il racconto e delle belle parole a commento.
Colgo l'occasione per cercare di spiegare che la nota doveva, nel mio intento, servire a spiegare il testo. In realtà il racconto non parla di scooter e moto ma di una vita lavorativa trascorsa sempre in coda al gruppo di lavoro solo per essere in possesso di una laurea non in chimica. Gli scooteristi, quasi sempre, allo stesso modo, sono considerati non motociclisti.
Non importa quanto puoi essere 'sveglio' o 'brillantè la laurea conta più delle persone e lo stesso vale per gli scooter. Non importa quanto bravo sei nella guida o quanto ti intendi di meccanica e viaggi. Non sei un motociclista.
Grazie ancora per avermi dato modo di spiegare.
Laura Traverso ha scritto: ↑29/06/2021, 20:17 Racconto divertente, un po' da "calimero". Inizia dall'incipit, questa condizione, dove il protagonista racconta un aneddoto della sua laurea in cui si è sentito un po' "pulcino nero". Situazione che si ripete anche nell'ambito delle due ruote. E" ben descritta la differenza tra scooteristi e motociclisti. Non so se nella realtà ciò corrisponda al vero, comunque per me il racconto è gradevole e si lascia senz'altro leggere.
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Re: Io c'ho 'l scooter
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Re: Io c'ho 'l scooter
grazie per aver letto il racconto. Non si tratta di frustrazione, solo la descrizione di un modo di pensare che mi sembra riduttivo, tutto qui.
È incredibile, invece, l'anologia tra le due situazioni. Ho avuto sia moto che scooter e se viaggi con la prima i moociclisti ti salutano con il classico gesto della mano, se guidi lo scooter solo qualcuno di loro lo fa (pochissimi). Non importa chi sei importa cosa guidi.
Un saluto.
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Commento - Io c'ho 'l scooter
Tutto ciò premesso, questo racconto ha superato brillantemente questa prova, a differenza di tutti gli altri racconti, mio compreso, che “scricchiolano” qua e là.
Voto dunque ottimo, ma non me la sento di assegnare un cinque per l’argomento scelto e la narrazione che alla fine ho trovato, sempre buona, intendiamoci, ma un po’ ripetitiva.
Prima o poi mi aspettavo, che so, un incontro, un contrattempo eccitante, un colpo di teatro, insomma, e quando già speravo che sarebbe arrivato, tutto si è chiuso con quel “mangio a casa mia” punto. Proprio da qui, invece, ci avrei visto bene l’introduzione di una nuova finestra, con avvenimenti, magari anche un po’ “piccanti”, rimanendo sempre in tema motoristico, ma con altre prospettive.
Voto, a malincuore, 3
Re: Commento Io c'ho 'l scooter
Re: Io c'ho 'l scooter
sono stato assente per qualche giorno e colgo l'occasione per ringraziare con un solo messaggio sia Eleonora2 che Alberto. Grazie di aver letto lo scritto e grazie per i voti. 3 è un buon voto, sono d'accordo.
Un saluto ad entrambi.
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Re: Commento
Salve Lucia,Lucia De Falco ha scritto: ↑04/08/2021, 16:07 Anche se l'argomento forse è un po' più maschile, il racconto mi ha interessato, perché ha un certo ritmo, non stanca. Ho immaginato con piacere quelle gite in scooter. Si dà anche molta importanza allo spirito del gruppo, che verso la fine si perde. Non mi è molto chiaro il finale. È una sorta di ribellione del protagonista per l'emarginazione a cui è sempre stato sottoposto per avere lo scooter e non la moto?
è un pò come hai scritto nel commento. Quando ci sono preconcetti, più o meno giustificati, prima o poi lo spirito di gruppo va a farsi benedire.
grazie del bel commento.
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ho avuto la moto per 25 anni, quindi so cosa significa usare una due ruote.
venduta per problemi fisici, sono passato allo scooter, che ho tuttora.
c'è una bella differenza, è vero, ma è sempre un modo di andare con la faccia contro il vento.
il racconto di per sè non sarebbe male se fosse un po' più condensato.
nella sua attuale forma mi risulta monotono e ripetitivo.
e poi, in tutta sincerità, se non mi trovo bene in un gruppo me ne vado ben prima del protagonista e cerco altro.
ci sono errori e refusi da segnalare, tipo la mancanza di maiuscole nei dialoghi.
http://scrittoripersempre.forumfree.it/
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Fin qui è stile... Quello che secondo me non funziona è il fatto che tutto viene raccontato, ma non mostrato.
Qualche dialogo, la descrizone di uno sguardo, un paesaggio, una moto particolare.
Insomma, il materiale c'è, ma non è presentato nel più accattivante dei modi.
Ci tengo a dire che da come scrivi è chiaro che potresti realizzare la tua allegoria in maniera più efficace.
Comunque, la lettura è scorrevole e il testo curato.
Gara d'Estate 2021 Sorriso di Rondine
Sono anche su Inchiostrodiverso!
E su DifferentTales!
Illustrazioni: @novelle.vesperiane
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commento
Le radici del Terrore
Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano
Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.
Contiene opere di: Silvano Calligari, Enrico Teodorani, Rona, Lellinux, Marcello Colombo, Sonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, Umberto Pasqui, Eliseo Palumbo, Carmine Cantile, Andrea Casella, Elena Giannottu, Andrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, Angela Catalini, Francesca Di Silvio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.
Vedi ANTEPRIMA (2,02 MB scaricato 239 volte).
Un passo indietro
Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (1,82 MB scaricato 478 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Carosello
antologia di opere ispirate dal concetto di Carosello e per ricordare il 40° anniversario della sua chiusura
Nel 1977 andava in onda l'ultima puntata del popolare spettacolo televisivo serale seguito da adulti e bambini. Carosello era una sorta di contenitore pubblicitario, dove cartoni animati e pupazzetti vari facevano da allegro contorno ai prodotti da reclamizzare. Dato che questo programma andava in onda di sera, Carosello rappresentò per molti bambini il segnale di "stop alle attività quotidiane". Infatti si diffuse presto la formula "E dopo il Carosello, tutti a nanna".
Per il 40° anniversario della sua chiusura, agli autori abbiamo chiesto opere di genere libero che tenessero conto della semplicità che ha caratterizzato Carosello nei vent'anni durante i quali è andato felicemente in onda. I dodici autori qui pubblicati hanno partecipato alle selezioni del concorso e sono stati selezionati per questo progetto letterario. Le loro opere sono degni omaggi ai nostri ricordi (un po' sbiaditi e in bianco e nero) di un modo di stare in famiglia ormai dimenticato.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Giorgio Leone, Enrico Teodorani, Cristina Giuntini, Maria Rosaria Spirito, Francesco Zanni Bertelli, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Laura Traverso, Enrico Arlandini, Francesca Rosaria Riso, Giovanni Teresi, Angela Catalini.
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La Gara 29 - Storie parallele
A cura di Ser Stefano.
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La Gara 21 - Lasciate ogni speranza, oh voi ch'entrate.
A cura di Conrad.
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La Gara 35 - Zombie & Incipit
A cura di Ser Stefano.
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