Incantesimo d'aprile

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'estate 2021.

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2 - mi piace pochino
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3 - si lascia leggere
8
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4 - è bello
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Alberto Marcolli
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Incantesimo d'aprile

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

A Varese piove da giorni, senza tregua. I varesini sopportano a fatica i capricci della primavera e giurano che sono state le carovane del Luna Park a trasportare in città questa gelida pioggia d’aprile. Quell'accampamento rumoroso di ottovolanti, autoscontri e labirinti popolati da streghe e vampiri, che ogni anno approda al piazzale della fiera, sul lungolago della Schiranna.
Io non credo alle chiacchiere dei miei concittadini, ma di certo oggi non potrò andare al lavoro in bicicletta. Pazienza. Per una volta prenderò l'autobus, scordandomi che, fino a pochi mesi fa, abitavo in centro e per arrivarci mi sarebbe bastato deviare sotto i portici di Via Matteotti.
Purtroppo, dopo il fallimento del mio matrimonio, ho dovuto trasferirmi in un appartamentino di periferia, sperando di ripescare, nella bonaccia della solitudine, uno scampolo di fiducia nel mio prossimo, e con essa riconquistare la mia voglia di vivere.
Non salgo su un autobus dagli anni della scuola. Come allora lo trovo pieno all'inverosimile, ma non sono più allenata a districarmi nella confusione, tra persone indecise che si urtano imbarazzate, ombrelli fradici accostati incautamente alle gambe del malcapitato vicino, e la solita signora di una certa età che si fa largo, spingendo e sbraitando, tra mugugni infastiditi.
Alla fermata successiva si libera un posto e riesco a sedermi. Attraverso i vetri appannati osservo, disorientata, le facciate dei palazzi, le vie alberate, la marea di esseri umani pigiati sui marciapiedi, le automobili bloccate in lunghe code irrequiete… da qui la città appare distante, ovattata, irreale.
Mi riporta al presente una brusca frenata, seguita dal coro di protesta dei viaggiatori, e mi accorgo che il passeggero seduto di fronte a me è cambiato.
Mantiene lo sguardo abbassato, quasi volesse nascondersi agli occhi altrui. Avrà una quarantina d’anni, forse meno, è magro e piuttosto alto, a giudicare dalla lunghezza delle sue gambe. Ha un aspetto elegante. Indossa un paio di pantaloni neri e anche la camicia è di colore scuro, per il poco che intravedo sotto l’impermeabile beige. Porta i capelli corti, leggermente brizzolati sulle tempie. Il viso è abbronzato, ma, osservandolo meglio, si rivela turbato, sofferente, affaticato.
Sono imbarazzata. Malgrado ciò non so allontanare lo sguardo dai suoi lineamenti garbati. C’è qualcosa d’insolito in lui, lo percepisco. Forse tra persone infelici è più facile intendersi. La sua tranquillità esteriore sta lanciando un grido disperato d’aiuto che solo io riesco a cogliere, come se il suo mondo gli sia diventato all'improvviso estraneo, arido, incapace di distoglierlo dai suoi cupi pensieri.
Stringe nervosamente una valigetta di pelle bruna, e noto due anelli d’oro al suo anulare sinistro.
Alzo lo sguardo e incrocio il suo. Lo vedo affranto, impaurito, solo, rannicchiato in fondo a due grandi occhi verdi.

“Che grande amore dev’essere stato!” - mi sorprendo a pensare. Chissà com’era lei, com’era il suono della sua voce, il colore dei suoi occhi, l’allegria del suo sorriso, la dolcezza delle sue carezze… che dolore immenso dev’essere stato perderla, e com’è amara quella sensazione di vuoto assoluto che ti resta dentro, quando, in un baleno, il destino malvagio ti strappa dalle mani un amore, il tuo amore. A volte tutto accade in un lampo, e non si ha nemmeno il tempo di dirsi addio, di stringersi per un’ultima volta!

Piove ancora, sempre più forte. Per un breve momento sono distratta dall’agitarsi scomposto di alcuni passeggeri, e quando riprendo la mia posizione, l’uomo non è più seduto di fronte a me.
Lo cerco tra la gente in piedi, davanti all’uscita.
Lo vedo!
Ritrovo per un istante i suoi occhi verdi fissi nei miei, che mi regalano l’inaspettata dolcezza di un sorriso: un lampo che ha la forza di cambiarmi la vita!
Le porte si richiudono. L’autobus riparte e osservo la sua figura che lentamente scompare sotto la pioggia.
Resto lì, sola, con il cuore gonfio di malinconia, eppure so che la mia tristezza lentamente svanirà.
Ultima modifica di Alberto Marcolli il 20/09/2021, 15:45, modificato 2 volte in totale.
Selene Barblan
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Messaggio da leggere da Selene Barblan »

“A Varese piove da giorni, senza tregua. I varesini sopportano a fatica i capricci del tempo, e giurano che questa gelida pioggia d'aprile l'abbia trasportata qui le carovane del Luna Park.”

Direi “sia stata trasportata… dalle carovane “ o “l’abbiano trasportata qui le carovane”.

A parte questo il racconto mi sembra scritto bene, con buone descrizioni e una giusta lunghezza, non annoia, incuriosisce un po’ e si conclude lasciando un senso di sospensione. Come le goccioline che si soffermano sul vetro dei finestrini e poi piano piano scendono, malinconici. Un buon lavoro secondo me, voto 4.
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Ishramit
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Messaggio da leggere da Ishramit »

Bel racconto, molto buono sotto il profilo stilistico anche se in alcuni frangenti c'è forse un accumulo di attributi o specificazioni ridondanti, che tuttavia non inficiano l'esperienza della lettura; efficace nel suo intento di far emergere il "film mentale" della protagonista, affetta da una sorta di fissazione o di innamoramento. Una bella fotografia di un'esperienza episodica, lasciata nell'indeterminatezza del futuro come succede nella realtà.


(Noto che anche per questo racconto c'è un voto di troppo a cui non corrisponde nessun commento. Sempre un 2. Che sta succedendo? Il sistema non dovrebbe escludere dal conteggio i voti non validi?)
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Alberto Marcolli
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Re: Incantesimo d'aprile

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Grazie a Selene e Ishramit per i vostri commenti. Farò tesoro dei vostri giusti rilievi e vedrò di modificare il racconto per il meglio.

PS
Non sono un esperto delle votazioni. Per quanto mi riguarda ho dichiarato il voto nei vari commenti che ho inserito e poi l'ho ripetuto all'inizio della pagina.
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Massimo Baglione
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Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ishramit ha scritto: 16/07/2021, 11:37 (Noto che anche per questo racconto c'è un voto di troppo a cui non corrisponde nessun commento. Sempre un 2. Che sta succedendo? Il sistema non dovrebbe escludere dal conteggio i voti non validi?)
Può votare anche chi non partecipa come autore, ma è partecipe nel sito (info).
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Ishramit
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Messaggio da leggere da Ishramit »

Massimo Baglione ha scritto: 16/07/2021, 14:02 Può votare anche chi non partecipa come autore, ma è partecipe nel sito (info).
Sì poi stamattina mi sono riletto il regolamento e ho capito. Ero convinto che venissero contati soltanto i voti accompagnati da un commento ma evidentemente non è così.
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Messaggio da leggere da Andr60 »

Un racconto che descrive bene lo stato d'animo della protagonista e la reazione all'incontro inaspettato con uno sconosciuto che forse re-incontrerà, o forse no.
Solo, l'epoca in cui si svolge la vicenda non mi è chiara: attualmente, alla fine di un matrimonio, chi si trasferisce in un appartamento di periferia (oppure torna da mamma e papà) è l'ex marito.
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Alberto Marcolli
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risposta dell'autore di Incantesimo d'aprile

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Evidentemente la coppia non aveva ancora figli e potrebbe benissimo essere che entrambi siano stati costretti a lasciare l'appartamento coniugale, per esempio per non essere riusciti a trovare un accordo su come ripartire le rate del mutuo, obbligandoli a lasciarlo libero e metterlo in vendita.
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Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Mi è piaciuto il tuo racconto, se pur breve. Sono ben descritte le emozioni e le sensazioni che lei avverte durante il suo, insolito, viaggio in bus. Il finale in cui lei pensa che, dopo l'incontro di quel giorno, continuerà a spostarsi con i mezzi pubblici è molto romantico ma un po' tanto fanciullesco. Io avrei evitato l'ultima frase; finendo così, con la tua precedente: "Poi mi sorride, con inaspettata dolcezza, e scompare tra la folla, sotto la pioggia". Comunque un buon lavoro che si lascia leggere volentieri.
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Messaggio da leggere da Eleonora2 »

Un buon racconto, indubbiamente. Non c'è giudizio, è narrato dalla protagonista (che è anche colei attraverso i cui occhi va vista la realtà intorno), scritto in modo corretto, mi ha fatto riflettere. Ho dato 4. Come mai non ho selezionato il massimo? Perché, secondo me, è scivolato sul finale ( ultima frase, come già stato detto, che toglierei, anche se specifica ”domani prenderò l’autobus” ) e poi la concordanza, all’inizio (anche questa già messa in evidenza) di “carovane” con il verbo. Ben riuscito il testo! Buona giornata.
Antonino Trovato
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Messaggio da leggere da Antonino Trovato »

Godibile dal punto di vista emozionale, bello il tratto pieno di malinconia, un racconto che si lascia leggere volentieri, in cui le sensazioni della protagonista incontrano empaticamente quelli dell'uomo sino a esserne partecipe, una profonda condivisione di tutta la sofferenza spirituale, e in fondo, tanta gente ha bisogno del conforto di un abbraccio oggi giorno, anche se per motivi diversi, non trovi? Cambierei questa frase "che questa gelida pioggia d'aprile l'abbia trasportata qui le carovane del Luna Park." non mi suona bene, è un po' scomoda, e poi toglierei la frase finale, perché secondo me smorza la poeticità del passo precedente. Però ribadisco, si lascia leggere!
Lucia De Falco
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Re: Incantesimo d'aprile

Messaggio da leggere da Lucia De Falco »

La parte iniziale, con lo scenario della pioggia ed il riferimento ai varesini, introduce bene e rapidamente all'ambientazione del breve racconto . Si va dritti al cuore della vicenda senza stancare il lettore, anche se è una vicenda principalmente interiore. Lo stato d'animo dell'uomo è reso con una certa sensibilità e empatia. Incuriosisce e dona speranza al lettore il finale col riferimento al giorno dopo, un po' come in "Via col vento ".
Lucia De Falco
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Messaggio da leggere da Lucia De Falco »

Il lettore entra subito nel grigiore dell'ambientazione, tra pioggia, autobus e quotidianità , stemperata da un tocco di ironia. La protagonista si compenetra subito nello stato d'animo dell'uomo, forse perché ha provato in passato emozioni simili. Vorrebbe bloccarlo, ma non fa in tempo, vorrebbe abbracciarlo, ma... non è possibile. Lui percepisce la sua empatia. Ma c'è ancora il domani.
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Fausto Scatoli
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Messaggio da leggere da Fausto Scatoli »

se si esclude l'errore iniziale, già segnalato, della pioggia portata dalla carovana, direi che è scritto bene, senza altri refusi.
forse un po' troppo semplice, come stile, ma l'importante è che si faccia comprendere.
trovo anomalo che sia stata lei a doversi cercare una nuova sistemazione, di solito è il maschio.
esprime bene lo stato d'animo della protagonista e fa partecipi di quanto vive osservando l'altro, e ciò è positivo.
nel complesso è una discreta prova.
l'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente
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Rugod79
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Messaggio da leggere da Rugod79 »

Racconto carino, che si fa leggere. Scritto.bene, scorrevole e incuriosisce. Sei riuscito a far trasparire la sofferenza del personaggio e anche la speranza per il futuro che forse scaturisce dal fatto di avere la sensazione di non essere completamente soli
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MattyManf
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Messaggio da leggere da MattyManf »

Un racconto che sembra l'inzio di un film. Un'ottima apertura che mi ha incuriosito e spinto a continuare sino alla fine... ma proprio là sono rimasto di sasso. Tutto è appena cominciato e dovrò accontentarmi di sapere che lei riprenderà l'autobus. Chi era lui? Farà bene lei?
Insomma, lo stile mi piace e anche le riflessioni, ma forse questo racconto aveva ancora qualcosa da raccontare.
Intanto cade la pioggia, l'autobus va e io qui fuori guardo quel tizio. Se fosse un maniaco?
Comunque, bella prosa. Scorrevole e leggera.
Un buon racconto.
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Re: Incantesimo d'aprile

Messaggio da leggere da Anto58 »

Bel racconto, scritto con naturalezza e vivacità. Il lettore non vede l'ora di capire come andrà a finire, il ritmo è sostenuto e ben armonizzato. Che bello osservare gli altri e immaginare la loro vita, i loro sentimenti e, perché no?, anche sognare un po'....
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Massimo Baglione
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Re: Incantesimo d'aprile

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ricordatevi di specificare esattamente "Commento" nel campo "Titolo" del messaggio usato per commentare le opere in Gara (senza prefissi come "Re:" o altro), altrimenti non verranno conteggiati dal sistema, grazie!
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Stefyp
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Messaggio da leggere da Stefyp »

Davvero un buon lavoro. Proprio il tipo di racconti che mi piace leggere. A parte la frase delle carovane, non ho trovato niente da segnalare. Che bello il sorriso finale, quasi che il tizio avesse compreso l'empatia di lei. Però sono anch'io dell'idea che il racconto deve finire li, l'ultima frase può tranquillamente essere eliminata.
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