Cronache romane
Inviato: 06/10/2021, 15:03
Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.
Mercato Magnagrecia, quartiere San Giovanni. Anno solare 2030.
Non ero mai entrata qui nonostante abitassi nel quartiere da oltre 30 anni ma subito mi trovai immersa nel caos tipico, un rumore frastornante ma allo stesso tempo armonioso e coordinato come un richiamo. Quel richiamo affascinante che attrae inesorabilmente verso Roma, o come la chiamo io “il frullatore”.
Vieni sommerso completamente da quando esci la mattina per andare al lavoro a quando metti la testa sul cuscino, per venire poi cullato da dieci ambulanze ogni due ore, traffico e comitive di ragazzi che chiacchierano tutta la notte. (Sic!)
Mentre mi avvicino allo stand dei casalinghi vedo un uomo che fugge con una cassetta di legno in mano; dietro di lui si ode una voce che grida:
- al ladro, al ladro!
Tutti i mercanti si riversano in una folla armata di scope e palette che corre verso il ladro. L’uomo, impaurito e scoordinato, inciampa e cade sulla cassetta di verdura.
Ha degli occhi pieni, così li chiamano quelli esclusi: “i pieni”. Coloro che hanno rifiutato l’integrazione bio-robotica, hanno deciso di rimanere “puri”, seguaci delle regole naturali del vivere e del morire.
Gli "hu-bot", invece, erano coloro che si ritenevano superiori alla morte, incuranti delle regole divine e capaci di sfidare ogni regola naturale.
Intorno all'anno 2027, dopo la catastrofe mondiale chiamata "La Grande Piaga", i Governi di tutto il mondo hanno redatto un trattato con cui mettevano al bando ogni individuo reticente in materia di bio-robotica, dando la possibilità di circolare liberamente ma non di instaurare rapporti sociali, avere cariche pubbliche o rivestire ruoli d'importante calibro.
Essendo ritenuti responsabili delle malattie si conveniva, inoltre, un diverso sistema di retribuzione che prevedeva la defalcazione del 60% della paga che, di fatto, veniva recepita come una sorta di sanzione pecuniaria per i cosiddetti "esitanti" all'inserimento di un nano-controllore delle patologie.
Erano, però, troppo pochi per poter cambiare qualcosa, fare la "rivoluzione". Scelsero di accettare ogni discriminazione, ogni sopruso, in cambio della propria "libertà di scelta".
Oltre a queste misure, i Governi decisero all’unanimità una serie di azioni che gli individui dovevano eseguire durante la loro giornata per mantenere in forma fisico e spirito, con divieto assoluto di consumo di alimenti diversi da quelli assegnati settimanalmente dal Banco Alimentare della città.
Successivamente all’inquinamento del pianeta e all’eccessivo consumo di carne e similari si scatenò una specie di follia collettiva di “malattie” vere ed immaginarie. La maggior parte erano immaginarie, ma le altre forme erano talmente gravi da ridurre la popolazione di un terzo. Questo eccessivo uso di steroidi e prodotti chimici per accelerare la crescita di un animale provocava nel cervello umano una sorta di produzione infinita di adrenalina e somatotropina scatenando una crescita anomala del corpo umano.
La somatotropina, per chi non sa, è l’ormone della crescita che, prodotto in quantità eccessive, scatena una serie di malformazioni e masse, oltre che a provocare il gigantismo nei bambini. Questi ultimi dovevano indossare una targa con la copia della carta d’identità in quanto non venivano distinti dagli adulti.
Da lì a poco le persone morivano improvvisamente con gli organi ingigantiti di un terzo del loro volume normale come il cuore che, dilatandosi, provocava insufficienza cardiaca e conseguente morte se non si interveniva nell’arco di pochi minuti. Oltre alle ripercussioni sul corpo delle persone, questa situazione di caos e paura provocò un’isteria di massa, una corsa alla “VITA” spasmodica, talmente incontrollabile da far impazzire tutti. Complice anche la produzione dell’adrenalina che provocava nei soggetti più sensibili paura, ansia perenne e varie forme di disturbo paranoide. Tutto il mondo cadde così in un incubo senza fine, ospedali al collasso, cliniche private e persino i veterinari si erano attivati per aiutare le persone. Fu così che si dovettero prendere delle decisioni drastiche a tal punto da mettere d'accordo, per la prima volta nella storia, tutta l'umanità. Questo sentimento di unione e fiducia reciproca permise alle Nazioni di uscire pian piano dalla crisi e poter ricominciare da zero, anche se hanno dovuto escludere una fetta di popolazione contraria alle misure.
"In situazioni così difficili bisogna prendere scelte altrettanto difficili" era la prima frase che si udiva dalle radio prima delle comunicazioni urgenti dei Governi.
Dopo il mio piccolo deja-vu torno alla realtà per osservare quella scena del ladro che tanto mi ha incuriosito, a tal punto da rimanere lì a dare una mano, se dovesse servire...
Questo ruvido individuo con un camice intriso di acqua e terriccio inveisce contro il ladro.
-come hai osato rubare? Esclama il mercante.
-ma signore ho tanta fame e la mia famiglia non mangia da giorni, nella disperazione ho commesso uno sbaglio. Risponde il ladro affannato per colpa della pressione del ginocchio metallico sul suo petto.
-ma vai a trovarti un lavoro, non ci fanno pena le persone come te. I parassiti del mondo che pretendono aiuto, ma in cambio cosa date voi alla società? Solo malattie e carestia, per colpa vostra, io oggi cammino con una ferraglia attaccata alla gamba. Ribatte con tono arrogante.
L'uomo non fa in tempo nemmeno a rispondere che la folla si scaglia su di lui e iniziano a malmenarlo con i bastoni delle scope. Nel trambusto non si capisce più nulla, urla e bastonate si mescolano come una bestia che si muove uniformemente sulle carni del “malfattore”. Ma chissà per quali altre ragioni queste figure sfogano la loro rabbia, il loro odio.
-tutto questo per una cassetta di verdura? Esclama un’anziana in lontananza.
Le persone, sentendo questa voce rauca e spezzata, si fermano attonite. La consapevolezza comincia ad inondare le loro vene, ma questo non basterà.
Lui, a terra, è ormai senza vita, la sua anima si è separata dal suo contenitore; tutto ciò per una misera cassetta di verdura, che poi, avvicinandoci sempre di più si scoprono essere gli avanzi della pulitura di alcuni ortaggi.
Ai posteri lascio giudicare codesta storia, veduta con i miei stessi occhi e scritta di mio pugno in questa giornata di cronache romane.
Roma, 13 Maggio 2030