Somewhere
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Somewhere
Vivere anestetizzati, drogati dalla costante ricerca di un appagamento, cercare quell’appagamento in giri ossessivi con la propria auto sportiva in un parcheggio sperduto nel deserto, alzando polvere, che nasconde ciò che è importante e che conta veramente, ciò che si sfiora quando finalmente si ha l’occasione di essere una persona. La persona che si vorrebbe essere ma che non si è capaci di diventare. Allora il vuoto risucchia e annienta e si crede di non essere una persona. Ci si dispera. E si corre, ci si ferma, si lascia il superfluo e si va incontro all’orizzonte. Ovunque, lontano da dove si è restati troppo a lungo. Da qualche parte, somewhere.
Sofia Coppola scrive i suoi film, ma probabilmente le parole e le immagini le scorrono direttamente fuori dalle vene. Somewhere non è, tra i suoi film, esattamente il mio preferito, niente supera Lost In Trnaslation per me (forse anche per colpa di Bill Murray, che è inarrivabile). Ma ci sono dei punti chiave che tornano, che manifestano ciò che questa artista vuole comunicare. Ad esempio nella scena finale di Lost In translation qualcosa viene detto, ma noi che guardiamo non possiamo sentire. Qui, in Somewhere, invece riusciamo a sentire quel messaggio, quello che viene gridato ma non udito, forse perché è ancora presto, il tempo non è ancora maturo.
Gara d'estate 2019 - La madre del prescelto, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 63 - Treni e stazioni
A cura di Ida Dainese.
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2019 - (a colori)
A cura di Tullio Aragona.
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Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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Antologia visual-letteraria (Volume tre)
Questa antologia a tema libero è stata ispirata dalle importanti parole di Sam L. Basie:
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello, che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che patiscono quell'arrogante formicolio che, dalle loro budella, striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani. A voi, astanti ed esteti dell'arte.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Iunio Marcello Clementi, Noemi Buiarelli, Marco Bertoli, Liliana Tuozzo, Alessandro Carnier, Martina Del Negro, Lodovico Ferrari, Francesca Gabriel, Pietro Rainero, Fausto Scatoli, Gianluigi Redaelli, Ilaria Motta, Laura Traverso, Pasquale Aversano, Giorgio Leone, Ida Dainese, Marino Maiorino.
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Vivere con 500 euro al mese nonostante Equitalia
la normale vita quotidiana cosí come dovrebbe essere
Vi voglio dimostrare come con un po' di umiltà, di fantasia e di buon senso si possa vivere in questa caotica società, senza possedere grandi stipendi e perfino con Equitalia alle calcagna. Credetemi: è possibile, ed è bellissimo!
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