Quasi
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sono quasi chi non cerca certezze definite meglio "è quasi chi… "
Sono stato come un drone che è volteggiato sulle scuole
Forse meglio ha volteggiato.
Bel messaggio, mi è piaciuta molto la descrizione iniziale di Giobbe da solo in acqua. Il dialogo prende subito quota e diventa filosofico, ecco, questa parte è bella ma ci ho creduto poco. Anche il finale me l'aspettavo, ero sicuro che Veronica gli sarebbe rimasto accanto. Il mio costante bisogno di essere spiazzato purtroppo influenza i miei voti. Mi è piaciuto nel complesso.
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Non mi ha generato nè pietismo nè compassione, ma soltanto ammirazione per questo ragazzo che non si è lasciato "azzerare" dai problemi connessi al suo handicap fisico. L'amore di questa ragazza, direi illuminata, rappresenta indubbiamente un grande pilastro, a discapito della mentalità di quell'umanità mediocre che spesso ci ribalta addosso i nostri punti deboli. E il nostro eroe ne esce vincitore.
Complimenti, mi è piaciuto.
- Marino Maiorino
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Lo svolgimento però lascia un po' a desiderare (proprio nel senso che il lettore desidera di più/di meglio, qualcosa al livello del tema).
Gran parte del racconto è un monologo travestito da dialogo, non ci sono due punti di vista, non c'è scoperta: sei tu che rimugini sul tema, e lo fai a due voci.
La scelta dei termini: "collisione". Perché? Per usare "quasi"? Trova un'altra espressione, ma evita un termine che va bene per le automobili.
"Veronica" - Non puoi scrivere il nome di Veronica alla fine del racconto, e non perché sia la ragazza di Quasimodo, ma perché di un'amica così mi ricorderei anche se non l'avessi mai più vista in vita mia! Le persone importanti hanno SEMPRE un nome perché sono uniche! Il fatto che sia addirittura la ragazza di Quasi rende il punto in cui ne sveli il nome ancora più "fuori posto".
L'età di Giobbe - Dapprima sembra una persona più matura, da come pensa e da come parla a Quasi, poi scrivi che sono due ragazzi, ma Giobbe continua a esprimersi paternalisticamente. Credo sia nell'uso continuo che fai della parola "ragazzo", come se Giobbe consideri tale Quasi, cosa che avrebbe senso solo se si sentisse più anziano.
Veronica non va in acqua con Quasi, ed è un po' questa l'occasione affinché possa prodursi la chiacchierata (ma niente impedisce a TRE ragazzi di chiacchierare). È un mercoledì di luglio e una coppietta va alla spiaggia, e lei non lo raggiunge per mezz'ora?
Ribadisco perció la mia prima impressione: hai trovato un modo gradevole di proporre un argomento sensibile, ma "sa" troppo di racconto. Dovrebbe invece far credere che sia realmente accaduto.
Racconti alla Luce della Luna
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Il racconto non mi è dispiaciuto, malgrado qualcosa manchi per essere di livello alto. Il tuo stile è davvero buono e non ho notato errori in genere.
Secondo me assomiglia ai racconti che ha già proposto, e che devo dire mi piacciono.
A presto.
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Se quel Quasimodo, che non è Salvatore, è un po' scontato mi chiedo invece quel Giobbe da dove salta fuori. Ho pensato al biblico libro in cui matura una sorta di rottura dell'Alleanza tra Dio e l'Uomo e in cui la salvezza e la ricompensa vengono rinviate a data da destinarsi, cioè a dopo la morte. Non lo saprò mai vista la tua ritrosia a partecipare se non con i racconti che posti.
E credo, ahimè, che le tue classifiche sempre basse siano un riflesso di questa mancanza a prescindere dalle opere presentate.
Il tema del racconto, a differenza di quanto i miei colleghi hanno scritto, non credo sia la disabilità. Quella è solo la scintilla, la comoda stazione da cui far partire il treno della tua narrazione.
E invece è quel Quasi al centro del tuo discorso: “Quasi. Quasi. Ma sai che è un bellissimo nome? Perché tutti noi siamo quasi. O perlomeno, sono quasi chi non cerca certezze definite, conformiste, plastificate. Tutti noi siamo quasi felici, quasi ce la facciamo, quasi cambiamo strada, quasi glielo diciamo, quasi non lo permettiamo, quasi siamo radicali per poi ritornare quasi sulla nostra strada.”
I due ragazzi si guardarono sorridendo. Giobbe mulinava lentamente i piedi sui sassi e Quasi lo imitò.
“Quasi è un piccolo freno al desiderio di assoluto che impera nella nostra società, alla rabbia circolante, alla percezione d’ingiustizia che alimenta sentimenti di vendetta.” Quasi si fece serio e proseguì.
E non è un caso se la prima parte della riflessione sia di Giobbe e la continuazione del nostro Quasi.
L'intero racconto è costruito per permettere lo svolgersi di questo dialogo, l'esplicitazione di questa riflessione di carattere sociologico.
Il finale manca un po' di mordente perché l'intero racconto non è organizzato come una short story ma più come una personale riflessione dell'autore, per cui manca una storia vera e propria da poter giudicare. E mi riferisco a questo particolare quando ti scrivo all'inizio di racconto non troppo ben confezionato.
Un buon testo, e sempre mi spiace che con Athosg manchi, al di là del racconto, uno scambio reciproco.
Re: Commento
Come spessissimo ti capita cogli il senso del racconto. Giobbe, sinonimo di pazienza, è il nome che utilizzavo per firmare le mail negli ultimi tre mesi di lavoro, prima di licenziarmi. Per quanto concerne la mia scarsa partecipazione, non posso che confermare. Diciamo che è un bel po' di tempo che leggo pochissimo (come libri e racconti), in sovrappiù ho difficoltà nel commentare e ancor più nel votare. Qualcuno in passato si era lamentato per la scarsa partecipazione di alcuni partecipanti. Che dire? dalle mie parte si dice: cent cò cent crap!Namio Intile ha scritto: ↑08/09/2022, 17:15 Mi pare un buon racconto. Scrivi bene non da oggi e quindi i tuoi corti non sono mai banali anche se questo non troppo ben confezionato. Certo quel Giobbe e quel Quasi, i due protagonisti, non sono bene caratterizzati e distinti tra loro e quindi le sequenze dialogiche per forza di cose risultano un po' piatte.
Se quel Quasimodo, che non è Salvatore, è un po' scontato mi chiedo invece quel Giobbe da dove salta fuori. Ho pensato al biblico libro in cui matura una sorta di rottura dell'Alleanza tra Dio e l'Uomo e in cui la salvezza e la ricompensa vengono rinviate a data da destinarsi, cioè a dopo la morte. Non lo saprò mai vista la tua ritrosia a partecipare se non con i racconti che posti.
E credo, ahimè, che le tue classifiche sempre basse siano un riflesso di questa mancanza a prescindere dalle opere presentate.
Il tema del racconto, a differenza di quanto i miei colleghi hanno scritto, non credo sia la disabilità. Quella è solo la scintilla, la comoda stazione da cui far partire il treno della tua narrazione.
E invece è quel Quasi al centro del tuo discorso: “Quasi. Quasi. Ma sai che è un bellissimo nome? Perché tutti noi siamo quasi. O perlomeno, sono quasi chi non cerca certezze definite, conformiste, plastificate. Tutti noi siamo quasi felici, quasi ce la facciamo, quasi cambiamo strada, quasi glielo diciamo, quasi non lo permettiamo, quasi siamo radicali per poi ritornare quasi sulla nostra strada.”
I due ragazzi si guardarono sorridendo. Giobbe mulinava lentamente i piedi sui sassi e Quasi lo imitò.
“Quasi è un piccolo freno al desiderio di assoluto che impera nella nostra società, alla rabbia circolante, alla percezione d’ingiustizia che alimenta sentimenti di vendetta.” Quasi si fece serio e proseguì.
E non è un caso se la prima parte della riflessione sia di Giobbe e la continuazione del nostro Quasi.
L'intero racconto è costruito per permettere lo svolgersi di questo dialogo, l'esplicitazione di questa riflessione di carattere sociologico.
Il finale manca un po' di mordente perché l'intero racconto non è organizzato come una short story ma più come una personale riflessione dell'autore, per cui manca una storia vera e propria da poter giudicare. E mi riferisco a questo particolare quando ti scrivo all'inizio di racconto non troppo ben confezionato.
Un buon testo, e sempre mi spiace che con Athosg manchi, al di là del racconto, uno scambio reciproco.
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Luna 69-19
antologia di opere ispirate al concetto di "Luna" e dedicata al 50° anniversario della storica missione dell'Apollo 11
Il 20 luglio 1969 è la data che segna per sempre il momento in cui il primo essere umano ha posato per la prima volta i piedi sul suolo lunare. Quel giorno una parte di voi era d'avanti ai televisori in trepidante attesa del touch-down del lander, altri erano troppo piccoli per ricordarselo e altri ancora non erano neppure nati, tuttavia ne siamo stati tutti coinvolti in molteplici maniere.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Mazzi, Andrea Coco, Andrea Messina, Angelo Ciola, Cristina Giuntini, Daniele Missiroli, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Franco Argento, F. T. Leo, Gabriele Laghi, Gabriele Ludovici, Gabriella Pison, Iunio Marcello Clementi, Laura Traverso, Marco Bertoli, Marco Daniele, Maria Emma Allamandri, Massimo Tessitori, Namio Intile, Pasquale Aversano, Pasquale Buonarotti, Pietro Rainero, Roberta Venturini, Roberto Paradiso, Saji Connor, Selene Barblan, Umberto Pasqui, Valentino Poppi, Vittorio Serra, Furio Bomben.
Vedi ANTEPRIMA (637,22 KB scaricato 102 volte).
256K
256 racconti da 1024 Karatteri
Raccolta delle migliori opere che hanno partecipato alla selezione per l'antologia 256K. Ci sono 256 racconti da non più di 1024 battute. A chiudere l'antologia c'è un bellissimo racconto del maestro della fantascienza italiana Valerio Evangelisti. Ogni pagina, è corredata da una cronologia dei vecchi computer dagli anni '50 agli '80. A ogni autore è stato inoltre assegnato un QR Code. Da non perdere!
A cura di Massimo Baglione e Massimo Fabrizi
con la partecipazione di: Alessandro Napolitano e Paolo Oddone.
Contiene opere di: Alberto Tristano, Roberto Guarnieri, Ramona Cannatelli, Ser Stefano, Giorgio Aprile, Gianluca Santini, Matteo Mancini, Giorgia Rebecca Gironi, Mariella Vallesi, Tommaso Chimenti, Diego Salvadori, Giulia Conti, Beatrice Traversin, Maria Cristina Biasoli, Massimiliano Campo, Il Cazzaro di 6502, Polissena Cerolini, Patrizia Birtolo, Paolo Capponi, Paolo Cavicchi, Luca Romanello, Igor Lampis, Diego Di Dio, Leonardo Boselli, David Parronchi, VS, Antonella Tissot, Sam L. Basie, Annamaria Trevale, Bruno Ugioli, Ilaria Spes, Bruno Elpis, Massimiliano Prandini, Andrea Marà, Riccardo Fumagalli, Joshi Spawnbrød, Daniele Picciuti, Gian Filippo Pizzo, Flavio Valerio Nervi, Ermanno Volterrani, Manuela Costantini, Matteo Carriero, Eva Bassa, Lorenzo Pompeo, Andrea Andreoni, Valeria Esposito, Stefano Caranti, Riccardo Carli Ballola, Stefano Pierini, Giuseppe Troccoli, Francesco Scardone, Andrea Cavallini, Alice Chimera, Cosimo Vitiello, Mariaeleonora Damato, Stefano Mallus, Sergio Oricci, Michele Pacillo, Matteo Gambaro, Angela Di Salvo, Marco Migliori, Pietro Chiappelloni, Sergio Donato, Ivan Visini, Ottavia Piccolo, Ester Mistò, Alessandro Mascherpa, Gianmarco Amici, Raffaella Munno, Michele Campagna, Diego Bortolozzo, Lorenzo Davia, Marco Solo, Gianluca Gendusa, Caterina Venturi, Lorenzo Crescentini, Silvia Tessa, Simona Aiuti, Chiara Micheli, Anna Tasinato, Valentina Giuliani, Giulio D'Antona, Maria Francesca Cupane, Veruska Vertuani, Giacomo Scotti, Chiara Zanini, Lorenzo Fontana, Tiziana Ritacco, Margherita Lamatrice, Aurora Torchia, Luigi Milani, Maurizio Brancaleoni, Gloria Scaioli, Filomena, Piergiorgio Annicchiarico, Morik Chadid, Chiara Perseghin, Massimo Ferri, Simone Messeri, Davide Dotto, Serena M. Barbacetto, Roberto Bernocco, Anthony Strange, Cristian Leonardi, Fabiola Lucidi, Roberto Bommarito, Antonio Russo De Vivo, Giacomo Gailli, Giovanni Duminuco, Federico Pergolini, Fabrizio Leonardi, Amigdala Pala, Natale Figura, Celeste Borrelli, Francesca Panzacchi, Andrea Basso, Giacomo Inches, Umberto Pasqui, Mario Frigerio, Luigi Bonaro, Luca Romani, Anna Toro, Giuseppe Varriale, Maria Lipartiti, Marco Battaglia, Arturo Caissut, Stefano Milighetti, Davide Berardi, Paolo Secondini, Susanna Boccalari, Andrea Indiano, Alexia Bianchini, Penelope Mistras, Anna Grieco, Samantha Baldin, Serena Bertogliatti, Valentina Carnevale, Gloria Rochel, Andrea Leonelli, James Carroll Wish, Marco Ferrari, Giovanni Ferrari, Mew Notice, Maurizio Vicedomini, Paride Bastuello, Alessandra Lusso, Mirko Giacchetti, Francesco Manarini, Massimo Rodighiero, Daniela Piccoli, Alessandro Trapletti, Marco Tomasetto, Conrad, Giovanni Sferro, Morgana Bart, Omar Spoti, Massimo Conti, Andrea Donaera, Roberto Alba, Libeth Libet, Angela Rosa, Valentina Coscia, Antonio Matera, Fabio Brusa, Stefano Olivieri, Isabella Galeotti, Chiara de Iure, Ilaria Ranieri, Lorenzo Valle, Francesco Fortunato, Valentina Tesio, Elena Pantano, Maria Basilicata, Antonio Costantini, Riccardo Delli Ponti, Giovanna Garofalo, Eliseo Palumbo, Federica Neri, Alessandro Napolitano, Stefano Valente, Linda Bartalucci, Luisa Catapano, Diego Cocco, Riccardo Sartori, Dario Degliuomini, Gianni Giovannone, Nicola Fierro, Federico Marchionni, Romeo Mauro, Francesco Azzurli, Filippo Pirro, Luca Marinelli, Triptil Pazol, Marco Sartori, Iunio Marcello Clementi, Maria Lucia Nosi, Valentina Vincenzini, Jacopo Mariani, Diletta Fabiani, Lodovico Ferrari, Paolo Franchini, Tullio Aragona, Davide Corvaglia, Davide Figliolini, Beniamino Franceschini, Roberto Napolitano, Valeria Barbera, Federico Falcone, Stefano Meglioraldi, Eugenia Bartoccini, Andrea Gatto, Sonia Galdeman, Filomena Caddeo, Dario D'Alfonso, Chantal Frattini, Viola Cappelletti, Maria Stella Rossi, Serena Rosata, Francesco Di Mento, Giuseppe Sciara, Mario Calcagno, Tanja Sartori, Andrea Giansanti, Lorenzo Pedrazzi, Alessio Negri Zingg, Ester Trasforini, Daniele Miglio, Viola Killerqueen Lodato, Delos Veronesi, Giuseppe De Paolis, Diego Capani, Stefano Colombo, Aislinn, Marco Marulli, Sanrei, Emanuele Crocetti, Andrea Borla, Elena Noseda, Anna Notti, Andreea Elena Stanica, Marina Priorini, Lucia Coluccia, Simone Babini, Fiorenzo Catanzaro, Francesco Mastinu, Cristina Cornelio, Roberto Paradiso, Andrea Avvenengo, Maria Boffini, Mara Bomben, Alex Panigada, Federico Iarlori, Marika Bernard, Alessandra Ronconi, Francesco Danelli, Gabriele Nannetti, Salvatore Ingrosso, Paolo Oddone, Valerio Evangelisti.
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Il Bene o il Male
Trenta modi di intendere il Bene, il Male e l'interazione tra essi.
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