È successo in un tempo non lontano
Inviato: 21/03/2023, 16:27
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Plauto il libello suo lasciò un dì senza custodia
da lì con balzo rapido e veloce dalle pagine ratto
se ne scappò Pirgopolinice e con lui altre due figure
a fargli compagnia e il tempo poi gli anni sfidando
il piede mise presso il ponte d’un italico fiume l’Arno
e grande fu la sorpresa sua la vision di un condottier
bardato tutto grande codazzo lo seguia festante folla
dame e cavalieri e solo viva evviva al suo passaggio
“ Come certo non sai che sei straniero” due fanciulle
disser con voce squillante allegra tosco-fiorentina
“da un mondo lontan tanto tanto da qui lontan forse
extraterren venir devi dunque tu sappia da terra misera
questo onorato sta trasformando in terra di Bengodi”
Ecco come sarà questa Italia nuova da programma
suo “ si legheran le vigne con salcicce di formaggio
grattugiato le montagne maccheroni di cappon in brodo
coi ravioli e fiumicelli di vernaccia s’intende la migliore”
Giunta poi sera e dopo un poco nel paese aver girato
Pirgopolinice tutto ciò non vide anzi e qui non sto a dir
se non queste sue parole a Filocomasia e Acroteleuzia
dette a voce alta “ Come vedete nel tempo continua
la commedia nostra: un altro fanfaron e cortigiane altre”
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Oggi tutto va ben Madama la Marchesa
questo cantar s’ode per valli e per contrade
son voci giulive dal tosco fiorentino timbro
ma pur trentine sicule romagnol campane
per non dir umbre di Puglia e calabresi
vili sol tacciono mute son liguri e padane
che da due anni e più, grulli son quei che
non voglion vedere, mutato il viver lo star
in questa Italia grande e nova tanto nova
che un re novo regna e nell’oprar delle
faccende sue il favor ha di giulive bimbe
al par suo tanto saputelle che compagnia
fanno e al dir suo al cenno il sì d'assenso
danno e poi da mane a sera le man forte
battendo questo del canto loro il principiar
solenne e lo sguardo fisso al real scanno:
“Dove è l’Italia povera stracciona vilipesa
di quel tal di cui tutta l’Europa un dì derise?
Uno Stival vedi novo lucido rivoltato tutto
che il mondo inter bacia riverisce prono
oh sovrano e nobil condottier toscano:
non più miseri qui in cerca di un boccone
ma dalla pancia piena e ben satolli tanto,
piene le fabbriche forte risuonano i cantieri
non più tasse ma pesanti di fiorin saccocce.
solo un ricordo il paese ove il bel sì suonava
all’età dell’oro con te il tempo è ritornato
non Italia di Bengodi hai tu qui terra ricreato
epigono degno di Giovanni di Boccacino da Certaldo”