Alfio e... Annarita
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Alfio e... Annarita
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Commento
Bello anche il finale sospeso, aperto su << quel che sarà >>.
- Alberto Marcolli
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commento: Alfio e ... Annarita
“ampio con 5 stanze” - solitamente non si usano le cifre in un testo scritto.
“professione, usando la sua preparazione” – proverei a usare un sinonimo per non avere la ripetizione di due sostantivi in …ione.
Nel lungo dialogo tra Luigi e Alfio, passi dalla cosiddetta scansione diretta a quella doppia e poi fai ancora un cambio. Va anche bene, ma le frasi:
– La signora rimane ferma e impassibile, con occhi stupiti.
– Alfio abbozza delle scuse, ma la signora, dopo essersi ricomposta, si ritira in un altro lato del locale.
Non sono dialoghi e pertanto il trattino iniziale non ci vuole.
Ci sono un po’ troppi “che” ma in questo caso sono giustificati dai dialoghi.
Commento finale
Ci sarebbero anche le premesse per una storia compiuta, breve fin che si vuole, ma pur sempre con un senso compiuto. Così, invece, tutto si interrompe e il lettore, o per lo meno io, rimane insoddisfatto. Suggerisco di trovare, al posto della frase finale ”per me non sarà così”, un qualche cosa che pur troncando con il passato, dica qualche cosa di più, fosse anche il semplice accenno a una speranza, o il progetto per un futuro di cambiamento, ecc. Facile a dirsi, naturalmente, ma ci potresti provare.
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Re: Commento
Grazie per il commento e la valutazione.Giuseppe Ferraresi ha scritto: ↑29/05/2023, 12:39 La storia è bella, e prende. La trovo anche scritta discretamente, con un'eleganza di stile che non guasta affatto, così come il "limare" i dialoghi per non farli scadere in una trivialità già vista e stantia. No, al contrario l'idea di due conoscenti che parlano di situazioni a loro ben note, capendosi al volo, irrobustisce il dialogo (il ricorso al linguaggio "crudo" a volte è la strada più facile).
Bello anche il finale sospeso, aperto su << quel che sarà >>.
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Re: commento: Alfio e ... Annarita
Correzioni fatte. Grazie per la valutazione.Alberto Marcolli ha scritto: ↑29/05/2023, 15:14 Refuso - essere se stesso – sé
"ampio con 5 stanze" - solitamente non si usano le cifre in un testo scritto.
"professione, usando la sua preparazione" – proverei a usare un sinonimo per non avere la ripetizione di due sostantivi in …ione.
Nel lungo dialogo tra Luigi e Alfio, passi dalla cosiddetta scansione diretta a quella doppia e poi fai ancora un cambio. Va anche bene, ma le frasi:
– La signora rimane ferma e impassibile, con occhi stupiti.
– Alfio abbozza delle scuse, ma la signora, dopo essersi ricomposta, si ritira in un altro lato del locale.
Non sono dialoghi e pertanto il trattino iniziale non ci vuole.
Ci sono un po' troppi "che" ma in questo caso sono giustificati dai dialoghi.
Commento finale
Ci sarebbero anche le premesse per una storia compiuta, breve fin che si vuole, ma pur sempre con un senso compiuto. Così, invece, tutto si interrompe e il lettore, o per lo meno io, rimane insoddisfatto. Suggerisco di trovare, al posto della frase finale "per me non sarà così", un qualche cosa che pur troncando con il passato, dica qualche cosa di più, fosse anche il semplice accenno a una speranza, o il progetto per un futuro di cambiamento, ecc. Facile a dirsi, naturalmente, ma ci potresti provare.
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Circa il finale, l'ho ampliato, quel tanto che basta per comunicare il nuovo progetto di vita di Alfio.
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Re: Commento
Grazie per il commento e la valutazione.
Terrò conto dei tuoi consigli per i prossimi testi.
La Gara 40 - La musica è letteratura
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Carosello
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