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Metafora

Inviato: 24/03/2024, 19:58
da Jacopo Serafinelli
leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Giro lo sguardo in vana ricerca,
vano cercare le sponde del vuoto.

Sfinito m'accascio nel senso cercato
creando cerchi nel lago del Nulla,
cerchi che vanno a morire lontano…
così lontano che anche da morto
sarà più lontano di ora che vivo.

Allora che vale valersi del cuore
se poi il beccaio lo taglia sul banco
lasciando soltanto sangue sul legno
che poi pulirà col suo straccio fetente.

Commento

Inviato: 26/03/2024, 10:47
da Giuseppe Gianpaolo Casarini
Introspezione-riflessione di grande intensità che porta a forti e profonde riflessioni da meditare a partire dai versi iniziali e poi da quella lapidaria e conclusiva quartina finale...di cruenta e vivida visione:

"lasciando soltanto sangue sul legno
che poi pulirà col suo straccio fetente"

Decisamente bravo! Voto 5.

Re: Commento

Inviato: 27/03/2024, 15:57
da Jacopo Serafinelli
Giuseppe Gianpaolo Casarini ha scritto: 26/03/2024, 10:47 Introspezione-riflessione di grande intensità che porta a forti e profonde riflessioni da meditare a partire dai versi iniziali e poi da quella lapidaria e conclusiva quartina finale… di cruenta e vivida visione:

"lasciando soltanto sangue sul legno
che poi pulirà col suo straccio fetente"

Decisamente bravo! Voto 5.
@Giuseppe Gianpaolo Casarini
Grazie del commento!
Ci sono momenti nei quali ci si sente impotenti, scoraggiati dal sentirsi sopraffatti dagli eventi di un mondo che non riconosciamo nostro… fuori dalla nostra concezione di convivenza umana.
Jacopo

Commento

Inviato: 08/04/2024, 19:02
da Menodizero
Ciao.
Anche a me, come ad altri, è piaciuta particolarmente questa immagine cruda, realistica e personale:
"il beccaio lo taglia sul banco
lasciando soltanto sangue sul legno
che poi pulirà col suo straccio fetente".
Non ho capito bene, invece, quale sia il soggetto di questa parte:
"così lontano che anche da morto
sarà più lontano di ora che vivo"
forse volevi scrivere "sarò"? Oppure il soggetto sono i cerchi?
Saluti!

Re: Metafora

Inviato: 08/04/2024, 20:13
da Jacopo Serafinelli
Grazie, anzitutto, della lettura e commento…
il soggetto è il "senso cercato".
Jacopo

Re: Metafora

Inviato: 09/04/2024, 9:43
da Menodizero
Grazie, Jacopo. Ora mi è chiaro.
Saluto.

Commento

Inviato: 12/04/2024, 12:17
da Zagaz54
Bella Davvero, Jacopo! Mi piace moltissimo come scegli le parole e gli spazi tra una parola e l'altra. Sempre seguendo un rigore e una logica, si avanza per immagini fin dentro l'attesa, fin dentro l'angoscia.
È il mio primo commento, scusate se risulto poco pratico. Imparerò :wink:

Re: Metafora

Inviato: 12/04/2024, 13:41
da Massimo Baglione
e... ?

x tutti:
Ricordatevi di specificare esattamente "Commento" nel campo "Titolo" del messaggio usato per commentare le poesie (senza prefissi come "Re:" o altro), altrimenti non verranno conteggiati dal sistema, grazie!
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni dei GrandPrix poetici.

Re: Metafora

Inviato: 13/05/2024, 15:39
da Jacopo Serafinelli
@Zagaz54
Grazie davvero di questo incoraggiante commento!
Jacopo

Commento

Inviato: 01/06/2024, 0:01
da Laura Traverso
una poesia che parla di un dolore straziante, incolmabile, credo. Certo le ultime strofe finali sono di impatto quasi brutale, ma ben rappresentano lo smarrimento vissuto. Poesia non semplice, mi pare, almeno per me non fi facile interpretazione

Re: Metafora

Inviato: 01/06/2024, 21:37
da Jacopo Serafinelli
@ Laura Traverso
Più che dolore esprimo una profonda delusione per tutto il "circostante" che circonda e ha circondato la mia vita ma non solo...nel personale e nel sociale.
C'è anche un accenno, se si scava nei cinque versi centrali, al mio ateismo...alla certezza che non ci sia il divino nell'universo.
Grazie della lettura e commento.
Jacopo

Commento

Inviato: 06/06/2024, 16:57
da Terradipoeti
Viene espresso un profondo senso di vuoto e inutilità dove l'autore descrive una ricerca vana di significato in un'esistenza che appare priva di scopo. Le immagini dei "cerchi nel lago del Nulla" e del cuore tagliato dal "beccaio" simbolizzano la disperazione e la consapevolezza dell'inevitabile fine. Il linguaggio crudo e le metafore evocano un sentimento nichilistico, suggerendo che anche i nostri sentimenti più profondi sono destinati a essere annientati e dimenticati.