SCELGO TE
Una foglia si staccò
dal ramo, trasportata dal vento iniziò il suo viaggio. — Che vuoi -? Esclamò la
terra, — nulla, sono caduta -. — Vai via, non c'è posto per te qui -. Il vento dispiaciuto
la alzò e andò a posarsi su una pianta di gerani, — che vuoi -? Le chiese la
pianta, — nulla, il vento mi ha portata qui — rispose con un filo di voce la
foglia. — Bè disse dì al vento di portarti in un altro posto -, ribatté il
geranio. Il vento che la seguiva, la fece volare via guardando la sua
espressione sconsolata. Atterrò in un campo di margherite. Guardandole pensò:
"potevo nascere margherita, sicuramente sarei stata ammirata e amata,
invece sono foglia, triste e sola. — Vento — urlò a gran voce, — portami via da
qui, non sopporterei di essere scacciata di nuovo -. Il vento stavolta sembrò
non sentirla. Il tempo la stava ingiallendo, diventava sempre più rugosa e
rigida. Rassegnata a morire lì nell'indifferenza di chi bello era nato, si lasciò
andare aspettando che la terra l'inghiottisse. Una mattina passò da lì una
bambina, vide la foglia distesa per terra, ammirando i colori dell'autunno, la
prese delicatamente e l'adagiò fra le pagine del suo diario. La foglia sentì il
calore, si destò dal suo torpore e vide la bambina che la guardava, pensò che
forse prima di morire avrebbe conosciuto qualcuno che sapesse darle un po' di
affetto. Guardò le margherite e non provò nessuna invidia, anche una foglia
poteva sentirsi apprezzata per quello che era, parte di una creazione divina.
Guardò la bambina dicendole: — hai scelto me -, si addormentò felice per
sempre.