Recensione o commento # 1, data 21:46:22, 04/07/2022
Ho veramente poco da dire, penso che questa sia una delle poesie poù belle che abbia mai letto. Hai saputo descrivere pefettamente la rabbia e il dolore di determinati ragazzi che non hanno nulla se non la violenza e la malavita. Complimenti!
Ho sempre amato la cultura Russa, sia i grandi classici, sia la musica cantautorale o classica, ho conosciuto e sposato una Russa, ci sono andato parecchie volte, ha le sue contraddizioni interne chiaramente, ma nonostante il momento ora difficile, dove le colpe poi cadono su tutti indistintamente, è un grande popolo con una grande e diversificata cultura, assai differente dalla nostra. I Gopnik sono dei giovani reietti o emarginati dalla società, stanno tendenzialmente accovacciati per le vie, o in prossimità di stazioni ecc a piccoli gruppi, più spesso non nelle grandi metropoli (a Mosca non ne ho mai visti per dire) con quello che si definisce lo slav squat, classica posizione derivata dai carcerati russi che date le temperature impervie preferiscono la posizione accovacciata allo sdraiarsi o sedersi sul terreno o pavimento. I Gopnik spesso e volentieri, ubriachi o meno, commettono principalmente furti e pestaggi. Grazie per l'apprezzamento Marco.
Recensione o commento # 2, data 07:52:07, 07/07/2022
Un testo emotivamente forte, sei riuscito a descrivere uno stato d'animo di particolare disagio e sofferenza attraverso parole ben azzeccate. Nella descrizione parli di un testo a metà fra canzone e poesia, dunque comprendo le frasi ripetute due volte; ma perché tutte quelle virgole?
Ciao Francesco, grazie per il commento positivo sull'opera, per le virgole hai ragione, effettivamente erano troppe, ho corretto il testo. Alla prossima.
Recensione o commento # 3, data 14:25:59, 07/07/2022
A quanto ho letto abbiamo pure una cosa in comune. Anch'io ho sposato una russa . Hanno una cultura differente dalla nostra, hai ragione, e aggiungerei che anche la mentalità è un po' differente, alcune volte non è automatico capire il perché di certe loro idee. La ritengo una cultura affascinante, comunque.
Sì puoi dirlo, mentalità molto più chiusa inizialmente, più sospettosa, più taciturna, ma sotto molti aspetti, proprio per questo, anche più reale e sincera, o almeno così mi si è rivelata essere.
Recensione o commento # 4, data 19:45:12, 07/07/2022
Sincera e taciturna confermo. Io vedo anche un approccio un po' diverso alla storia e alla politica rispetto a noi occidentali, modi di vedere che non consideriamo.
Questo sicuramente, penso che a differenza nostra, dove ormai si è già dimenticato alla bell' e meglio il nostro passato storico, il nostro venire ed essere, nell' aver affrontato un senso generalizzato di povertà (da qui anche il nostro stupore, così vicino e sentito su questa guerra), loro invece, a differenza nostra, un po' dal momento che solo 30 anni fa, e non quasi 80 sono passati da tutto questo, durante gli anni 90, dove si è oltremodo rimarcata la linea di differenza tra ricchi e poveri ( questo soprattutto nelle metropoli, nelle campagne o in certi luoghi più isolati, si è sicuramente percepito meno questo), tagliando di fatto via la classe media che invece da noi era al tempo ancora ben fiorente e portatrice immorale di benessere e consumismo vario (cosa che oggi pagano quelli della mia generazione); un po' perche almeno in superficie, per loro è rimasto, anche per questo motivo, un sentimento di unione popolare più vivo e presente, ben consapevole di essere parte di una superpotenza e del ruolo che questo porta e comporta negli asset globali.
Detto in parole povere (e in italiano più corretto) hanno più memoria e consapevolezza più o meno conscia del loro recente passato e del ruolo e peso che comporta ancora oggi, come vediamo, nel bene o nel male, derivato dall'essere una superpotenza globale.
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