I tramonti delle nostre vite

Questo racconto è in realtà una fiaba travestita. Originale l’avvicendarsi delle cinque fate nella cura del cavaliere, per evitargli la solitudine e la sofferenza della perdita; dopo il coma infatti lui ha i ricordi molto confusi e rischierebbe di addolorarsi ogni giorno per l’assenza dell’amata in una ripetizione che non si placa. Ma questa è una fiaba. Nella realtà non sarebbe avvenuto tutto questo per uno sconosciuto, per il ricordo di una collega e per l’omaggio a un sentimento come l’amore. Nella realtà le cinque signore avrebbero pianto la sfortunata Marie Anne, diradato poco a poco le visite e sarebbero tornate alle loro vite. Non avrebbero resistito quindici anni nell’assistenza gratuita di un estraneo la cui quotidianità non è fatta solo di passeggiate nel viale e tranquilli pisolini.
È vero anche che, a volte, nella cinica realtà avviene qualcosa di buono che ci sorprende e ci commuove. E si potrebbe anche credere che questa sia stata una storia vera.